Rapino (comune)

comune italiano

Template:Comune Rapino è un comune di 1.461 abitanti della provincia di Chieti: fa parte della Comunità montana della Maielletta.


Centro di antichissima origine, Rapino sorge sulle colline del Teatino.La particolare posizione geografica che occupa, rende questo piccolo centro uno dei paesi più belli e caratteristici del circondario: ai piedi della Montagna Madre e ad appena una trentina di chilometri dal mare. I più antichi ritrovamenti nel suo territorio risalgono al Paleolitico medio e superiore ma sono anche più tardi, come la statuetta di bronzo detta "Dea di Rapino" (oggi conservata al Museo di Chieti), ritrovata nella Grotta del Colle. Nelle vicinanze è stata scoperta anche una tavola di bronzo della “Targa di Rapino” o “Tabula Rapinensis” su cui è incisa una iscrizione in dialetto marruccino nel testo. Oltre a prescrizioni rituali, si cita anche “Touta Marouca” cioè il popolo dei marruccini. Questa tavola, acquistata dal Mommsen per i musei di Berlino, è attualmente dovrebbe trovarsi nel museo Puskin di Mosca. In epoca medievale, Rapino conobbe la colonizzazione monastica benedettina rimanendo sotto il controllo del monastero di San Salvatore a Majella per molti secoli. Il monastero fu eretto attorno al 700, dai frati benedettini provenienti dall’Abbazia di Montecassino, a circa 7 Km al di sopra di Rapino. Al plebiscito del 1860, su 649 iscritti, parteciparono al voto 592 elettori e tutti si dichiararono favorevoli all’annessione al Regno d’Italia. La storia moderna di Rapino è costituita dalle vicende che negli ultimi due secoli hanno coinvolto tanti comuni pedemontani della Majella: sono storie di briganti di cui è rimasta vivida traccia nella memoria collettiva e di malgoverno, di povertà e di emigrazione, di guerra e di miseria, ma anche di sacrifici e di duro lavoro, di ripresa e finalmente di benessere. .

Rapino è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stato insignito il 26 giugno 1975 della Croce di Guerra al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale per il “valido contributo di valore alla causa della liberazione”.


Evoluzione demografica

Abitanti censiti[1]

Amministrazione comunale

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Collegamenti esterni

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  1. ^ Dati tratti da: