https://www.hotnews.ro/stiri-educatie-22327885-academia-sri-activitatea-colegiului-national-informatii-este-suspendata-certificatul-absolvire-lui-eugen-teodorovici-este-anulat.htm

Legislatura 1992-1996
StatoRomania (bandiera) Romania
ElezioniParlamentari 1992
Inizio22 ottobre 1992
Fine22 novembre 1996
Capo di StatoIon Iliescu
GoverniVăcăroiu
Sessioni parlamentari
FDSN
49 / 143
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FSN
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UDMR
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PRM
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PSM
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PDAR
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La Legislatura 1992-1996 è stata la II Legislatura della Repubblica di Romania dopo la rivoluzione romena del 1989. È stata in carica dal 22 ottobre 1992 al 22 novembre 1996.

Cronologia

elezioni parlamentari del 27 settembre 1992

In seguito alla rivoluzione romena del 1989 che rovesciò il regime di Nicolae Ceaușescu, il potere fu assunto da un organo legislativo provvisorio, il Consiglio del Fronte di Salvezza Nazionale (CFSN), che nominò Petre Roman a capo di un governo ad interim. Il 31 dicembre 1989 il CFSN emanò il decreto di abolizione del partito unico, consentendo la formazione di nuovi gruppi. I primi furono quelli "storici", che si basavano su una precedente tradizione politica, cioè il Partito Nazionale Contadino Cristiano Democratico (PNȚCD) e il Partito Nazionale Liberale (PNL). Il CFSN fu costituito principalmente da ex membri del Partito Comunista Romeno (PCR) che, nel febbraio 1990, formarono il partito del Fronte di Salvezza Nazionale (FSN), grande gruppo politico che, guidato da Ion Iliescu, dominò la presenza nelle istituzioni e i mezzi di informazione nel primo periodo di transizione alla democrazia. Nel febbraio 1990 il CFSN fu ridenominato Consiglio Provvisorio di Unità Nazionale (CPUN) e vi fu permessa la partecipazione anche di altri gruppi politici, fermo restando il ruolo dominante del FSN.

Il 14 marzo 1990 il CPUN emanò la legge (Decreto legge 92/1990) che regolamentava lo svolgimento delle elezioni parlamentari e presidenziali in programma per il 20 maggio 1990. La I legislatura prevedeva un termine di due anni con il compito principale di promulgare la nuova costituzione. Il formato predisposto dal CPUN per il parlamento stabiliva l'adozione di un sistema elettorale proporzionale senza soglia di sbarramento: alla camera era prevista l'elezione di 387 deputati più i rappresentanti dei partiti delle minoranze etniche, mentre per il numero dei senatori era variabile in base della popolazione residente nei distretti. Il decreto contemplava l'elezione diretta del presidente della repubblica su due turni. Nel caso in cui un candidato fosse riuscito ad ottenere il 50% + 1 dei voti al primo turno, non si sarebbe svolto il ballottaggio[1][2][3].

La trasformazione del FSN in partito politico fu fonte di timori per tutti i partiti che si configuravano come opposizione al governo provvisorio e reputavano il FSN il continuatore diretto del PCR e delle sue politiche antiliberali[4]. PNL e PNȚCD appoggiarono l′organizzazione di ampie proteste in funzione anti-FSN che, nei primi mesi del 1990, condussero all'apparizione delle prime mineriade, violente incursioni a Bucarest da parte dei lavoratori del settore minerario, mirate a fare pressione sul governo per delle concessioni materiali, o in risposta all'appello delle forze politiche della maggioranza[5].

Una più ampia protesta, iniziata nell'aprile 1990 e che prese il nome di golaniada, fu brutalmente repressa dai minatori convocati a Bucarest da Iliescu nel giugno del 1990, in quella che passò alla storia come terza mineriada, evento che causò 6 morti e centinaia di feriti ed ebbe una risonanza internazionale tale da essere criticata dalla stampa e dai governi di tutto il mondo[6]. In maggio il FSN vinse con una maggioranza bulgara le prime libere elezioni e formò un governo monocolore con a capo Petre Roman. Iliescu fu eletto alla presidenza della repubblica con l'85% delle preferenze[7].

