Il convegno dei cinque
PaeseItalia
Anno1946-1990
Genererotocalco
Lingua originaleitaliano
Realizzazione
AutoriEmilio Servadio
Emittente radiofonicaProgramma Nazionale

Il convegno dei cinque è stato un talk show radiofonico italiano. Essendo andato in onda per quarantaquattro anni, è stato uno dei più longevi programmi radiofonici italiani.

Storia

Nel gennaio del 1946, Emilio Servadio, chiamato dalla Direzione della RAI di Roma, per alcune offerte di collaborazione, pone le basi per una nuova trasmissione, che aveva come progetto centrale quello di riunire un gruppo di esperti che, davanti ad un microfono, rispondessero alle domande degli ascoltatori pervenute per lettera. Nacque così la storica trasmissione Il convegno dei cinque destinata a divenire una delle più longeve dell'Azienda, e che vide come ospite molto frequente proprio il professor Servadio, mentre si avvicendavano intorno al tavolo vari esperti italiani, cultori delle diverse discipline.

Il primo gruppo, che partecipò all'inizio delle trasmissioni a partire dal mese di aprile del 1946, era composto, oltre che dallo stesso Servadio, dall'abate Giuseppe Ricciotti, biblista, autore di una celebre Vita di Gesù Cristo, Ugo Maraldi, fisico e docente universitario, Nicola Perrotti, medico psicologo, vice Alto Commissario per la Sanità Pubblica e Silvio D'Amico, giornalista e critico teatrale.

La formula venne successivamente semplificata: venivano invitati cinque intellettuali, uno dei quali fungeva da moderatore, che dovevano confrontarsi su di un tema d'interesse generale[1], che veniva rivelato loro solo il giorno precedente[2].

Il programma era settimanale[1], curato dalla direzione servizi giornalistici e andava in onda sul Programma Nazionale[3].

Note

  1. ^ a b sito Storiaeletteratura
  2. ^ sito Radio Techeté
  3. ^ Annuario RAI. Relazione e bilancio dell'esercizio 1957, Torino, ERI, giugno 1958

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Televisione

Negli anni cinquanta la Rai costruì la serie di grandi trasmettitori televisivi: Monte Penice, Monte di Portofino, Monte Peglia e Monte Serra nel 1953, Monte Venda nel 1954, Monte Faito nel 1955; nel 1956 la rete venne completata con gli impianti di Monte Argentario, Monte Conero, Monte Nerone, Monte Vergine, Monte Caccia, Monte Sambuco, Monte Scuro, Gambarie, Monte Pellegrino, Monte Soro, Monte Limbara e Punta Badde Urbara[1].

via Teulada

Nascita filodiffusione

abbonamenti

Note

  1. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Annuario1988

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Note


Bibliografia

  • Rudolf Stöber, Deutsche Pressegeschichte. Von den Anfängen bis zur Gegenwart, 2^ ed. ampliata, Costanza, UVK-Verlags-Gesellschaft, 2005, ISBN 3-8252-2716-2.

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sito ufficiale

Bibliografia

  • (PT) José António Madeira, O primeiro centenário do Observatório Astronómico de Lisboa, 1861-1961, 1962.
  • (PT) Observatorio Astronomico de Lisboa, n. 135, Arquitectura, 1° ottobre 1974.
  • (PT) DREL, Observatório Astronómico de Lisboa, in Monumentos, n. 14, DGEMN, 1° marzo 2001, p. 143.

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