Bronte
Bronte (Bronti in siciliano) è un comune italiano di 19.074 abitanti della città metropolitana di Catania in Sicilia.
Bronte comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Città metropolitana | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Graziano Calanna (Partito Democratico) dal 15-6-2015 |
Territorio | |
Coordinate | 37°48′N 14°50′E |
Altitudine | 760 m s.l.m. |
Superficie | 250,86 km² |
Abitanti | 19 074[1] (30-4-2017) |
Densità | 76,03 ab./km² |
Comuni confinanti | Adrano, Belpasso, Biancavilla, Castiglione di Sicilia, Centuripe (EN), Cesarò (ME), Longi (ME), Maletto, Maniace, Nicolosi, Randazzo, Sant'Alfio, Tortorici (ME), Troina (EN), Zafferana Etnea |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 95034 |
Prefisso | 095 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 087009 |
Cod. catastale | B202 |
Targa | CT |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Nome abitanti | brontesi (bruntisi in siciliano) |
Patrono | san Biagio |
Giorno festivo | 3 febbraio |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Si estende alle pendici occidentali dell'Etna. È un comune del Parco dell'Etna e del Parco dei Nebrodi.
Geografia fisica
Clima
La pluviometria annua di Bronte, sulla base di un archivio di 56 anni relativo alla stazione meteorologica dell'Osservatorio delle Acque di riferimento, ammonta a 631 mm [1]. La stagione più piovosa è quella invernale con 235 mm, seguita dall'autunno con 197 mm, dalla primavera con 145 mm e dall'estate con 54 mm.
La temperatura media annuale si attesta intorno ai 14 °C. La temperatura media del trimestre invernale, caratterizzato da frequenti precipitazioni anche a carattere nevoso, è compresa tra 6 e 8 °C. Nella notte del 31 dicembre 2014, durante una delle più importanti irruzioni d'aria fredda degli ultimi 30 anni, la stazione meteorologica del centro storico ha registrato una temperatura minima di -4 °C [2].
L'estate è caratterizzata dal caldo torrido e da una drastica diminuzione delle precipitazioni, perlopiù relegate a brevi temporali pomeridiani. Temperature massime mediamente comprese tra 28 e 29 °C, minime tra 17 e 19 °C. In presenza dell'anticiclone subtropicale africano possono registrarsi picchi termici prossimi ai 35 °C, associati a tassi di umidità relativa anche inferiori al 20%. Una temperatura massima di 39.6 °C è stata registrata il 24 luglio 2009 [3].
Storia
Durante il medioevo sul territorio dell'odierno comune si trovarono 24 piccoli agglomerati appartenenti al monastero di Maniace.
A partire dal 1468 al 1491 Bronte accolse una nutrita rappresentanza di cittadini albanesi profughi dall'Albania[3], a causa dalle guerre contro le armate turco-musulmane. La fondazione di Bronte può essere di poco successiva o dello stesso periodo di Biancavilla, in quanto smarriti i "Capitoli di Fondazione" non ne conosciamo l’esatta data. In questi "Capitoli" o leggi da osservare si riscontra una certa benevolenza, da parte dei feudatari e/o ecclesiastici. Gli albanesi, infatti, godevano di una certa libertà: potevano spostarsi da un sito all’altro; vendere i propri averi; avere propri ufficiali e sacerdoti; mantenere la propria religione, costumi e lingua, non essere oggetto di angherie. Degli usi e costumi o della religione albanese ben poco è rimasto; solo qualche cognome è indicativo della provenienza albanese (Scafiti, Schiros, Schilirò, Triscali, Zappia)[4] e molte tipiche parole di sicura origine albanese[5][6].
Per decreto dell'imperatore Carlo V d'Asburgo fu creata la città di Bronte nel 1520.
Bronte fu parzialmente danneggiata dall'eruzione dell'Etna del 1651, mentre le colate laviche delle eruzioni del 1832 e 1843 si avvicinarono ai territori di Bronte senza però raggiungere l'abitato. L'eruzione del 1843 è conosciuta soprattutto per l'esplosione della colata di lava che avvenne in seguito alla copertura di una falda d'acqua colpendo una settantina di persone delle quali diverse decine morirono orribilmente dilaniate dal fuoco. Si trattò dell'incidente più grave conosciuto nella storia delle eruzioni dell'Etna direttamente associabile con l'attività del vulcano[7].
L'ammiraglio britannico Horatio Nelson fu insignito del titolo di duca di Bronte nel 1799 da Ferdinando I delle Due Sicilie con una donazione significativa di terreni, fra cui il Castello e la chiesa di Santa Maria nei pressi di Maniace.
Durante il Risorgimento, la città fu teatro di un episodio controverso, noto come i Fatti di Bronte. L'8 agosto del 1860, alcuni brontesi durante una rivolta uccisero 16 "cappelli". La rivolta fu soppressa da Nino Bixio; e dopo un successivo sommario processo furono fucilati 5 presunti colpevoli.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture civili
- Castello di Nelson, a ca. 13 km dal centro, risalente al 1174.