Roman diede il via alle prime timide riforme in campo economico, con la liberalizzazione dei prezzi e del mercato del lavoro, misure che causarono un vertiginoso aumento dell'inflazione e della disoccupazione. Nell'aprile 1991 fu effettuato un ampio rimpasto della squadra di governo che, però, non riuscì a contenere il peggioramento dell'economia. Il malcontento delle classi popolari per la situazione sfociò nella mineriada del settembre 1991, nuova incursione dei minatori finalizzata ad ottenere miglioramenti salariali e che, per via di serie minacce all'ordine pubblico, costrinse Roman a rassegnare le dimissioni[8]. Al suo posto fu nominato l'economista Theodor Stolojan, che incluse nel proprio esecutivo anche alcuni ministri appartenenti a partiti diversi dal FSN e rimase in carica fino al termine della legislatura.

Il 21 novembre 1991 fu pubblicata sulla gazzetta ufficiale (romeno: Monitorul oficial) la nuova costituzione democratica, sulla quale per mesi aveva lavorato la Commissione per la redazione del progetto della Costituzione della Romania, istituita l'11 giugno 1990, presieduta da Antonie Iorgovan e composta da 23 parlamentari e 5 esperti di diritto costituzionale[9]. La nuova costituzione fu sottoposta a referendum popolare l'8 dicembre 1991 ed entrò in vigore lo stesso giorno (il 79% dei votanti si espresse a favore)[10]. Visti i grandi poteri concessi al presidente della repubblica dalla nuova carta, in occasione del voto i partiti di opposizione PNȚCD, PNL e UDMR invitatorono i cittadini all'astensione[11].

Sul finire del 1991 la comune diffidenza nei confronti di Iliescu e il ruolo marginale riservato agli altri partiti in seno alle istituzioni, spinsero le opposizioni ad organizzarsi intorno ad una coalizione chiamata Convenzione Democratica Romena (CDR)[7].

Contestualmente, nel 1992 si produsse una spaccatura interna alla maggioranza, che portò alla scissione dal FSN dell'ala conservatrice maggioritaria di Ion Iliescu, che sosteneva una politica di lenta transizione all'economia di mercato e di più ampie garanzie di protezione sociale, elementi che attraevano le fasce popolari dell'elettorato ancora legate all'ideologia comunista. Mentre l'ala riformista di Petre Roman mantenne la sigla originale di FSN (e nel 1993 si tramutò nel Partito Democratico), nell'aprile 1992 Iliescu creò il Fronte Democratico di Salvezza Nazionale (FDSN)[11].

Governi

  1. Governo Văcăroiu
    Dal 19 novembre 1992 al 12 dicembre 1996
    Primo ministro: Nicolae Văcăroiu (FDSN)
    Composizione del governo: FDSN, PUNR, PRM, PSM

Ufficio di presidenza

  1. Ionel Roman (FSN)
  2. Mircea Ionescu-Quintus (PNL), dal giugno 1990 al febbraio 1992
  3. Victor Cevdarie (MER), dal giugno 1990 al febbraio 1992
  4. Marian Enache (FSN), dal giugno 1990 all'agosto 1992
  5. Ioan Florea (PER), dal febbraio 1992 all'agosto 1992
  6. Radu Ciuceanu (PNL), dal febbraio 1992 all'ottobre 1992
  7. Ion Rațiu (PNȚCD), dal settembre 1992 all'ottobre 1992
  8. Radu Berceanu (FSN), dal settembre 1992 all'ottobre 1992
  • Questori:
  1. Paul Ciobanu (PUNR)
  2. Emil Stoica (FSN), dal giugno 1990 all'agosto 1992
  3. Vasile Rădulescu (FSN), dal settembre 1992 all'ottobre 1992
  • Segretari:
  1. Cazimir Ionescu (FSN)
  2. Neculae Radu (FSN)
  3. Lázár Madaras (UDMR)
  4. Bogdan Pătrașcu (FSN), dal giugno 1990 all'agosto 1992
  5. Ion Gurău (FSN), dal settembre 1992 all'ottobre 1992

Gruppi parlamentari

Capogruppo: Dan Marțian
Capogruppo: Ion Diaconescu
Capogruppo: Adrian Severin
Capogruppo: Ioan Gavra (fino a dicembre 1992), Emil Roman (da gennaio 1995 ad agosto 1996), Valeriu Tabără (da settembre 1996)
Capogruppo: Gheorghe Tokay (da ottobre 1992 ad agosto 1994 e da gennaio 1995 ad agosto 1995), Iuliu Vida (da settembre 1994 a dicembre 1994 e da gennaio 1996 a novembre 1996), Francisc Bárány (da settembre 1995 a dicembre 1995)
Capogruppo: Dan Ion Cristian Popovici (fino ad aprile 1996), Ioan Marinescu (da aprile 1996)
Capogruppo: Dinu Patriciu (fino a dicembre 1994), Sorin Pantiș (da gennaio 1995 a marzo 1995), Horia Mircea Rusu (da marzo 1995)
Capogruppo: Sergiu Cunescu
  • Gruppo parlamentare socialista (PSM), disciolto il 10 settembre 1996
Capogruppo: Tudor Mohora
Capogruppo: Stelian Tănase
Capogruppo: Varujan Vosganian (fino a dicembre 1995), Petru Suhov (da gennaio 1996)
  • Non iscritti

