Sopwith Camel
Il Sopwith Camel era un aereo da caccia biplano monoposto prodotto dall'azienda britannica Sopwith Aviation Company negli anni dieci del XX secolo e utilizzato da numerose forze aeree durante la prima guerra mondiale.
Sopwith Camel | |
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Descrizione | |
Tipo | aereo da caccia |
Equipaggio | 1 |
Costruttore | ![]() |
Data primo volo | dicembre 1916 |
Data entrata in servizio | giugno 1917 |
Esemplari | 5 490 |
Dimensioni e pesi | |
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Lunghezza | 5,71 m (18 ft 9 in) |
Apertura alare | 8,53 m (26 ft 11 in) |
Altezza | 2,59 m (8 ft 6 in) |
Superficie alare | 21,46 m² (231 ft²) |
Carico alare | 30,8 kg/m² (6,3 lb/ft²) |
Peso a vuoto | 420 kg (930 lb) |
Peso carico | 660 kg (1 455 lb) |
Propulsione | |
Motore | 1 rotativo Clerget-Blin 9B |
Potenza | 130 hp (96 kW) a 1 250 giri/min |
Prestazioni | |
Velocità max | 185 km/h (115 mph) |
Velocità di salita | 5,5 m/s (1 085 ft/min) |
Autonomia | 483 km (300 mi) |
Tangenza | 6 400 m (21 000 ft) |
Armamento | |
Mitragliatrici | 2 Vickers 7,7 mm (0,303 in) |
Note | Dati riferiti alla versione F.1 |
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Storia del progetto
La produzione fu iniziata nel 1916 dalla Sopwith Aviation Company. L'aereo era armato con due mitragliatrici Vickers montate davanti all'abitacolo, e fu il primo caccia britannico con armi fisse sincronizzate (che sparavano attraverso le pale dell'elica). Il supporto di queste armi e il carter a protezione delle culatte formavano una gobba dietro al motore che ha dato il nome all'aereo: Camel, cioè cammello in lingua inglese.
Poteva anche essere armato con otto razzi al fosforo, a comando di accensione elettrico, per l'abbattimento dei dirigibili Zeppelin.
Con esso vennero abbattuti 1 294 apparecchi nemici, più di ogni altro aereo da caccia alleato della Grande Guerra.
Non era un mezzo facile da pilotare, infatti molti piloti inesperti precipitarono andando in vite o in stallo a causa di un forte effetto giroscopico dovuto alla notevole coppia del motore e ad un comportamento variabile nelle varie condizioni di volo. In mano a piloti esperti questo difetto diventava invece un'arma vincente: ad esempio la strettissima virata a sinistra, impossibile per i velivoli avversari.
I piloti affermavano che il Camel dava due alternative a chi lo guidava: od ottenere la Victoria Cross, cioè un'onorificenza al merito, o la morte.
Nel 1917 la velocità e la maneggevolezza del Camel lo fecero diventare un ottimo caccia da superiorità aerea, e costituirono una sgradevole sorpresa per i piloti nemici, nel 1918, però, la velocità (e la capacità di volare a quote superiori ai 3500 m) del Camel erano insufficienti rispetto alle necessità. Questo comportò dure perdite nella primavera del 1918 (soprattutto nel cosiddetto Aprile di sangue), e importanti modifiche nell'uso che si faceva di questo apparecchio. I Camel divennero infatti dei caccia-bombardieri da bassa quota (potevano, all'occorrenza, bombardare anche in mezza picchiata con notevole precisione), sfruttando la loro superiore maneggevolezza per sottrarsi alla caccia nemica. Viste le numerose perdite inflitte dalla contraerea in questo ruolo, verso la fine del conflitto fu provata (ma non prodotta in serie) una versione dotata di leggere corazzature.
Furono inoltre costruiti anche in una versione da caccia notturna (Camel-Comic), modificata (con due mitragliatrici Lewis sopra l'ala superiore al posto delle Vikers e un abitacolo spostato posteriormente), che riuscì ad ottenere un certo successo. Quindi fino alla fine della guerra i Camel riuscirono ad essere impiegati in prima linea, anche se negli ultimi mesi del conflitto iniziavano ad essere superati dagli apparecchi nemici.
