Enrico Costa (politico)
Enrico Costa (Cuneo, 29 novembre 1969) è un politico e avvocato italiano, ex ministro per gli affari regionali nel Governo Gentiloni, ed ex ministro per gli affari regionali e le autonomie nel Governo Renzi.
Enrico Costa | |
---|---|
![]() | |
Ministro per gli affari regionali con delega alla famiglia | |
Durata mandato | 12 dicembre 2016 – 19 luglio 2017[1] |
Presidente | Paolo Gentiloni |
Predecessore | Se stesso (ministro per gli affari regionali e le autonomie) |
Successore | Paolo Gentiloni (ad interim) |
Ministro per gli affari regionali e le autonomie | |
Durata mandato | 29 gennaio 2016 – 12 dicembre 2016 |
Presidente | Matteo Renzi |
Predecessore | Maria Carmela Lanzetta |
Successore | Se stesso (ministro per gli affari regionali) |
Viceministro della giustizia | |
Durata mandato | 28 febbraio 2014 – 29 gennaio 2016 |
Presidente | Matteo Renzi |
Predecessore | Giuseppe Berretta (sottosegretario) |
Deputato della Repubblica Italiana | |
Legislatura | XV, XVI, XVII, XVIII |
Gruppo parlamentare | XV: - Forza Italia XVI: XVII: - Alternativa Popolare-Centristi per l'Europa-NCD (Dal 18/11/2013 al 25/07/2017) - GRUPPO MISTO (Dal 25/07/2017 al 3/08/2017) - GRUPPO MISTO - componente: Fare!-PRI-Liberali (Dal 3/08/2017 al 12/12/2017) - Noi con l'Italia-Scelta Civica per l'Italia-MAIE (Dal 12/12/2017 a fine legislatura) XVIII: In precedenza: - GRUPPO MISTO - componente: Noi con l'Italia (Dal 28/03/2018 al 19/04/2018) - GRUPPO MISTO (dal 27/03/2018 al 28/03/2018) |
Coalizione | XV: Casa delle Libertà XVI: XVII: XVIII: |
Circoscrizione | Piemonte 2 |
Incarichi parlamentari | |
XVII: CAPOGRUPPO di "Alternativa Popolare-Centristi per l'Europa-NCD" alla Camera dei Deputati (Dal 18/11/2013 al 5/3/2014) | |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Forza Italia (dal 2018) Precedenti: FI (fino al 2009) PdL (2009-2013) NCD (2013-2017) AP (2017) NcI (2017-2018) |
Titolo di studio | Laurea in Giurisprudenza |
Professione | Avvocato |
Biografia
Avvocato, è figlio dell'ex ministro Raffaele Costa.
Attività politica
Nel 2004 è consigliere comunale di Forza Italia a Isasca e il 16 maggio 2005 è eletto Consigliere regionale del Piemonte (Gruppo FI)[2].
Eletto deputato alla Camera nel 2006 nella lista Forza Italia nella circoscrizione Piemonte 2, è membro della Commissione parlamentare per la semplificazione della legislazione[3].
Rieletto nel 2008 nelle liste del PdL, è capogruppo del PdL in Commissione Giustizia alla Camera e membro della Giunta per le Autorizzazioni a procedere di Montecitorio e della Commissione Affari Costituzionali. In Commissione Giustizia è stato relatore per il Governo di norme molto discusse come il Lodo Alfano, che bloccava i processi giudiziari nei confronti delle quattro più alte cariche dello Stato (poi abrogato dalla Corte Costituzionale), e il cosiddetto Legittimo impedimento, che prevedeva la sospensione dei processi giudiziari a carico del Presidente del Consiglio e dei Ministri fino al mantenimento della carica elettiva.
Nel 2011, insieme a Manlio Contento, ha chiesto al neo Ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma l'invio di ispettori ministeriali alla Procura di Napoli, dove si celebrava un'indagine che vedeva il Presidente del Consiglio Berlusconi vittima di un ricatto. In Commissione Giustizia, a ottobre 2011, ha presentato un emendamento molto discusso dalle opposizioni al DDL Intercettazioni, che ne vieta la pubblicazione prima di una cosiddetta "udienza filtro"[4]. Coordinatore provinciale del PdL a Cuneo, nel gennaio 2013 è nominato coordinatore regionale del PdL nel Piemonte[5].
Rieletto deputato alle politiche del febbraio 2013 con il PdL, diviene vicepresidente della Giunta per le autorizzazioni della Camera e membro della Commissione Giustizia.
