Caorle
Càorle è un comune italiano di 11 606 abitanti[2] della città metropolitana di Venezia in Veneto, situato tra le foci dei fiumi Livenza e Lemene, che si affaccia sul Mare Adriatico a nord est della Laguna di Venezia fra le località turistiche di Eraclea e di Bibione. Nel 2017, Caorle è stata inserita nel novero dei Borghi storici marinari d'Italia[5]. È uno dei comuni insigniti dei riconoscimenti Bandiera Blu e Spighe Verdi della FEE.
Caorle comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Città metropolitana | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Luciano Striuli (Lista civica Luciano Striuli sindaco) dal 6-6-2016 |
Territorio | |
Coordinate | 45°36′00.94″N 12°53′15.27″E |
Altitudine | 1 m s.l.m. |
Superficie | 153,84 km² |
Abitanti | 11 606[2] (31-12-2017) |
Densità | 75,44 ab./km² |
Frazioni | Brussa, San Giorgio di Livenza[1] |
Comuni confinanti | Concordia Sagittaria, Eraclea, Portogruaro, San Michele al Tagliamento, San Stino di Livenza, Torre di Mosto |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 30021, 30020 |
Prefisso | 0421 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 027005 |
Cod. catastale | B642 |
Targa | VE |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 649 GG[4] |
Nome abitanti | caorlesi o caorlotti |
Patrono | Santo Stefano Protomartire |
Giorno festivo | 26 dicembre |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Geografia fisica
Territorio
Il comune di Caorle si affaccia per 18 chilometri di litorale sul mare Adriatico, ma comprende una serie di frazioni nell'entroterra, confinando a nord con i comuni di Portogruaro, Concordia Sagittaria, San Stino di Livenza e Torre di Mosto; ad est si trova il comune di San Michele al Tagliamento, mentre a sud-ovest il comune di Eraclea. Con i suoi 153.84 chilometri quadrati di superficie, il comune di Caorle è il terzo comune per estensione della città metropolitana, dopo lo stesso capoluogo di Venezia e il comune di Chioggia[6].
Storia
Le radici di Caorle affondano nel V secolo a.C. (il nome deriva dal latino Caprulae, probabilmente a causa delle capre selvatiche che vi pascolavano), come testimoniano numerosi ritrovamenti di epoca romana, come l'"ara Licovia", altare sacrificale custodito ora nel duomo, o i ritrovamenti archeologici in mare. Tuttavia la città cresce e diventa importante come porto della vicina Concordia, per la sua posizione alla foce del Lemene, soprattutto in seguito alle invasioni barbariche degli unni, che spinsero molti concordiesi dall'entroterra alla costa; fu in quel periodo, attorno al VI secolo, che Caorle divenne sede vescovile. La costruzione dell'odierna cattedrale, tuttavia, risale all'XI secolo, su una preesistente basilica paleocristiana, i cui resti sono conservati tuttora all'interno del duomo, nel museo annesso e nei giardini della canonica.
Caorle e la Repubblica Serenissima
Nei successivi secoli le sorti di Caorle furono legate a quelle della Repubblica Serenissima; il territorio cittadino era parte del Dogado, cioè del territorio metropolitano, nonché nucleo originario, della Serenissima Repubblica ed era uno dei 9 distretti in cui era suddivisa l'amministrazione, governato da un podestà. Costituiva inoltre uno dei 10 reggimenti, nei quali era suddiviso il dogado.
Memorabile fu, nel X secolo, l'episodio del ratto di alcune donzelle veneziane, liberate proprio sulla spiaggia della cittadina: questo episodio fu oggetto di una rievocazione storica in costume dell'epoca fino a qualche anno fa. Nei secoli XIII e XIV, a causa delle frequenti invasioni del territorio da parte dei triestini e di pirati, molte famiglie furono costrette a trasferirsi a Venezia; fu così che Caorle cominciò la parabola discendente, che l'accompagnò fino all'epoca napoleonica, perdendo d'importanza rispetto alle altre città del dogado veneziano. Isolamento che si fece ancor più grave quando, nel 1379, i genovesi approdarono sull'isola caprulana e, mentre tentavano di conquistare i territori della Serenissima, devastarono l'intera città, costringendo anche i vescovi a lasciare la sede episcopale vacante.
