Aldo Giuffré
Aldo Giuffré (Napoli, 10 aprile 1924 – Roma, 26 giugno 2010) è stato un attore e drammaturgo italiano; anche doppiatore, regista e scrittore. Ha scritto infatti quattro romanzi, tre dei quali editi dalla casa editrice Guida di Napoli. Noto al grande pubblico anche per il suo sodalizio artistico con il fratello Carlo Giuffré.

Biografia
Arrivò direttamente dal teatro, dove visse una lunga gavetta che gli consentì di sperimentarsi in diversi stili espressivi, sviluppando una grande versatilità che lo fece oscillare con estrema facilità dal comico al drammatico. Debuttò nel 1947 in Napoli milionaria con la compagnia di Eduardo De Filippo, che fu per lui il suo primo grande maestro, ma non l'unico: importanti furono nel suo percorso anche Giorgio Strehler e Cesco Baseggio. Nel giugno del 1979 un'operazione alla corda vocale sinistra lo privò della sua pastosa voce, ma non gli impedì di continuare nella recitazione.
È stato sposato con l'attrice Liana Trouché, morta in circostanze drammatiche in un incidente stradale, nei pressi dell'uscita di "Vallata" dell'autostrada A16, accaduto mentre si trovava su un'Alfa 6 assieme al collega attore Gino Bramieri, che era alla guida (i due stavano portando avanti le repliche teatrali dello spettacolo di Terzoli e Vaime Felici e contenti, diretti da Garinei e Giovannini).
Giuffré è morto all'età di 86 anni all'Ospedale San Filippo Neri di Roma la notte del 26 giugno 2010, e riposa al cimitero di Prima Porta.
La radio
Entrò in radio non ancora ventenne, quando fu assunto presso la sede di Napoli come annunciatore. Passato alla Rai di Roma, dai microfoni di via Asiago annunciò, il 25 aprile 1945, la fine della guerra.
Non dimenticò mai, tuttavia, la radio, ai cui microfoni interpretò radiodrammi e testi teatrali, da La fidanzata del bersagliere (1960) a O di uno o di nessuno di Pirandello (1965), da Il compleanno di Pinter (1965) a Improvvisamente una notte di Paso (1967), da I corvi del signor Walsh di Sheimer a Il malato immaginario di Molière, passando per trasmissioni di intrattenimento come Gran varietà, Voi ed io (1970) e Ciao domenica (1974).
Il teatro
Tornato a Napoli, recitò dal 1947 al 1950 nuovamente nella compagnia di Eduardo De Filippo (Filumena Marturano, Questi fantasmi!, Le bugie con le gambe lunghe, Le voci di dentro, La grande magia, La paura numero uno) con la quale rimase fino al 1952, abbandonandola di tanto in tanto per interpretare, nonostante il suo passato artistico "dialettale", i grandi classici del palcoscenico come Čechov e Goldoni, nelle elaborazioni di Luchino Visconti e Anna Magnani.
Affrontò ancora il teatro in lingua nel 1950, debuttando a Roma con Andreina Pagnani in Chéri di Colette. Dopo aver lavorato con Luchino Visconti a Roma e Puecher a Napoli, si trasferì al Piccolo Teatro di Milano, offrendo una memorabile interpretazione in Le notti dell'ira (1956, per la regia di Strehler).
Nella stagione teatrale 1972-1973 iniziò a recitare insieme col fratello Carlo (nella commedia Un coperto di più di Maurizio Costanzo), con il quale formò poi una compagnia durata circa dieci anni.
Il cinema
L'approdo al cinema avvenne nel 1947, mentre ancora lavorava con Eduardo De Filippo. Esordì nel film drammatico Assunta Spina di Mario Mattoli, con Anna Magnani dimostrando di essere in grado di cimentarsi anche con un genere così intenso.
Recitò in altri vari film tra cui Ieri, oggi, domani di Vittorio De Sica (1963) e Il buono, il brutto, il cattivo (1966) di Sergio Leone, passando per innumerevoli film con Totò fino alle commedie degli anni settanta. La sua ultima apparizione cinematografica fu in La repubblica di San Gennaro di Massimo Costa (2003).
Nel corso della sua lunga carriera, circa sessant'anni, Aldo Giuffré ha ricevuto numerosi premi in campo teatrale, cinematografico e televisivo, tra i quali per due volte il Premio Simpatia (1974 e 1984) in Campidoglio e il David di Donatello per il film Mi manda Picone di Nanni Loy.
La televisione
Dal 1960 si dedicò soprattutto alla televisione: inaugurò nel 1961 le trasmissioni del secondo canale con La trincea di Dessì e continuò prendendo parte a numerose commedie e conducendo alcune trasmissioni di varietà grazie alle sue doti di attore che si rivelarono al pubblico del piccolo schermo nelle numerose apparizioni in spettacoli di prosa. Partecipò anche ad originali e sceneggiati televisivi, tra cui La figlia del capitano (1965), nel ruolo del tenente Svabrin, e gli episodi della serie Le avventure di Laura Storm. Nel 1973 condusse il varietà Senza rete.
Teatro
- Napoli milionaria di Eduardo De Filippo, regia di Eduardo De Filippo (1947)
- Le bugie con le gambe lunghe di Eduardo De Filippo, regia di Eduardo De Filippo (1947)
- Chi è cchiu' felice 'e me! di Eduardo De Filippo, regia di Eduardo De Filippo (1947)
- La grande magia di Eduardo De Filippo, regia di Eduardo De Filippo (1948)
- Le voci di dentro di Eduardo De Filippo, regia di Eduardo De Filippo (1948)
- Quinto piano, ti saluto di Eduardo De Filippo, regia di Eduardo De Filippo (1948)
- Uomo e galantuomo di Eduardo De Filippo, regia di Eduardo De Filippo (1949)
- La paura numero uno di Eduardo De Filippo, regia di Eduardo De Filippo (1950)
- Le tre sorelle di Anton Čechov, regia di Luchino Visconti (1952)
- La locandiera di Carlo Goldoni, regia di Luchino Visconti (1952)
- Un mese in campagna di Ivan Sergeevič Turgenev, regia di Orazio Costa (1952)
- Lazzaro di Luigi Pirandello, regia di Claudio Fino (1952)
- Chéri di Léopold Marchand, (da Colette), regia di André Bersacq (1952)
- Capitan Carvallo di Denis Cannan, regia di Mario Ferrero (1952)
- C'era una volta una piccola strega di John William Van Druten, regia di Lucio Chiavarelli (1953)
- Crimine perfetto di Frederick Knott, regia di Lucio Chiavarelli (1953)
- I desideri del settimo anno di George Axelrod regia di Lucio Chiavarelli (1953)
- Il pellicano ribelle di Enrico Bassano, regia di Lucio Chiavarelli (1953)
- Una vita per il vento di André Obey, regia di Giulio Pacuvio (1955)
- I nemici non mandano fiori di Pedro Bloch, regia di Andrea Camilleri (1955)
- Questa sera si recita a soggetto di Luigi Pirandello, regia di Guido Salvini (1957)
- Mariana Pineda di Federico García Lorca, regia Lucio Chiavarelli (1957)
- Con l'amore non si scherza di Alfred de Musset, regia di Roberto Ciuni (1957)
- Gl'innamorati di Carlo Goldoni, regia di Nico Pepe (1957)
- Caviale e lenticchie di Giulio Scarnicci e Renzo Tarabusi (riduzione di Aldo Giuffrè), regia di Giulio Scarnicci e Renzo Tarabusi (1957)
- Mettiamo le carte in tavola di Aldo Giuffré e Antonio Ghirelli, regia di Ugo Fasano (1957)
- L'ultimo scugnizzo di Raffaele Viviani, regia di Vittorio Viviani (1957)
- L'uovo di Felicien Marceau, regia di Luciano Salce (1958)
- I grilli intorno alla casa di Luigi Sarzano, regia di Accursio Di Leo (1958)
- Gli straccioni di Annibal Caro, regia di Guido Salvini (1959)
- Racconto d'inverno di William Shakespeare, regia di Guido Salvini (1959)
- Mercadet, l'affarista di Honoré de Balzac, regia di Virginio Puecher (1959)
- La lupa, da Giovanni Verga, regia di Giuseppe Di Martino (1962)
- Il muro del silenzio di Paolo Messina, regia di Ottavio Spadaro (1962)
- Le catacombe o Le donne confuse di Franca Valeri, regia di Vittorio Caprioli (1963)
- Le notti dell'ira di Armand Salacrou, regia di Giorgio Strehler (1964)
- Vestire gli ignudi di Luigi Pirandello, regia di Gianni Santuccio (1964)
- Don Pietro Caruso di Roberto Bracco, regia di Maner Lualdi (1964)
- Inquisizione di Diego Fabbri, regia di Sergio Velitti (1964)
- I sogni muoiono all'alba di Indro Montanelli, regia di Maner Lualdi (1964)
- La donna nell'armadio di Ennio Flaiano, regia di Gianni Santuccio (1964)
- Hanno rapito il presidente di Dino Verde, regia di Luigi Filippo D’Amico (1965)
- Santa Giovanna di George Bernard Shaw, regia di Franco Enriquez (1967)
- La morte di Flavia e delle sue bambole di Salvato Cappelli, regia di Silverio Blasi (1967)
- La ragazza di Stoccolma di Alfonso Leto, regia di Ruggero Jacobbi (1968)
- Spirito allegro di Noel Coward, regia di Daniele D'Anza (1969)
- Otto mele per Eva di Gabriel Arout (da Anton Čechov), regia di Daniele D'Anza (1970)
- Un coperto in più di Maurizio Costanzo, regia di Carlo Giuffré (1972)
- Lascio alle mie donne di Diego Fabbri, regia di Daniele D'Anza (1972)
- La sera del sabato di Guglielmo Giannini, regia di Aldo Giuffrè (1974)
- Al ladro! Al ladro! di Pier Benedetto Bertoli, regia di Aldo Giuffrè (1975)
- 'O juorno 'e San Michele di Elvio Porta, regia di Mico Galdieri (1977)
- Notà Pettolone di Pietro Trinchera, regia di Mico Galdieri (1978)
- Serata con Petito, su testi di Antonio Petito, regia di Gennaro Magliulo (1979)
- A che servono questi quattrini? di Armando Curcio, regia di Carlo Giuffré (1979)
- Quando l'amore era mortal peccato di Pietro Trinchera, regia di Carlo Giuffré (1980)
- I casi sono due di Armando Curcio, regia di Carlo Giuffré (1981)
- La fortuna con l'effe maiuscola di Eduardo De Filippo e Armando Curcio, regia di Carlo Giuffré (1983)
- Rispettabile pubblico!, su testi di Antonio Petito, regia di Carlo Giuffré (1985)
- L'amico di papà di Eduardo Scarpetta, regia di Aldo Giuffrè (1988)
- Fine del gioco di Aldo Giuffrè e Bruno Colella, regia di Aldo Giuffrè (1988)
- Turandot di Carlo Gozzi (adattamento di Luigi Lunari), regia di Luca De Fusco (1988)
- Aida di Antonio Petito, regia di Armando Pugliese (1989)
- La signora è cotta? di Aldo Giuffrè, regia di Aldo Giuffrè (1989)
- On va faire la cocotte di George Feydeau, regia di Aldo Giuffrè (1990)
- Parole d'amore di Aldo Giuffrè, regia di Aldo Giuffrè (1990)
- La lettera di mammà di Peppino De Filippo, regia di Aldo Giuffrè (1991)
- I ragazzi irresistibili di Neil Simon, regia di Marco Parodi (1991)
- Adddio Amadeus, benvenuto Mozart di Aldo Giuffrè e Tony Stefanucci, regia di Aldo Giuffrè (1991)
- Sarà stato Giovannino di Paola Riccora, regia di Aldo Giuffrè (1992)
- Pellecchia, la guerra e l'amor da Maurice Hennequin, regia di Aldo Giuffrè (1992)
- 'O tuono 'e marzo di Eduardo Scarpetta, regia di Aldo Giuffrè
