Bassano del Grappa
Bassano del Grappa (Basan /ba'saŋ/ in veneto[4]) è un comune italiano di 43 479 abitanti[1], nella Regione del Veneto.
Bassano del Grappa comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Riccardo Poletto (centrosinistra) dall'8-6-2014 |
Territorio | |
Coordinate | 45°46′00″N 11°44′03″E |
Altitudine | 129 m s.l.m. |
Superficie | 47,06 km² |
Abitanti | 43 479[1] (30-4-2017) |
Densità | 923,91 ab./km² |
Frazioni | Rubbio
Contrade: Campese, Marchesane, San Michele, Sant'Eusebio, Valrovina |
Comuni confinanti | Campolongo sul Brenta, Cartigliano, Cassola, Conco, Marostica, Nove, Pove del Grappa, Romano d'Ezzelino, Rosà, Solagna |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 36061 |
Prefisso | 0424 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 024012 |
Cod. catastale | A703 |
Targa | VI |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 473 GG[3] |
Nome abitanti | bassanesi |
Patrono | Beata Giovanna Maria Bonomo e san Bassiano |
Giorno festivo | 19 gennaio |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Ottavo centro della regione per popolazione e secondo nella provincia, la sua area urbana si estende ben oltre i confini comunali: essa comprende i comuni di Pove del Grappa, Solagna, Campolongo sul Brenta, Cartigliano, Nove e gli abitati di San Giuseppe e San Zeno del comune di Cassola, il capoluogo del comune di Romano d'Ezzelino con le sue frazioni San Giacomo, Fellette e Sacro Cuore e la frazione Travettore del comune di Rosà. L'area urbana in cui si inserisce Bassano del Grappa ha così una popolazione complessiva di circa 70 000 abitanti e attorno ad essa gravitano complessivamente 150 000 abitanti[5].
Geografia fisica
Situata a 129 metri sul livello del mare (altitudine minima 84, altitudine massima 1276) con un'escursione di 1192 metri, la città si estende per 46,79 chilometri quadrati inserendosi in una zona sismica di grado 3 su 4 ovvero a rischio sismico basso (Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003).
Territorio
Bassano del Grappa è situata nel nord-est della penisola italiana, nel cuore della regione Veneto, al confine tra le province di Vicenza, Padova e Treviso. La città si trova ai piedi delle Prealpi Venete (Altopiano di Asiago e Monte Grappa), nel punto in cui il Brenta sbocca dal Canale di Brenta. La scelta non è casuale: infatti, offre simultaneamente il controllo sulla campagna, sul fiume e sulle maggiori direttrici di traffico.
Clima
Bassano del Grappa ha un clima semicontinentale con inverni piuttosto freddi ed estati calde. Effetti positivi hanno le colline e le montagne che, molto spesso, hanno effetto mitigante sul clima della zona (più ventilato e meno umido rispetto alla pianura veneta). La città ricade nella Fascia Climatica E con 2473 gradi giorno. Per questo motivo l'accensione degli impianti termici è consentita fino ad un massimo di 14 ore giornaliere dal 15 ottobre al 15 aprile. Mediamente la durata del giorno è di dodici ore e sedici minuti, con punta minima a dicembre (otto ore e quarantanove minuti) e massima a giugno (quindici ore e quaranta minuti).
Storia
Protostoria ed età romana
I manufatti ritrovati nella necropoli di San Giorgio di Angarano, datati tra il XI e il IX secolo a.C., testimoniano un insediamento precedente all'arrivo dei Romani. Questi conquistarono la zona nel II secolo a.C. e la resero coltivabile. L'antico nome di Bassano doveva essere Fundus Baxiani, che indicava la proprietà agricola di un certo Bassio o Bassus.
Età medievale
Sono poche le informazioni circa il successivo dominio longobardo (568 - 774) e franco (774 - 888), mentre fonti scritte confermano l'esistenza di un primo nucleo della città già nel 998, con la pieve di Santa Maria, e nel 1150, con il castello.
Il 29 aprile 1085, Ecelo I, della famiglia degli Ezzelini, con altri signori, tra i quali alcuni esponenti della famiglia da Camposampiero, fece un'importante donazione al monastero di Santa Eufemia di Villanova (l'attuale frazione di Abbazia Pisani del comune di Villa del Conte) in zona di Onara. In questo documento appaiono, per la prima volta, i nomi di Bassano e del Margnan (attuale sito archeologico[senza fonte]).
Nel 1175 Vicenza estese il suo dominio su Bassano, attratta dalla posizione strategica della città. Quegli anni si caratterizzarono per le strette relazioni politiche e militari con la ricca famiglia fondiaria degli Ezzelini che, nonostante limitassero l'autonomia del comune, favorirono la costituzione delle prime magistrature cittadine.
Alla morte di Ezzelino III nel 1259, i Bassanesi ottennero la protezione di Padova, riservandosi beni e diritti dell'epoca ezzeliniana e uno statuto comunale.
A partire dal 1260 Bassano si vide prima sottomessa a Vicenza (1260 - 1268), quindi a Padova, a Verona e di nuovo a Padova, per terminare, nel 1388, sotto i Visconti, il cui governo lasciò alla città una relativa autonomia.