Il 18 novembre 2013, con la sospensione delle attività del Popolo della Libertà[6], aderisce al Nuovo Centrodestra guidato da Angelino Alfano[7][8], venendo eletto Capogruppo alla Camera dei Deputati e Coordinatore Regionale in Piemonte del "Nuovo Centrodestra"[9].
Nel Governo Renzi e Gentiloni
Il 28 febbraio 2014 diviene viceministro alla Giustizia nel governo Renzi, lasciando quindi la carica di capogruppo e venendo sostituito da Nunzia De Girolamo.
Alle regionali piemontesi del 2014 è candidato alla presidenza della regione per l'NCD arrivando quinto con il 2,98%.
Il 28 gennaio 2016 diviene ministro per gli affari regionali e le autonomie succedendo a Maria Carmela Lanzetta (esattamente un anno dopo le sue dimissioni). Oltre alle deleghe proprie del suo dipartimento, il premier Renzi gli affida le competenze in materia di politiche per la famiglia. Verrà riconfermato ministro con le medesime deleghe anche nell'esecutivo guidato da Paolo Gentiloni.
Il 12 dicembre 2016 viene riconfermato ministro senza portafoglio per il Governo Gentiloni[10].
Le dimissioni da ministro e il ritorno nel centro-destra
Il 19 luglio 2017 si dimette dall'incarico di ministro e in una lettera al Presidente del Consiglio spiega "rinuncio al ruolo e mi tengo il pensiero", riferendosi al suo dissenso riguardo alcuni provvedimenti proposti dal Consiglio dei Ministri di cui faceva parte.[11][12] Lo stesso giorno decide di lasciare Alternativa Popolare ma Silvio Berlusconi blinda le porte di Forza Italia a Costa e ad altri transfughi suggerendo loro di dare vita a una nuova formazione centrista. Il 3 agosto aderisce intanto alla componente del gruppo misto "Fare! - PRI - Liberali".
Il 19 dicembre insieme a Raffaele Fitto (Direzione Italia), Maurizio Lupi (ex Alternativa Popolare), Saverio Romano (Cantiere Popolare), Enrico Zanetti (Scelta Civica) e Flavio Tosi (Fare!), dà vita a Noi con l'Italia, la cosiddetta "quarta gamba" della coalizione di centro-destra in vista delle imminenti elezioni politiche.[13] Come candidato dalla coalizione vince il collegio uninominale Piemonte 2 con il 48,24% dei voti rispetto al 23,11% del Movimento 5 Stelle e al 22,36% del Partito Democratico. Noi con l'Italia non supera il 3% e si iscrive così al Gruppo Misto della Camera per poi tornare in Forza Italia il 19 aprile 2018.[14]
Note
- ^ Governo, si è dimesso ministro Enrico Costa: "Niente ambiguità", in Repubblica.it, 19-07-2017. URL consultato il 19-07-2017.
- ^ Candidati Elezioni 2013 - Enrico Costa - Corriere.it
- ^ Enrico Costa: XV Legislatura della Repubblica italiana / Deputati / Camera dei deputati - Portale storico
- ^ Intercettazioni: Pdl, probabile la fiducia, su ansa.it, 7 ottobre 2011. URL consultato il 16 maggio 2013.
- ^ Pdl: Enrico Costa coordinatore Piemonte
- ^ L'addio al Pdl (in frantumi), rinasce Forza Italia
- ^ Camera dei Deputati: Composizione del gruppo NUOVO CENTRODESTRA
- ^ Berlusconi lancia Forza Italia E Alfano il Nuovo Centrodestra
- ^ Camera.it - XVII Legislatura - Deputati e Organi Parlamentari - Composizione gruppi Parlamentari
- ^ Sergio Mattarella, DPR 12 dicembre 2016 - Nomina dei Ministri (PDF), su governo.it, Governo della Repubblica Italiana, 12 dicembre 2016. URL consultato il 20 febbraio 2017.
- ^ Governo: il ministro Costa si è dimesso, su ansa.it, 19 luglio 2017. URL consultato il 19 luglio 2017.
- ^ Dimissioni in una lettera, Repubblica, 19 luglio 2017
- ^ Centrodestra, Noi con l'Italia senza Quagliariello e Udc
- ^ Il ritorno “a casa” di Enrico Costa
Collegamenti esterni
- Costa, Enrico, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Enrico Costa, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Enrico Costa, su Openpolis, Associazione Openpolis.
- Registrazioni di Enrico Costa, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- Ultime news, su pokedem.it (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2013).