Utente:Bionducci/Sandbox
| Antonio Ciacca | |
|---|---|
| Nazionalità | |
| Genere | Jazz Gospel Musica classica |
| Periodo di attività musicale | 1991 – in attività |
| Strumento | pianoforte |
| Etichetta | Motéma Music[1], Cellar Live |
| Gruppi attuali | Antonio Ciacca Trio, Antonio Ciacca 4tet-5tet-6tet-7tet, Antonio Ciacca Big Band, The Cecilia Chorus of New York |
| Gruppi precedenti | Steve Lacy Quartet, Benny Golson Quartet |
| Sito ufficiale | |
Antonio Ciacca (Wuppertal, 14 marzo 1969) è un pianista, compositore, arrangiatore, direttore d'orchestra e didatta italiano naturalizzato statunitense.
Diplomato in pianoforte al Conservatorio Giovanni Battista Martini di Bologna, master in direzione d'orchestra alla Juilliard School e in composizione al City College of New York, dal 2007 al 2011 è stato Direttore della programmazione jazzistica del Lincoln Center for the Performing Arts sotto la direzione artistica di Wynton Marsalis[2]. Docente di Music business alla Juilliard School[3], insegna in corsi e laboratori spesso collegati a festival jazzistici.[4]
Oltre che negli Stati Uniti e in Italia, Ciacca si è esibito in Europa, Giappone, Israele, Qatar e Turchia[5].
Nel 2016 è stato insignito della cittadinanza statunitense come "straniero di straordinarie abilità".[6]
Biografia
Nato in Germania, trascorre infanzia ed adolescenza a Volturino, il paese di provenienza della sua famiglia. La musica ascoltata nelle riunioni danzanti — organizzate dai suoi genitori per vivacizzare i sabati invernali paesani — lo stimola a prendere lezioni di pianoforte che frequenta durante tutto il triennio della scuola media e che abbandona per intraprendere un percorso sportivo calcistico semi-professionistico. Successivamente, per proseguire negli studi universitari con l'idea di diventare un ingegnere, dopo la maturità conseguita nel 1988 presso il liceo scientifico "Ettore Onorato" di Lucera decide di trasferirsi a Bologna, ove riprende gli studi musicali iscrivendosi al corso di pianoforte del locale conservatorio.[7]
La passione per il jazz e primo periodo formativo
La svolta nella sua vita[8] avviene nel 1989 ascoltando un concerto di Wynton Marsalis a Bologna[9][10][11], circostanza che gli fa decidere di voler diventare un musicista di jazz affidandosi al miglior insegnante che avesse potuto permettersi, come consigliatogli dallo stesso Marsalis in quella stessa occasione[12]. Il caso volle che, proprio in quel periodo, il sassofonista Steve Grossman — che suona anche il pianoforte — si trasferisse ad abitare a Bologna[13] nei pressi di casa sua.[14]
ha frequentato a Siena il Corso di Musicologia afroamericana di Marcello Piras e approfondito lo studio del linguaggio pianistico jazz con Barry Harris e Jaki Byard
I soggiorni negli Stati Uniti
Le esperienze e le collaborazioni in Italia e all'estero
Il trasferimento negli Stati Uniti e la carriera artistica oltreoceano
Attività didattica
Direzioni artistiche
Discografia
Registrazioni a proprio nome
- 1996 – Driemoty (C-Jam Records)
- 1998 – Hollis Avenue (YVP Music)
- 2005 – Ugly Beauty (Soul Note Records)
- 2008 – Rush Life (Motéma Music)
- 2009 – Lagos Blues (Motéma Music) (con Steve Grossman)
- 2013 – Just In Time, Antonio Ciacca introducing Justin Echols (TwinsMusic Records)(con Justin Echols)
Registrazioni in collaborazione
Tournée
Festival
- Ancona Jazz[15]
- Appennino Music Festival Silla[16]
- Atina Jazz Festival
- Barletta Jazz Festival
- Beat Onto Jazz Festival
- Cala Gonone Jazz Festival[17]
- Charlie Parker Jazz Festival[18]
- Cork Jazz Festival[19]
- Estate Musicale Frentana
- Guardiagrele Opera Festival[21]
- Italian Jazz Days
- Lagos Jazz[22]
- Marigliano Jazz Festival
- Miasino Jazz Live
- Mosciano S.Angelo
- Parma Jazz Festival
- Sant'Elpidio Jazz Festival
- Talos di Ruvo Jazz Festival
- Tetracordo International Music Festival
- Tuscia in Jazz
- Zola Jazz&Wine[32]
Colonne sonore
Programmi televisivi e radiofonici
Note
- ^ (EN) Antonio Ciacca, su Motéma Music Newsletter, Motéma Music LLC. URL consultato il 20 agosto 2018.