- Ma c'è papà di Peppino De Filippo e Titina De Filippo, regia di Aldo Giuffrè (1993)
- La risposta è no! di Augusto Carloni e Aldo Giuffrè, regia di Aldo Giuffrè (1993)
- La fortuna con l'effe maiuscola di Eduardo De Filippo e Armando Curcio, regia di Carlo Giuffré (1996)
- Si fa per ridere di Aldo Giuffré, regia di Aldo Giuffrè (1996)
- Il medico dei pazzi di Eduardo Scarpetta, regia di Aldo Giuffrè (1998)
- Il malato immaginario di Molière, regia di Aldo Giuffrè (1999)
- L'uomo, la bestia e la virtù di Luigi Pirandello, regia Aldo Giuffrè (2000)
- La bottega del caffè di Rainer Werner Fassbinder (da Carlo Goldoni), regia di Massimo Belli (2002)
- Una commedia in famiglia di Eduardo Scarpetta, regia di Aldo Giuffrè (2003)
Filmografia
Cinema
- Assunta Spina, regia di Mario Mattoli (1948)
- L'imperatore di Capri, regia di Luigi Comencini (1949)
- I cadetti di Guascogna, regia di Mario Mattoli (1950)
- Vita da cani, regia di Steno e Monicelli (1950)
- Napoli milionaria, regia di Eduardo De Filippo (1950)
- Tototarzan, regia di Mario Mattoli (1950)
- Totò sceicco, regia di Mario Mattoli (1950)
- Filumena Marturano, regia di Eduardo De Filippo (1951)
- Totò terzo uomo, regia di Mario Mattoli (1951)
- Il padrone del vapore, regia di Mario Mattoli (1951)
- Guardie e ladri, regia di Steno e Monicelli (1951)
- La macchina ammazzacattivi, regia di Roberto Rossellini (1952)
- Cinque poveri in automobile, regia di Mario Mattoli (1952)
- La figlia del diavolo, regia di Primo Zeglio (1952)
- Un turco napoletano, regia di Mario Mattoli (1953)
- Capitan Fantasma, regia di Primo Zeglio (1953)
- Ti ho sempre amato!, regia di Mario Costa (1953)
- Villa Borghese, regia di Gianni Franciolini (1953)
- Carosello napoletano, regia di Ettore Giannini (1954)
- Il medico dei pazzi, regia di Mario Mattoli (1954)
- Le signorine dello 04, regia di Gianni Franciolini (1955)
- Totò all'inferno, regia di Camillo Mastrocinque (1955)
- Racconti romani, regia di Gianni Franciolini (1955)
- Peccato di castità, regia di Gianni Franciolini (1956)
- I giorni più belli, regia di Mario Mattoli (1956)
- Malafemmena, regia di Armando Fizzarotti (1957)
- Rascel marine, regia di Guido Leoni (1958)
- Lui, lei e il nonno, regia di Anton Giulio Majano (1959)
- I magliari, regia di Francesco Rosi (1959)
- Juke box - Urli d'amore, regia di Mauro Morassi (1959)
- I piaceri del sabato notte, regia di Daniele D'Anza (1960)
- Il carabiniere a cavallo, regia di Carlo Lizzani (1961)
- Il re di Poggioreale, regia di Duilio Coletti (1961)
- I due nemici, regia di Guy Hamilton (1962)
- Il segugio, regia di Bernard Roland (1962)
- I due della legione, regia di Lucio Fulci (1962)
- Le quattro giornate di Napoli, regia di Nanni Loy (1962)
- I cuori infranti, episodio La manina di Fatma, regia di Vittorio Caprioli (1963)
- Il giorno più corto, non accreditato, regia di Sergio Corbucci (1963)
- Adelina, episodio di Ieri, oggi, domani, regia di Vittorio De Sica (1963)
- Ercole, Sansone e Maciste, regia di Pietro Francisci (1963)
- Totò contro il pirata nero, regia di Fernando Cerchio (1964)
- I marziani hanno 12 mani, regia di Castellano e Pipolo (1964)
- Due mafiosi nel Far West, regia di Giorgio Simonelli (1964)