La dominazione straniera
Nel XVII secolo Caorle aveva il suo unico sbocco nel collegamento fluviale con Concordia e Portogruaro; ma questa era anche l'epoca della fine della Repubblica, per mano delle truppe napoleoniche; venivano così a cessare gli antichi privilegi sulle acque, che avevano assicurato sussistenza alla città, e si preparava un lungo periodo di dominazione straniera.
Nel XIX secolo, come tutto il Veneto, Caorle passò all'Austria; la piccola cittadina perdeva, così, definitivamente la sua importanza, essendo la sua economia basata essenzialmente sulla pesca; bisognerà attendere gli anni settanta perché Caorle torni ad un periodo più florido, quando si orienterà in maniera imponente verso il turismo. Nel 1818 viene soppressa la diocesi e il territorio viene annesso al patriarcato di Venezia; così vengono anche a perdersi molte delle tradizioni popolari e religiose, che avevano animato la vita dell'isola nei secoli precedenti.
Durante le guerre mondiali
Il XX secolo è anche per Caorle il secolo delle grandi guerre.
In particolare si infiamma la vita lagunare dopo la disfatta di Caporetto, diventando territorio strategico per il fronte che combatteva sul Piave. Nell'ultima offensiva del 1918 anche i caorlotti si fecero onore, tanto che il cittadino Giorgio Romiati fondò l'associazione Giovane Italia, insignita della medaglia d'argento al valor militare dopo la vittoria di novembre. E non a caso una delle sezioni del Battaglione San Marco si chiamava proprio "Battaglione Caorle" e, insieme col Battaglione Bafile, ebbe un ruolo importante nella battaglia di liberazione sul Piave[7].
Durante il secondo conflitto, invece, grave fu il peso dell'occupazione tedesca, che arrivò a minacciare di allagare, per motivi strategici, tutto il litorale per una profondità di 10 chilometri; l'allarme rientrò inaspettatamente e ancor oggi i caorlotti, a memoria di un voto emesso il 2 gennaio 1944, attribuiscono il merito di ciò all'intercessione della loro Madonnina del Mare.
Monumenti e luoghi d'interesse
Di particolare interesse il duomo del 1038 (già cattedrale e sede vescovile fino al 1807) e il campanile cilindrico e sormontato da cuspide conica, in stile romanico, della stessa epoca. Tra le opere custodite all'interno del tempio particolare interesse suscitano la Pala d'oro (secondo la tradizione donata alla popolazione dalla regina di Cipro, Caterina Cornaro), L'Ultima Cena attribuita a Gregorio Lazzarini e una particolare Pietà in legno dorato. L'annesso museo parrocchiale custodisce inoltre sei tavole raffiguranti apostoli del XIV secolo, di scuola veneta, una Croce Capitolare astile datata XIV secolo, il reliquiario del cranio di Santo Stefano Protomartire, patrono della città, e il Reliquiario del preziosissimo sangue, contenente, secondo la tradizione, terra sopra la quale passò Gesù sanguinante, oltre ad altre reliquie e arredi sacri.
Sulla costa si trova il Santuario della Madonna dell'Angelo, ricostruito nel XVII secolo su una preesistente chiesa di pianta basilicale, e ristrutturato nel 1944. Da sempre meta di devoti pellegrini, conserva, sotto la volta affrescata, oltre alla stupenda statua lignea della Vergine col Bambino, l'altare maggiore barocco, proveniente dal duomo, e un rilievo dell'Arcangelo S. Michele, opera
dello scultore Andrea dell'Aquila.
Ogni anno si svolge il concorso "Scogliera viva", per il quale scultori di diverse nazionalità sono chiamati a decorare gli scogli del lungomare con sculture di gran pregio, ammirabili tutto l'anno. Da pochi anni Caorle (insieme a Bibione) ospita la rassegna annuale d'arte Premio Mantegna, che premia i migliori artisti nell'ambito della scultura e della pittura che si sono distinti nel corso dell'anno; presidente della giuria Vittorio Sgarbi.