La repubblica di Venezia
Venezia giunse a Bassano il 10 giugno 1404, senza alterare statuti e consuetudini del comune, dandole il governo di un podestà e un capitano scelto dal Senato tra i patrizi veneziani. Il Territorio bassanese comprendeva allora Pove del Grappa, Cassola e Rossano Veneto a est, Tezze sul Brenta a sud e Primolano a nord, mentre a ovest era delimitata dal Brenta.
A parte la guerra della Lega di Cambrai (1509 - 1513), per quattro secoli la Serenissima mantenne pace e prosperità nel territorio, con beneficio del settore tessile (lana, seta, pelli) e dell'oreficeria. Il Cinquecento vede, inoltre, la proliferazione artistica della famiglia di pittori Da Ponte e editoriale della stamperia Remondini, che nel Settecento rese famoso il nome di Bassano in tutta Europa.
Il 27 dicembre 1760 il Senato innalzò Bassano al rango di città.
Il ponte sul Brenta, detto Ponte Vecchio o Ponte degli Alpini, subì numerosi interventi e ricostruzioni dalla sua nascita, documentata nel 1209 da Gerardo Maurisio[6]. Fu Andrea Palladio che, nel 1569, progettò il nuovo ponte ligneo dandogli l'aspetto attuale, probabilmente basandosi su un disegno del 1557. Una piena del 1748 distrusse l'opera palladiana, che fu ricostruita tre anni dopo da Bartolomeo Ferracina.
Napoleone sconfisse gli austriaci l'8 settembre 1796 a Bassano, dando inizio a un periodo tormentato per tutto il territorio. L'anno dopo cadde Venezia, alla quale si sostituirono i governi democratici delle municipalità. Il Trattato di Campoformio (1797) che sancì il passaggio all'Impero austroungarico. Bassano entrò a far parte del neonato Regno italiano nel 1866, dopo la terza guerra di indipendenza e la conseguente cessione del regno lombardo-veneto.
Risorgimento
Il 7 aprile 1815 Bassano entra nel regno lombardo-veneto, aggregata alla provincia di Vicenza. Tra il 25 marzo e il 5 giugno 1848 sperimentò una breve esperienza rivoluzionaria, ma la rioccupazione austriaca mise fine al governo provvisorio. Durante l'occupazione austriaca, tuttavia fu l'unica città veneta non capoluogo di provincia a cui fu riconosciuto il titolo di "Regia". Bassano diviene definitivamente italiana nel 1866, per effetto della pace di Vienna.
Grande Guerra
La prima guerra mondiale vide Bassano come zona di guerra, paralizzando ogni attività sino al 1916. Proprio in quell'anno la vicina cittadina montana di Asiago venne occupata dagli imperiali, dal cui centro completamente raso al suolo dai bombardamenti lanciarono alcune granate verso Bassano. Alla fine di maggio 1916 arriva la 28ª Squadriglia che resta fino al 30 luglio. La disfatta di Caporetto (1917) vide poi la città in prima linea, costringendo all'evacuazione più di 7000 persone. Oltre a ciò, nella città si riversarono migliaia e migliaia di soldati diretti al fronte seguiti da intere carovane di fuggiaschi civili provenienti dai vari paesi invasi dagli austro-ungarici, in particolare dall'altopiano dei Sette Comuni. Furono giorni terribili anche perché gli austriaci giunsero a pochi chilometri dalla cittadina, fermando il fronte di guerra sul Monte Grappa, nella Valsugana e sui rilievi a sud dell'altopiano di Asiago.
A seguito della guerra, 23000 soldati sono sepolti sull'ossario del Grappa, il governo fascista decise nel 1928 di cambiare il nome della città: da "Bassano veneto" all'attuale Bassano del Grappa.
La nascita, nel 1924, della Smalteria Metallurgica veneta fu l'evento più importante della ripresa economica:[senza fonte] in pochi anni divenne l'azienda più importante della città.
Resistenza
Anche a Bassano del Grappa, tra il 1922 ed il 1943, si affermò il fascismo e dal 1926 il sindaco venne sostituito da un podestà governativo. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale e la caduta del regime fascista, la città subì l'invasione tedesca. «Durante la Guerra di liberazione fu uno dei più gloriosi centri di organizzazione della Resistenza»[7]. Varie unità operarono nella zona, incluso formazioni delle Brigate Garibaldi, delle Brigate Matteotti e delle Brigate "Italia Libera"[7]. L'evento più drammatico che subì la Resistenza locale fu il «rastrellamento del Grappa» del settembre 1944 (più di 500 morti e 400 deportati), che culminò il 26 settembre 1944 con l'eccidio di Bassano con 31 impiccagioni nei viali cittadini[7]. Responsabile di queste atrocità fu il vicebrigadiere delle SS Karl Franz Tausch.
Il 17 febbraio 1945 un gruppo di 15 partigiani comandati da Primo Visentin (nome di battaglia "Masaccio") fece saltare il Ponte vecchio: ci furono due vittime. Per rappresaglia i nazisti prelevarono dalle prigioni tre partigiani e li fucilarono sul ponte (Federico Alberti, Cesare Lunardi e Antonio Zavagnin)[8].
Il 28 aprile 1945 anche Bassano del Grappa fu liberata. L'elevato numero di vittime alla fine della guerra valse alla città del Grappa la Medaglia d'oro al valor militare per la guerra di liberazione[7].
