Muqata'a

complesso residenziale della città di Ramallah
Versione del 11 lug 2007 alle 15:55 di Cloj (discussione | contributi) (ha spostato La Muqata a Muqata'a: Nome corretto)

La Muqata'a (arabo المقاطعة, al-Muqāṭaʿa, ovvero "la Separata") è il nome attribuito al complesso residenziale situato a Rāmallāh (città della Cisgiordania situata a breve distanza da Gerusalemme), roccaforte - fino alla sua morte - di Yāser ʿArafāt; ha funzionato - almeno fino alla morte dell'anziano leader - anche come quartier generale dell'Autorità Nazionale Palestinese, di cui ʿArafāt stesso è stato presidente dal 1996 al 2004.

La Muqāṭaʿa è stato il luogo nel quale ʿArafāt ha vissuto, come confinato, gli ultimi anni di vita e il suo luogo di sepoltura. Consta di diversi complessi abitativi fra cui, oltre al palazzo presidenziale con lo studio personale, un edificio destinato alla Intelligence generale ed uno a quella militare, un edificio adibito alla sicurezza nazionale e la cosiddetta Forza 17 (strutturata in un'ala dell'edificio destinato all'intelligence generale). È dotata anche di un eliporto.

Yāsser ʿArafāt fu costretto al confino alla Muqāṭaʿa dal governo israeliano guidato da Ariel Sharon il 3 dicembre 2001, in risposta ad attentati compiuti a Gerusalemme ed Haifa che tornarono ad infiammare il conflitto israelo-palestinese. Poco più di nove mesi dopo, fra il 18 e il 21 settembre del 2002 - dopo un nuovo grave attentato a Tel Aviv - i corazzati e i blindati israeliani penetrarono nel recinto della Muqāṭaʿa, iniziandone l'opera di demolizione.

La roccaforte del leader palestinese - luogo di pesanti attacchi nei mesi successivi all'azione del 2002 - è tornata alla ribalta della cronaca lo scorso 29 ottobre quando ʿArafāt ha potuto lasciare il suo luogo di confino per recarsi a Parigi, ospedale militare di Bercy, per vivere i suoi ultimi giorni di vita.