Koolhoven F.K.59
Il Koolhoven F.K.59 era un idrovolante bimotore da ricognizione marittima sviluppato dall'azienda aeronautica olandese Koolhoven nella seconda metà degli anni trenta del XX Secolo, e rimasto allo stadio di mock-up.[2]
Koolhoven F.K.59 | |
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Descrizione | |
Tipo | idrovolante da ricognizione marittima |
Equipaggio | 4 |
Costruttore | ![]() |
Esemplari | 142 |
Dimensioni e pesi | |
Apertura alare | m |
Propulsione | |
Motore | due Bristol Mercury VIII o XV |
Armamento | |
Bombe | un siluro aereo da 600 o 800 kg |
i dati sono estratti da Den Ouden[1] | |
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Storia del progetto
Dopo la metà degli anni trenta del XX Secolo molti paesi con accesso al mare, cercarono di dotarsi di idrovolanti da ricognizione marittima ed aerosiluramento per controllare le vie di accesso marittime.[2] Particolare attenzione fu dedicata agli idrovolanti in questa categoria, perché, a differenza del classico bombardiere erano in grado di operare direttamente dalle acque marine o lacustri, e non dipendevano da basi terrestri.[2] Anche negli impianti olandese della Koolhoven si iniziò, Nel 1937[1] l'ufficio tecnico della Koolhoven iniziò a progettare un velivolo di questo tipo, sperando di suscitare l'interesse di alcune della aviazioni dei paesi più piccoli, come il Portogallo,[1] la Norvegia e la Svezia.[2]
Descrizione tecnica
Idrovolante da ricognizione, monoplano, bimotore di costruzione mista, spinto da due motori Bristol Mercury VIII o XV posizionati in gondole alari. Due galleggianti, del tipo americano Edo, erano collocati tra lo scafo e le ali.[1] A seconda del personale previsto, l'equipaggio poteva variare da tre o quattro persone. La carlinga era riccamente dotata di vetri per consentire una migliore osservazione ai componenti dell'equipaggio.[2] Quest'ultimo posizionato nello scafo prevedeva nella parte anteriore l'osservatore (che agiva anche nel ruolo di navigatore e bombardiere), poi il pilota in mezzo, ed infine il radiotelegrafista/mitragliere. In fondo, nella parte centrale della fusoliera, vi era il vano bombe, che conteneva bombe di profondità antisommergibili o un siluro aereo da 600-800 kg.[2]
Impiego operativo
Nel 1938 fu costruito mock-up in legno di una parte dell'F.K.59, composto da circa 2/3 della fusoliera, dalla cabina dell'equipaggio con la stiva bombe, un pezzo centrale dell'ala sinistra con mezza gondola motore e il galleggiante di sinistra.[1] Nello stesso anno le delegazioni delle aviazioni navali di Norvegia e Svezia visionarono il mock-up, ma non vi fu alcuna stipula di contratti per l'esportazione,[2] in quanto le due nazioni gli preferirono l'Heinkel He 115, così come il Portogallo.[1] Sempre nel corso del 1938 la Marine Luchtvaartdienst (MLD) olandese si interessò all'acquisto di una simile categoria di idrovolanti con cui sostituire gli obsoleti Fokker T.IV.[2] Tuttavia, nel 1939, la MLD scelse di acquistare il progetto dell'idrovolante bimotore Fokker T.VIIIW[N 1] e così, senza altri sviluppi, il progetto dell'idrovolante F.K.59 fu abbandonato.[2]
Note
Annotazioni
- ^ Infatti la Fokker era da molti anni la principale ditta fornitrice di aerei per la Marine Luchtvaartdienst (MLD).
Fonti
Bibliografia
- (EN) Ryan K. Noppen, Blue Skies, Orange Wings. The Global Reach of Dutch Aviation in War and Peace, 1914-1945, Grand Rapids, Michigan, W.M. B. Eermands Publishang Co., 2016, ISBN 0-80284-870-2.
- (NL) Theo Wesselink, Thijs Postma, De Nederlandse vliegtuigen, Haarlem, Romem, 1982, ISBN 9-02283-792-0.
- (NL) Theo Wesselink, Thijs Postma, Koolhoven. Nederlands vliegtuigbouwer in de schaduw van Fokker, Bussum, Unieboek BV, 1981.
Collegamenti esterni
- (EN) Alex Den Ouden, The aircraft designer Frederik (Frits) Koolhoven, in Den Ouden, http://www.alexdenouden.nl. URL consultato il 12 settembre 2008.