Dal dopoguerra
L'industria, l'artigianato e il commercio hanno contribuito all'espansione della città, un'espansione caotica e priva di una pianificazione, dando luogo ad una vasta superficie di città a bassa densità intervallata da residue zone agricole, situazione comune a molti centri del nord-est. Considerando l'agglomerazione urbana, si può notare come il comune di Bassano sia fuso con quelli di Campolongo sul Brenta e Solagna a nord, Romano d'Ezzelino e di Pove del Grappa a nord-est, oltre che con l'area più popolata del comune di Cassola ad est. A sud l'espansione edilizia ha fatto sì che venissero inglobati i nuclei di Rosà, Travettore (nello stesso comune di Rosà), Cartigliano e Nove.
Simboli
Onorificenze
Bassano del Grappa è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale[1].
— 27 dicembre 1760 - Doge Francesco Loredan con approvazione del Senato veneziano
— 7 aprile 1815 - l'Imperatore d'Austria Francesco I
— Settembre 1943 - aprile 1945.
Alla città di Bassano del Grappa è stata assegnata l'organizzazione della 81ª Adunata nazionale degli alpini che si è tenuta il 10 ed 11 maggio 2008. In occasione di ciò Bassano è stata nominata capitale mondiale delle penne nere (degli Alpini). Due anni dopo inoltre, la città ha ospitato il Raduno Triveneto degli Alpini nelle giornate del 18-19 settembre.
Onorificenze conferite dalla città
Il “Premio Cultura Città di Bassano” è stato istituito nel 1978, ed è nato con l'intento di celebrare una persona o un'istituzione che dal punto di vista culturale avesse in qualche modo contribuito all'accrescimento e alla diffusione del prestigio della città. Non sempre è stato privilegiato l'aspetto legato all'arte e quindi al museo. La consegna del Premio avviene il 19 gennaio, giorno di San Bassiano, in occasione della festa patronale della città.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture civili
- Villa Angarano Bianchi Michiel. Originariamente concepita da Andrea Palladio intorno al 1548, il progetto della villa è inserito nei Quattro Libri dell'Architettura dell'architetto vicentino, in cui si mette in luce l'interessante posizione della villa, la quale gode della vicinanza del fiume Brenta. Il corpo centrale è opera di Baldassare Longhena nel Seicento.
- Villa Rezzonico Borella XVII-XVIII secolo, con cappella, parco e giardino. Attribuita a vari architetti tra cui Baldassare Longhena e Giorgio Massari, parte delle statue e degli stucchi che si trovano nella villa sono attribuiti ad Antonio Canova e Abbondio Stanzio. Nel salone principale vi sono alcune pitture e tele di Antonio Canova, D. Pellegrini e altri; mentre alcune sale della villa ospitano una raccolta di quadri antichi di autori tra i quali Dosso Dossi e di antichità. L'architetto americano Paul Chalfin si ispirò a questa villa per realizzare la villa Vizcaya a Miami (USA) nel 1914-1916.
- Villa Ca' Erizzo Luca, di origine quattrocentesca, costituisce uno dei contesti architettonici più pittoreschi di Bassano. Situata sulla sponda sinistra del fiume Brenta, al suo interno custodisce un patrimonio di affreschi, stucchi e mobili antichi di raro pregio. Soggiornarono nei suoi ambienti durante la Grande Guerra i cosiddetti "Poeti di Harvard" quali John Howard Lawson, John Dos Passos ed Ernest Hemingway.
- Villa Giusti del Giardino. La villa sorse su progetto unitario nella prima metà del seicento su volere della famiglia Zambelli. Quando la proprietà passa al patrizio Girolamo Ascanio Molin, nel corso del XVIII secolo, inizia un periodo di grande attività culturale per la Villa e le sale sono un punto di incontro di letterati ed artisti. Successivamente, a seguito del matrimonio di Paola Molin con il Conte Carlo Giusti la Villa entra nel XIX secolo nella disponibilità della famiglia Giusti del Giardino. Il Conte Girolamo, figlio della contessa, avvia nella prima metà dell’800 una grande trasformazione creando un parco di chiara ispirazione romantica, che venne inaugurato nel 1861.
- Villa Fanzago. Il proprietario del terreno ed ideatore di questa singolare costruzione nel 1925 fu Luigi Aliprando Fanzago, figlio di Francesco Luigi Fanzago e di Amalia Michieli, dottore in giurisprudenza, reduce della guerra 1915-18, nato a Padova il 22 gennaio 1881 e deceduto a Bassano del Grappa il 28 febbraio 1938. Quest'ultimo fece costruire la villa copiandola forse dal castello di Krassonitz in Moravia, residenza insieme al palazzo in Graz, della cugina Attems. Il materiale per la costruzione venne fatto arrivare dall'Austria, le uniche eccezioni riguardavano i pavimenti alla veneziana e il rivestimento esterno.
