Elimar I di Oldenburg

Elimar I, noto anche come Egilmar (in italiano Adelmiro o Elimaro) (10401112), fu conte di Oldenburg dal 1101 al 1108.

Elimar I
Conte di Oldenburg
Stemma
Stemma
In carica1101 –
1108
PredecessoreHuno, conte di Oldenburg
SuccessoreElimar II, conte di Oldenburg
Nascita1040
Morte1112
DinastiaCasato degli Oldenburg
ConsorteRichenza di Elsdorf
FigliElimar II
Cristiano
Gertrude
ReligioneCattolico

Egli è noto per essere il più antico antenato patrilineare del casato degli Oldenburg.

Vita

Elimar sposò Richenza (chiamata anche Rikissa o Richeza) la quale, secondo gli annali di Stade, fu la figlia di Dedi (o di Adalger[1]) e Ida di Elsdorf. Elimar ebbe da Richenza tre figli[2]:

  • Elimar II (1070 – 1143), suo successore come conte di Oldenburg;
  • Cristiano (1085 – 1153), morto durante la battaglia Östringsfelde durante il regno di Cristiano I, figlio del fratello Elimar II;
  • Gertrude (1087 – 1108).

Il nome di Elimar si trova anche in una carta datata al 1108. Sua moglie affermava che fosse un discendente di Vitichindo, un celebre difensore della Sassonia e il principale avversario di Carlo Magno durante le guerre sassoni, durate dal 777 al 785, anche se non esiste alcuna prova in merito.[3]

Elimar è l'antenato più antico della linea genealogica maschile del Casato degli Oldenburg, casato che governò il Reame Danese ininterrottamente dal 1448, anche come conti, duchi, re, o imperatori di Norvegia, Svezia, Russia, Oldenburg, Schleswig-Holstein, Lauenburg, e Grecia. I discendenti contemporanei di Elimar includono Margherita II di Danimarca, Harald V di Norvegia, Costantino II di Grecia, Marija Vladimirovna, granduchessa di Russia, Carlo, principe del Galles, gli eredi al trono del reame del Commonwealth, e Cristoforo, Duca di Schleswig-Holstein, il discendente in linea maschile in vita più anziano di Elimar.[4]

Note

  1. ^ Donald C. Jackman, Canes palatini: Dynastic Transplantation and the Cult of St Simeon, p. 8
  2. ^ Brandenburg: Askanische-Markgrafen in Preussen (PDF), su geschichte-online.info., Gotthard Matysik
  3. ^ The Athenæum (1894), p. 494
  4. ^ Michel Huberty, L'Allemagne dynastique, Volume 7, Giraud, 1994, ISBN 2-901138-07-1, ISBN 978-2-901138-07-5