Utente:Robertk9410/Sandbox
Enrico Cobioni, anche Henri Cobioni (Tavannes, 16 settembre 1881 – La Chaux-de-Fonds, 15 ottobre 1912), è stato un aviatore svizzero e collaudatore per la Caproni.
Biografia
Enrico nacque a Tavannes nel Canton Berna nella Svizzera romanda dove frequentò anche la scuola. Nel 1891 i suoi genitori, originari di Locarno, si trasferirono a Moutier. All'età di 18 anni, dopo un apprendistato a Berna, diventa costruttore di fornelli come suo padre Giuseppe.[1]
Il suo interesse però è rivolto alle due ruote e ai motori. Dal 1899 partecipa a molte gare ciclistiche e dal 1904 si fa conoscere como motociclistica partecipando anche a delle gare a livello internazionale.
Nel 1908 si sposò e dal matrimonio nacquero due figli. Nello stesso anno costruì un aeroplano, un monoplano tipo Bleriot, a Moutier. Insieme con i fratelli Armand e Henri Dufaux fu uno dei primi costruttori di aeromobili in Svizzera.[1][2]
In seguito imparò a volare a Chartres presso una famosa scuola di aviazione dove conobbe Roland Garros.[1]
Nel giugno 1911 acquistò il brevetto da pilota su un monoplano di Gianni Caproni, il Ca.9, a Vizzola Ticino, diventandone poi il collaudatore nonché capo pilota della scuola di aviazione di Caproni. Tra i suoi allievi furono alcuni personaggi che diventeranno poi famosi, tra cui Riccardo Moizo, Costantino Biego e Clemente Maggiora.[3]
A fine gennaio 1912 compì il primo di una lunga serie di record con diversi aeroplani tutti progettati da Caproni. Nel primo percorse con il Ca.9 146 km in 2 ore 4 minuti e 31 secondi, battendo il record mondiale di velocità per un aeroplano equipaggiato con un motore di solo 35 hp. Il 14 febbraio battette il record italiano d'altezza, raggiungendo quota 1150 in 15 minuti. Il 20 marzo 1912 fu di nuovo record mondiale di velocità su circuito chiuso sulle distanze di 250, 300 e 330 km con il modello Ca.11.[4]
Il 16 aprile 1912 effettuò su un Ca.12, il volo diretto più lungo finora compiuto in Italia, percorrendo una distanza di 449 km in 4 ore alla velocità media di 112 km/h tra Vizzola e Adria seguendo il fiume Po. Pochi giorni dopo, il 22 aprile 1912, effettuò sopra Venezia il primo volo con un passeggero pagante nella storia italiana del volo.[5]
Il 11 giugno 1912 battete il record italiano di durata con passeggero volando sempre su Caproni per 3 ore e 12 minuti. A fine luglio ritornò in Svizzera e si stabilì ad Avenches perché poté guadagnare di più nelle esibizioni e concorsi in Svizzera che a Vizzola Ticino.[6]
Morì nel ottobre 1912 durante una manifestazione aerea a La Chaux-de-Fonds nel Canton Neuchâtel, schiantandosi al suolo con un Bleriot. Nell'incidente morì anche un giornaliste che era a bordo con lui.[1]
Note
- ^ a b c d (FR) Biografia Henri Cobioni, su lepetitjurassien.ch. URL consultato il 21 marzo 2018.
- ^ (EN) Biografia Henri Cobioni, su earlyaviators.com. URL consultato il 21 marzo 2018.
- ^ Giovanni Celoria: Tre anni di aviazione nella brughiera di Somma Lombardo (5 aprile 1910 – 5 aprile 1913). pp. 25-29
- ^ Giovanni Celoria: Tre anni di aviazione nella brughiera di Somma Lombardo (5 aprile 1910 – 5 aprile 1913). pp. 41-42
- ^ Rosario Abate, Gregory Alegi, Giorgio Apostolo: Aeroplani Caproni. Gianni Caproni ideatore e costruttore di ali italiane. pp.18-23
- ^ Giovanni Celoria: Tre anni di aviazione nella brughiera di Somma Lombardo (5 aprile 1910 – 5 aprile 1913). pp. 70 e 80
Bibliografia
- Rosario Abate, Gregory Alegi, Giorgio Apostolo: Aeroplani Caproni. Gianni Caproni ideatore e costruttore di ali italiane. Museo dell'aeronautica Gianni Caproni, Trento 1992.
Collegamenti esterni
- (EN) Breve biografia di Enrico Cobioni, su earlyaviators.com.
- (FR) Biografia di Henri Cobioni, su diju.ch.
- (FR) Biografia di Henri Cobioni, su lepetitjurassien.ch.
Aeroporto di Gardolo Flughafen Gardolo | |
---|---|
Stato | Impero austro-ungarico |
Stato attuale | Italia |
Città | Gardolo |
Informazioni generali | |
Tipo | Aeroporto |
Altezza | 440 m s.l.m. |
Inizio costruzione | 1913 |
Demolizione | Bruciato nel 1918 |
Condizione attuale | In rovina |
Proprietario attuale | Demanio |
Visitabile | No |
Informazioni militari | |
Utilizzatore | Impero austro-ungarico |
Funzione strategica | Difesa del fronte bellico durante la Prima guerra mondiale |
Termine funzione strategica | 1918 |
Comandanti storici | sottotenente Konrad Schwarz |
Azioni di guerra | Battaglia degli Altipiani |
Eventi | Fu utilizzato prettamente per ricognizioni o bombardamenti lungo le linee italiane poco distanti. Incendiato nel 1918. |
voci di architetture militari presenti su Wikipedia | |
L'aeroporto di Gardolo (in tedesco: Flughafen Gardolo) era un aeroporto militare strategico, oggi non più esistente, posto a quota 440 m s.l.m. nei pressi dell'omonimo paese.