- Palazzo Pretorio. Era la sede dei Podestà a partire dal 1315 e successivamente del Consiglio Comunale. Il Palazzo è ancor oggi protetto da una breve cinta muraria. Vi si accede attraverso una porta a bugne diamantate in pietra bianca, nel cui timpano è ospitato il leone di San Marco con il libro aperto, segno della pacifica dedizione di Bassano alla Serenissima. Nella piazzetta la scala risale al 1552 e, a mezza rampa, un piccolo locale conserva sugli intonaci gli stemmi delle famiglie dei podestà veneziani.*
- Palazzo Sturm. Fu costruito alla metà del XVIII secolo, nella zona di Bassano del Grappa denominata Cornorotto, incorporando un tratto di mura, una torre e un nucleo preesistente di edifici del XV secolo sulla sponda sinistra del fiume Brenta. Dal 1882 il Museo della ceramica ha la sua sede nel palazzo e la raccolta di maioliche, porcellane e terraglie è composta da circa 1.200 pezzi, con una notevole presenza della produzione degli Antonibon (XVIII-XIX sec.). Lo stesso palazzo, dal 15 settembre 2007, ospita anche il Museo Remondini, uno dei pochi in Italia dedicati alla stampa che illustra tutti gli aspetti del fenomeno industriale sette-ottocentesco della famiglia Remondini. Il materiale esposto è molto vario (libri, carte decorate, incisioni popolari sacre e profane, giochi, ecc.) e comprende acqueforti e xilografie di grandi incisori italiani ed europei, tra cui Dürer, Mantegna e Giambattista Tiepolo.
- Palazzo Bonaguro. È un edificio storico del XV secolo situato vicino al Ponte vecchio nel quartiere di Angarano. Il palazzo era articolato in un complesso padronale dotato di colombara (colombaia) e protetto da un muro di cinta. Gli antichi proprietari costruirono inoltre uno scenografico giardino ricco di statue allegoriche, percorsi prospettici, fontane, secondo il gusto cinquecentesco che conferirono al podere una veste monumentale. La proprietà era situata in terre coltivate a vigneti e frumento ben rappresentato nelle statue. Dal 1969 appartiene al Comune di Bassano che lo utilizza in occasione di mostre o altri eventi culturali.
- Palazzo Agostinelli. Fu donato alla città di Bassano con lascito testamentario dalla ballerina Mary Dirhoui Megrditchian Agostinelli e destinata ad ospitare, nella parte centrale del palazzo, dopo gli interventi di restauro, le mostre che la città di Bassano andava propoponendo in luoghi diversi dal Museo Civico. Nel corso degli anni si sono succedute alcune iniziative espositive di particolare rilevanza che hanno confermato il Palazzo come luogo opportuno di esposizioni e incontri per eventi dedicati all’arte contemporanea, all’incisione, e alla ceramica.
Architetture religiose
- Duomo. Sorge sull'antica pieve, all'interno della Prima Cerchia Muraria del Castello degli Ezzelini. La presenza di questa pieve è documentata fin dal 998, in un placito steso in occasione di un'assemblea giudiziaria presieduta dal Conte Azeli e da Oberto, Vescovo di Verona. Rifatto nel 1417 e poi in seguito più volte ritoccato. All'esterno pregevole il campanile, mentre all'interno spicca il Crocifisso ligneo del XII sec. e la Croce del Filarete risalente al 1449.
Chiesa di San Francesco con il protiro Chiesa di San Giovanni Battista - Chiesa di San Giovanni Battista. Sorge sul lato sud di Piazza Libertà, dal terrapieno che chiuse il fossato intorno al secondo giro di mura. Commissionata dalla famiglia Blasi, la chiesa risale al 1308 e venne ricostruita nella seconda metà del XVII secolo dall’architetto bassanese Giovanni Miazzi che la progettò dopo l’incontro con Francesco Maria Preti. Secondo tradizione, nacque con l’altare maggiore orientato a est e con l’entrata principale a ovest ma, con il rifacimento settecentesco la facciata principale, inaugurata nel 1813, fu costruita verso la piazza, così che la chiesa ha un orientamento nord-sud e una pianta singolare: è infatti sviluppata in larghezza anziché in lunghezza come prevedono schemi e norme canoniche. Il bassanese monsignor Zaccaria Bricito la consacrò il 30 giugno 1847. Al suo interno troviamo l’interessante cappella barocca del Sacramento, riccamente decorata con statue, putti e bassorilievi di Orazio Marinali e pregevoli stucchi dei milanesi Abbondio Stazio e Carpoforo Mazzetti. La pala d’altare raffigurante San Giovanni Battista è un capolavoro degli anni giovanili del Piazzetta.
- Chiesa di San Donato. Edificata sulla destra Brenta nelle immediate vicinanze del Ponte Vecchio risale al 1208. Fu costruita per desiderio di Ezzelino II il Monaco su concessione del Vescovo di Vicenza Uberto II al fine di contrastare il diffondersi dell’eresia catara. La chiesa più tardi venne ampliata e adibita a luogo conventuale francescano. Nell’aprile 1221 e il 4 ottobre 1226 vi sostarono San Francesco d’Assisi e Sant’Antonio da Padova. Nel 1325 i francescani si trasferirono nella Chiesa di Santa Maria, poi di San Francesco, nell’attuale Piazza Garibaldi. Due anni più tardi il convento ospitò le monache benedettine che lo trasformarono in ospedale. Nel ‘400 tornò ai francescani e dalla metà del ‘500 iniziò una lenta decadenza. All’interno si trova la "Madonna con Bambino in trono con San Donato e San Michele Arcangelo" di Francesco Dal Ponte Il Vecchio, padre di Jacopo. Nel 1900 lunghi lavori di ristrutturazione mirarono ad esaltare le figure di San Francesco e di Sant’Antonio, ricreando la cella che, secondo la tradizione, ospitò i due santi.
