Galluzzo
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Storia
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Stemma
Lo stemma del Comune portava: «d'oro, al gallo ardito di nero (sulla campagna di verde) (talvolta è presente un giglio di rosso nel cantone in alto a destra dello scudo)»[1]
Economia
Anticamente zona di artigiani e di lavoratori della terra, il Galluzzo ebbe relativamente pochi abitanti fino alla metà dell'Ottocento. Quanto alle attività prevalenti, data la vicinanza di Impruneta, fin da XVI secolo vi fu una consistente presenza dell'industria delle fornaci, mentre in epoche più recenti, oltre alle fornaci, si aggiunsero gli impianti per la produzione del cemento. All'inizio del '900 era presente anche una serie di altre industrie, poi scomparse, quali un grande mulino con annesso pastificio e un opificio dove si estraeva dell'olio dalla sansa per mezzo del solfuro di carbonio, e con esso si producevano poi saponi di vari tipi. La particolare conformazione litologica delle colline circostanti ha poi dato la possibilità di aprire varie cave per l'estrazione e la lavorazione di pietrami, le più importanti delle quali erano quelle di Monteripaldi, del Poggio ai Grilli, di Montebuoni e di Montecuccoli. Le donne della zona hanno praticato a lungo, vista l'abbondanza di torrenti, l'attività di lavandaie, a cui si affiancava quella di trecciaiole (cioè alla realizzazione di trecce necessarie per fare i cappelli di paglia).
Luoghi d'interesse
Cuore del centro abitato oggi è Piazza Acciaioli, in mezzo alla quale si innalza il monumento ai caduti della prima guerra mondiale, sormontato dalla statua della Vittoria (nella foto).
Le chiese
- Certosa
- Chiesa di Santa Lucia
- Chiesa dei Santi Giuseppe e Lucia
- Chiesa di San Felice a Ema
- Ex Monastero di San Michele delle Campora
I palazzi
- Palazzo del Podestà
- Palazzo del Comune
- Palagio dei Corbinelli
- Villa La Favorita (o Villa di Massapagani)
Altri luoghi
Manifestazioni folkloristiche
Al Galluzzo esiste uno sport, che si svolgeva già in tempi antichi e molto simile al Calcio Storico Fiorentino, detto della Palla pillotta.
Infrastrutture e trasporti
Dal 1890 al 1935 i collegamenti con Firenze, San Casciano val di Pesa e Greve in Chianti furono assicurati dalla tranvia del Chianti, che al Galluzzo aveva una delle stazioni.
Erano inoltre presenti le linee 14 fra le Logge del Mercato Nuovo e Tavarnuzze, passando per il Poggio Imperiale, e 4 nero che inizialmente da Via de' Pecori arrivava a Porta Romana e poi, dal 1927, cambiò i capolinea partendo dalle Logge del Mercato Nuovo fino a via Dante da Castiglione. Entrambe facevano parte della rete tranviaria di Firenze, smantellata entro il 1958.
Note
- ^ Michele Turchi, Comuni abrogati della provincia di Firenze, su araldicacivica.it. URL consultato il 13 novembre 2015.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Galluzzo
Collegamenti esterni
- Corteo storico dell'Antica Podesteria Galluzzo - Certosa di Firenze[collegamento interrotto] (dicembre 2008)
Controllo di autorità | VIAF (EN) 157139572 · LCCN (EN) n83018024 · J9U (EN, HE) 987007564401505171 |
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