Lista dei campi di prigionieri di guerra in Austria-Ungheria
Durante la Prima guerra mondiale furono istituiti nell'Impero austro-ungarico vari campi per i prigionieri di guerra. Solo il numero di quelli principali si aggira tra i 40 e 50 campi. Oltre questi campi ci furono anche diversi campi per la popolazione civile come i campi per i profughi di guerra o i campi di internamento per i civili sospettati di collaborazionismo.
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
Alfred von Waldstätten
Mitterndorf http://agso.uni-graz.at/mitterndorf/chronik/00.htm http://www.unterirdisch.de/index.php?threads/%C3%96sterreichische-kriegsgefangenenlager-im-1-weltkrieg.11245/page-2
Collegamenti esterni
- (DE) Biografia di Franz Steinhart, su moesslang.net.
Lungo il confine tra il Regno d'Italia e l'Impero Austro-Ungarico furono costruititi tra la metà dell'ottocento e l'inizio del novecento una serie di fortificazione e appostamenti a difesa di una eventuale invasione da nord. Lo stesso fece l'Austria-Ungheria dall'altra parte del confine nonostante l'alleanza di entrambi nella Triplice Alleanza.
Struttura
Regione Lombardia
Regione Veneto
Regione Friuli
Regione Lombardia
Sbarramento Bormio
- Forte Dossaccio
- Batteria Le Motte
- Batteria Monte delle Scale
Sbarramento Poschiavo
- Forte Canalì
- Batteria Croce dei Monti
Sbarramento Tonale-Mortirolo
- Forte Corno d'Aola
- Dosso Prepazzone
Sbarramento Giudicarie
Settore orientale
- Monte Manos
- Forte Valedrana
- Appostamento Antegolo
Settore occidentale
- Forte Rocca d'Anfo
- Forte di Cima Ora
- Appostamento di Monte Brele
- Tagliata Statuto
Regione Veneto
Settore Peschiera
- Forte Isola Trimelone
Settore Val d'Adige
Gruppo Bocchetta
- Forte Bocchetta di Naole
- Forte M. Cima Grande
Gruppo Chiusa-Rivoli
Settore Sinistra Adige
Gruppo Masua
- Forte Masua
- Batteria Masua
- Forte M. Tesoro
Gruppo S. Viola
- Forte Santa Viola
- Batteria Monte delle Tre Croci
- Batteria Monte Griggi
Gruppo S. Briccio
- Forte San Briccio
- Batteria Monticelli
Sbarramento Agno-Assa
1°Settore Schio
- Forte Monte Enna
- Forte Monte Maso
- Tagliata Bariola
2°Settore Arsiero
- Forte Campomolon
- Forte Cornolò
3°Settore Asiago
Sbarramento Brenta-Cismon
Sbarramento Cordevole
- Tagliata di Sasso di S. Martino
- Batteria alta di Sasso S. Martino
Fortezza Cadore-Maé
Regione Friuli
Fortezza Alto Tagliamento-Fella
- Osoppo
Fortezza Medio Tagliamento
Fortezza Basso Tagliamento
Bibliografia
- Massimo Ascoli, Fluvio Russo: La difesa dell'arco alpino 1861 - 1940, Stato Maggiore dell'Esercito Ufficio Storico, Roma 1999.
- Walter Belotti: Le batterie corazzate. I sistemi difensivi e le grandi opere fortificate in Lombardia tra l'Età Moderna e la Grande Guerra, Brescia 2009 ISBN 978-88-904522-0-8
- Robert Striffler: Da Forte Maso a Porta Manazzo. Storia sulla costruzione e impiego dei forti delle batterie italiani dal 1883 al 1916. Edizioni Atelier Grafico, Schio 2015.
Biografia
Igo Etrich proveniva da una famiglia benestante di Ober Altstadt vicino a Trautenau allora parte dell'Impero Austro-Ungarico, oggi Trutnov nella Repubblica Ceca. Il padre possedeva alcuni grandi filatoi, ma era appassionato di volo e riuscì ad acquistare un'aliante di Otto Lilienthal pioniere dell'aviazione tedesca dopo la morte di Lilienthal nel 1896.
Igo costruì insieme con il padre un laboratorio e si misse a studiare l'aliante di Lilienthal. Basandosi sul metodo di disseminazione anemocora di una pianta tropicale la alsomitra macrocarpa progettò nel 1903 il primo tuttala, brevettato nel 1905.
Igo Etrich wurde am 25. Dez. 1879 in Oberaltstadt bei Trautenau im Riesengebirge geboren. Sein Vater - der dort große Spinnereien besaß - hatte auch schon ein Gleitflugzeug gebaut. Nach dem Besuch bei Prof. Ahlborn begann Igo Etrich, zusammen mit dem Militärfechtmeister Franz Xaver Wels, bei Trautenau Gleitversuche mit Nurflügelgleitern in "Zanonia"- Form, zuerst unbemannt, dann mit Wels als Pilot. Zu Studienzwecken hatte Etrich einen Lilienthal- Gleiter erworben, den er bei einem Rechtsanwalt in Berlin auftrieb.
Note