Lil Peep
Lil Peep, pseudonimo di Gustav Elijah Åhr (Philadelphia, 1º novembre 1996 – Tucson, 15 novembre 2017), è stato un rapper e cantante statunitense fra i maggiori esponenti del suo genere post-emo revival[1][2][3]. È morto prematuramente per un'overdose accidentale all'età di ventun'anni[4].
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Nazionalità | ![]() |
Genere | Hip hop Emo rap Cloud rap |
Periodo di attività musicale | 2014 – 2017 |
Sito ufficiale | |
Biografia
Gustav Elijah Åhr è nato il 1º novembre 1996 in Pennsylvania ed è cresciuto a Long Island, New York.[5] I suoi genitori sono entrambi laureati ad Harvard e divorziano quando lui è adolescente.[5] La madre, Liza Womack è un'insegnante[6] e il padre un professore universitario. Lil Peep ha origini svedesi, tedesche e irlandesi.[7]
Åhr ha frequentato la Long Beach High School a Lido Beach, New York, ma spesso saltava le lezioni nonostante i buoni voti[8] e nonostante fosse tra gli studenti migliori.[6] Più tardi ha lasciato le superiori e ha seguito dei corsi online per ottenere il diploma.[9] Poco dopo ha iniziato a caricare la propria musica su Youtube e SoundCloud.
Carriera
Nel 2015 pubblica il suo primo mixtape, Lil Peep Part One, che genera 4000 ascolti nella prima settimana. Poco dopo rilascia l'ep Feelz e un altro mixtape, Live Forever.[10][11]
Nel 2016 Lil Peep pubblica altri due mixtape: Crybaby e Hellboy.[12]
Nel maggio 2017 la band Mineral ha accusato Åhr di violazione del copyright per l'utilizzo di una campionatura non autorizzata e non accreditata presa dal loro pezzo LoveLettertypewriter e usata nel brano Hollywood Dreaming. Åhr ha detto di voler solo "dimostrare amore" utilizzando quella campionatura.[13]
Il 2 giugno 2017 Åhr annuncia su Instagram il proprio album di debutto Come Over When You're Sober. La data di pubblicazione è fissata per l'11 agosto 2017.[14][15] Dopo un leggero ritardo, l'album viene pubblicato il 15 agosto 2017.[16]
Åhr annuncia il tour di Come Over When You're Sober per promuovere l'album. Il tour comincia il 2 agosto 2017 ed è programmato fino al 17 novembre 2017, ma è stato interrotto a causa della sua morte.[17]
Pubblicazioni postume
Per via del ritmo di lavoro molto produttivo di Åhr, diversi progetti e canzoni sono stati realizzati prima della morte. La prima edizione postuma arriva nel giro di ventiquattro ore dalla morte, quando il videografo pubblica il video ufficiale del brano Sixteen Lines.[18] A gennaio 2018, Marshmello pubblica ufficialmente la collaborazione intitolata Spotlight.[19]Il 12 maggio viene pubblicato 4 Gold Chains in collaborazione con Clams Casino
Stile musicale
Lil Peep è stato descritto come un "cloud rapper", "SoundCloud rapper" e "emo rapper",[20][21][22] oltre che lo-fi rapper.[23] Il critico musicale Jon Caramanica, del New York Times, ha definito Åhr come il Kurt Cobain del rap lo-fi e ha descritto la sua musica come tetra e diabolicamente melodica.[24] La musica di Åhr generalmente si rifà sia al Southern rap che all'angosciata introspezione del rock post-hardcore.[25] Ha dichiarato di voler diventare il "Nuovo Kurt Cobain".[5]
La musica di Åhr tocca temi quali la depressione, l'uso di droghe, le relazioni passate e manie suicide. È stato descritto come il futuro dell'emo da Steven J. Horowitz del magazine online Pitchfork.[26] Prima della pubblicazione del suo ultimo album ha menzionato Kurt Cobain, David Bowie, Frank Ocean e Riff Raff come sue ispirazione e ha detto di voler essere conosciuto come il "Kurt Cobain del rap".[5] Altre influenze musicali includono Gucci Mane, Red Hot Chili Peppers, Crystal Castels, Seshollowaterboyz, Rozz Dyliams, My Chemical Romance e Panic! at the Disco.[27] Nelle sue canzoni ha campionato artisti quali Perce the Veil, Brand New, Radiohead, Underoath, Avenged Sevenfold, Slayer, The Postal Service, Oasis, The Microphones e Real Friends.[28][29]