- Collegio Capizzi, dal 1774 al 1779.
- Bosco di Centorbi, querceto sul versante occidentale dell'Etna.
- Forre Laviche del Simeto, forre in roccia basaltica scavate dal fiume Simeto.
- Il monumento megalitico di Balze Soprane[8]
Architetture religiose
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- Chiesa di Santa Maria del Rosario e convento dell'Ordine dei frati predicatori di San Domenico di Guzmán, anteriore al 1574.
- Chiesa e convento dell'Ordine dei frati minori cappuccini, 1632. 34° convento dell'Ordine in Sicilia.
- Chiesa di San Blandano, 1820. Ricostruzione del 1582 con attiguo monastero basiliano dipendente dell'Abbazia di Santa Maria di Maniace.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[9]

POPOLAZIONE NEL 2017 E DI 19353
Economia
Gli abitanti di Bronte trovano occupazione prevalentemente nell'agricoltura e nell'industria tessile. Per i tipi territoriali naturali, ha una variegata produzione agricola. Ulivi, aranci, siepi di fichi d'India, mandorli, castagni, noccioli, viti, peri e pistacchi convivono su un suolo contraddistinto da terre vulcaniche e argillose, coltivate e tramandate da secoli da padre in figlio. A Bronte è legata la coltivazione e lavorazione di una varietà di pistacchio che ha ottenuto il marchio D.O.P. Con questi pistacchi si prepara il Pesto di pistacchi che è una variante del pesto genovese.
Amministrazione
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1º luglio 1989 | 19 dicembre 1991 | Francesco Spitaleri | Democrazia Cristiana | Sindaco | [10] |
23 dicembre 1991 | 5 ottobre 1992 | Salvatore Anastasi | Democrazia Cristiana | Sindaco | [10] |
21 novembre 1992 | 6 dicembre 1993 | Girolamo Di Benedetto | Comm. regionale | [10] | |
6 dicembre 1993 | 15 dicembre 1997 | Mario Zappia | Democrazia Cristiana | Sindaco | [10] |
15 dicembre 1997 | 11 giugno 2002 | Mario Zappia | centro-sinistra, Centro Cristiano Democratico | Sindaco | [10] |
11 giugno 2002 | 2 dicembre 2004 | Salvatore Leanza | centro-sinistra | Sindaco | [10] |
17 maggio 2005 | 1º giugno 2010 | Giuseppe Firrarello | centro-destra | Sindaco | [10] |
1º giugno 2010 | 15 giugno 2015 | Giuseppe Firrarello | centro-destra | Sindaco | [10] |
15 giugno 2015 | in carica | Graziano Calanna | centro-sinistra | Sindaco | [10] |
Curiosità
- Il cognome delle sorelle Brontë parrebbe provenire dal nome del comune siciliano. Il padre infatti, Patrick Prunty, avrebbe deciso di cambiare, ad un certo punto della sua vita, il proprio cognome in Brontë, in onore di Horatio Nelson di cui ebbe grande ammirazione e che appunto venne insignito del titolo di Duca di Bronte. Si noti che le dieresi sulla e hanno come unico scopo quello di non storpiare la pronuncia, come invece succedeva sovente ai tempi.
- I fatti di Bronte sono riportati da Carlo Levi che, nel libro "Le parole sono pietre", descrive la città di Bronte nel dopoguerra e lo stato dei suoi abitanti più poveri.
- A Bronte è dedicato il film di Florestano Vancini Bronte: cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato.
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 aprile 2017.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Cenni storici sulla Città di Bronte
- ^ L’origine e il significato dei cognomi
- ^ Benedetto Radice (Memorie storiche di Bronte) scrive di una chiesa (Santa Maria della Scala, detta anche Santa Maria dell’Odigitria, che era la patrona delle colonie albanesi).
- ^ Tipiche parole del parlare albanese sono conservate a Bronte nel ristretto ambito lavorativo agricolo-pastorale, dove la ripetitività delle fatiche quotidiane e i pochi contatti col mondo esterno hanno contribuito a mantenere pressoché uguali tali termini fino ai nostri giorni: conca (braciere) kunk (in albanese), fumeri (letame) fumèr, scumma (schiuma) shkum, curatru (caseificatore) kuratug, canari (colatoio) kanàar, cuppinu (mestolo) kupin, etc..
- ^ Benedetto Radice, Memorie storiche di Bronte. URL consultato il 1º novembre 2015.
- ^ (EN) Megalithic spiral in Balze Soprane by diegobarucco - download 3D model. URL consultato l'8 gennaio 2018.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bronte
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Bronte
Collegamenti esterni
- Galleria fotografica, su wrlspace.it.
- Etnanatura.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 245392863 · SBN PALV051004 · LCCN (EN) n85284380 · GND (DE) 4428492-5 · BNE (ES) XX462104 (data) · BNF (FR) cb121920108 (data) · J9U (EN, HE) 987007567274705171 |
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