Impresa rigenerata
Imprese nate da cooperative di dipendenti che rilevano l’azienda nella quale lavoravano destinate alla chiusura. Una forma di politica attiva del lavoro disciplinata in Italia dalla legge Marcora (legge n. 49/1985).
Storia
La prima esperienza di impresa rigenerata in Italia risale al 1978, quando i giornalisti e i tipografi dello storico quotidiano di Livorno “Il Telegrafo” (oggi “Il Tirreno”), dopo un lungo braccio di ferro con la proprietà e con il fondamentale contributo dell’allora sindaco di Livorno Alì Nannipieri, acquisirono il giornale.
Dalla vicenda prese spunto, nel 1981, Giovanni Marcora per risolvere la crisi degli stabilimenti di produzione e lavorazione della ceramica di Laveno (VA) e di Livorno della Richard Ginori. Azienda che stava attraversando un periodo molto intricato nell’assetto proprietario.
Giovanni Marcora, all’epoca Ministro dell’Industria del Governo Spadolini e sindaco di Inveruno (cittadina poco distante da Laveno), sollecitato dagli amministratori locali lombardi a trovare una soluzione alla grave crisi occupazionale e sociale, conseguente alla chiusura delle fabbriche di ceramiche, favorì la nascita di cooperative di lavoratori che rilevarono gli stabilimenti della Richard Ginori.
Nello stesso periodo elaborò un progetto di legge, con l’intento di promuovere e regolare questo genere di imprese.
Progetto di legge che fu annunciato pubblicamente nel novembre 1981 ma che si arenò a causa della caduta del Governo Spadolini, della travagliata stagione politica e della malattia di Marcora che lo avrebbe portato alla morte il 5 febbraio del 1983.
La legge, approvata dal Parlamento successivo nel febbraio del 1985, fu chiamata Legge Marcora in suo onore.
I dati a marzo 2017
Negli anni lo strumento delle imprese rigenerate ha permesso di salvare in, in modo virtuoso, migliaia di posti di lavoro. Secondo il CFI (Cooperazione Finanza Impresa), l’investitore istituzionale partecipato dal Ministero dello Sviluppo Economico, il numero di lavoratori impegnati in questo genere di imprese è di 7.627, l’investimento medio per addetto è stato di 13.480 euro e ha generato un ritorno economico per lo Stato pari a 6,8 volte il capitale impegnato.
Bibliografia
- Paola De Micheli, Stefano Imbruglia e Antonio Misiani, Se chiudi ti compro, Milano, Guerini e Associati, 2017.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- https://www.vanityfair.it/mybusiness/news-mybusiness/2018/01/02/se-sono-dipendenti-salvare-le-aziende-comprandole
- http://www.ilsussidiario.net/News/Cultura/2017/7/12/LETTURE-Quei-gregari-che-salveranno-il-capitalismo/773404/
- https://www.huffingtonpost.it/antonio-misiani/dai-tempi-della-legge-marcora-emerge-unitalia-che-non-si-rasseg_a_22494484/
- http://www.linkiesta.it/it/article/2017/06/24/limpresa-chiude-i-lavoratori-se-la-comprano-e-salvano-14mila-posti-di-/34694/
- http://www.cfi.it/public/impresa-del-mese/se-chiudi-ti-compro-prefazione-di-romano-prodi/
- https://guerini.it/index.php/se-chiudi-ti-compro.html