Utente:Thaylor93/Sandbox
Il template:Tradotto da è stato erroneamente inserito nella voce. Spostarlo nella pagina di discussione.Hong Ying (chinese:虹影; pinyin: Hóng Yǐng) (Chongqing, 21 settembre 1962) è una scrittrice e poetessa cinese. Le sue opere, tradotte in 23 lingue[1] e pubblicate in oltre 20 paesi[2], hanno vinto 9 tra i maggiori premi letterari a Taiwan a partire dal 1990, e i suoi libri sono rimasti per molto tempo nella top 10 dei libri più venduti in Cina. [3]
Biografia
Ultima di sei figli, Hong Ying nasce da una povera famiglia nel 1962, anno immediatamente successivo la fine della Grande Carestia che travolse e mise in ginocchio la Cina tra il 1959 e il 1961. Suo padre è battelliere e sua madre vive di duri e modesti lavori occasionali.[4] Nel periodo in cui nacque, il popolo cinese stava attraversando un momento di profonda crisi e sofferenza dovuto al fallimento del Grande Balzo in avanti e, per questo motivo, da bambina visse un infanzia caratterizzata dalla fame, dalla povertà e dalla sofferenza.
Hong Ying cresce nell'area più povera e malfamata della Chongqing degli anni Sessanta, in una misera abitazione che l'autrice stessa definisce "molto lontana dall'immagine ideale del socialismo". [4] All'interno della famiglia vive una condizione di profondo isolamento: la madre è molto dura nei suoi confronti, fredda e distaccata, il padre non la considera, e i suoi fratelli le mostrano più astio che affetto. Hong Ying attribuisce la causa di questo risentimento al peso che la sua nascita, avvenuta in un periodo di grande difficoltà e povertà per il popolo cinese, avrebbe comportato per la sua famiglia che già non aveva di che sfamarsi.[5]
Anche la sua adolescenza non è delle più semplici, ma è proprio in questo periodo che inizia ad appassionarsi alla letteratura e, in particolare, alle opere della poetessa russa Tsvetaieva, con la quale si identifica e con cui sente di condividere sia le difficili esperienze di vita, sia il sentimento di inadeguatezza derivato dal non riuscire a trovare un posto nella società oppressiva in cui vive. Hong Ying, in questo clima di confusione interiore, riesce però a trovare un confidente, il suo insegnante di storia. Con lui, la scrittrice instaura una breve relazione e avrà la sua prima, tragica, esperienza sessuale.[6]
Più tardi Hong Ying fa una delle scoperte più importanti e significative della sua vita, che mette in luce il reale motivo che si celava dietro l'atteggiamento ostile dei suoi familiari: la madre le rivela di essere il frutto di una relazione illecita che ha avuto con un uomo di dieci anni più giovane di lei durante il periodo della Grande Carestia. Quest'uomo, di nome Sun, era stato di grande aiuto alla madre in un grave momento di difficoltà, quando si era trovata a dover sfamare da sola i suoi 5 figli. Alla scoperta di essere incinta, sia Sun che il marito avevano deciso di tenere il nascituro, gettando lo scandalo sulla sua famiglia, esposta ai pettegolezzi di una società poco clemente e aggiungendo una bocca da sfamare.[7] Le rivelazioni della madre sconvolgono la giovane autrice causandole un profondo shock. Nel 1980, al compimento del suo diciottesimo anno di età, la scrittrice recupererà il rapporto col suo vero padre.[6]
Nello stesso periodo apprende la triste notizia che il suo professore di storia, di cui era rimasta incinta, per le continue intimidazioni a causa del suo carattere troppo ribelle, ha scelto di togliersi la vita impiccandosi. Sentendosi abbandonata e incapace di far fronte alla situazione da sola, decide di abortire.[6]