- L'idea fissa, episodio L'ultima carta, regia di Gianni Puccini (1964)
- Letti sbagliati, episodio Il complicato, regia di Steno (1965)
- Gli amanti latini, episodio Il telefono consolatore, regia di Mario Costa (1965)
- Usi e costumi, episodio di Made in Italy, regia di Nanni Loy (1965)
- Spiaggia libera, regia di Marino Girolami (1965)
- La fabbrica dei soldi, regia di Jean-Claude Roy, Juan Estelrich e Riccardo Pazzaglia (1965)
- Le sedicenni, regia di Luigi Petrini (1965)
- Il buono, il brutto, il cattivo, regia di Sergio Leone (1966)
- I diamanti che nessuno voleva rubare, regia di Gino Mangini (1967)
- Questi fantasmi, regia di Renato Castellani (1967)
- La più bella coppia del mondo, regia di Camillo Mastrocinque (1968)
- Certo, certissimo... anzi probabile, regia di Marcello Fondato (1969)
- Scacco alla regina, regia di Pasquale Festa Campanile (1969)
- Con quale amore, con quanto amore, regia di Pasquale Festa Campanile (1970)
- Cerca di capirmi, regia di Mariano Laurenti (1970)
- Quando le donne avevano la coda, regia di Pasquale Festa Campanile (1970)
- Quando gli uomini armarono la clava e... con le donne fecero din don, regia di Bruno Corbucci (1971)
- La strana legge del dott. Menga, regia di Fernando Merino (1971)
- Ettore lo fusto, regia di Enzo G. Castellari (1972)
- La violenza: quinto potere, regia di Florestano Vancini (1972)
- Furto di sera bel colpo si spera, regia di Mariano Laurenti (1973)
- Gli eroi, regia di Duccio Tessari (1973)
- Il tuo piacere è il mio, regia di Claudio Racca (1973)
- Il brigadiere Pasquale Zagaria ama la mamma e la polizia, regia di Luca Davan (1973)
- Pasqualino Cammarata... capitano di fregata, regia di Mario Amendola (1974)
- Il testimone deve tacere, regia di Giuseppe Rosati (1974)
- Sesso in testa, regia di Sergio Ammirata (1974)
- Prostituzione, regia di Rino Di Silvestro (1974)
- Colpo in canna, regia di Fernando Di Leo (1974)
- Gente di rispetto, regia di Luigi Zampa (1975)
- La signorina X, episodio di Chi dice donna dice donna, regia di Tonino Cervi (1976)
- L'adolescente, regia di Alfonso Brescia (1976)
- La prima notte di nozze, regia di Corrado Prisco (1976)
- Oh, Serafina!, regia di Alberto Lattuada (1976)
- Tre sotto il lenzuolo, regia di Michele Massimo Tarantini (1979)
- Ciao marziano, regia di Pier Francesco Pingitore (1980)
- Zappatore, regia di Alfonso Brescia (1980)
- Carcerato, regia di Alfonso Brescia (1981)
- Per favore, occupati di Amelia, regia di Flavio Mogherini (1982)
- Mi manda Picone, regia di Nanni Loy (1984)
- L'ultima scena, regia di Nino Russo (1988)
- Mortacci, regia di Sergio Citti (1989)
- Scugnizzi, regia di Nanni Loy (1989)
- Il mare, non c'è paragone, regia di Eduardo Tartaglia (2002)
- Rosa Funzeca, regia di Aurelio Grimaldi (2002)
- La repubblica di San Gennaro, regia di Massimo Costa (2003)
Televisione
- Madre allegria, regia di Anton Giulio Majano, trasmessa il 24 dicembre 1954.
- I masnadieri di Friedrich Schiller, regia di Anton Giulio Majano, trasmessa il 2 ottobre 1959.
- Tre poveri in campagna, regia di Peppino De Filippo, trasmessa il 25 settembre 1960.
- Macbeth di William Shakespeare, regia di Alessandro Brissoni, trasmessa il 4 novembre 1960.