- Cattedrale di Santo Stefano (XI secolo)
- Campanile del Duomo di Caorle (XI secolo)
- Museo liturgico (1975)
- Santuario della Madonna dell'Angelo (XVIII secolo)
- Chiesa della Risurrezione a Ca' Cottoni (XVI secolo)
- Centro storico
- Scogliera scolpita sul lungomare
- Darsena dell'Orologio
- Museo nazionale di archeologia del mare
- Laguna e casoni (percorso paesaggistico naturale)
- Entroterra e campagna (percorso enogastronomico)
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[8]

Etnie e minoranze straniere
Al 31 dicembre 2015 gli stranieri residenti nel comune sono 1 039, ovvero l'8,90% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[9]:
- Romania, 251
- Albania, 178
- Repubblica di Macedonia, 77
- Cina, 61
- Bangladesh, 55
- Ucraina, 45
- Bosnia ed Erzegovina, 43
- Germania, 35
- Polonia, 34
- Austria, 32
- Moldavia, 32
Lingue e dialetti
Quello parlato a Caorle è un dialetto molto vicino a quello veneziano, ma già nell'entroterra di alcune frazioni si sentono gli influssi del veneto centrale. Alcune forme, diffuse nei dialetti limitrofi, non sono presenti nel caorlotto: per esempio non compaiono vocali interdentali come la z (si dice xente e non zente); non vi è l'elisione dell'ultima vocale preceduta da consonanti fricative sibilanti (es.: non si pronuncia adess, la parola adesso rimane invariata oppure nella variante 'desso), né la sostituzione della vocale finale con la e (es. si dice ara che scherso in luogo di ara che scherse - guarda che scherzo), varianti queste molto diffuse nelle vicine Eraclea e San Stino; influssi tipicamente lagunari si sentono nella coniugazione del verbo essere (terza persona: (lu el) xe / (łori i) xe) a differenza di quanto accade appena fuori del territorio cittadino ((lu) l'è / (łori) l'è); nelle frasi interrogative si riconosce la fusione tipica del veneziano più antico (es. gastu xà pensà? - Hai già pensato? - anche qui differenziandosi dalla forma prevalente nell'entroterra atu), riconoscibili tra l'altro anche nelle zone di Chioggia. In questo senso Caorle può essere considerata una sorta di enclave del dialetto veneziano, anche se priva della cadenza cantilenante tipica della Laguna. Va tenuto presente che la variante veneziana della lingua veneta era la lingua ufficiale della Serenissima Repubblica, di cui Caorle era la terza isola per grandezza (dopo Chioggia e la stessa Venezia). La stessa denominazione collettiva dei cittadini può essere esaminata dal punto di vista linguistico: sarebbe dovuta ad un influsso bizantino, che distingue le zone costiere da Ravenna (Ravennati) verso Rovigo (Rovigòti), Chioggia (Cioxòti) e Caorle (Caorlòti).
Cultura
Eventi
Di antica data è la devozione alla Madonna dell'Angelo, tanto amata dai caorlotti; la tradizione racconta che il simulacro della Vergine arrivò per mare, su un "pozzetto" marmoreo galleggiante (custodito nel santuario) che solo dei bambini riuscirono a sollevare e trasportare nella vicina chiesa dedicata a San Michele Arcangelo (di qui il titolo "Madonna dell'Angelo"), laddove invece i pescatori che l'avevano trovata fallirono. La scena di questo ritrovamento portentoso decora parte della volta dell'odierno santuario. Tragica fu la vicenda che, il 31 gennaio 1923, portò alla distruzione del venerato simulacro, bruciato ad opera di ignoti ladri sacrileghi; gli scultori della val Gardena scolpirono dunque un nuovo simulacro ligneo (quello attuale) che giunse a Caorle dalla Basilica della Salute a Venezia ricoperto da reti, per rievocare il ritrovamento di quello antico. La Madonnina del mare vegliò su Caorle anche nei momenti più difficili. Ad esempio nel 1727 in occasione di una disastrosa alluvione marina. Molte persone si rifugiarono nella Chiesa della Madonna dell'Angelo cercando riparo, nonostante all'esterno il livello dell'acqua raggiungesse i due metri all'interno non penetrò una sola goccia d'acqua.