Commissioni parlamentari

Commissioni permanenti

  • Commissione Economica
  • Commissione Bilancio e finanze
  • Commissione Industria e servizi
  • Commissione Agricoltura, silvicoltura, industria alimentare e servizi per l'agricoltura
  • Commissione Diritti dell'uomo, culti e problemi delle minoranze nazionali
  • Commissione Equilibrio ecologico e protezione dell'ambiente
  • Commissione Amministrazione centrale e locale, gestione del territorio e urbanistica
  • Commissione Lavoro, sanità, protezione sociale e ruolo della donna nella società
  • Commissione Istruzione, scienza, gioventù, sport
  • Commissione Cultura, arte, mezzi di informazione di massa
  • Commissione Giuridica, di disciplina e immunità
  • Commissione Indagini sugli abusi e per le petizioni

Commissioni speciali

  • Commissione speciale Divulgazione del progetto della Legge di Privatizzazione (attiva tra l'11 giugno 1991 e il 30 giugno 1991) - presidente Ionel Blaga (FSN)
  • Commissione speciale Redazione del progetto di regolamentazione della Camera dei deputati (attiva dal 9 giugno 1990)
  • Commissione speciale Analisi dei problemi economici, sociali e delle condizioni di vita dei minatori (attiva dal 30 settembre 1991) - presidente Francisc Septimiu Krausz (FSN)

Commissioni d'inchiesta

  • Commissione parlamentare d'inchiesta per le indagini sugli eventi del 13-15 giugno 1990 (attiva dal 19 giugno 1990)
  • Commissione parlamentare d'udienza delle persone di nazionalità romena che il 22 dicembre 1989 sono state costrette ad abbandonare il luogo di lavoro e il domicilio nei distretti di Harghita e Covasna (attiva dal 3 dicembre 1990)

Altre commissioni

  • Commissione per la Convalida

Riepilogo composizione

Partito Seggi
Fronte Democratico di Salvezza Nazionale FDSN 117
Convenzione Democratica Romena

Partito Nazionale Contadino Cristiano Democratico
Partito Alleanza Civica
Partito Nazionale Liberale - Ala Giovanile
Partito Social Democratico Romeno
Partito Ecologista Romeno
Partito Nazionale Liberale - Convenzione Democratica

CDR

PNȚCD
PAC
PNL-AT
PSDR
PER
PNL-CD

82

41
13
11
10
4
3

Fronte di Salvezza Nazionale FSN 43
Partito dell'Unità Nazionale Romena PUNR 30
Unione Democratica Magiara di Romania UDMR 27
Partito Grande Romania PRM 16
Partito Socialista del Lavoro PSM 13
Minoranze etniche 13

Ufficio di presidenza

  1. Oliviu Gherman (FSN)
  2. Văsălie Moiș (FSN)
  3. Radu Câmpeanu (PNL)
  4. Károly Király (UDMR), dal giugno 1990 al dicembre 1991
  5. Gábor Kozsokár (UDMR), dal gennaio 1992 all'ottobre 1992
  • Questori:
  1. Constantin Sava (FSN)
  2. Doru Ioan Tărăcilă (FSN)
  • Segretari:
  1. Iosif Dan (FSN)
  2. Petru Jurcan (PNL)
  3. Attila Verestóy (UDMR)
  4. Paul Jerbaș (FSN), dal giugno 1990 al febbraio 1992
  5. Ionel Aichimoaie (FSN), dal febbraio 1992 all'ottobre 1992

Gruppi parlamentari

Commissioni parlamentari

Commissioni permanenti

  • Commissione Economica per i problemi di industria, commercio, trasporti, telecomunicazioni e servizi
  • Commissione Politica finanziaria, bancaria e bilancio
  • Commissione Agricoltura, industria alimentare, silvicoltura e protezione dell'ambiente
  • Commissione Politica e per i diritti fondamentali dell'uomo e del cittadino
  • Commissione Lavoro, problemi sociali e sanità
  • Commissione Istruzione, scienza, gioventù, sport
  • Commissione Arte, cultura e mezzi di informazione di massa
  • Commissione Amministrazione generale e locale di stato
  • Commissione Giuridica, di nomina, disciplina e immunità
  • Commissione Convalide e per le petizioni

