Labioplastica
La labioplastica (conosciuta anche come intervento di riduzione delle piccole labbra e riduzione labiale) è una procedura di chirurgia plastica per modificare aspetto e dimensioni delle piccole labbra (labbra interne) e delle grandi labbra (labbra esterne), ovvero le pieghe di cute che circondano e delimitano la vulva umana. Ci sono due categorie principali di donne che cercano un intervento di chirurgia genitale estetica: quelle con condizioni congenite (ad esempio l'intersessualità) e quelle senza alcuna condizione sottostante che sperimentano disagio fisico o desiderano modificare l'aspetto dei genitali perché ritengono che essi non rientrino in un range di normalità.[1]
Le dimensioni, il colore e la forma delle labbra vulvari variano in modo significativo e possono cambiare a causa del parto, invecchiamento e altri eventi.Le condizioni affrontate dalla labioplastica includono difetti congeniti e anomalie come atresia vaginale (condotto vaginale assente), agenesia mulleriana (utero e tube di Falloppio malformati), condizioni di intersessualità (caratteristiche sessuali maschili e femminili concomitanti in una persona) e altre condizioni come la lacerazione e lo stiramento delle piccole labbra causato dal parto, traumi e lesioni, età. All’interno di un intervento chirurgico di vaginoplastica di riassegnazione sessuale (da maschio a femmina) con la creazione di una neovagina, la labioplastica crea delle nuove labbra vulvari là dove una volta non ve ne era traccia.
Secondo uno studio del 2008 il 32% delle donne che si sottoponeva alla procedura lo faceva per correggere un danno funzionale; il 31 % per correggere un danno funzionale e per ragioni estetiche; e il 37% solo per ragioni estetiche.[2] Secondo una review del 2011, la soddisfazione complessiva del paziente per gli effetti dell’intervento risultava compresa nell'intervallo 90-95%.[3] I rischi includono cicatrici permanenti, infezioni, sanguinamento, irritazione e danni alle diramazioni nervose, i quali possono portare ad un aumento o diminuzione della sensibilità. In Australia un intervento sanitario finanziato con fondi pubblici, il cui scopo era informare le donne sulle ampie variabilità naturali nella conformazione delle labbra vulvari, ha comportato una riduzione del 28% nel numero di interventi di chirurgia plastica eseguiti.[4] A differenza di quanto accade negli ospedali pubblici, i chirurghi plastici che esercitano in cliniche private non sono tenuti a seguire queste regole: da qui la critica per la quale si ritiene che alcuni professionisti "senza scrupoli" si facciano carico di eseguire comunque la procedura anche su donne che probabilmente la eviterebbero se solo avessero adeguate informazioni.
Le immagini delle vulve sono assenti dai media popolari[5][6] e dalla pubblicità[7][8] e non compaiono in alcuni libri di anatomia,[9] mentre l'opposizione di una parte delle comunità all'educazione sessuale[10][11] limita l'accesso che le giovani donne hanno all'informazione sulle variabilità naturale nell’aspetto e forma delle labbra vulvari. Molte donne hanno infatti una conoscenza limitata dell'anatomia vulvare e non sono in grado di dire come sia una vulva "normale".[12] Allo stesso tempo, molte immagini pornografiche di genitali femminili sono manipolate digitalmente, cambiando la dimensione e la forma delle labbra per adattarsi agli standard di censura esistenti in diversi paesi.I ricercatori medici hanno sollevato dubbi sulla procedura di labioplastica e sui suoi crescenti tassi di prevalenza: alcuni ipotizzano che l'eccesso di offerta di immagini pornografiche su Internet possa portare alcune donne ad essere insoddisfatte della propria immagine corporea.
Nel Regno Unito, pur con l’avvertenza che mancano prove conclusive al riguardo, il Servizio sanitario nazionale (NHS) ha affermato che alcune donne portano con sé, per poterle mostrare al chirurgo plastico, immagini pubblicitarie o pornografiche per meglio illustrare l'aspetto genitale desiderato.
Dimensioni delle labbra
I genitali esterni di una donna sono indicati nel loro insieme con il nome di vulva. Il termine comprende le grandi labbra (labbra malora o esterne), le piccole labbra (labbra minora o interne), il clitoride, l'uretra e la vagina. Le grandi labbra si estendono dal monte di Venere al perineo.
Le dimensioni, la forma e il colore delle labbra interne delle donne variano notevolmente. Raramente sono completamente simmetriche: spesso una è solitamente più grande dell'altra. Possono essere nascoste dalle labbra esterne, o possono essere visibili, e possono diventare più grandi e turgide con l'eccitazione sessuale, a volte due o tre volte il loro diametro abituale.
La dimensione delle labbra può cambiare a causa del parto. Il piercing genitale può aumentare le dimensioni e l'asimmetria labiale, ciò in relazione al peso degli ornamenti. In studi eseguiti sul trattamento di gemelle identiche è stato notato come le labbra vulvari fossero della stessa taglia in ogni donna, il che sembra indicare una determinazione genetica.