Ma numerose sono le manifestazioni anche non religiose; una fra tutte la tradizionale Festa del pesce, a memoria della fiorente attività di pesca che per anni ha costituito l'unica fonte di vita per l'isola; solitamente tenuta circa a metà del mese di settembre (alla vigilia di quello che era il lungo periodo passato dai pescatori lontano da casa (nei casoni) per la pesca in laguna), è anche un importante evento per la degustazione eno-gastronomica.
Di Caorle, inoltre, è anche l'imbarcazione da pesca-trasporto e da regata che porta il nome della città: la Caorlina.
Geografia antropica
Il capoluogo
Il territorio cittadino è suddiviso in alcuni rioni: il centro storico, cuore della città, ha il suo fulcro nel duomo da cui si diramano un gran numero di calli che sfociano ora in campielli ora nel principale Rio Terà. Verso sud-ovest, dalla via dedicata a Sant'Andrea prende forma l'omonimo rione, una serie di strade con il nome di pesci, prodotti tipici del pescato locale; dall'altra sponda del rio centrale, si ha invece il moderno rione Sansonessa, la zona industriale di Caorle. Ancora più a sud si estende il rione Santa Margherita, attraversato dal lungo viale Santa Margherita, un tempo coperto da dune e da una folta vegetazione, e termina sulla riva sinistra del fiume Livenza. Sempre costeggiando il Rio centrale, a sud del rione Sant'Andrea, si trova il recente rione dell'Orologio (tradizionalmente incorporato nel rione Santa Margherita), che prende il nome dall'omonimo canale e comprende la vicina Darsena dell'Orologio (Bandiera Blu europea per gli approdi turistici dal 1993), che si articola in una sorta di quadrante di meridiana con una serie di vie che hanno il nome dei segni dello zodiaco; a nord-est del centro storico si estendono invece i rioni San Giuseppe, più interno, e Falconera, che arriva fino alla foce del Lemene e ai territori lagunari, dove si trovano le tipiche costruzioni dei casoni.
Le frazioni
Secondo lo Statuto Comunale le frazioni del comune di Caorle sono Brussa e San Giorgio di Livenza[10].
- Brussa; antico territorio al confine con il comune di Portogruaro. Si trova immerso nella laguna, in quella che prende il nome di Valle Vecchia, attualmente oggetto di rivalutazione da parte del comune; la presenza di una piccola spiaggia consente un turismo improntato sia alla stagione balneare che alla scoperta della natura della zona, prevalentemente per scopi faunistici. La denominazione Castello, dal latino Castrum, testimonia invece la presenza di un tribuno dell'aristocrazia terriera sul litorale compreso tra Caorle e Bibione. Caratteristica di Brussa è il fatto di essere separata dal capoluogo: l'unica strada per raggiungerla attraversa i comuni di San Stino di Livenza, Concordia Sagittaria e Portogruaro; per questo motivo la giurisdizione ecclesiastica è stata modificata nel 2018, quando Brussa è passata dal patriarcato di Venezia alla diocesi di Concordia-Pordenone.[11]
- San Giorgio di Livenza; è la più popolosa frazione del comune. Anticamente qui il vecchio alveo del fiume Livenza separava il territorio del comune di Caorle da quello di San Stino di Livenza: sulla sponda destra sorge San Giorgio mentre su quella sinistra La Salute di Livenza. La bonifica del XIX secolo ha modificato il corso del Livenza separando di fatto la frazione sanstinese di La Salute in due: quella alla sinistra del fiume e quella alla destra che oggi forma un tutt'uno con San Giorgio. Dai primi anni '70 del secolo scorso gran parte del territorio di La Salute posto a destra del fiume Livenza è sotto la giurisdizione religiosa della parrocchia di San Giorgio. Il territorio civilmente soggetto al comune di Caorle, storicamente e culturalmente ne è separato per la sua appartenenza alla diocesi di Vittorio Veneto sin da quando i proprietari di queste terre erano i Da Ponte, mentre il capoluogo comunale (un tempo sede della diocesi di Caorle) rientra sotto la giurisdizione del patriarcato di Venezia. Particolare da sottolineare è proprio la composizione geografica della parrocchia di San Giorgio Martire: la parrocchia è la punta estrema della diocesi di Vittorio Veneto, territorio che si incuneava tra le diocesi di Caorle e di Concordia. La parrocchia si estende su un vastissimo territorio prevalentemente agricolo e quasi del tutto disabitato. Il grosso della popolazione della parrocchia risiede nel grande centro abitato composto da San Giorgio di Livenza e da quella porzione di La Salute che si trova sulla sponda destra del Livenza. Un altro piccolo centro, ora poco abitato, è Valle Tagli con una sua piccola e graziosa chiesetta di campagna, fino alla metà degli anni novanta, quando il piccolo borgo agricolo contava una cinquantina di abitanti, vi veniva celebrata la messa domenicale.
