Prometeo (Lucio Accio)

tragedia perduta di Lucio Accio
Versione del 12 lug 2007 alle 15:05 di SanniBot (discussione | contributi) (sostituisco template portale)

Prometheus è il titolo di una fabula cothurnata di Lucio Accio quasi completamente a noi perduta. Parte della copiosa produzione del poeta di Pisaurum, quest'opera fu scritta ad imitazione dell'omonima tragedia di Eschilo. È questo assieme a un lacerto del Giudizio delle armi l'unico brano di tragedia sicuramente connesso a Eschilo, in quanto la produzione ellenizzante della fine del II secolo a.C. gradiva maggiormente le sottigliezze del dramma Euripideo, ma da particolari biografici riferitici da Aulo Gellio (Noctes Atticae XIII, 2, 1) Accio volle confrontarsi con la tradizione del predecessore all'epoca più in vista, Marco Pacuvio, prima di cimentarsi su nuove strade. Questo spiega la frequenza di frammenti a lui attribuiti derivanti da fabulae cothurnatae di argomento greco rispetto alle praetextae di argomento romano che pure contribuì non poco a far rappresentare in Roma.

Frammenti

Della tragedia ci rimangono per tradizione indiretta due frammenti:

Il primo è citato da Nonio Marcello (XVII, 2),

...Sublime advolans

pinnata cauda nostrum adulat sanguinem

e mentre spicca il volo verso l'alto

lambisce con la coda il nostro sangue.

Questi versi sono stati liberamente riutilizzati da Marco Tullio Cicerone nel tradurre un passo dal Prometeo liberato di Eschilo, laddove è descritta la tortura inflitta a Prometeo da Giove: un rapace si nutre quotidianamente con il fegato del titano, destinato a ricrescergli per essere nuovamente dilaniato il giorno successivo.

Il secondo frammento, citato dal grammatico Prisciano (GLK, II, 210, 14), recita

...tum profusus flamine hiberno gelus

allora, battuto da raffiche di gelo invernale

In cui la citazione documenta un uso anomalo del verbo perfundo ("verso, spargo") che insieme all'aggettivo hiberno attribuito a flamine invece che al più logico gelus rende avvertibile la figura retorica dell'ipallage.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Bibliografia

I testi dei frammenti di Accio sono raccolti in

La traduzione del primo frammento proviene da

  • Lucio Accio, Frammenti dalle tragedie e dalle preteste, introduzione testo latino e traduzione a cura di Anna Resta Barrile, Zanichelli, Bologna 1987.
  Portale Letteratura: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Letteratura