Utente:Alberto Brilli/Sandbox
Il Comitato Collaborazione Medica - CCM è un'organizzazione non governativa fondata a Torino nel 1968. È attiva nella cooperazione internazionale in ambito sanitario e opera nei paesi del Corno d’Africa, in particolare in Sud Sudan, Kenya, Etiopia, Burundi, Somalia e Uganda.
Il CCM lavora anche in Italia per migliorare l'accesso ai servizi sanitari da parte di persone vulnerabili, organizza corsi di formazione per operatori sanitari che vogliono svolgere missioni sanitarie nei Paesi a basso reddito o che lavorano con pazienti migranti. Promuove attività di sensibilizzazione rivolte ai cittadini sui temi della salute globale e contro le discriminazioni.
Storia
I fondatori del CCM erano medici e studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Torino che condividevano l’idea che la salute e l'accesso alle cure di base dovessero essere diritti garantiti anche alle persone più vulnerabili dei paesi più poveri. Nel 1972 il CCM viene riconosciuto Organizzazione non governativa dal Ministero degli Affari Esteri.
Anni '70
Le prime attività del CCM si sviluppano in Kenya, a partire dal 1970, quando prendeva il via il primo programma di cooperazione presso l'ospedale rurale di Eldama Ravine. Seguono le attività a supporto dell'ospedale rurale di Sololo e del Tabaka Hospital.
A partire dal 1978 il CCM organizza in Italia attività di formazione sulla Salute nei Paesi in via di sviluppo e sono numerose le pubblicazioni che i vari medici dedicano alla chirurgia povera (Chirurgia pratica, di Giuseppe Meo e Filipp Gallo; Chirurgia Tropicale e dei PVS, di Vittorio Beltrami, Silvio Galvagno, Giuseppe Meo; A colour atlas of surgical cases in the Tropics, di Silvio Galvagno).
Anni '80
Nel 1982 parte il primo programma sanitario a Bushulo in Etiopia, mentre l'anno successivo prende il via nel sud del Sudan un percorso di formazione del personale locale presso l'Health Training Institute a Wau e a Wad Madani. Nel 1988, sempre in Sudan, il CCM è partner dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel Programma Regionale di eradicazione del "Verme di Guinea".
Anni '90
Il CCM proseguire il suo impegno nelle zone dove è già presente e realizza programmi di controllo delle malattie sessualmente trasmissibili e della tubercolosi. Offre inoltre sostegno alle popolazioni delle baraccopoli di Nairobi, in Sudan e nella regione somala dell'Etiopia.
In Sudan, nel 1992 il CCM è la prima Ong italiana all’interno di Operation Lifeline Sudan, progetto di assistenza sanitaria rivolto ai bambini sotto i 5 anni in collaborazione con OMS e UNICEF. Partono inoltre le attività in Burundi con particolare attenzione alla salute materna e infantile e in risposta alle necessità dei rifugiati burundesi nel campo profughi di Burenge in Rwuanda. Nel 1994 insieme alla Camminare insieme Onlus, avvia un ambulatorio per migranti a Torino.
Dal 2000 al 2010
Nel 2003 il CCM avvia un progetto contro la pratica delle Mutilazioni Genitali Femminili nella Regione Somala dell'Etiopia, che vede la collaborazione con la Televisione etiope Trust Gem e la realizzazione del film Cutting Edge. In Burundi, viene implementato un programmaintegrato alimentare, sanitario e idrico nel distretto di Cibitoke.
Nel 2004 si avviano le attività in Somalia con il programma del Global Fund to Fight Aids, Tubercolosis and Malaria. Mentre nel 2005 partono le attività in Mali.
Nel 2005 a Torino si struttura il settore Educazione allo Sviluppo con l'obiettivo di entrare nelle scuole del Piemonte parlando di diritto alla salute e sensibilizzando sulla situazione africana.
Nel 2006 si tiene la prima edizione del Corso di Medicina Tropicale per medici, infermieri e studenti, che successivamente prenderà il nome di Corso di salute globale.