Vita privata
Nel 2016 Åhr si è trasferito da Skid Row al suo appartamento a Echo Park a Los Angeles, dove ha registrato e prodotto la maggior parte dei suoi lavori di successo.[30]
Åhr suonava il trombone e la tuba[31] e ha mostrato interesse nella musica e nella moda fin dall'infanzia. Inoltre ha fatto riferimento a dipendenza da cocaina, ecstasy e Xanax sia nei suoi testi che sui social media,[32][33] dove si è definito come un "tossico produttivo" e ha consigliato il suo pubblico di stare lontani dalle droghe.[34] Åhr ha anche dichiarato la propria bisessualità con un post su Twitter nell'agosto 2017.[35][36][37]
Morte
Il 15 novembre 2017 Åhr è stato trovato morto nel suo tour bus dal suo manager, entrato per controllare la sua preparazione in vista della performance di quella sera a Tucson, Arizona.[38] Non ci sono stati sospetti di omicidio,[39] si è pensato subito a una morte da overdose.[40] L'8 dicembre il medico legale ha pubblicato i dettagli dell'esame tossicologico, certificando che la causa di morte è stata un'overdose accidentale dovuta agli effetti di fentanyl e alprazolam.[4] L'esame del sangue è risultato positivo a marijuana, cocaina e all'antidolorifico Tramadolo. Il test delle urine ha mostrato anche la presenza di diversi potenti oppiacei. Non è stata rilevata traccia di alcol nel suo organismo.[41]
In una serie di pubblicazioni su Instagram nelle ore precedenti alla morte, Åhr dichiarava di aver assunto un fungo allucinogeno e marijuana. Ha anche detto di aver consumato sei pastiglie di Xanax mentre in un video tenta più volte di ingerire una non meglio specificata pillola e agita un intero contenitore. Un post successivo mostrava la didascalia "Quando morirò mi amerete".[42]
Nei giorni successivi, un report della polizia ha rivelato che Åhr si è addormentato prima del concerto, intorno alle 17:45. Il suo manager lo ha controllato un paio di volte, trovandolo addormentato e con respiro regolare, ma non è stato in grado di svegliarlo. Quando il manager ha controllato una terza volta, Åhr non rispondeva e non respirava, allora ha praticato una rianimazione cardiopolmonare prima dell'arrivo dei soccorsi, tuttavia Åhr era già morto.[43]
Tributi
Numerosi artisti dell'industria musicale hanno dato il proprio tributo a Åhr dopo la sua morte, tra cui Diplo, Post Malone, Pete Wntz, Marshmello, Zane Lowe, ASAP Nast, Rich Chigga, Playboi Carti, Lil Uzi, Bella Thorne, Sam Smith, Lil Pump e Mark Ronson.[44][45]
Il critico musicale Jon Caramanica ha fatto un episodio speciale dei suoi podcast in onore di Peep, pubblicato il 22 novembre 2017.[46]
Anche i Good Charlotte hanno onorato Lil Peep con una performance di "Awful Things" al suo memoriale a Long Beach, New York, il 2 dicembre 2017.[47]
Discografia
Album
- Come Over When You're Sober, Pt. 1 (2017)
Mixtape
- Lil Peep Part One (2015)
- Live Forever (2015)
- Crybaby (2016)
- Hellboy (2016)
EP
- Feelz (2015)
- Vertigo (2016)
- California Girls (con Nedarb Nagrom) (2016)
- Teen Romance (2016)
- Castles (con Lil Tracy) (2016)
- Castles II (con Lil Tracy) (2017)
Classifiche
Album
- Come Over When You're Sober, Pt. 1 (2017) - 38º posto nella classifica Billboard 200[48]
Singoli
- Awful Things (2017) - 79º posto nella classifica Billboard Hot 100[49]
Note
- ^ Lil Peep Is Leading The Post-emo Revival.