Il Sopwith Snipe avrebbe dovuto sostituirlo ma entrò in servizio solamente nei mesi finali della guerra, troppo tardi per un suo utilizzo in massa.[2]
Impiego operativo
In Italia furono presenti nel gennaio 1918 con la No. 28 Squadron RAF del Campo di aviazione di Gazzo, dal No. 45 Squadron RAF dell'Aeroporto di Istrana e da marzo al Campo di aviazione di Grossa dove era presente anche il No. 66 Squadron RAF che da marzo si sposta al Campo di aviazione di San Pietro in Gu. Il 66 Squadron durante dodici mesi di combattimenti in Italia distrusse 172 aerei nemici ed alla fine della guerra lo squadron rimase in Italia per alcuni mesi, ritornando nel Regno Unito nel marzo 1919. Dal 1° aprile 1918 arriva anche la No. 225 Squadron RAF ad Otranto. William George Barker sul Camel raggiunse 50 vittorie di cui 43 in Italia risultando il maggiore Asso dell'aviazione sul Fronte italiano (1915-1918).
Motorizzazioni
- 130 hp Clerget-Blin 9B (motorizzazione standard)
- 140 hp Clerget-Blin 9Bf
- 110 hp Le Rhône 9J
- 150 hp Bentley BR1
- 100 hp Gnome Monosoupape 9B-2
- 150 hp Gnome Monosoupape 9N
Versioni
- Sopwith Camel F.1
- Sopwith Camel 2F.1
- Sopwith Camel 'Comic' Nightfighter
- F.1/1
- T.F.1(Trench Fighter)
Utilizzatori
- Wojska Lotnicze - 1 esemplare (1921)
- Armata Bianca russa
Il Camel nella cultura di massa
- Il bracchetto Snoopy (dei Peanuts di Charles M. Schulz) immagina di pilotare un Sopwith Camel nella sua eterna sfida con il Barone Rosso[3]. L'abbattimento del triplano Fokker Dr.I di Von Richthofen, nell'aprile 1918, è infatti generalmente accreditato al canadese Arthur Roy Brown, che pilotava un Sopwith Camel, anche se la questione è controversa.
- In ambito cinematografico, il velivolo compare nel film The Red Baron.
Note
- ^ (EN) Laurence K. Loftin, Jr., Quest for Performance: The Evolution of Modern Aircraft. NASA SP-468, su hq.nasa.gov, NASA. URL consultato il 18.10.2008.
- ^ (EN) Sopwith Snipe & Dragon, su rafmuseum.org.uk. URL consultato il 12 agosto 2017.
- ^ Linus, vari numeri.
Bibliografia
- (EN) J.M. Bruce, "Sopwith Camel: Historic Military Aircraft No 10: Part I." Flight, 22 April 1955, pp. 527–532.
- (EN) J.M. Bruce, "Sopwith Camel: Historic Military Aircraft No 10: Part II." Flight, 29 April 1955. pp. 560 – 563.
- (EN) Ray Sturtivant e Gordon Page. The Camel File. London: Air-Britain (Historians) Ltd., 1993. ISBN 0-85130-212-2.
- (EN) Jim Winchester, ed. "Sopwith Camel." Biplanes, Triplanes and Seaplanes (Aviation Factfile). London: Grange Books plc, 2004. ISBN 1-84013-641-3.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sopwith Camel
Collegamenti esterni
- (EN) Maksim Starostin, Sopwith Camel, in Virtual Aircraft Museum, http://www.aviastar.org/index2.html. URL consultato l'11 novembre 2012.
- (EN) J. Rickard, Sopwith Camel, in Military History Encyclopedia on the Web, http://www.historyofwar.org/, 13 novembre 2000. URL consultato l'11 novembre 2012.
- (EN) Sopwith Camel Fighter, in Military Factory, http://www.militaryfactory.com, 21 luglio 2008. URL consultato l'11 novembre 2012.
- (EN) Sopwith Camel, su centennialofflight.gov, U.S. Centennial of Flight Commission. URL consultato il 18 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2008).
- (EN) Sopwith Camel 2.F.1 Ship Camel, in Canada Aviation Museum, http://www.aviation.technomuses.ca/. URL consultato il 18 ottobre 2008.
- (EN) The Sopwith Camel, in Holcomb's Aerodrome, http://www.airminded.net/, 11 settembre 2005. URL consultato il 18 ottobre 2008.
- (EN) Sopwith in Russia, in WAR IS OVER / ВОЙНА ОКОНЧЕНА, http://www.wio.ru/index.htm. URL consultato il 12 ottobre 2012.
- (EN) (RU) Sopwith Camel, in Their Flying Machines, http://flyingmachines.ru/, 22 settembre 2011. URL consultato l'11 novembre 2012.
- (RU) Sopwith F.1 Camel, in Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato l'11 novembre 2012.