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Simone Jacob, coniugata Veil (Nizza, 13 luglio 1927Parigi, 30 giugno 2017[1]), è stata una politica francese.

Simone Veil

Presidente del Parlamento europeo
Durata mandato1979 –
1982
PredecessoreEmilio Colombo
SuccessorePiet Dankert

Dati generali
Partito politicoUnione per la Democrazia Francese (UDF) (Gruppo liberale e democratico)
Titolo di studiolicentiate
UniversitàIstituto di studi politici di Parigi e Facoltà di diritto di Parigi
FirmaFirma di Simone Veil e Firma di Simone Veil

Biografia

Infanzia

Il padre, André Jacob, era architetto, la madre Yvonne Steinmetz era figlia di un pellicciaio che dopo il matrimonio ha lasciato gli studi in chimica su richiesta del marito. Dopo la nascita di due figlie, Madeleine e Denise, la famiglia lascia Parigi per stabilirsi a Nizza, dove nascono Jean, l'unico figlio maschio e Simone.

A causa della crisi del 1929 il padre fatica a trovare lavoro per mantenere la famiglia.

La deportazione

Lei fu di origine ebraica ma nonostante questo riuscì a conseguire la maturità [1944] ma subito dopo fu deportata insieme alla famiglia nel Campo di concentramento di Auschwitz.Simone con la sorella, fu l'ultima sopravvissuta, ad Auschwitz, da cui fu liberata il 27 gennaio [1945].

Laureata in giurisprudenza, sposò nel [1946] Antoine Veil dal quale ebbe tre figli.

la carriera politica

In questo periodo riuscì ad ottenere l'approvazione della legge sull'aborto,ma con violenti attacchi da parte dei deputati più oltrazionisti.

Nel luglio [1979], lasciò il governo Barre per guidare la lista dell'Unione per la Democrazia Francese alle prime elezioni a suffragio universale per il Parlamento europeo. Fu la capofila dello schieramento europeista, liberale e centrista, sostenuto apertamente da Giscard d'Estaing. Alla prima riunione del Parlamento europeo nel luglio del [1979] fu eletta Presidente del Parlamento europeo. Alle elezioni del [1989] non si ripresentò. Nel marzo del [1993] fu nominata ministro di Stato, ministro della Sanità, degli Affari Sociali e delle Aree Urbane nel governo di Édouard Balladur. In quanto ministro di Stato, aveva una posizione protocollare che la collocava immediatamente dopo il primo ministro. Restò in carica fino al maggio [1995]. In occasione del referendum per l'approvazione della Costituzione europea del 29 maggio [2005] chiese di essere sospesa temporaneamente dal [Consiglio costituzionale] per fare campagna per il voto favorevole dei francesi. Il 9 aprile 2008 fu designata dal consiglio dei ministri alla presidenza del Comité de réflexion sur le préambule de la Constitution.

Ultimi anni

Il 20 novembre [2008] fu eletta all'Académie française


Nel 2013, dopo il decesso del marito e della sorella, decise di ritirarsi dalla vita pubblica. Muore a Parigi il 30 giugno 2017 poco prima di compiere 90 anni.

Riconoscimenti

  • Il 2 dicembre 2006 ha ricevuto:

Onorificenze[3]

Onorificenze francesi

Onorificenze straniere

Note

  1. ^ Ettore Livini, Morta Simone Veil: sopravvissuta alla Shoah, fu prima presidentessa del parlamento europeo, su repubblica.it, la Repubblica, 30 giugno 2017. URL consultato il 30 giugno 2017 (archiviato il 30 giugno 2017).
  2. ^ Laurea honoris causa in Giurisprudenza a Simone Veil, su italianuniversitynetwork.it, http://www.italianuniversitynetwork.it, 1º dicembre 2006. URL consultato il 30 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2016).
  3. ^ (FR) Simone Veil, su Sito web dell'Accademia: dettaglio membro, Académie française. URL consultato il 30 giugno 2017 (archiviato il 2 agosto 2016).

Voci correlate

Altri progetti

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