Assedio di Gerusalemme (1244)

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L'assedio di Gerusalemme del 1244 ebbe luogo dopo la cosiddetta Sesta Crociata, allorché i Corasmi conquistarono la Città Santa il 15 luglio 1244.

Assedio di Gerusalemme
parte Crociate
Data15 luglio 1244
LuogoGerusalemme
EsitoVittoria dell'Impero corasmio e degli Ayyubidi
Gerusalemme saccheggiata
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
InferioriSconosciuti
Perdite
SconosciuteSconosciute
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Gerualemme era tornata sotto controllo cristiano in base all'accordo raggiunto dall'Imperatore Federico II di Svevia e il Sultano ayyubide al-Malik al-Kamil nel 1228. L'accordo, accompagnato da una tregua ventennale, prevedeva anche il controllo crociato di Betlemme, di Nazaret e di un certo numero di castelli dell'area.
Tuttavia Gerusalemme non rimase a lungo in mani cristiane, né la città aveva sufficiente territorio attorno che potesse consentirle una vita normale.

Morto al-Malik al-Kāmil, nuovo Sultano era diventato al-ʿĀdil II e poi al-Salih Ayyub. Costui invitò le forze corasmie (profughe dopo la caduta del loro regno ad opera di Gengis Khan e messesi al soldo del miglior offerente nell'area siro-palestinese come milizie mercenarie) a riprendere per suo conto il controllo della città.

L'opera fu facilmente portata a compimento e, dopo un breve assedio (facilitato dalla mancanza di difese murarie, in base all'accordo tra Federico II e al-Malik al-Kāmil), Gerusalemme fu completamente rasa al suolo.

La Settima Crociata guidata da Luigi IX di Francia fu motivata dalla volontà di vendicare il massacro seguito alla conquista delle truppe del Khwārezm-Shāh, ma l'impresa si risolse in un disastro contro l'ascendente dinastia dei Mamelucchi.

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