Campionato mondiale di Formula 1
Il Campionato mondiale di Formula 1 (ufficialmente in inglese FIA Formula One World Championship e sino al 1980 Campionato Mondiali Piloti)[1] è un campionato mondiale automobilistico per vetture di Formula 1 organizzato annualmente dalla Federazione Internazionale dell'Automobile (FIA), il più importante organismo per la regolamentazione di competizioni automobilistiche a carattere internazionale.
Campionato mondiale di Formula 1 | |
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Categoria | automobilismo |
Nazione | internazionale |
Prima edizione | 1950 |
Piloti | 20 |
Squadre | 10 |
Motori | ![]() ![]() ![]() ![]() |
Pneumatici | ![]() |
Pilota campione (2017) | ![]() |
Squadra campione (2017) | Mercedes |
Stagione dell'anno corrente | |
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La prima edizione del campionato si è svolta nel 1950 ed è unanimemente ritenuto la massima espressione dell'automobilismo; si tratta anche dell'unica competizione destinata alle vetture di Formula 1.
Descrizione
Il Campionato mondiale di Formula 1 è composto da un numero variabile di gare che vengono disputate in vari Paesi del mondo tra la primavera e l'autunno. In particolare è composto da gare di velocità per le quali il regolamento più recente prevede una durata massima della gara di due ore.
Nei primi anni il numero di gare, la cui percorrenza era maggiore di quella attuale, è variato da un minimo di 7 ad un massimo di 11. Col passare degli anni tale numero è aumentato sempre più fino ad attestarsi negli ultimi anni tra 16 e 19. Attualmente tutte le gare del campionato sono dei gran premi. In passato non sempre è stato così. Fino al 1960 infatti una delle gare del campionato è stata la 500 Miglia di Indianapolis, le cui vetture partecipanti erano teoricamente ammesse alle altre gare del mondiale. Ma al di fuori di Indianapolis, vi fu una sola partecipazione ad opera di Rodger Ward al Gran Premio degli Stati Uniti del 1959.
Nel 1952-53, "500 miglia" esclusa, il titolo fu conteso con vetture di Formula 2, vetture ammesse, ma fuori classifica, anche in alcune gare del 1966-67.
Di norma la gara si svolge di domenica mentre i due giorni antecedenti sono dedicati alle prove e alle qualificazioni: normalmente il venerdì e il sabato, saltuariamente il giovedì e il sabato. Attualmente il giovedì e il venerdì sono dedicati alle prove, il sabato alle prove e alle qualificazioni. In passato anche il giovedì e il venerdì, oltre che alle prove, erano dedicati alle qualificazioni, mentre la domenica, oltre che alla gara, era dedicata alle prove (durante il cosiddetto warm up).
Le gare si svolgono su vari tipi di circuiti: stradali, cittadini, ovali.
Campionati e titolo assegnato
Il Campionato mondiale di Formula 1 assegna due diversi titoli:
Il primo assegna il titolo di Campione del Mondo di Formula 1 al miglior pilota, il secondo il medesimo titolo al miglior costruttore, con quest'ultimo che viene però assegnato solo dall'edizione del 1958.
Dalla stagione 2014 è stato introdotto un ulteriore trofeo, assegnato al pilota che avrà ottenuto il numero maggiore di pole position durante l'anno.[2]
Albo d'oro
Statistiche
La tabella seguente mostra come sono ripartiti tra le nazioni i 128 titoli di campione del mondo fino ad oggi assegnati. Solo cinque nazioni hanno vinto il Campionato Mondiale Costruttori di Formula Uno. Quattordici invece sono le nazioni che hanno vinto il Campionato Mondiale Piloti di Formula Uno.
Nazione | Titoli di campione del mondo | ||
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totali | piloti | costruttori | |
Regno Unito | 50 | 17 | 33 |
Italia | 19 | 3 | 16 |
Germania | 16 | 12 | 4 |
Brasile | 8 | 8 | 0 |
Austria | 8 | 4 | 4 |
Francia | 7 | 4 | 3 |
Argentina | 5 | 5 | 0 |
Australia | 4 | 4 | 0 |
Finlandia | 4 | 4 | 0 |
Spagna | 2 | 2 | 0 |
Stati Uniti | 2 | 2 | 0 |
Canada | 1 | 1 | 0 |
Nuova Zelanda | 1 | 1 | 0 |
Sudafrica | 1 | 1 | 0 |
totale | 128 | 68 | 60 |
Nazione | Numero di piloti campioni del mondo per nazione |
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Regno Unito | 10 (Hamilton, Stewart, Clark, G. Hill, D. Hill, Hawthorn, Surtees, Hunt, Button, Mansell) |
Brasile | 3 (Fittipaldi, Piquet, Senna) |
Finlandia | 3 (K. Rosberg, Hakkinen, Raikkonen) |
Germania | 3 (M.Schumacher, Vettel, N.Rosberg) |
Italia | 2 (Farina, Ascari) |
Austria | 2 (Rindt, Lauda) |
Australia | 2 (Brabham, Jones) |
Stati Uniti | 2 (P. Hill, Andretti) |
Argentina | 1 (Fangio) |
Francia | 1 (Prost) |
Nuova Zelanda | 1 (Hulme) |
Canada | 1 (J. Villeneuve) |
Spagna | 1 (Alonso) |
Sudafrica | 1 (Scheckter) |
Loghi
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Logo della F1 usato dal 1987 al 1994
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Logo della F1 usato dal 1995 al 2017
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Logo della F1 in uso dal 2018[4]
Note
- ^ In realtà secondo il Yellow Book della FIA 1981, si trattò della creazione di un nuovo campionato e della soppressione del precedente. È attestato infatti dai documenti: «In application of the decisions taken during the FIA Rio Congress of 15th April 1980, the FISA is organising the new "FIA Formula 1 World Championship" from 1st January 1981. As a result, the old "World Championship for Drivers" is suppressed» altrimenti detto in italiano «In applicazione delle decisioni prese durante il congresso della FIA di Rio del 15 aprile 1980, la FISA è in procinto di organizzare la nuova "FIA Formula 1 World Championship" dal 1º gennaio 1981. Di conseguenza la vecchia "World Championship for Drivers" è soppressa». La decisione fu presa stante la scissione, poi rientrata, dei team iscritti alla FOCA di Bernie Ecclestone per evitare che usassero il termine "Formula 1" nel loro campionato, poi abortito, che venne in effetti denominato "World Professional Championship" (guerra FISA-FOCA). Va anche detto che vi era anche la necessità di discriminare il mondiale piloti di F1 da quello riservato ai piloti del Campionato del Mondo Sport Prototipi, istituto nel 1980.
- ^ (EN) New pole position trophy up for grabs in 2014, su formula1.com, 12 dicembre 2013. URL consultato il 16 dicembre 2013.
- ^ Sino al 1980 denominato "Coppa Costruttori".
- ^ L'attesa è finita: ecco il nuovo logo della Formula 1, su ch-it.motorsport.com, 26 novembre 2017.