Lo scimmiottino

romanzo di François Mauriac

Lo Scimmiottino è un romanzo breve di François Mauriac, pubblicato in Francia nel 1951. In Italia il libro è uscito (abbinato al romanzo breve Siepi dorate) nel 1959, nella traduzione di Michele Prisco.

Lo scimmiottino
Titolo originaleLe Sagouin
AutoreFrançois Mauriac
1ª ed. originale1951
1ª ed. italiana1959
GenereRomanzo
Lingua originalefrancese

Il romanzo è stato tradotto anche in inglese.[1]

Personaggi

  • Guillou (Guillaume) - ragazzino di 12 anni, ritardato, ma anche molto spaventato; è gracile, piccolo, non è accettato in collegio per l'emuresi notturna, ha il labbro pendulo e piange in continuazione.
  • Galéas de Cernès - padre di Guillou, gli ha trasmesso molti dei tratti specifici. Malato, non si dice di quale morbo, suona il pianoforte e cura il cimitero di Cernès.
  • Paule - moglie di Galéas e madre di Guillou. Non accetta il figlio e lo atterrisce, salvo poi adoperarsi perché egli riceva un'educazione scolastica. La donna beve troppo e il suo matrimonio non ha mai funzionato.
  • Baronessa di Cernès detta Mamie (nonna) - madre di Galéas. Sempre in lotta con la nuora, è accogliente verso il figlio e il nipotino, ma è troppo presa dalla sua condizione di nobile, che vuole trasmettere a una figlia, vista la palese inadeguatezza di Galéas e Guillou.
  • Robert Bordas - maestro e impiegato del Municipio, aderisce a ideologie rivoluzionarie e spera di emergere nel giornalismo.

Trama

La vicenda si svolge nei pressi di Bordeaux, nel periodo immediatamente successivo alla fine della Prima guerra mondiale.

Guillou è un bambino considerato deficiente e viene continuamente atterrito dalla madre con minacce di vario genere. Il padre, la nonna e una ex bambinaia austriaca gli assicurano più spazio, ma nessuno insiste troppo nel tenerlo pulito e si pensa solo a come farlo istruire e da chi. La madre rimpiange di averlo messo al mondo. La famiglia è divorata anche da un altro dissidio: a suo tempo, la madre di Guillou fu protagonista di uno scandalo con un sacerdote e l'ambiente bigotto le si scagliò contro. Tra le conseguenze, non fu più possibile celebrare le funzioni nella cappella del castello di Cernès, che, sconsacrata, è diventata un ripostiglio.

Poiché nessuno, nemmeno i curati del paese, ha voluto più aver a che fare con i castellani, un giorno Paule (madre di Guillou) si rivolge al maestro laico per far seguire il bambino. Ella non ignora le idee del maestro, invise alla comunità, ma riesce a fare in modo che il maestro metta alla prova il piccolo ed esprima un giudizio.

Nella casa del maestro, Guillou dimostra di saper leggere bene e di comprendere molto bene un libro di Jules Verne, L'isola misteriosa. Riceve allora un altro libro per leggerlo e parlarne dal giorno dopo. La felicità di Guillou però non dura a lungo: a casa, trattato con la solita aggressività, non riesce a spiegarsi e tutti pensano che il maestro non lo vorrà tenere come alunno. Infatti, la mattina dopo, il maestro invia un biglietto in cui dichiara che non gli sta bene di dedicarsi a un ricco rampollo di famiglia, quando lui vuole la lotta di classe (e la promozione dei più meritevoli). Dello stesso parere è la madre del bambino.

Il piccolo Guillou vede così sfuggirgli questa gioia e, quando il padre lo invita ad andare con lui al cimitero a sistemare le tombe, egli ha un pensiero: Dio non c'è. Non è nella loro cappella, non al cimitero. Quando arrivano, Guillou sente il richiamo delle onde del mare e si avvia verso l'oceano. Il padre lo segue. Sulla fine dei due infelici non si saprà mai la verità e c'è chi arriva a sospettare il povero Galéas di aver spinto in acqua il figlio e poi di essersi gettato a sua volta, chi invece pensa che il padre voleva salvare il ragazzino che però lo ha trascinato con sé.

Edizioni in italiano

  • F. Mauriac, Lo scimmiottino (con Siepi dorate) - traduzione di Michele Prisco, ed. Mondadori, Milano 1959;

Note

  1. ^ François Mauriac, The Little Misery, traduzione di Gerard Hopkins, Eyre and Spottiswoode, 1952.

Bibliografia

Pagine correlate


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