Non avendo superato gli esami di ammissione all'università, Hong Ying lascia Chongqing e si iscrive a una scuola professionale.[8] Successivamente inizia a vagabondare per la Cina conducendo una vita sregolata e, nello stesso periodo, comincia a scrivere i primi componimenti poetici.[7] Nel 1989, frequenta i corsi di scrittura all'Accademia degli scrittori di Lu Xun a Pechino: qui, prende parte alle famosa Primavera di Pechino, conclusasi il 4 giugno 1989 con la strage di piazza Tian'an men, di cui racconterà l'esperienza nel suo romanzo "L'estate del tradimento".[9] Successivamente lascia Pechino e si iscrive all'università Fudan di Shanghai. Si stabilisce qui per due anni, ma non riuscendo a pubblicare alcuno dei suoi scritti, nel 1991 decide di trasferirsi a Londra.[9] Qui, la sua produzione letteraria aumenta in modo smisurato. Nello stesso periodo sposa Zhao Yiheng, un docente della School of Oriental and African Studies dell’Università di Londra.[10]
Hong Ying a Londra vive la propria libertà, ma presto inizia a sentire la mancanza del pubblico cinese: l’autrice infatti ha ammesso più volte che, pur risiedendo in Inghilterra da qualche anno, ancora sentiva di essere una straniera. Fortunatamente, riesce a trovare un editore cinese che decide di pubblicare alcune delle sue opere e nel 2001 fa ritorno in Cina. Nel 2006 divorzia da suo marito Zhao Yiheng e nell’agosto del 2009 si risposa, questa volta con uno scrittore di nazionalità inglese, Adam Williams, con il quale avrà una bambina.[11]
Carriera letteraria
Hong Ying inizia la sua carriera letteraria con la poesia, pubblicata per la prima volta nel 1983. La sua produzione narrativa e in prosa sarà successiva al suo arrivo a Londra, e sarà proprio questa a metterla in evidenza sia a livello nazionale che internazionale.[8]
背叛之夏 L'estate del tradimento
Nel 1991 scrive il suo primo romanzo e una delle sue opere di maggior successo, Bèipàn zhī xià 背叛之夏 pubblicato in Italia per Mondadori nel 1997 con il titolo L’estate del tradimento; l'autrice ha iniziato e completato il romanzo in soli 3 mesi.[12] La protagonista è Lin Ying, una giovane poetessa venuta dalla campagna che, scampata al massacro del 4 giugno, racconta le atrocità della repressione della protesta di Piazza Tian’an men.[13] Il tradimento a cui fa riferimento il titolo del romanzo è sia un tradimento di quella che era stata l'aspettativa politica politica che aveva animato i manifestanti, ma anche un tradimento personale visto che la protagonista, al suo ritorno da Pechino, scopre il compagno con un'altra donna.[8] Un altro livello in cui si consuma il tradimento è quello che vede i compagni che hanno preso parte alle manifestazioni abbandonare i loro ideali in favore del ritorno alla vita normale; questo provoca nella protagonista un senso di disillusione che la porterà a reagire rifugiandosi nell'eros, visto come forma di liberazione e ribellione all'oppressione delle imposizioni politiche, e cominciando un viaggio alla scoperta di sé e del proprio corpo: per Lin Ying la sessualità sembra essere l'unica via per essere finalmente liberi, ma presto capisce che anche questa, in realtà, porta solo a delusione e tradimenti.[13] Questo tema, che è di gran lunga più manifesto di quello propriamente politico, viene affrontato dall'autrice con uno stile crudo, reale e immediato, tipico delle sue prime opere.[8] Impossibile non notare lo stile fortemente autobiografico dell'opera: infatti, il romanzo rappresenta la testimonianza di ciò che l'autrice stessa ha vissuto durante la Primavera di Pechino due anni prima, e la stessa Lin Ying, che sembra avere forti somiglianze con Hong Ying, in realtà è l'alter-ego dell'autrice stessa.[10]A causa dei temi scottanti di carattere politico e sessuale trattati nelle vicende narrate, il romanzo venne bandito in Cina e pubblicato a Taiwan[8] (anche se sembra essere comunque reperibile per vie non ufficiali), mentre ha riscosso un enorme successo nella maggior parte dei paesi occidentali.[14]