Dal 2011 al 2018
In sintonia con gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, nel 2011 parte la Campagna Sorrisi di madri africane che vede il CCM impegnato nella salute di mamme e bambini. La Campagna ha anche lo scopo di sensibilizzare i ragazzi delle scuole italiane e l'opinione pubblica in generale su come sia necessario unire le proprie forze per raggiungere importanti obiettivi, in termini di diritti umani e di salute globale.
Nel 2015 si conclude la prima fase della campagna Sorrisi di madri africane e viene rilanciato l'impegno del CCM in una seconda fase in cui sono implementate la formazione di operatori sanitari l'assistenza a mamme e bambini.
Dal 2014 il CCM rafforza l'impegno in Italia, con attività di Educazione alla cittadinanza globale, progetti di informazione pubblica e di formazione degli operatori sanitari che sempre più spesso hanno pazienti di origini e culture differenti.
Metodologia di intervento
Il CCM individua i contesti di intervento in base alle necessità in termini sanitari. Laddove, in Africa, il personale sanitario è scarso e con poche competenze, il CCM affianca le strutture sanitarie e forma gli operatori affinché siano in grado di curare e assistere adeguatamente anche nelle situazioni di maggiore povertà e disagio.
Utilizza tecniche e tecnologie appropriate ai contesti e collabora con le istituzioni locali e le comunità per favorire un cambiamento partecipato e duraturo.
Il modello di salute che il CCM promuove e sostiene in Africa e in Italia è impostato sul concetto di One Health che considera la salute nella sua complessità come benessere generale dell’individuo e della comunità. In virtù di ciò, il CCM promuove collaborazioni e sinergie con realtà del settore non profit, istituzioni pubbliche, università, aziende e fondazioni facendo convergere esperienze e competenze da ambiti diversi.
Impatto sociale
Il CCM agisce soprattutto contro le complicanze e le patologie che causano più morti, utilizzando tecniche e tecnologie semplici e applicabili al contesto. Ricerca soluzioni sostenibili e permanenti attraverso il rafforzamento del sistema sanitario locale, l’abilitazione del personale e delle strutture esistenti affinché siano in grado di operare con efficienza e in autonomia.
Sosteniblilità
Il modello di intervento del CCM è impostato sulla valorizzazione delle risorse umane, economiche e naturali locali. In tal senso agisce attraverso il capacity building, il training on the job, il task shifting e la sensibilizzazione delle comunità.
Obiettivi
In linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile – SDG, il CCM individua nella riduzione dei tassi di mortalità materna e infantile, nella lotta alle grandi pandemie e nell’impegno a rafforzare concretamente i sistemi sanitari locali, gli obiettivi principali della sua azione.
Adottando l’accezione di “salute” come benessere generale dell’individuo e della sua comunità, collegata a diversi determinanti della salute, l’impegno del CCM tocca numerosi altri SDG – come la parità di genere, l’acqua e l’igiene, la partnership.
Ambiti di attività
Salute di mamme, bambini e adolescenti
Il CCM Lavora per aumentare l’offerta di servizi sanitari di qualità e il loro accesso, in particolare fra le popolazioni più povere dell’Africa rurale. Attraverso percorsi di capacity building, forma il personale sanitario locale affinché sia in grado di accompagnare e assistere le donne durante la gravidanza e il parto, condivide con volontari di comunità, medici e infermieri le competenze necessarie per seguire nelle prime ore di vita e nei giorni immediatamente successivi tanti neonati, garantendo nutrimento, cure e assistenza, assicura la presenza di operatori sanitari capaci di intervenire nei casi in cui siano necessari interventi salva-vita (es. parto cesareo). Promuove inoltre l’informazione fra le donne e nelle comunità in merito alla pianificazione familiare e all’uso dei servizi sanitari sia per la prevenzione che per la cura.
Il CCM dà grande spazio anche al rafforzamento della rete di operatori sanitari sul territorio, rendendola il più capillare possibile e assicurando così vaccinazioni, diagnosi e cura dei bambini, spesso affetti da malattie respiratorie e intestinali. Supporta la realizzazione di sistemi di trasporto in grado di trasferire i casi urgenti a ospedali funzionanti e dotati di sale operatorie.