Il No. 30 Commando, dal 1943 noto come 30 Assault Unit, è stato un'unità dei British Commandos operante nella Seconda guerra mondiale, inizialmente formata per raccogliere informazioni.

No. 30 Commando
Descrizione generale
NazioneRegno Unito (bandiera) Regno Unito
ServizioBritish Commandos
Battaglie/guerreSeconda guerra mondiale
Comandanti
Degni di notaTenente comandante Quintin Theodore Petroe Molesworth Riley[1]
Fonti indicate nel testo principale
Voci su unità militari presenti su Wikipedia

Storia

Secondo alcuni resoconti, l'unità fu schierata per la prima volta durante il raid su Dieppe dell'agosto 1942, nel fallito tentativo di catturare una macchina Enigma e del materiale pertinente.[2]

Nel settembre 1942 ne fu ufficialmente autorizzata la formazione, sotto l'egida del Director of Naval Intelligence. Conosciuto inizialmente come Special Intelligence Unit, comprendeva 33 elementi dei Royal Marines, 34 del British Army e 36 della Royal Navy. Una delle personalità più rilevanti coinvolte era il Commander Ian Fleming (in seguito autore della serie di romanzi di James Bond). L'unità aveva la missione di precedere le forze alleate in avanzata, o di compiere infiltrazioni clandestine nel territorio nemico per terra, mare o aria, impadronendosi di informazioni preziose in forma di codici, documenti, equipaggiamenti o personale.[1] Spesso lavoravano in stretto contatto con le sezioni Field Security dell'Intelligence Corps. Elementi della Special Intelligence Unit erano presenti in tutti i teatri operativi e di solito agivano indipendentemente, raccogliendo informazioni dalle strutture conquistate.[1]

L'unità prese parte agli sbarchi dell'Operazione Torch (novembre 1942), approdando ad ovest di Algeri a Sidi Fredj l'8 novembre.[3] Erano stati muniti di carte dettagliate e fotografie della zona e della periferia della città che ospitava il comando della marina militare italiana. Entro 24 ore tutti gli ordini dii battaglia delle flotte tedesca e italiana, l'elenco dei codici usati in quel periodo ed altri documenti erano stati spediti a Londra.[3]

Rinominato 30 Commando e conosciuto pure come Special Engineering Unit,[1] per la maggior parte del 1943 l'unità, o qualche sua parte, operò nelle Isole greche, Norvegia, Sicilia (Pantelleria) e Corsica.[1] 34 componenti operarono principalmente nelle campagne italiana e dei Balcani. Le sue missioni sono rimaste asseritamente soggette alla normativa sul segreto militare. Il membro più famoso fu forse Johnny Ramensky, uno scassinatore lituano-scozzese.[4] Queste unità erano normalmente infiltrate oltre le linee nemiche con il paracadute.

Nel novembre 1943 l'unità rientrò in Gran Bretagna per prepararsi all'invasione alleata della Francia. Fu rinominata 30 Assault Unit (30AU) in dicembre,[1] e riorganizzata nelle aliquote "A", "B" e "X" (evidentemente in analogia di fatto con le linee di servizio comune delle operazioni interforze). Un distaccamento, dal nome in codice Pikeforce, sbarcò a Juno Beach.

Note

  1. ^ a b c d e f History of 30 Assault Unit 1942-1946, su kcl.ac.uk, Liddell Hart Centre for Military Archives, King's College London. URL consultato il 2 giugno 2010.
  2. ^ Ogrodnik, Irene. "Breaking German codes real reason for 1942 Dieppe raid: historian." Archiviato il 24 October 2012 Data nell'URL non combaciante: 24 ottobre 2012 in Internet Archive. Global News, 9 August 2012. Retrieved: 13 August 2012.
  3. ^ a b Haining, p.33
  4. ^ Feature: Gentle Johnny, su nas.gov.uk, The National Archives of Scotland. URL consultato il 15 settembre 2016.

Bibliografia

  • Mike Chappell, Army Commandos 1940–45, London, Osprey Publishing, 1996, ISBN 1-85532-579-9.
  • Peter Haining, The Mystery of Rommel's Gold: The Search for the Legendary Nazi Treasure, Avana Books, 2007, ISBN 1-84486-053-1.
  • James Ladd, The Royal Marines 1919–1980, London, Jane's, 1980, ISBN 978-0-7106-0011-0.
  • Timothy Moreman, British Commandos 1940–46, Osprey Publishing, 2006, ISBN 1-84176-986-X.

Altre fonti

  • J. A. C. Hugill, The Hazard Mesh, London, Hurst & Blackett, 1946, OCLC 14636090.
  • J. P. Riley, From Pole to Pole, Bluntisham Books, 1989, ISBN 1-871999-02-2.
  • Patrick Dalzel-Job, Arctic Snow to Dust of Normandy, Barnsley, Pen and Sword Military Books, 1991, ISBN 1-84415-238-3.
  • Nicholas Rankin, Ian Fleming's Commandos: The Story of the Legendary 30 Assault Unit, London, Oxford University Press, 2011, ISBN 978-0-19-978282-6.
  • A. Cecil Hampshire, The Secret Navies, London, W. Kimber, 1978, ISBN 0-71830-195-1.

Collegamenti esterni