Gabriella Di Luzio
Gabriella Di Luzio (Napoli, 2 febbraio 1951 – Roma, 30 marzo 2016) è stata un'attrice italiana.
Biografia
Napoletana residente a Roma, in campo teatrale ha attraversato tutti i generi, dall'avanguardia (Brecht, Viviani), avendo iniziato nelle cantine off della sua città, Napoli, al musical (con Antonella Steni, Fiorenzo Fiorentini ecc.), alla commedia napoletana (con Mario Scarpetta e altri), alla sceneggiata napoletana (rimasti famosi i suoi ruoli di "malafemmina" con Pino Mauro, Mario Merola, Beniamino e Rosalia Maggio), al repertorio plautino (con Tato Russo e con Antonio Casagrande).
In campo cinematografico è stata diretta da Fellini (La città delle donne e Ginger e Fred), Liliana Cavani (La pelle), Giancarlo Giannini (Ternosecco), Pasquale Festa Campanile (Gegè Bellavita), Tornatore (Malèna).
Ha partecipato a varie fiction televisive e condotto numerose trasmissioni radiofoniche, spaziando da quelle culturali a quelle canore al varietà. Gabriella Di Luzio è soprannominata dalla stampa "l'ultima sciantosa" per il repertorio della Belle Époque, ironicamente interpretato nei suoi spettacoli canori.
Ha poi scritto un libro sulla propria battaglia contro il cancro e un romanzo, uscito nel 2012. È morta a Roma il 30 marzo 2016 all'età di 65 anni.[1]
Filmografia parziale
- Onore e guapparia, regia di Tiziano Longo (1977)
- Napoli... i 5 della squadra speciale, regia di Mario Bianchi (1978)
- Napoli storia d'amore e di vendetta, regia di Mario Bianchi (1978)
- Attenti a quei due napoletani, regia di Mario Gariazzo (1980)
- Un jeans e una maglietta, regia di Mariano Laurenti (1983)
- Giuro che ti amo, regia di Nino D'Angelo (1986)
- La ragazza del metrò, regia di Romano Scandariato (1988)
- Malèna, regia di Giuseppe Tornatore (2000)
Note
- ^ È morta l'attrice napoletana Gabriella Di Luzio, in Napoli Today, 1º aprile 2016.
Bibliografia
- La morte ha bussato alla mia porta, Graus Editore, 2010
- Rapsodia degli amori perduti, Edizioni Galassia Arte, 2012
Collegamenti esterni
- (EN) Gabriella Di Luzio, su IMDb, IMDb.com.
- Sito ufficiale, su gabrielladiluzio.com. URL consultato il 5 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).