女子有行 Far goes the girl
Il suo secondo romanzo è Nǚzǐ yǒu xíng 女子有行, nella sua traduzione inglese Far goes the girl, che racconta le avventure di una giovane donna cinese in tre diverse città: Shanghai, New York e Praga. La narrazione è divisa in tre parti, scritte tra il 1993 e il 1995: The carnation club, The woman from the ancient country e Boxers of the millennium. Queste, prima di essere raccolte in un unico libro nel 1996, vennero pubblicate separatamente su riviste. I tre racconti, che si occupano rispettivamente di sesso, religione e nazionalismo, si concentrano in realtà sulla questione del genere e del suo rapporto con il potere: anche nelle organizzazioni femminili o in aziende aventi capi femminili, la minaccia del dominio maschile è ancora onnipresente.[15]
Jī'è de nǚ'ér Figlia del fiume
Nel 1997 viene pubblicata un'opera fondamentale di Hong Ying, ovvero l'autobiografia Jī'è de nǚ'ér 饥饿的女儿 Figlia della fame, successivamente ritradotto in Figlia del fiume: la mia odissea nella Cina di Mao.[8] Nel romanzo, l'autrice descrive i luoghi della sua infanzia a Chongqing, mettendo in luce gli aspetti squallidi della sua adolescenza le vicende che hanno segnato profondamente la vita dell’autrice, sullo sfondo della Rivoluzione Culturale.[16] Come suggerisce il titolo stesso del romanzo, la fame rappresenta un tema costante: una fame dovuta alla grande carestia del 1960-1962, ma anche "una fame di amore, di eros, di sogni e di una vita migliore".[8] L'intero romanzo è pervaso da un senso di mistero riguardo sé stessa e la sua famiglia, e dal "desiderio di conoscere il non detto".[8]
Stile
Hong Ying è un'autrice che si differenzia dalla maggior parte delle scrittrici cinesi contemporanee per la versatilità e l'ampiezza delle tematiche affrontate nelle sue opere. Tra i temi principali possiamo ritrovare il forte interesse per la poesia d'avanguardia, che inizia a trattare già dal 1980, l'attenzione per il genere della narrativa futuristica 未来小说, e la narrazione autobiografica, a cui inizia ad interessarsi a partire dagli anni Novanta.[3]
L'autrice si caratterizza anche dalla lingua: nonostante abbia vissuto all'estero, la sua produzione è completamente in lingua cinese, dimostrando un forte attaccamento alla patria e un forte interesse per la sua storia e la sua cultura. Hong Ying viene anche considerata una pioniera della letteratura femminile e femminista avanguardista, in quanto cerca di puntare all'innovazione artistica nelle sue opere.[17]
I primi tentativi di scrittura in prosa sono state storie brevi con elementi di fantasia che trattano di temi quali la questione del genere, il razzismo e la cultura, analizzati in un ampio spettro temporale e geografico.[17]
Hong Ying tratta l'esistenza femminile collocandola nell'ecosistema di disperazione e privazione materiale e psicologica delle baraccopoli di Chongqing; in questi luoghi si mescolano la lotta per l'esistenza e la bramosia per l'amore e la dignità, oltre che la ricerca della propria identità personale.
Nonostante la sua influenza nella Cina continentale non abbia conosciuto particolare successo, anzi è vista come controversa, questa autrice vive di una buona fama all'estero, tanto che dalle sue opere sono state anche adattate in serie TV e film.[17]
Elenco delle Opere