Le località
Oltre alle due frazioni, il comune di Caorle comprende le località di Cà Corniani, Cà Cottoni, Ottava Presa, San Gaetano, Marango, Castello di Brussa, Porto Santa Margherita e Duna Verde[12].
- Ca' Corniani - Ca' Cottoni; le due località che si estendono a nord, all'inizio del XX secolo e fino agli anni settanta erano il vero centro della popolazione, grazie alle fiorenti attività agricole che costituivano la seconda fonte di sussistenza del paese (oltre alla pesca). Entrambe le località prendono il nome da famiglie nobili veneziane. Ca' Cottoni conserva la recentemente restaurata chiesa della Resurrezione, di età barocca; a nord confina con il comune di San Stino di Livenza.
- Castello di Brussa; località posta nei pressi della frazione Brussa, ubicata appena a sud di Lugugnana lungo la strada provinciale 70.
- Duna Verde; verso sud si articola la località di Duna Verde, anch'essa nata nell'ultimo trentennio del secolo scorso e prevalentemente votata al turismo. Confina con il comune di Eraclea.
- Porto Santa Margherita; il litorale di ponente del capoluogo, che si interrompe alle foci del fiume Livenza, riprende dall'altra sponda con la località di Porto Santa Margherita. Negli anni settanta, la località era considerata la perla dell'Adriatico, all'avanguardia per quanto riguarda le strutture balneari. Dall'anno 2000 la zona è in via di rivalutazione anche grazie ai nuovi villaggi sorti nel territorio della Valle Altanea il cui lido è parte della località stessa. Di notevole importanza è la presenza della attrezzata darsena Marina 4, che insieme alla Darsena dell'Orologio, riceve da diversi anni consecutivamente la Bandiera Blu per gli approdi turistici.
- San Gaetano - Ottava Presa - Marango; si trovano a nord del capoluogo, sull'altra riva del Livenza rispetto a Ca' Corniani e Ca' Cottoni. Fanno parte di una vasta porzione di terreno, atto per lo più all'attività agricola, anticamente suddiviso in prese, cioè appezzamenti di terreno di dimensione variabile. La località di San Gaetano si trova leggermente spostata da quella che un tempo era la "sesta presa". Ottava Presa è l'unica località che ha mantenuto la denominazione originaria; recentemente si sta riconvertendo da un uso prevalentemente agricolo ad una destinazione residenziale e industriale; confina con il comune di San Stino, che divide con Caorle la località. La località di Marango, confinante col comune di Concordia Sagittaria, prende il nome dall'omonima via che congiunge i due comuni; ha sede una piccola comunità monastica.
