Charles-Louis Hanon

pianista e compositore francese

Charles-Louis Hanon (Renescure, 2 luglio 1819Boulogne-sur-Mer, 19 marzo 1900) è stato un pianista e compositore francese.

Charles-Louis Hanon

È stato un teorico dello studio del pianoforte, noto soprattutto per la sua opera "Il pianista virtuoso - 60 esercizi", edito in Italia da Ricordi e Curci, entrata a far parte dei testi canonici per la preparazione dei pianisti.

Tale opera consta, come indica il titolo, di 60 esercizi, di differente complessità, tesi ad ottenere la progressiva scioltezza delle dita. Nell'introduzione, l'autore indica il suo intento, invitando l'allievo a praticare ripetutamente gli esercizi proposti, sottolineando che gli esercizi presentano le stesse difficoltà per tutte le dita, per parificare le dita "deboli" a quelle più forti. Da notare che le scale, al loro termine, presentano una cadenza, trasposta in tutte le tonalità.

Non mancano, poi, nel corso del testo, numerose esortazioni dell'autore ad un regolare esercizio: nell'ultima pagina, si cita il pianista Steibelt come esempio di una perfetta esecuzione del tremolo e il libro si chiude con un caloroso consiglio a ripetere ogni giorno tutti gli esercizi, almeno una volta. "È sufficiente solo un'ora", sostiene l'autore. La richiesta dell'autore di una assidua pratica è presente in tutto il testo, tanto che in molti casi gli spartiti si chiudono addirittura con un segno di ripetizione.

Il metodo Hanon, seppur nella sua notorietà e generale approvazione, ha subito alcune critiche: alcuni insegnanti, come Abby Whiteside e Chuan C. Chang hanno sostenuto che la tecnica per l'indipendenza e la scioltezza delle dita, che l'autore vuole insegnare, sarebbe in grado di arrecare più danni che benefici.

La fama del metodo Hanon, comunque, ha fatto sì che fosse "esportato" anche ad altri strumenti. Charles Nunzio ha infatti scritto "Hanon per Accordion", due volumi di esercizi ispirati agli stessi principi, mentre ne esiste anche una versione per chitarra.

Il pianista virtuoso: 60 esercizi

Il libro è attualmente la sua opera più nota, tanto da essere "l'Hanon" per autonomasia. È basato sull'idea di fornire esercizi che presentino mere difficoltà tecniche, senza pretese musicali e senza le difficoltà degli studi o esercizi tradizionali, che includono le difficoltà tecniche dentro veri e propri brani da imparare. Si libera l'allievo dall'onere di apprendere ed eseguire un intero brano e questo può concentrarsi solo su una difficoltà tecnica ben definita.

A questo scopo, l'esercizio-tipo dell'Hanon essenzialmente presenta una battuta con un "tema" che viene riproposto identicamente partendo dal tasto bianco successivo e così via, salendo così di due ottave e poi discendendo eseguendo lo stesso tema ma al contrario, così da proporre nella fase discendente alla mano sinistra le difficoltà che la mano destra ha avuto in fase ascendente e viceversa, il tutto in modo simmetrico. Anche la diteggiatura è speculare per poter fornire alle due mani lo stesso identico esercizio, anche se per alcuni esercizi si nota una non esatta simmetria per la diteggiatura dell'andata e quella del ritorno, forse per alleggerire il lavoro delle dita deboli della sinistra.

Esercizi così formulati possono essere appresi in pochi minuti, quindi l'allievo deve concentrarsi ad eseguirli in modo pulito ed a velocità soddisfacente, considerando anche che contengono dei passaggi o posizioni scomode e fanno lavorare molto le dita deboli. Ben si prestano ad essere studiati con variazioni ritmiche e permettono ad un maestro attento di notare se l'allievo scarica correttamente la tensione delle dita o la accumula irrigidendosi e rischiando di danneggiare la mano.

Il metodo riceve critiche, poiché facendo ripetere molto questi esercizi ad allievi che ancora non sono in grado di rilassare correttamente la mano o non hanno abbastanza forza, si rischia che essi danneggino la propria articolazione, specie considerando il numero impressionante di ripetizioni. Inoltre le mani suonano contemporaneamente, per cui la mano sinistra rallenta la destra. Il maestro deve essere sempre attento ed insegnare all'allievo a non farsi del male in tal modo stremando i tendini.

L'opera intera andrebbe suonata ogni giorno fin quando le difficoltà tecniche non sono state acquisite; secondo l'autore ciò dovrebbe durare un'ora, ma solo un pianista esperto potrebbe riuscire a suonare in tale tempo tutti gli esercizi, ed ignorando tutti i ritornelli. Per un pianista questo significherebbe usare una gran parte del suo tempo ripetendo gli esercizi dell'Hanon invece che imparare nuovi pezzi o mantenere quelli che già ha in repertorio.

Hanon invita ripetutamente alla ripetizione degli esercizi per molte volte, anzi tutto il libro dovrebbe essere ripetuto tutti i giorni (che secondo Hanon stesso richiederebbe un'ora), tale ripetizione non è utile per un pianista esperto che può usare quel tempo studiando cose nuove, e come detto, potenzialmente dannosa per mani non pronte ad un tale sforzo. Anche chi usa questo metodo è generalmente d'accordo sulla poco utilità o dannosità di applicarlo alla lettera come descritto dall'autore, e lo relegano generalmente ai primi anni di studio, poiché grazie ad esso viene più facile bruciare delle tappe e sviluppare forza ed indipendenza delle dita.

Infine, molte delle affermazioni dell'autore sembrano essere troppo ottimistiche o devianti, quasi a voler "vendere" e convincere sulla validità del metodo, che pur essendo in grado di dare molti vantaggi se correttamente utilizzato, da solo non basta allo scopo di formare addirittura un virtuoso, promessa che presenta già il titolo ed è riproposta più volte nel testo. Non mancano inoltre espressioni del tipo "solo così" si può diventare un virtuoso, facendolo sempbrare quasi indispensabile.


Curiosità

  • Si dice che il famoso pianista virtuoso Vladimir Horowitz si sia fatto seppellire con una copia del metodo Hanon: era infatti solito dire "Non farei nulla senza prima riscaldarmi [con gli esercizi dell'Hanon], compreso morire"[senza fonte]
  • Negli Stati Uniti alcune scuole di musica tengono vere e proprie "Maratone di Hanon", gare nelle quali gli studenti si cimentano collettivamente negli esercizi dell'autore francese.

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