- ^ Chiara Zamin, A New York un italiano ai vertici del jazz, in Il Sole 24 ORE, Milano, Gruppo 24 ORE, 2 marzo 2010. URL consultato il 22 agosto 2018.«Marsalis ha una idea sul taglio da dare alla stagione musicale, e io decido quale musicista meglio si addice per il tipo di concerto che abbiamo in mente. Lo scorso autunno abbiamo dedicato, ad esempio, un festival alla grande Mary Lou Williams (colei a cui si sono ispirati Miles Davis, Charlie Parker, Thelonious Monk, Bud Powell, Tadd Dameron e altri) e io mi sono occupato della scelta degli artisti più adatti a valorizzare il suo stile»
- ^ (EN) New Faculty Join Music, Dance, and Drama, in The Juilliard Journal, New York, The Juilliard School, 1º settembre 2010. URL consultato il 22 agosto 2018.«Pianist Antonio Ciacca joined the Jazz faculty last season to teach Business of Jazz. The director of programming at Jazz at Lincoln Center since 2007, Mr. Ciacca began his career as a sideman for such acclaimed jazz artists as Art Farmer, James Moody, Lee Konitz, Jonny Griffin, Mark Murphy, Dave Liebman, and Steve Grossman. Born in Germany and raised in Italy, Mr. Ciacca co-founded and previously served as artistic director of C-Jam Music, acultural organization and booking agency in Europe. He has worked with legendary musicians Steve Lacy, Benny Golson, and Wynton Marsalis, and has appeared at numerous festivals and venues across Europe and the United States, including Ronnie Scott’s, the National Theater in London, the New York Blue Note, the Village Vanguard, the Detroit International Jazz Festival, and the Rochester International Jazz Festival. A prolific recording artist, his latest CD, Lagos Blues, was released this year by Motéma and features Steve Grossman and Stacy Dillard on tenor sax, Kengo Nakamura on bass, and Ulysses Owens on drums»
- ^ Omaggio a Ella Fitzgerald al Teatro Apollo di Lecce, in PMC MAGAZINE, Lecce, PMC Magazine S.r.l., 19 dicembre 2017. URL consultato il 22 agosto 2018.«La sua carriera è stata una brillante escalation di traguardi che lo hanno portato a diplomarsi presso il Conservatorio P. Martini di Bologna, proseguendo successivamente con un Master in Composizione al City College di New York ed uno in Direzione d’Orchestra al Juilliard School College. Ha collaborato con i gruppi di Benny Golson e Steve Lacy, quindi dal 2007 vive stabilmente a New York dove è diventato Direttore della Programmazione Jazz al Lincoln Center, vantando una collaborazione quinquennale col grande musicista jazz e classico Wynton Marsalis, oltre ad ottenere la cattedra in Music Business presso il Julliard College»
- ^ Antonio Ciacca, pianista e compositore , su Il Portale del Sud, Centro Culturale Brigantino , 1 maggio 2014 . URL consultato il 24 agosto 2018 .«Oltre che negli Stati Uniti Ciacca si è esibito in tutta Europa ed in Giappone, Israele, Qatar e Turchia»
- ^ Avendo preliminarmente ottenuto nel 2010 la Green Card, trascorsi tre anni di soggiorno nel paese con l'iniziale employment authorization document.