Romanzi
- 1992.《背叛之夏》Bèipàn zhī xià
- Edizione italiana: L'estate del tradimento, trad. di Rosa Lombardi, Mondadori,1997
- 1996.《女子有行》Nǚzǐ yǒu xíng
- Far Goes the Girl
- 1997.《饥饿的女儿》 Jī'è de nǚ'ér
- Edizione italiana: Figlia del fiume, La mia odissea nella Cina di Mao, trad. di Federica Passi, Mondadori, 199
- 1999. 《K》
- Edizione italiana: K. L'arte dell'amore, trad. di B. Bagliano, Garzanti, 2007
- 2002. Ananda Out of India (2001) 《阿难》
- 2002. Kongque de jiaohan《孔雀的叫喊》 Edizione italiana: Gli amanti del tempio, Garzanti, 2008
- 2003. Shanghai wang《上海王》 Edizione italiana: La regina di Shanghai, Garzanti, 2007
- 2004. The Green Platye
- 2005. Shanghai zhi si《上海之死 》 Edizione italiana: La donna vestita di rugiada, Garzanti, 2012
- 2007. The Magician from Shanghai
- 2009. Hao ernü hua《好儿女花》I ricordi della seta, Garzanti, 2015
Racconti brevi
- 1994. 《你一直对温柔妥协》traduzione italiana: Tu vai dritto verso un dolce compromesso
- 1995. 《玉米的咒语》 traduzione italiana: Le incantazioni di Yumi e 《玄机之桥》Il ponte del mistero
- 1996. 《双层感觉》 Doppie Impressioni, 《带鞍的鹿》Cervo in sella e 《六指》Sei dita
- 1997. 《风信子女郎》 Una giovane ragazza di nome Giacinta
- 2003. 《火狐虹影》Hong Ying la volpe rossa
- 2005. 《康乃馨俱乐部――虹影中短篇小说精选》Carnation Club, e 《大师,听小女子说》Maestro, ascolta la giovane ragazza parlare
- 2007. 《我们时代的爱情》L'amore ai nostri tempi
Raccolte
- 1998. A Lipstick Called Red Pepper: Stories and Novellas, Bochum Projekt Verlag, edizione cinese 1999: 《辣椒式的口红》
- 2009. 《上海三部曲》, La trilogia di Shanghai
- 2011. 《小小姑娘》The Little Girl
Altre Opere
- 1994. Neinian de tianye《那年的田野》Versione inglese: The Field, in Howard Goldblatt (a cura di), Chairman Mao Would Not Be Amused. Fiction from Today’s China, New York, Grove Press, 1995
Note
- ^ Passi, p.105
- ^ RUBY, The London Life of Writer Hong Ying 作家虹影眼中的伦敦生活(英文), in Women of China 中国妇女(英文版), n. 1, 2005.
- ^ a b Dall'Ava, p.34
- ^ a b Quaderni del premio letterario Giuseppe Acerbi, Letterature Cinesi, Gilgamesh Edizioni, p. 102.
- ^ Giorgia Sfriso, Hao ernü hua: proposta di traduzione dei primi due capitoli del secondo romanzo autobiografico di Hong Ying, p. 1.
- ^ a b c Dall'Ava, p.21
- ^ a b Sfrisio, p.2
- ^ a b c d e f g h Passi, p. 103
- ^ a b Dall'Ava, p.22
- ^ a b Dall'Ava, p. 23
- ^ Dall'Ava, p.31
- ^ Dall'Ava Giulia, Letteratura Femminile Contemporanea in Cina: Hong Ying E Lo Scandalo Di K., p. 23.
- ^ a b Sfrisio, p. 4
- ^ Dall'Ava, p.24
- ^ Henry Y. H. Zhao, P.465
- ^ Dall'Ava, p.25
- ^ a b c Dall'Ava, pp.34-36
Bibliografia
- (EN) Maria Ng e Philip Holden, Trans-East Asian Literature: Language and Displacement in Hong Ying, Hikaru Okuizumi, and Yi Mun-yol, in Reading Chinese Transnationalisms Society, Literature, Film, Hong Kong University Press, 2006, pp. 77-88, OCLC 647930859.
- Passi Federica, Hong Ying, in Simona Cappellari, Giorgio Colombo (a cura di), Quaderni del premio letterario Giuseppe Acerbi, Letterature Cinesi, vol. 15, Gilgamesh Edizioni, 2015, pp. 110-114.
- Giorgia Sfrisio, "Hao Ernü Hua": Proposta Di Traduzione Dei Primi Due Capitoli Del Secondo Romanzo Autobiografico Di Hong Ying, 2015.
- Dall'Ava Giulia, Letteratura Femminile Contemporanea in Cina: Hong Ying E Lo Scandalo Di K., 2013.
- Fumian, Marco, Il riso ambiguo di una Medusa in qipao: una lettura critica de La Regina di Shanghai, in MONDO CINESE, vol. 133, 2007, pp. 19-34.
- RUBY, The London Life of Writer Hong Ying 作家虹影眼中的伦敦生活(英文), in in Women of China 中国妇女(英文版)., n. 1, 2005.
- (EN) Henry Y. H. Zhao, A Fearful Symmetry: The Novel of the Future in Twentieth-Century China, in Bulletin of the School of Oriental and African Studies, University of London, vol. 66, n. 3, 2003.