Dal 2003 al 2004, i ricercatori del Dipartimento di Ginecologia, Elizabeth Garret Anderson Hospital di Londra, hanno misurato le labbra vulvari e le altre strutture genitali di 50 donne dai 18 ai 50 anni, con un'età media di 35,6 anni. I risultati sono stati i seguenti:
Misurazione | Range | Media [deviazione Standard] |
---|---|---|
Lunghezza del clitoride (mm) | 5–35 | 19.1 [8.7] |
Glande clitorideo, larghezza (mm) | 3–10 | 5.5 [1.7] |
Dal clitoride all’ uretra (mm) | 16–45 | 28.5 [7.1] |
Grandi labbra, lunghezza (cm) | 7.0–12.0 | 9.3 [1.3] |
Piccole labbra, lunghezza (mm) | 20–100 | 60.6 [17.2] |
Piccole labbra, larghezza (mm) | 5–60 | 21.8 [9.4] |
Perineo lunghezza (mm) | 15–55 | 31.3 [8.5] |
Vagina lunghezza (cm) | 6.5–12.5 | 9.6 [1.5] |
Scala di Tanner (n) | IV | 4 |
Scala di Tanner (n) | V | 46 |
Colore dell’area genitale comparata alla cute circostante (n) |
Identica | 9 |
Colore dell’area genitale comparata alla cute circostante (n) |
Più scura | 41 |
Rugosità delle labbra (n) | Lisce | 14 |
Rugosità delle labbra (n) | Moderata | 34 |
Rugosità delle labbra (n) | Marcata | 2 |
Chirurgia
Controindicazioni
La chirurgia di riduzione delle labbra vulvari presenta una controindicazione relativa in donne con una malattia ginecologica attiva, ad esempio un'infezione o una neoplasia; altra controindicazione relativa è l'abitudine al fumo di sigaretta nella donna che fuma e non è disposta a smettere, temporaneamente o permanentemente (per la ridotta capacità dei processi di guarigione delle ferite) o la donna che si pone degli obiettivi estetici irrealistici. Queste ultime donne dovrebbero ricevere un adeguato counselling oppure essere escluse dall’intervento chirurgico di labioplastica. Secondo alcuni Autori l’intervento non dovrebbe essere eseguito quando la paziente ha in corso il ciclo mestruale per ridurre i potenziali effetti ormonali e l'aumentato rischio di infezione.
Chirurgia per riassegnazione del sesso
Nella chirurgia di riassegnazione sessuale, nel caso del paziente transgender maschio-femmina, la labioplastica è di solito il secondo stadio di un'operazione di vaginoplastica a due stadi, in cui vengono applicate tecniche labioplastiche per creare delle piccole labbra e una cappuccio clitorideo. In questa procedura, la labioplastica viene eseguita ingenere ad alcuni mesi di distanza dopo una prima fase chirurgica comprendente l’intervento di vaginoplastica.
Anestesia
La riduzione labiale può essere eseguita in anestesia locale, sedazione cosciente o anestesia generale, sia come singolo intervento chirurgico, sia in combinazione con un'altra procedura ginecologica o cosmetica. La resezione appropriata è facilitata facendo precedere l’intervento dalla somministrazione di una soluzione anestetica (lidocaina + adrenalina in soluzione salina) che viene infiltrata nelle piccole labbra per ottenere la tumescenza (gonfiore) dei tessuti e la vasocostrizione del locale sistema circolatorio delle labbra vulvari, fattori entrambi che favoriscono l'emostasi e che limitano il sanguinamento.
Procedure
Tecnica di resezione dei bordi
La tecnica originale di labioplastica consisteva nella semplice resezione dei tessuti al margine libero delle piccole labbra. Una variazione di questa tecnica di resezione comporta l’utilizzo di una pinza posta sull'area del tessuto labiale da asportare, al fine di ottenere con più facilità l'emostasi (il blocco del flusso sanguigno), mentre il chirurgo asporta i tessuti, e quindi sutura le piccole labbra tagliate. Questa procedura viene utilizzata dalla maggior parte dei chirurghi perché è più semplice da eseguire. Gli svantaggi più evidenti della tecnica di resezione del bordo labiale sono la perdita della rugosità naturale dei bordi liberi delle piccole labbra: la tecnica quindi, da un punto di vista estetico, comporta un aspetto innaturale della vulva. Questa tecnica si associa anche a un maggior rischio di danneggiamento delle pertinenti terminazioni nervose. Inoltre, esiste anche la possibilità di rovesciare (verso l'esterno) il rivestimento interno delle labbra, il che rende visibili i tessuti labiali interni, di colore rosa, normalmente nascosti alla vista. I vantaggi della resezione del bordo includono la completa rimozione di bordi labiali irregolari iperpigmentati (scuriti) che vengono sostituiti con una cicatrice lineare. Un altro svantaggio della tecnica di taglio e resezione dei bordi (definita anche metodo di "amputazione") è che non è in grado di asportare i tessuti ridondanti del cappuccio clitorideo, quando presenti. L'indesiderata amputazione completa delle piccole labbra è più frequente ricorrendo a questa tecnica: ciò spesso richiede un ulteriore intervento chirurgico di correzione. Inoltre, la tecnica di taglio e resezione dei bordi non affronta il problema cappuccio clitorideo. Le deformità del cappuccio clitorideo sono comuni con questo approccio, il che spesso richiede un nuovo intervento chirurgico correttivo supplementare. Alcune donne si lamentano di un "piccolo pene" quando viene eseguita la procedura di taglio e resezione dei bordi, a causa del tessuto del cappuccio clitorideo non ben riposizionato e la rimozione completa (amputazione) delle piccole labbra. La maggior parte dei chirurghi plastici pertanto preferisce non eseguire questa procedura, ma avere piuttosto un approccio a margine esteso, che è tecnicamente più impegnativo, ma produce un risultato più naturale ed è in grado di creare un aspetto naturale e proporzionato alla vulva. In ogni caso in molte donne sono spesso richieste procedure ricostruttive dopo l’intervento di labioplastica con tecnica di resezione del bordo labiale.