- Monastero della Santa Croce
- Chiesa di San Giorgio
- Chiesa della Trinità, dell'architetto Giovanni Miazzi (1740-1761), nel quartiere Angarano[10]
Architetture militari
- Castello degli Ezzelini (o castello superiore)
- Porta delle Grazie
- Porta Dieda
Piazza Garibaldi con la Torre Civica
Altro
Piazze
- Piazza Libertà
- Piazza Garibaldi
- Piazza Terraglio
- Piazzotto Monte Vecchio
- Piazzale Cadorna
- Piazzale Trento
- Piazzale Generale Giardino
- Piazzetta Angarano
- Piazzetta Zaine
- Piazzetta Alfeo Guadagnin
- Piazza Premi Nobel
Vie centrali
- Via Roma
- Via Jacopo Da Ponte
- Via Giacomo Matteotti
- Via Giambattista Verci
- Via Jacopo Vittorelli
- Via Orazio Marinali
Cimiteri
Ponti
- Ponte Vecchio o Ponte degli Alpini o Ponte di Bassano. Qui si erge la grapperia della più antica distilleria d'Italia: la Bortolo Nardini, al ponte dal 1779.
Il ponte di Bassano sul Brenta, detto Ponte Vecchio, è noto anche come "ponte degli Alpini" ed è il soggetto e il titolo di un canto popolare degli Alpini. Questo ponte fin dall'antichità costituiva la via di comunicazione principale fra Bassano e Vicenza. Nel 1209 si ebbe la sua prima costruzione databile. Questa struttura fu definitivamente travolta dalle piene del fiume nell'ottobre del 1567. Andrea Palladio nel 1569 progettò il nuovo ponte[11], proponendo inizialmente un progetto completamente diverso dal precedente, ovvero a tre arcate di pietra sul modello degli antichi ponti romani (ricopiando il contemporaneo progetto del Ponte sul Tesina). Il Consiglio cittadino bocciò il progetto, imponendo all'architetto di non discostarsi troppo dalla struttura tradizionale. Così nell'estate 1569 Palladio tornò ad un progetto su struttura in legno, in modo tale che la sua elasticità fosse in grado di contrastare l'impetuosità del fiume Brenta, ma di grande impatto visivo. Il ponte totalmente ligneo, lungo 58 metri, poggia su 4 piloni di legno di forma triangolare, allineati al flusso d'acqua, ed è ricoperto da un tetto sostenuto da colonne tuscaniche. Ancora nel 1748 il ponte fu travolto da una piena; fu poi ricostruito tre anni dopo da Bartolomeo Ferracina.
Durante la seconda guerra mondiale il ponte fu fatto saltare dai partigiani il 17 febbraio 1945 per proteggere la città[12][13]. Fu ricostruito nel 1947, secondo l'originale disegno di Palladio, in nove mesi. Successivamente al nome Ponte Vecchio si aggiunse la dicitura ponte degli Alpini in quanto furono tra i principali sostenitori della sua ricostruzione[14]. Dal ponte si gode di un'ottima vista sulle montagne circostanti e sul canale di Brenta.
Per ricordare la ricostruzione del Ponte degli Alpini, il 3 ottobre 1948 fu emesso un francobollo commemorativo del valore di 15 Lire che raffigura il profilo di un alpino con il Ponte di Bassano sullo sfondo.
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Il Ponte degli Alpini
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Panorama su Ponte degli Alpini e centro storico
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Prospettiva dell'interno del Ponte degli Alpini
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Una domenica invernale sul Ponte degli Alpini
- Ponte della Vittoria (conosciuto anche come "Ponte Nuovo").
- Ponte della Fratellanza (conosciuto anche come "Terzo Ponte").
Aree verdi
- Prato Santa Caterina - Parco Ragazzi del '99
- Oasi naturalistica Gemma
- Giardini Parolini
- Monte Crocetta
- Ciascuno dei 22 quartieri della città è inoltre dotato di una o due aree verdi adibite a parco giochi.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[15]

Etnie e minoranze straniere
Al 31 dicembre 2015 gli stranieri residenti nel comune sono 4 707, ovvero il 10,85% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[16]:
- Romania, 761
- Marocco, 586
- Moldavia, 277
- Repubblica di Macedonia, 270
- Albania, 234
- Ghana, 225
- Cina, 216
- Filippine, 196
- Ucraina, 195
- Repubblica Dominicana, 128
Cultura
Istruzione
Biblioteche
- Biblioteca comunale
La biblioteca di Bassano del Grappa, nasce grazie al naturalista Gian Battista Brocchi che dopo la sua morte avvenuta nel 1826 lascia in eredità il suo patrimonio alla sua città natale, Bassano. Aperta al pubblico nel 1840, nei locali dell'ex convento di San Francesco, negli anni, grazie alle generose donazioni di illustri cittadini bassanesi, iniziò ad accumulare sempre più beni fino a giungere ai giorni nostri come una delle più ricche di opere. Presso la biblioteca si conserva anche l'archivio comunale con documenti dal 1211 al 1950. Essa fa parte della rete di biblioteche vicentine "Bibioinrete", insieme alla maggior parte della biblioteche appartenenti alla Rete Bibliotecaria Vicentina[17].