- ^ Agostino Del Vecchio, Antonio Ciacca, il blues man foggiano a New york, in Statoquotidiano.it, Foggia, 4 marzo 2010. URL consultato il 24 agosto 2018.« I miei genitori mettevano insieme un gruppo di danza ogni sabato, durante l’inverno. Sono cresciuto su una montagna e non c’era molto da fare durante l’inverno, così ogni sabato in un villaggio con tre suonatori di fisarmonica c’era gente che danzava tutta la notte. Quello è stato il mio primo incontro con il mondo della musica. Ho deciso di iniziare a conoscerla meglio durante i miei anni di scuola media. Ho preso tre anni di lezioni di pianoforte a partire da 11 anni. Quando ho iniziato la scuola superiore, però, ho deciso di diventare un giocatore di calcio, cosa che ho proseguito per qualche tempo fino ad essere un semi-professionista. Mi sono recato, poi, al liceo con l’intenzione di diventare un ingegnere»
- ^ (EN) Greg Thomas, Antonio Ciacca and jazz: That's amore, in Daily News (New York), New York, Tronc, 19 agosto 2012 (archiviato dall'url originale).«Hearing Wynton Marsalis changed his life»
- ^ (EN) Wynton Marsalis in Bologna, su Official Website of Wynton Marsalis, Wynton Marsalis Enterprises. URL consultato il 24 agosto 2018.«ensemble: Wynton Marsalis, date: Tuesday, January 31st, 1989, venue: Palazzo Dello Sport, ___location: Bologna, Italy»
- ^ Be part of history — La storia del Bologna Jazz Festival, dalle origini alle ultime edizioni degli anni 2000. Come la musica può dare forma ad una città, e viceversa, su BJF—Sito ufficiale del Festival jazz di Bologna, Associazione Culturale Bologna in Musica . URL consultato il 26 agosto 2018 .«Il Comune decise di non organizzare più Jazz Bologna, puntando su un Festival di pochi giorni organizzato da Max Roach, designato a direttore artistico. “JazBo” si tenne al Palasport il 30 e 31 gennaio 1989, preceduto da una serata in sala Europa del duo Max Roach e Cecil Taylor. Le tre sere videro l’alternarsi delle varie formazioni di Max Roach nonché l’esibizione del World Saxophone Quartet e del gruppo di Wynton Marsalis, assoluta novità per Bologna»
- ^ Pino Candini, La saga di Max Roach nel festival ritrovato. La rassegna bolognese, ripresa dal 29 al 31 gennaio dopo ben quattordici anni, ha avuto nel grande batterista un costante punto di riferimento. E’ stata una nuova e interessante strada, ma non certo percorsa senza sbandamenti (abstract), in Musica jazz, XLV, n. 3, marzo 1989, pp. 10-13, ISSN 0027-4542. URL consultato il 24 agosto 2018.«il 31 Wynton Marsalis Sextet: Wynton Marsalis, Todd Williams, Wessel Anderson, Marcus Roberts, Reginal Veal, Herlin Riley»
- ^ (EN) Greg Thomas , Antonio Ciacca and jazz: That's amore, in Daily News (New York), New York, Tronc, 19 agosto 2012 (archiviato dall'url originale).«After Ciacca went backstage and said: "I want to do what you do," Marsalis had a quick response: "Okay, get the best teacher you can."»
- ^ Lo zingaro del jazz che si è fermato qui. Da New York alle Due Torri, in Il Resto del Carlino, Bologna, Poligrafici Editoriale, 18 settembre 2011. URL consultato il 26 agosto 2018.«Preferisce la vita placida del quartiere, due chiacchiere con il gelataio o con qualcuno al mercatino, lì a due passi. Aneddoti. Curiosità. Ma anche drammi di un’esistenza «che è stata per anni quella di uno zingaro del jazz, e che dal 1989, dopo due anni passati a Latina, mi vede stabilmente qui a Bologna». Perché scelse la nostra città? «Fui spinto da Alberto Alberti, l’uomo che ha portato il jazz a Bologna. Io qui avevo suonato nel 1972, con Elvin Jones, che nei primi anni ’60 era stato il batterista di John Coltrane. Alberti aveva carisma, amava il jazz e i musicisti, e di musica ne capiva»»
- ^ (EN) Greg Thomas, Antonio Ciacca and jazz: That's amore, in Daily News (New York), New York, Tronc, 19 agosto 2012 (archiviato dall'url originale).«"Right at that moment," Ciacca says, "the god of jazz was watching, and he made sure that one of the greatest tenor saxophone players in jazz moved from New York City to Bologna, next door to where I was living."»