Tecnica di resezione centrale con cuneo
La riduzione labiale mediante una “resezione centrale a cuneo” comporta il taglio e la rimozione di un cuneo di tessuto dalla porzione più spessa delle piccole labbra. A differenza della tecnica di resezione del bordo labiale, la modalità di resezione propria della tecnica di resezione centrale a cuneo conserva la naturale rugosità (cioè il bordo "rugoso" delle piccole labbra). Se eseguita come resezione a tutto spessore, esiste il potenziale rischio di danneggiare le fibre nervose labiali, la qual cosa può provocare neuromi dolorosi e intorpidimento. Una rimozione a spessore parziale della mucosa e della pelle, che lascia intatta la sottomucosa, diminuisce il rischio di questa complicazione. F. Giraldo ha perfezionatola procedura della tecnica di resezione centrale a cuneo eseguendo un'ulteriore tecnica plastica a Z a 90 gradi, il che produce una cicatrice chirurgica raffinata e meno legata, e diminuisce le tensioni fisiche esercitate sulla ferita dell'incisione chirurgica, pertanto riduce la probabilità di una cicatrice dentellata (bordo smerlato). La tecnica di resezione centrale a cuneo è una procedura chirurgica impegnativa: durante l’intervento possono sorgere difficoltà nel giudicare la corretta quantità di pelle labiale da resecare, il che potrebbe comportare una sottocorrezione (una persistenza eccessiva dei tessuti) o un’ipercorrezione ( eccessiva tensione alla ferita chirurgica) e un'aumentata probabilità di separazione della ferita chirurgica.
Note
- ^ Lloyd J, Crouch NS, Minto CL, Liao LM, Creighton SM, Female genital appearance: "normality" unfolds, in BJOG, vol. 112, n. 5, May 2005, pp. 643–6, DOI:10.1111/j.1471-0528.2004.00517.x. URL consultato il 9 aprile 2018.
- ^ Miklos JR, Moore RD, Labiaplasty of the labia minora: patients' indications for pursuing surgery, in J Sex Med, vol. 5, n. 6, June 2008, pp. 1492–5, DOI:10.1111/j.1743-6109.2008.00813.x. URL consultato il 9 aprile 2018.
- ^ Goodman MP, Female genital cosmetic and plastic surgery: a review, in J Sex Med, vol. 8, n. 6, June 2011, pp. 1813–25, DOI:10.1111/j.1743-6109.2011.02254.x. URL consultato il 9 aprile 2018.
- ^ Women being 'upsold' into labiaplasty by cosmetic clinics, say health experts, in The Sydney Morning Herald.
- ^ Honi Soit publishes vagina cover, in Daily Life.
- ^ That's my vagina on honi soit (NSFW), in BIRDEE.
- ^ Labial surgery for well women: a review of the literature, in BJOG: An International Journal of Obstetrics & Gynaecology, vol. 117, n. 1, Wiley-Blackwell, January 2010, pp. 20–25, DOI:10.1111/j.1471-0528.2009.02426.x.
- ^ Women and Genital Cosmetic Surgery (PDF), su whv.org.au, Women's Health Victoria, Feb 2013.
- ^ The normal vulva in medical textbooks, in Journal of Obstetrics & Gynaecology, vol. 33, n. 7, Informa, October 2013, pp. 648–650, DOI:10.3109/01443615.2013.807782.
- ^ Gilbert Herdt, Moral panics, sex panics: fear and the fight over sexual rights, NYU Press, 1º June 2009, ISBN 978-0-8147-3723-1.
- ^ Emotional scripts of sex panics, in Sexuality Research and Social Policy, vol. 3, n. 3, Springer, September 2006, pp. 82–94, DOI:10.1525/srsp.2006.3.3.82.
- ^ Self-assessment of anatomy, sexual sensitivity, and function of the labia and vagina, in Clinical Anatomy, special issue: Special Issue on the Clinical Anatomy of Sex, vol. 28, n. 3, Wiley, April 2015, pp. 355–362, DOI:10.1002/ca.22503.