- LER English Library
La LER English Library, inaugurata il 13 giugno 2012, è una biblioteca interamente in lingua inglese, che conta un migliaio di volumi.
Università
A Bassano vi è una delle 22 sedi dell'Università degli adulti/anziani del Vicentino[18].
Musei
- Museo civico di Bassano del Grappa
- Museo della Ceramica di Palazzo Sturm
- Poli-Museo della Grappa
- Museo della stampa Remondini (stampatori del XVIII secolo)
- Museo dell'automobile Bonfanti-Vimar
- Museo degli Alpini nella guerra 15/18
- Museo Hemingway e della Grande Guerra (a Villa Ca' Erizzo)
Teatri
Cinema
- Metropolis Cinemas (multisala)[21]
Prodotti tipici
Tra alcuni prodotti tipici famosi in tutta Italia si notano:
- Asparago bianco di Bassano DOP
- Ceramica di Bassano, lavorata a mano
- Broccolo di Bassano
- "Bigołi" di Bassano
- Grappa: la distilleria più antica di Bassano è la Bortolo Nardini, al ponte dal 1779. Di fronte al Ponte Vecchio è situato il Museo della Grappa Poli, fondato dalla Poli Distillerie, all'interno del quale è possibile scorrere la storia della grappa attraverso antichi alambicchi e rari manoscritti.
- Tagliatella Nardini
- Mezzoemezzo Nardini ( L'aperitivo tipico di Bassano, bevuto sul Ponte degli Alpini, nella grapperia Nardini)
- Amaro San Giuseppe digestivo prodotto presso Villa San Giuseppe
Eventi
- Operaestate Festival Veneto: 35 città coinvolte, 400 serate di spettacolo in oltre 2 mesi tra ville, castelli, parchi e palazzi, piazze e musei della Pedemontana. Si svolge annualmente tra giugno e settembre.
- CSC Centro per la Scena Contemporanea: presentazioni di lavori in progress di danza teatro da settembre a giugno. La sua sede principale è il Garage Nardini.
Geografia antropica
Frazioni
Secondo lo statuto comunale (art. 6, comma 2), è riconosciuta come frazione la sola Rubbio. Campese, Marchesane, San Michele, Sant'Eusebio e Valrovina sono definite "contrade".
La frazione di Rubbio (86 ab.), sull'altopiano di Asiago, a 1057 m di quota, costituisce un villaggio unico insieme alla parte della frazione appartenente al comune di Conco: la particolarità di questo paese è appunto quella di essere diviso amministrativamente fra i due comuni di Bassano e Conco anche se in realtà è abbastanza distante da ambedue i centri comunali in modo tale da costituire praticamente un piccolo centro abitato a sé. Per giungere dal centro di Bassano a questa sua frazione si deve per forza transitare dal territorio di un altro comune, Marostica: il collegamento diretto è altrimenti possibile solo attraverso alcuni sentieri di montagna. Da Rubbio si può godere di una notevole vista sul Canale di Brenta e sulla Pianura Veneta.
Quartiere Prè (272 ab.) si trova nella parte sud del territorio comunale, ai confini con Cartigliano (della cui parrocchia è parte) e con Rosà (frazione di Travettore). All'interno di questo quartiere si trova una parte del parco rurale "Civiltà delle Rogge" che si estende anche nei vicini comuni di Cartigliano e Rosà.
Marchesane è situata a sud-ovest del territorio comunale. Si estende per un paio di chilometri di lunghezza costeggiando la riva destra del fiume Brenta. Frazione contadina fino agli anni sessanta, si è poi espansa demograficamente ed economicamente con la costruzione di nuovi quartieri e zone artigianali e commerciali. Marchesane è una delle località interessate dalle vicende umane e storiche che si svolsero tra il XI secolo e il XIII secolo e dalle numerose proprietà che videro protagonisti i vari componenti della famiglia degli Ezzelini. Nella parte sud di Marchesane si trova anche la chiesa di San Giovanni Nepomuceno che servì da ricovero a Napoleone durante la Battaglia di Bassano. L'agglomerato urbano di Bassano del Grappa, che comprende anche le frazioni, conta circa 110 000 abitanti.
Quartieri
Nome quartiere | Numero abitanti |
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San Vito | 5 686 |
Centro Storico | 4 694 |
Angarano | 3 570 |
XXV Aprile | 3 209 |
Ca' Baroncello | 2 572 |
San Marco | 2 482 |
Santa Croce | 2 022 |
Firenze | 2 002 |
Rondò Brenta | 1 905 |
Merlo | 1 811 |
Marchesane | 1 743 |
San Fortunato | 1 424 |
San Lazzaro | 1 316 |
Sant'Eusebio | 1 286 |
Borgo Zucco | 1 237 |
Margnan-Conca d'oro | 1 201 |
Campese | 1 174 |
San Bassiano | 1 002 |
Valrovina | 795 |
San Michele | 646 |
Pré | 272 |
Rubbio | 86 |
Variazioni
La denominazione del comune fino al 1928 era "Bassano"; con Regio Decreto n. 2254 la denominazione del comune cambia in "Bassano del Grappa".