Economia
Turismo
La cittadina veneta offre ai turisti amanti del mare oltre 250 strutture alberghiere, numerosi appartamenti per vacanza, dei villaggi turistici e dei campeggi; un migliaio di posti barca distribuiti nelle due darsene cittadine, la Darsena dell'Orologio, Bandiera Blu ininterrottamente dal 1992, e Marina 4, dove attraccano unità da diporto anche di grandi dimensioni; 18 chilometri di arenile (più volte premiato con la Bandiera Blu europea), diviso in due spiagge (di Levante e di Ponente) separate dalla scogliera; inoltre, a sud, si trovano le frazioni di Porto Santa Margherita con all'interno il neonato Lido Altanea e Duna Verde. A nord la Laguna di Caorle è l'ideale per escursioni in barca in mezzo alla natura incontaminata, che tanto piaceva allo scrittore Ernest Hemingway, il quale la descrisse nel suo libro Di là dal fiume e tra gli alberi. Tra le valli e le barene si trovano i "casoni", tipiche costruzioni usate in passato dai pescatori durante il periodo della pesca.
Ma Caorle, unica sull'Adriatico, è capace di conciliare stagione balneare e un pregevole centro storico, con le sue casette variopinte distribuite fra calli e campielli; originariamente attraversato da una rete di canali artificiali ora interrati (i cosiddetti Rio terà) dà ancora l'impressione di camminare in un piccolo scorcio di Venezia; nel cuore della città vi è il porto peschereccio, testimone della fiorente attività di pesca ed ultimo baluardo della rete di canali che attraversava la vecchia isola. D'inverno la città non si svuota, ma continua ad offrire opportunità per i turisti, con alberghi e appartamenti per vacanza aperti tutto l'anno e, nel centro storico, i mercatini di Natale e una pista di pattinaggio sul ghiaccio all'aperto da dicembre ai primi giorni di febbraio (iniziativa avviata con successo da qualche anno).
Infine importanti manifestazioni sportive hanno avuto Caorle come sfondo; fino agli anni novanta si è tenuto nella cittadina veneta il Meeting Internazionale di Atletica leggera, con la presenza di importanti atleti provenienti da tutto il mondo; da un paio d'anni, invece, si tengono i campionati mondiali per club di karate. La terza settimana di luglio ha luogo al Villaggio dell'Orologio il Torneo Internazionale di tennis destinato ai turisti, manifestazione che coinvolge fra singolare e doppio maschile fino a 150 ospiti stranieri non classificati provenienti da tutta Europa.
Di grande rilievo il ruolo sportivo svolto dalla nautica con le numerose regate veliche di cui la "Cinquecento x 2" (1974) è certo la più emblematica.
Infrastrutture e trasporti
A Caorle si può arrivare:
- In automobile: prendendo l'Autostrada A4 in direzione Trieste è possibile uscire a San Stino di Livenza e percorrere la Strada provinciale 59 San Stino - Caorle; arrivando da San Donà di Piave si percorre la Strada provinciale 54 San Donà - Caorle.
- In treno: scendendo alla Stazione di Portogruaro-Caorle della Ferrovia Venezia-Trieste è possibile prendere gli automezzi della compagnia locale ATVO nella linea Portogruaro - Caorle.
- In autobus: da Piazzale Roma a Venezia prendere il 4A dell'ATVO e scendere a Caorle. Tempo: circa 2 ore.
- In aereo: è disponibile un'aviosupeficie a 7 km dal centro storico per coloro che hanno un aereo privato o usufruiscono di taxi aereo da e per gli aeroporti maggiori; l'aeroporto più vicino è comunque quello di Venezia Tessera.
Riconoscimenti
- Caorle è insignita dell'ambito riconoscimento della Bandiera blu assegnato dalla FEE ininterrottamente dal 1992. Le bandiere blu assegnate al litorale di Caorle sono cinque per le spiagge (Brussa, Duna Verde, Levante, Ponente, Porto Santa Margherita) ed uno per gli approdi (Darsena dell'Orologio)[13].
- A partire dall'anno 2016, Caorle è tra i comuni insigniti del riconoscimento Spighe Verdi, nell'ambito del programma della Foundation for Environmental Education per lo sviluppo rurale sostenibile, unico comune in tutto il Veneto[14][15]. Il programma di agricoltura sostenibile di Caorle è stato anche oggetto di un documentario trasmesso dal noto programma Superquark, condotto da Piero Angela[16][17].
