Arco Clementino
L'arco Clementino rappresenta una delle testimonianze del grande architetto Luigi Vanvitelli ad Ancona.
Arco Clementino | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | Marche |
Località | Ancona |
Coordinate | 43°37′31.08″N 13°30′18″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Inaugurazione | 1738 |
Stile | neoclassico con colonne in stile dorico |
Realizzazione | |
Architetto | Luigi Vanvitelli |
Storia e architettura
Fu eretto, su proposta del Vanvitelli, in onore di papa Clemente XII, per volontà del Senato anconetano, riconoscente nei confronti del pontefice che, vero e proprio mecenate di Ancona, concesse alla città il porto franco, dando nuovo impulso ai secolari traffici navali, ed incaricò il famoso architetto di ridisegnarne il porto. Fu così che sorsero il Lazzaretto e il Molo nuovo[1].
L'arco Clementino è la porta di ingresso in città dal mare; sorge nel punto in cui il Molo nuovo si innesta nell'antico molo romano, sul quale già si ergeva dal I secolo d.C. l'arco di Traiano. Nelle intenzioni dei promotori del progetto, l'Arco Clementino avrebbe dovuto oscurare la vista del pagano Arco di Traiano: sul suo attico avrebbe dovuto essere collocata la statua benedicente di Clemente XII (come testimoniano i disegni originali del Vanvitelli[2]) e il conio di una medaglia onorifica fatta realizzare dagli anconetani e donata al pontefice[3], rappresentando così, assieme al Duomo in alto sul colle Guasco, la prima immagine che si sarebbe proposta ai naviganti al momento dell'ingresso nel porto dorico[1].
Venne quindi acquistata a Roma una statua del papa benedicente, opera dello sculture Agostino Cornacchini (1738), che venne trasportata ad Ancona. A quel punto ci si accorse che la struttura dell'arco, edificato in mattoni e con la sola facciata rivolta verso il mare in travertino, non avrebbe potuto reggere il notevole peso della statua in marmo. Pertanto, in attesa di poter trovare le risorse finanziarie per i lavori di consolidamento e rinforzo della struttura dell'Arco, il Senato anconetano deliberò di collocare la statua, "provvisoriamente", al centro della Piazza Grande (detta anche "del Comune") che, a causa della presenza della scultura, venne subito ribattezzata dagli anconetani Piazza del Papa[4]. Inutile che dire che la statua di Clemente XII rimase là dove tuttora si trova, vuoi per la cronica mancanza di fondi per la ristrutturazione dell'Arco Clementino, vuoi per l'affezione che gli anconetani manifestarono per la nuova sistemazione della piazza che acquistò una dimensione monumentale e scenografica che in passato le mancava[1]
Dal punto di vista estetico notevoli risultano gli effetti soprattutto dalla parte rivolta verso il mare, in travertino. La scelta, che può sembrare singolare, di lasciare la facciata verso la città in semplice laterizio si può capire ricordando che l'arco fungeva da porta di città e che dunque il suo prospetto principale era, come di consuetudine, rivolto verso l'esterno[1].
A causa della morte del Vanvitelli l'arco rimase incompleto; successivamente l'opera fu ripresa per volere di papa Benedetto XIV e venne affidata all'architetto Filippo Marchionni, che completò anche il molo nuovo.
Note
- ^ a b c d Arco Clementino, su comune.ancona.gov.it, Cultura e Turismo - Città di Ancona.
- ^ Si veda l'ovale con l'immagine dell'Arco Clementino con in cima la statua del papa Clemente XII nella stampa per incisione su rame di Giuseppe Vasi (1738), su disegno di Luigi Vanvitelli, edita a Roma nella calcografia R.C.A. al Piè di Marmo, conservata nell'archivio di Storia della Città del Comune di Ancona, riprodotta in Ancona e la sua cattedrale, rappresentazioni grafiche nel tempo, catalogo della mostra omonima, Casa editrice Nuove Ricerche, Ancona, 1999
- ^ Una delle due medaglie donate a papa Clemente XII dal Senato anconetano è riprodotta nel sito del Sistema Museale della Provincia di Ancona Archiviato il 23 settembre 2016 in Internet Archive.
- ^ Il toponimo resiste ancora nell'uso comune, a dispetto della nuova denominazione di Piazza del Plebiscito, assegnata al luogo in seguito al plebiscito del 4 novembre 1860 che lì si svolse, ufficializzando l'ingresso delle Marche nel Regno di Sardegna, poi Regno d'Italia.
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Collegamenti esterni
- Cultura e Turismo - Città di Ancona: Arco Clementino, su comune.ancona.gov.it.