La circoscrizione territoriale ha subito le seguenti modifiche: nel 1878 aggregazione della frazione Campese, staccata dal comune di Campolongo sul Brenta (Censimento 1871: pop. res. 843); nel 1938 aggregazione di territori del soppresso comune di Valrovina[22].
Economia
Artigianato
Per quanto riguarda l'artigianato, Bassano del Grappa è rinomata per l'antica produzione di ceramiche e di porcellane, risalente al Settecento, e che conserva invariati nello stile, nella forma e nella decorazione i propri manufatti, oltre a quella del mobile d'arte.[23]
Infrastrutture e trasporti
Strade
Bassano del Grappa è interessata dal percorso della SS 47 ed è unita ad Asiago tramite la strada provinciale 72 detta strada della Fratellanza. La strada provinciale 111 garantisce il collegamento con l'abitato di Thiene.
Dalla città è anche possibile raggiungere la cima del Monte Grappa mediante la strada provinciale 148 (ex strada statale SS 141 "Cadorna") oppure la strada provinciale 140. Percorrendo invece la strada statale SS 248 "Schiavonesca - Marosticana" è possibile raggiungere Asolo, Montebelluna e l'area del Montello con l'immissione finale nel tracciato della SS 13 Pontebbana. Un'altra arteria importante è rappresentata dalla strada provinciale 26 "Pedemontana del Grappa" che percorre la suggestiva fascia pedemontana trevigiana attraverso gli abitati di Borso del Grappa, Crespano del Grappa, Paderno del Grappa, Possagno, Cavaso del Tomba e Pederobba.
Nel 2018 è prevista l'apertura della nuova arteria stradale Pedemontana Veneta il cui tracciato transiterà a sud della città prevedendo due caselli (Bassano Est ed Ovest) di accesso all'area urbana bassanese.
Ferrovie
La stazione di Bassano del Grappa rappresenta località di bivio rispetto alle linee Trento-Venezia e Bassano-Padova (di cui ne rappresenta il capolinea per i treni da e per Padova, Trento e Venezia). Queste linee sono servite dai treni regionali svolti da Trenitalia (con materiale rotabile di Sistemi Territoriali in comodato d'uso per la tratta Bassano-Venezia) e Trentino Trasporti nell'ambito dei contratti di servizio stipulati con la Regione Veneto (Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale) e con la Provincia Autonoma di Trento.
Nel periodo estivo tutti i treni circolanti lungo la linea ferroviaria della Valsugana tra Trento e Bassano del Grappa (e viceversa) vengono allestiti per ospitare fino a 32 bici al seguito dei viaggiatori[24] a servizio del percorso della Ciclopista della Valsugana.
Nel periodo compreso fra la prima guerra mondiale e il 1961 la stazione fu connessa con la tranvia Vicenza-Bassano del Grappa[25], gestita in ultimo dalle Ferrovie e Tramvie Vicentine FTV.
Autobus
La città è servita da linee urbane di trasporto pubblico a servizio delle principali frazioni nonché dell'ospedale e del quartiere ospitante gli istituti scolastici di istruzione superiore. Il trasporto urbano è gestito dalla SVT Società Vicentina Trasporti.
Numerose autolinee extraurbane connettono la città al territorio circostante con autobus diretti a Asiago, Thiene, Schio, Vicenza, Padova, Asolo e Treviso.
Aviosuperfici
Amministrazione
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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30 aprile 1945 | 21 luglio 1945 | Antonio Gasparotto | Sindaco | ||
21 luglio 1945 | 23 aprile 1946 | Primo Silvestri | PSIUP | Sindaco | |
23 aprile 1946 | 20 settembre 1946 | Giovanni Cosma | Sindaco | ||
20 settembre 1946 | 18 giugno 1951 | Giovanni Bottecchia | DC | Sindaco | |
18 giugno 1951 | 9 dicembre 1957 | Quirino Borin | DC | Sindaco | |
9 dicembre 1957 | 14 dicembre 1967 | Pietro Roversi | DC | Sindaco | |
14 dicembre 1967 | 11 luglio 1975 | Pietro Fabris | DC | Sindaco | |
11 luglio 1975 | 21 luglio 1980 | Sergio Martinelli | DC | Sindaco | |
21 luglio 1980 | 19 dicembre 1986 | Antonio Basso | DC | Sindaco | |
19 dicembre 1986 | 7 maggio 1995 | Giovanni Tasca | DC | Sindaco | |
7 maggio 1995 | 27 giugno 1999 | Lucio Gambaretto | PPI | Sindaco | |
28 giugno 1999 | 2004 | Giampaolo Bizzotto | centrodestra | Sindaco | |
2004 | 23 giugno 2009 | Giampaolo Bizzotto | centrodestra | Sindaco | |
23 giugno 2009 | 26 giugno 2014 | Stefano Cimatti | centrosinistra | Sindaco | |
26 giugno 2014 | in carica | Riccardo Poletto | centrosinistra | Sindaco |
Gemellaggi
Bassano del Grappa è gemellata con:
e legata da un patto d'amicizia alle città di:
Sport
Ha sede nel comune la società di calcio Bassano Virtus 55 Soccer Team, fondata nel 1920.