Commissioni speciali

  • Commissione speciale per il Regolamento (attiva dal 18 giugno 1990)

Commissioni d'inchiesta

  • Commissione parlamentare d'inchiesta per le indagini sugli eventi del 13-15 giugno 1990 (attiva dal 18 giugno 1990)
  • Commissione parlamentare d'udienza delle persone di nazionalità romena che il 22 dicembre 1989 sono state costrette ad abbandonare il luogo di lavoro e il domicilio nei distretti di Harghita e Covasna

Altre commissioni

  • Commissione per la Convalida

Riepilogo composizione

Partito Seggi
Fronte Democratico di Salvezza Nazionale FDSN 49
Convenzione Democratica Romena

Partito Nazionale Contadino Cristiano Democratico
Partito Alleanza Civica
Partito Nazionale Liberale - Convenzione Democratica
Partito Nazionale Liberale - Ala Giovanile
Partito Social Democratico Romeno

CDR

PNȚCD
PAC
PNL-CD
PNL-AT
PSDR

34

21
7
4
1
1

Fronte di Salvezza Nazionale FSN 18
Partito dell'Unità Nazionale Romena PUNR 14
Unione Democratica Magiara di Romania UDMR 12
Partito Grande Romania PRM 6
Partito Socialista del Lavoro PSM 5
Partito Democratico Agrario di Romania PDAR 5

Strutture parlamentari comuni

Commissioni parlamentari

Commissioni permanenti

Presidente Ovidiu-Corneliu Popescu (FSN, da maggio 1993 PD)
Presidente Vasile Văcaru (FDSN, da luglio 1993 PDSR)

Commissioni speciali

  • Commissione speciale per l'elaborazione di proposte legislative riguardanti lo Statuto dei deputati e dei senatori, attiva dal 13 maggio 1993
Presidente Vasile Văcaru (FDSN, da luglio 1993 PDSR)
  • Commissione speciale per la determinazione degli orari della campagna elettorale e la ripartizione degli spazi orari nelle emittenti radiotelevisive, attiva dal 11 settembre 1996
Presidente Alexandru Sassu (PD)

Note

  1. ^ (RO) Irina Andreea Cristea, Primele alegeri prezidențiale din România, Agerpres, 3 ottobre 2014. URL consultato il 4 aprile 2018.
  2. ^ (RO) Alegerile parlamentare din 20 mai 1990, Agerpres, 30 ottobre 2012. URL consultato il 4 aprile 2018.
  3. ^ (RO) Irina Andreea Cristea e Ionela Gavril, Alegerile parlamentare din 1990, Agerpres, 11 novembre 2016. URL consultato il 4 aprile 2018.
  4. ^ (RO) Dan Pavel e Iulia Huia, Nu putem reuși decît împreună. O istorie analitică a Convenției Democratice, 1989-2000, Iași, Polirom, 2003.
  5. ^ (EN) Tom Gallagher, Modern Romania. The End of Communism, the Failure of Democratic Reform, and the Theft of a Nation, New York, NYU Press, 2005, ISBN 9780814732014.
  6. ^ (RO) Vlad Stoicescu e Mihaela Toader, "Marşul asupra Capitalei": Vestul, oripilat de România, Evenimentul zilei, 21 giugno 2010. URL consultato il 3 settembre 2016.
  7. ^ a b (RO) Ion Bucur, ANUL 1990 PARTIDE, IDEOLOGII şi MOBILIZARE POLITICĂ (PDF), Bucarest, Editura IRRD, 2014.
  8. ^ (EN) Prime Minister of Romania Steps Down, The New York Times, 27 settembre 1991. URL consultato il 30 dicembre 2016.
  9. ^ (RO) De Ziua Constituţiei, în 8 decembrie, o istorie a Constituţiilor României, Televiziunea Română, 8 dicembre 2015. URL consultato il 4 aprile 2018.
  10. ^ Dieter Nohlen & Stöver, P (2010) Elections in Europe: A data handbook, p1591 ISBN 978-3-8329-5609-7
  11. ^ a b (EN) Steven D. Roper, Romania: The Unfinished Revolution, Routledge, 2000, ISBN 9058230279.

Fonti

Voci correlate