Marziale Carpinoni (Clusone, 30 novembre 1649Clusone, 5 febbraio 1724) è stato un pittore italiano.

Biografia

Figlio di Giovanni Antonio e nipote del celebre pittore, tra i maggiori del seicento bergamasco Domenico Carpinoni, rimase orfano del padre ed ebbe come tutore lo zio Pietro corriere postale. Nel 1669 a vent'anni, Marziale fu beneficiario del lascito di Ventura Fanzago per giovani studenti nelle arti liberali e potè studiare a Roma per tre anni fino al 1672. Non è provata la sua presenza nella bottega del pittore romano Ciro Ferri: l'influenza della pittura romana di ambito cortonesco fu alquanto limitata su Marziale. La conoscenza di tale pittura probabilmente si limitò alle opere del Ferri presenti in santa Maria Maggiore a Bergamo dal 1667. Tornato in patria, dal è 1685 si stabilì definitivamente a Clusone dove sposò un non bene identificata Maria. Dal matrimonio nacquero tra il 1689 ed è 1699 ben sette figli tra i quali anche Maria Carpinoni citata come pittrice dal Tassi ma senza alcun riferimento preciso alle sue opere. A Clusone, Marziale si dedicò ad una attività pittorica alquanto modesta. Come “ sgrammaticato ripetitore di un linguaggio pittorico non suo, quello barocco romano che non consente paragoni né con la pittura del nonno Domenico ne con quella di Ciro Ferri”[1]

Opere

Note

  1. ^ ciaso
  2. ^ a b c L'attribuzione risulta molto dubbia, se non inconsistente, in quanto le opere potrebbero essere confuse con quelle di altri pittori come Antonio Cifrondi e Domenico Carpinoni
  3. ^ a b c Opere perdute, o la cui documentazione risulta incerta

Bibliografia

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