- Nel 2017, nell'ambito dell'iniziativa del MIBACT "Viaggio italiano" per la valorizzazione di 1000 borghi italiani dall'entroterra alla costa, Caorle è stata riconosciuta Borgo storico marinaro d'Italia[5].
- Sempre nel 2017, Caorle è risultata al primo posto, per quanto riguarda la Regione Veneto, nella classifica "I 20 paesi più belli d'Italia nel 2016" stilata dal sito internet skyscanner.it[18][19].
Amministrazione
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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9 settembre 1985 | 7 agosto 1990 | Giovanni Marson | DC | Sindaco | |
7 agosto 1990 | 11 maggio 1992 | Giovanni Padovese | DC | Sindaco | |
10 luglio 1992 | 2 giugno 1993 | Luigino Moro | PDS | Sindaco | |
3 agosto 1993 | 22 novembre 1993 | Cosimo Zagordo | - | Commissario prefettizio | |
22 novembre 1993 | 17 novembre 1997 | Luigino Moro | centrosinistra | Sindaco | |
17 novembre 1997 | 28 maggio 2002 | Luigino Moro | centrosinistra | Sindaco | |
28 maggio 2002 | 29 maggio 2007 | Marco Sarto | lista civica | Sindaco | |
29 maggio 2007 | 8 maggio 2012 | Marco Sarto | lista civica Uniti per il Futuro | Sindaco | |
8 maggio 2012 | 17 aprile 2015 | Luciano Striuli | lista civica Per il bene della nostra città | Sindaco | |
17 aprile 2015 | 5 giugno 2016 | Piera Bumma | - | Commissario prefettizio | |
6 giugno 2016 | in carica | Luciano Striuli | Lista civica Luciano Striuli sindaco | Sindaco |
Note
- ^ Comune di Caorle - Statuto
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2017.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ a b BORGHI - Viaggio Italiano - Borghi, su www.viaggio-italiano.it. URL consultato il 19 agosto 2017.
- ^ Comuni della Città Metr. di Venezia per superficie territoriale, su Tuttitalia.it. URL consultato il 20 giugno 2017.
- ^ da "Storia di Caorle" di Giovanni Musolino.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2015 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 21 luglio 2016.
- ^ Comune di Caorle - Statuto
- ^ Due nuove parrocchie e nuovi confini della diocesi: Brussa e Castello di Lugugnana. La richiesta del Patriarca nel 2013, in Il Popolo, 8 luglio 2018.
- ^ Comune di Caorle - Statuto
- ^ Programma Bandiera Blu, su www.bandierablu.org. URL consultato il 19 agosto 2017.
- ^ Home - Spighe Verdi, su Spighe Verdi. URL consultato il 19 agosto 2017.
- ^ Spighe Verdi, la Bandiere Blu dell'agricoltura: ecco i 27 comuni premiati, in Repubblica.it, 11 luglio 2017. URL consultato il 19 agosto 2017.
- ^ VENEZIE Channel, Superquark di Piero Angela su RAI1. Ci troviamo a Caorle, precisamente a Vallevecchia dove Veneto Agricoltura ha un'azienda pe, 13 luglio 2017. URL consultato il 19 agosto 2017.
- ^ L’eccellenza di Vallevecchia a Superquark - Cronaca - La Nuova di Venezia, in La Nuova di Venezia, 14 luglio 2017. URL consultato il 19 agosto 2017.
- ^ I 20 paesi più belli d'Italia nel 2016, su www.skyscanner.it. URL consultato il 19 agosto 2017.
- ^ I 20 piccoli gioielli italiani che conquistano i turisti, in Repubblica.it, 2 giugno 2017. URL consultato il 19 agosto 2017.
Bibliografia
- Giovanni Musolino - Storia di Caorle - La tipografica, Venezia
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Caorle
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Caorle
Collegamenti esterni
- Museo civico di Caorle, su caorle.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 161991871 · LCCN (EN) n96073271 · J9U (EN, HE) 987007531126705171 |
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