Marca obertenga
La Marca Obertenga fu un territorio vassallo del Regno d'Italia e del Sacro Romano Impero, insieme alle altre marche in cui era divisa l'Italia nord-occidentale, arduinica, anscarica ed aleramica.
Storia
I territori in possesso degli Obertenghi, famiglia di origine longobarda, comprendevano la Lombardia (con la Svizzera Italiana e Novara), l'Emilia con Bologna esclusa (poi si aggiunse anche Ferrara) parte del Piemonte (l'Oltregiogo con Tortona, Novi Ligure, Ovada e la val Bormida) e parte della Liguria e della Toscana, dal Genovesato fino alla Lunigiana e alla Garfagnana, e poi indirettamente anche la Corsica e parte della Sardegna.
Oberto I, conte di Luni, discendente di Suppone duca di Spoleto e conte palatino, fu investito da Berengario II nel 951 della marca detta obertenga.
I suoi figli e nipoti parteciparono alla lotta di Arduino d'Ivrea contro Enrico II il Santo. Alcuni discendenti di Oberto diedero poi origine ai Malaspina, agli Estensi, ai Pallavicino, ai Gavi, ai Cavalcabò e ad altre famiglie italiane.
Divisione
Nel 950-951 il re Berengario I terminò la riorganizzazione del territorio ligure e del nord d'Italia, iniziata da Ugo di Provenza.
- conte Aleramo di Vercelli (Marca Aleramica - Liguria centro-occidentale con Vercelli, il Monferrato, Ceva, Acqui Terme fino alle coste liguri di ponente da Oneglia fino ad Albenga);
- conte di Torino Arduino il Glabro (Marca Arduinica - Torino e Ivrea fino alle Alpi Marittime e sulle coste liguri dal Nizzardo e da Ventimiglia a Sanremo);
- marchese Oberto I (il grande) marchese di Milano e conte di Luni (la Marca Obertenga, detta poi Marca Januensis - Liguria orientale).
Quest'ultimo era stato nominato marchese di Milano già prima del 951, con autorità sui Comitati prima appartenenti ai marchesi di Tuscia, di Milano, Genova, Luni e Tortona (governati direttamente) e su quelli di Bobbio(feudo monastico), Pavia, Parma e Piacenza, Modena e Reggio Emilia, Ferrara, Ascoli Piceno (si aggiunse in un secondo tempo), poi feudi minori (governati da vescovi od abati od altri feudatari).
Gli eredi di Oberto I, Adalberto I e Oberto II, mantennero in consorzio la carica marchionale con l'appoggio imperiale da Ottone I ad Arduino e Corrado II.
Bibliografia
- Mario Nobili Gli Obertenghi e altri saggi, pp. 602 - ISBN 88-7988-248-1
- Roberto Ricci La marca della Liguria Orientale e gli Obertenghi (945-1056), CISAM, Spoleto, 2007
- C. Desimoni Sulle marche d'Italia e sulla loro divisione in marchesati, 2a ediz., in Atti della Soc. ligure di storia patria, XXVIII, Genova 1896, p. 108 segg.
- L. Muratori Delle antichità estensi, Napoli 1776
- H. Bresslau Jahrbücher d. deutschen Reichs unter Konrad II, I, Lipsia 1879 (Excurs, IV, parte 3a: Das Haus der Obertiner oder Estenser, pp. 414-30)
- S. Pivano Stato e Chiesa da Berengario I ad Arduino, Torino 1908, pagine 139-145.
- Pompeo Litta, D'Este, in Famiglie celebri italiane, 1832.
- Pompeo Litta, Pallavicino, in Famiglie celebri italiane, 1838.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Oberto I sull'Enciclopedia Treccani, su treccani.it.