- ^ Maybe Lil Peep Really Is The Future of Emo.
- ^ Tears of a Dirtbag: Rapper Lil Peep Is the Future of Emo.
- ^ a b Lil Peep cause of death revealed by coroner.
- ^ a b c d (EN) Who was Lil Peep? Inside the life of the late 21-year-old rapper, in NME, 16 novembre 2017. URL consultato il 16 novembre 2017.
- ^ a b Lil Peep, The Fascinating and Colorful Life of Iconic Gus Ahr (Lil Peep), 2 dicembre 2017. URL consultato il 2 dicembre 2017.
- ^ (EN) You Might Not Have Known Lil Peep, but He Represented a New Generation of Rap, in Esquire, 16 novembre 2017. URL consultato il 20 novembre 2017.
- ^ Lisa Verrico, Interview: Lil Peep, 6 agosto 2017, ISSN 0140-0460 . URL consultato il 16 novembre 2017.
- ^ Colin Joyce, Meet Lil Peep, All-American Reject, su Fader. URL consultato il 10 febbraio 2017.
- ^ Lil Peep @ The Foundry 10/30 | mxdwn.com, su music.mxdwn.com. URL consultato il 10 agosto 2017.
- ^ Lil Peep Tour Dates & Tickets, su Stereoboard.com. URL consultato il 10 agosto 2017.
- ^ Meet Lil Peep, The All-American Reject You’ll Hate To Love, su The FADER. URL consultato il 10 agosto 2017.
- ^ Emo Veterans Mineral Accuse Lil Peep Of Ripping Them Off, in Stereogum, 5 maggio 2017. URL consultato il 29 luglio 2017.
- ^ Lil Peep Announces Album Title, Shares "no respect freestyle", su The FADER. URL consultato il 10 agosto 2017.
- ^ Instagram post by @lilpeep • Jun 2, 2017 at 10:23am UTC, su Instagram. URL consultato il 10 agosto 2017.
- ^ (EN) Come Over When You're Sober, Pt. 1 by Lil Peep on Apple Music, su itunes.apple.com. URL consultato il 16 novembre 2017.
- ^ Emo-rapper Lil Peep announces ‘Come Over When You’re Sober’ tour – News – Alternative Press, su Alternative Press. URL consultato il 10 agosto 2017.
- ^ (EN) Watch the Video for 'Sixteen Lines' by Lil Peep, su elevatormag.com. URL consultato l'11 gennaio 2018.
- ^ (EN) Marshmello Reveals Lil Peep Collaboration Title and Artwork, su billboard.com. URL consultato l'11 gennaio 2018.
- ^ ♫ Listen: LIL TRACY – ✧✧✧ LIFE OF A POPSTAR✧✧✧, in Tiny Mix Tapes. URL consultato il 10 agosto 2017.
- ^ Tom Connick, Emo rapper Lil Peep dies of suspected drug overdose, aged 21, su nme.com, NME. URL consultato il 17 novembre 2017.
- ^ Neil Yeung, Lil Peep bio, su allmusic.com, AllMusic. URL consultato il 17 novembre 2017.
- ^ How Losing SoundCloud Would Change Music, in The Ringer. URL consultato il 10 agosto 2017.
- ^ Jon Caramanica, The Rowdy World of Rap’s New Underground, in The New York Times, 22 giugno 2017, ISSN 0362-4331 . URL consultato il 10 agosto 2017.
- ^ Angus Harrison, Lil Peep: the YouTube rapper who's taking back emo, in The Guardian, 21 aprile 2017, ISSN 0261-3077 . URL consultato il 10 agosto 2017.
- ^ Steven J. Horowitz, Tears of a Dirtbag: Rapper Lil Peep Is the Future of Emo, su Pitchfork.com, 9 gennaio 2017. URL consultato il 23 gennaio 2017.
- ^ Internet Hippy, a Selfie with LiL PEEP 1. How did you end up..., su Internet Hippy. URL consultato l'8 ottobre 2017.
- ^ Matthew Schnipper, "White Wine" by Lil Peep Review, su Pitchfork.com, 14 ottobre 2016. URL consultato il 23 gennaio 2017.