- Tenente Sheridan (2 episodi, 1959-1960)
- Racconti dell'Italia di ieri - Terno secco (1961) Film Tv
- La trincea (1961) Film Tv, regia di Vittorio Cottafavi
- Racconti dell'Italia di oggi - Una lapide in Via Mazzini (1962) Film Tv
- Operazione Vega (1962) Film Tv
- Scherzoso ma non troppo (1964) Film Tv
- Antonello capobrigante calabrese (1964) Film Tv
- La maschera e il volto (1964) Film Tv
- La potenza delle tenebre (1965) Film Tv
- La figlia del capitano (1965) Serie Tv
- La sera del sabato (1966) Film Tv
- Le avventure di Laura Storm (7 episodi, 1965-1966)
- L'idolo delle scene (1967) Film Tv
- Il mestiere di vincere (1968) Miniserie Tv
- Nero Wolfe (1 episodio, 1969)
- Quel negozio di piazza Navona (1969) Miniserie Tv
- Mai di sabato signora Lisistrata, regia di Vito Molinari (1971)
- Aeroporto internazionale (1 episodio, 1985)
- Il morso del serpente, regia di Luigi Parisi - film TV (1999)
- Suherio (2004) Film Tv
- L'inferno della Poesia Napoletana - Versi proibiti, ma tanto graditi
Doppiaggio
- Renato Baldini in Il mulatto, Gli scontenti
- Armando Francioli in Cani e gatti
- Vincenzo Musolino in Due soldi di speranza
- Antonio Cifariello in Pane, amore e…
- Armando Curcio in Suor Maria
- Giacomo Furia in Suonno d'ammore
- Renato Carosone in Maruzzella
- Fausto Cigliano in Classe di ferro
- Sergio Bruni in Serenata a Maria
- Walter Santesso in El Alamein
- Franco Fabrizi in Adorabili e bugiarde
- José Juarez in La sfida
- Lex Barker in La scimitarra del saraceno
- Aldo Bufi Landi in Il mattatore
- Serge Reggiani in Tutti a casa
- Jack Palance in Il giudizio universale
- Philippe Leroy in Leoni al sole
- Vittorio Caprioli in A porte chiuse
- Francisco Rabal in I tromboni di frà Diavolo
- Rod Steiger in Le mani sulla città
- Herbert Lom in La capanna dello zio Tom
- Joachim Fuchsberger in Io la conoscevo bene
- Jean Marais in Fantomas contro Scotland Yard (solo nel ruolo di Fantomas)
- Livio Lorenzon in Io non protesto, io amo
- Robert Webber in Qualcuno ha tradito
- Vittorio De Sica in Colpo grosso alla napoletana
- Charles Bronson in I cannoni di San Sebastian
- Frank Wolff in L'amore breve
- Mario Adorf in Gli specialisti
- Peter Finch in Domenica, maledetta domenica
- Fabio Testi in Il carabiniere
Doppiatori
- Pino Locchi in Capitan Fantasma, Il buono, il brutto, il cattivo, Ercole sfida Sansone
- Giuseppe Rinaldi in Due mafiosi nel Far West
Note
Bibliografia
- Dizionario del cinema italiano. Gli attori. Vol. 1: A-L., Gremese Editore, Roma, 2003 ISBN 9788884402134
- Le teche Rai, La prosa televisiva dal 1954 al 2008.
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Aldo Giuffré
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Aldo Giuffré
Collegamenti esterni
- (EN) Aldo Giuffré, su IMDb, IMDb.com.
- Aldo Giuffré, su Cinematografo, Fondazione Ente dello Spettacolo.
- Aldo Giuffré nel Dizionario dello Spettacolo del '900, su delteatro.it.
- Sito ufficiale di Aldo Giuffré, su aldo-giuffré.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 87241267 · ISNI (EN) 0000 0001 0922 2695 · SBN CFIV064891 · LCCN (EN) n2003018085 · GND (DE) 172682193 · BNE (ES) XX1515565 (data) · BNF (FR) cb14181773x (data) · J9U (EN, HE) 987007426816605171 |
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