Il nuovo presidente Pier Carlo Restagno decide di ingaggiare in qualità di allenatore una vecchia gloria del passato romanista: Fulvio "Fuffo" Bernardini. La squadra è impostata con un nuovo sistema tattico, passando dal Metodo al Sistema, tuttavia i giocatori mal si adattono al nuovo sistema di gioco e la squadra non riesce a decollare. La stagione è negativa e la Roma finisce terz'ultima, in diciassettesima posizione, a soli due punti dalla zona retrocessione. Bernardini si dimette alla 35ª giornata e sulla panchina torna Luigi Brunella. La salvezza arriva solo alla penultima giornata, grazie a un arbitraggio "scandaloso" del fischietto fiorentino Pera.[1]
Maglie e sponsor
La divisa primaria è costituita da maglia rossa con colletto a polo giallo, pantaloncini bianchi, calze rosse bordate di giallo; in trasferta viene usata una maglia gialla con colletto a polo rosso, pantaloncini rossi e calzettoni rossi bordati di giallo. Viene usata in alcune occasioni un'altra divisa nelle trasferte, costituita da maglia verde con colletto e bordi manica giallorossi, pantaloncini bianchi e calze nere con banda giallorossa orizzontale. I portieri hanno una divisa costituita da maglia grigia con colletto a polo giallorosso, pantaloncini azzurri e calze rosse bordate di giallo.[2]
^Inizialmente prevista per il 15 gennaio, rinviata al giorno dopo per nebbia.
^Inizialmente prevista per il 29 gennaio, rinviata al 9 febbraio per neve.
^A completamento dei dati vanno conteggiati tre autogol.
Bibliografia
Paolo Castellani, Massimilano Ceci e Riccardo de Conciliis, La maglia che ci unisce. Storia delle divise dell'AS Roma dalla nascita ai giorni nostri, Roma, Goalbook Edizioni, 2012, ISBN978-88-908115-0-0.
Videografia
Manuela Romano (a cura di), La storia della A.S. Roma (10 DVD-Video), Corriere dello Sport, Rai Trade, 2006.