- ^ 13 Artists You Need To Know About In 2017, su Thefader.com, 5 gennaio 2017. URL consultato il 23 gennaio 2017.
- ^ Emo Rapper Lil Peep Dead at 21.
- ^ The Break Presents: Lil Peep – XXL, su XXL Mag. URL consultato il 10 agosto 2017.
- ^ Is Lil Peep's Music Brilliant or Stupid as Shit?, su Noisey.vice.com, 23 dicembre 2016. URL consultato l'8 ottobre 2017.
- ^ GOTH ANGEL SINNER, I am a depressed drug addict and I'm nearing my breaking point. Everything I love is disappearing, su twitter.com, Twitter. URL consultato l'8 ottobre 2017.
- ^ [1] [collegamento interrotto]
- ^ Dan Tracer, Rapper Lil Peep comes out as bi on Twitter, su Queerty.com, 9 agosto 2017. URL consultato l'8 ottobre 2017.
- ^ Lil Peep Reveals He’s Bisexual – XXL, su XXL Mag. URL consultato il 10 agosto 2017.
- ^ "Rapper Lil Ppep Comes Out as Bisexual". World Entertainment News Network (England). August 10, 2017.
- ^ August Brown, Lil Peep, hero to the emo and hip-hop scenes, dies of suspected overdose at 21, in Los Angeles Times, 16 novembre 2017. URL consultato il 16 novembre 2017.
- ^ Lisa Respers France, Rapper Lil Peep dies at 21, in CNN, 15 novembre 2017. URL consultato il 16 novembre 2017.
- ^ Matthew Strauss, Lil Peep Died of Suspected Overdose, Medical Examiner Says, in Pitchfork, 16 novembre 2017. URL consultato il 16 novembre 2017.
- ^ Lil Peep’s cause of death revealed to be accidental overdose of Fentanyl and Xanax, in The Sun, 9 dicembre 2017.
- ^ Ben Beaumont-Thomas, The death of Lil Peep: how the US prescription drug epidemic is changing hip-hop, in The Guardian, 16 novembre 2017. URL consultato il 16 novembre 2017.
- ^ Jordan Sargent, TMZ: Police Report Says Lil Peep Did Not Wake Up From Pre-Show Nap, in Spin, 20 novembre 2017. URL consultato il 21 novembre 2017.
- ^ Lars Brandle, Lil Peep's Death: Diplo, Post Malone, Pete Wentz & More React, in Billboard, 16 novembre 2017. URL consultato il 16 novembre 2017.
- ^ Arielle Gordon, Diplo, Pete Wentz, Post Malone and Other Musicians React to Lil Peep’s Death, in Spin, 16 novembre 2017. URL consultato il 16 novembre 2017.
- ^ Lars Brandle, Remembering Lil Peep, in New York Times, 22 novembre 2017. URL consultato il 22 novembre 2017.
- ^ Lars Brandle, GOOD CHARLOTTE HONOR LIL PEEP WITH 'AWFUL THINGS' PERFORMANCE AT RAPPER'S MEMORIAL, in Fuse, 4 dicembre 2017. URL consultato il 4 dicembre 2017.
- ^ Come Over When You're Sober, su billboard.com, Billboard.
- ^ Lil Peep – Awful Things – Chart History, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 1º dicembre 2017.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lil Peep
Collegamenti esterni
- (EN) Sito ufficiale, su lilpeep.com.
- Lil Peep (canale), su YouTube.
- Lil Peep, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Lil Peep, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Lil Peep, su Bandcamp.
- (EN) Gustav Ahr / Lil Peep, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Lil Peep (US rapper), su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Lil Peep, su WhoSampled.
- (EN) ☆LiL PEEP☆, su SoundCloud.
- (EN) Lil Peep, su Genius.com.
- (EN) Lil Peep, su Billboard.
- (EN) Lil Peep, su IMDb, IMDb.com.
- Emo rapper Lil Peep embodies sadboi aesthetic in new album, su Rocky Mountain Collegian, 7 settembre 2017. URL consultato il 20 settembre 2017.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 19151302864048662039 · ISNI (EN) 0000 0004 6362 7847 · LCCN (EN) no2019074376 · GND (DE) 1163815543 · BNF (FR) cb14214677g (data) |
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