La squadra di pallavolo maschile, Volley Bassano, milita in serie B1 e disputa le gare interne al PalaDue. La squadra femminile Berti Audi Bassano milita in serie C.
Nel comune hanno sede due squadre di hockey su pista maschile: Geotex Hockey Bassano 54 che milita in serie A1 e il Roller Bassano che milita in serie A2. L'Infoplus Hockey Bassano 54 ha vinto lo Scudetto 2003-2004, il primo scudetto della città di Bassano, oltre a vantare un altro Scudetto vinto nella stagione 2008-2009, 2 Coppe Italia, 2 Supercoppe Italiane, 1 Campionato del Mondo per club e 1 Coppa Cers.
La squadra Rugby Bassano 1976[26] milita nella Serie C del campionato nazionale. Il campo di gioco è lo stadio Giovanni De Danieli.
La squadra maschile di pallacanestro milita in serie B con il nome di Fiorese Bassano[27], gioca le sue partite casalinghe al Palangarano. La squadra femminile con il nome di San Marco Bassano milita in serie C.
Dal 1984 si disputa il Rally Internazionale città di Bassano, manifestazione automobilistica facente parte del circuito rally storici[28]
Bassano del Grappa, ha ospitato nel 1985 i Campionati Mondiali di Ciclismo su pista presso il Velodromo Rino Mercante. È stata inoltre sede di arrivo delle seguenti tappe del giro d'Italia:
- 1933 15ª tappa Udine-Bassano, vinta da Ettore Meini;
- 1934 16ª tappa Trieste-Bassano, vinta da Giuseppe Olmo;
- 1946 14ª tappa Auronzo di Cadore-Bassano, vinta da Fausto Coppi;
- 1949 10ª tappa Udine-Bassano, vinta da Giovanni Corrieri;
- 1970 8ª tappa Rovereto-Bassano, vinta da Walter Godefroot;
- 1974 21ª tappa Misurina-Bassano, vinta da Eddy Merckx;
- 1986 20ª tappa Pejo-Bassano, vinta da Guido Bontempi;
- 1992 12ª tappa Imola-Bassano, vinta da Endrio Leoni.
A Bassano ha sede la sezione dell'Associazione Italiana Arbitri "Numa Pompilio Selvaggi", fondata nel 1954.
Impianti sportivi
- Stadio velodromo "Rino Mercante"
- PalaBassano
- PalaBruel
- PalaAngarano
Note
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 aprile 2017.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ BASSAN ÇITÀ DE VENTO, su assarca.com, Gino Pistorello. URL consultato il 25 novembre 2011.
- ^ Il sogno che farà strada: capitale Pedemontana, su corrieredelveneto.corriere.it. URL consultato il 31 marzo 2010.
- ^ Gerardo Maurisio, Cronica dominorum Ecelini et Alberici fratrum de Romano
- ^ a b c d Enciclopedia dell'Antifascismo e della Resistenza Vol. I, Voce "Bassano del Grappa", pag. 255 e 256, La Pietra, Milano, prima edizione, 1968
- ^ Enciclopedia dell'Antifascismo e della Resistenza Vol. I, Voce "Bassano, Ponte di", pag. 256, La Pietra, Milano, prima edizione, 1968
- ^ Giambattista Verci, Storia degli Eccelini - Tomo I, Venezia, T. Fontana, 1841.
- ^ informazioni presenti nel relativo cartello turistico
- ^ Schema del ponte Archiviato il 5 ottobre 2007 in Internet Archive.
- ^ Lapide sul ponte che ricorda l'evento, su rete.comuni-italiani.it. URL consultato il 24 marzo 2011.
- ^ ANPI Vicenza - FOZA, su anpi-vicenza.it. URL consultato il 24 marzo 2011.
- ^ P. M. Tua, Il ponte di Bassano, Bassano del Grappa 1947
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2015 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 9 agosto 2016.
- ^ Biblioinrete
- ^ Sito dell'Università adulti/anziani
- ^ Teatro Jacopo Da Ponte
- ^ Teatro Remondini
- ^ Metropolis Cinemas
- ^ Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3
- ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 18.
- ^ Provincia Autonoma di Trento, Trasporti in Valsugana, su trasporti.provincia.tn.it.
- ^ Comune di Bassano del Grappa, Piano di Assetto del Territorio (PAT), Elaborato 5.7, Relazione tecnica, p.93.
- ^ http://www.rugbybassano.it
- ^ pallacanestrobassano.it Archiviato il 2 ottobre 2009 in Internet Archive.
- ^ Rallystorici.it
Voci correlate
- Alta via n. 8
- Asparago bianco di Bassano del Grappa
- Brigata Alpina Cadore
- Battaglione alpini "Bassano"
- Coro Montegrappa
- Guerra di liberazione italiana
- Ipotesi Cinema
- Manfrotto
- Nova Bassano (in Brasile)
- Ponte Vecchio (Bassano del Grappa)
- Resistenza vicentina
- Stadio Rino Mercante
- Wilier Triestina
- Bassano Banca - Credito Cooperativo
- Valle del Silan
Altri progetti
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 236308358 · SBN VIAL000309 · BAV 494/42561 · LCCN (EN) n50079235 · GND (DE) 4085098-5 · BNE (ES) XX5857659 (data) · BNF (FR) cb119483980 (data) · J9U (EN, HE) 987007557262205171 |
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