- ^ Edizioni 2005, 2008, 2013
- ^ Edizioni 2001, 2002, 2003
- ^ Edizioni 2001, 2008, 2013, 2017
- ^ Edizione 2012
- ^ Edizione 2002
- ^ Edizioni 2008, 2018
- ^ Edizione 2018
- ^ (PT) Lagos Jazz 2008 – VII Ciclo de Jazz, su WordPress.com, 10 luglio 2008 . URL consultato il 27 agosto 2018.
- ^ Edizione 2003
- ^ (EN) John L. Walters, The Monk Liberation Front, Royal Festival Hall, London, in The Guardian, Londra, Guardian News and Media, 25 novembre 2003. URL consultato il 26 agosto 2018.«MLF founders Tony Kofi, Jonathan Gee and composer Philip Clark have studied every composition, with help from Italian pianist Antonio Ciacca, a regular collaborator with former Monk sideman Steve Lacy. So the hits - Hackensack, Round Midnight, Friday the 13th, Brilliant Corners - are augmented by the never-recorded Two Timer, A Merrier Xmas (whose bizarre lyrics Gee reads out), and Children's Song, the closing, singalong jam. The personnel are drawn from two rhythm teams: bassists Jeremy Brown or Ben Hazelton and drummers James Joseph or Winston Clifford (who delivers a brilliant solo on Think of One), pianists Gee and Ciacca (both terrific) and Orphy Robinson on marimba»
- ^ (EN) Emma Webster e George McKay, Music From Out There, In Here: 25 Years of the London Jazz Festival (PDF), Norwich, AHRC/UEA, 16 novembre 2017, p. 66. URL consultato il 26 agosto 2018.«Other free stage highlights over the years include The Monk Liberation Front living and breathing all seventy of Thelonious Monk’s compositions in a heady six-hour marathon in 2003, specially commissioned to close the festival. It featured musicians from the UK, Italy, and Finland, led by pianist Jonathan Gee, saxophonist Tony Kofi, composer Philip Clark, and Evan Parker on soprano sax»
- ^ Edizione 2004
- ^ Il sax di Golson a Castelnuovo, in Il Secolo XIX, Genova, 2 agosto 2004.«Domani sera appuntamento di cartello della rassegna Magra Jazz. Al Giardino Comunale di Castelnuovo sarà sul palco Benny Golson accompagnato da un quartetto d'eccezione guidato dal pianista Antonio Ciacca)»
- ^ Monica Fiorini, Il sax di Wess Anderson e il piano di Ciacca accendono di note il Festival Magra jazz, in Il Secolo XIX, Genova, 4 agosto 2004.«Il Festival Magra jazz, giunto alla sua quinta edizione, porta nel Giardino Comunale di Castelnuovo Wess Anderson e Antonio Ciacca Quartet. Con Anderson e Ciacca, sul palco Kengo Nakamura (basso) e David Ohm (batteria)»
- ^ Edizioni dal 2004 al 2016
- ^ Orsara Musica: una storia pugliese, su Sito ufficiale dell'Orsara Jazz Festival, Orsara Musica. URL consultato il 27 agosto 2018.«Albo d'oro dei musicisti»
- ^ Fulvio Di Giuseppe, L'energia di Piero Pelù nel tempio della Taranta, in La Repubblica, Roma, GEDI Gruppo Editoriale, 3 agosto 2013. URL consultato il 27 agosto 2018.«Alle 22 si chiude l'Orsara jazz festival, nel centro storico, con il concerto dell'Orsara Jazz Orchestra diretta da Antonio Ciacca e Michele Corcella in un omaggio a Thad Jones»
- ^ Edizione 2005
Bibliografia
- (EN) Antonio Ciacca, The Music of Antonio Ciacca - Rush Life, New York, TwinsMusic Enterprises, 2014, ISBN 978-0982824948.
