Castelvecchio di Rocca Barbena
Castelvècchio di Ròcca Barbéna (Castrevëgio in ligure[4]) è un comune italiano di 136 abitanti[1] della provincia di Savona in Liguria. È uno dei comuni italiani col nome più lungo.
Castelvecchio di Rocca Barbena comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Marino Milani (Lista civica "Uniti per Castelvecchio") dal 26-5-2014 |
Data di istituzione | 1861 |
Territorio | |
Coordinate | 44°07′49.73″N 8°06′55.85″E |
Altitudine | 420 m s.l.m. |
Superficie | 16,14 km² |
Abitanti | 136[1] (30-6-2017) |
Densità | 8,43 ab./km² |
Frazioni | Vecersio |
Comuni confinanti | Balestrino, Bardineto, Erli, Garessio (CN), Toirano, Zuccarello |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 17034 |
Prefisso | 0182 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 009021 |
Cod. catastale | C276 |
Targa | SV |
Cl. sismica | zona 3A (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 324 GG[3] |
Nome abitanti | castelvecchiesi |
Patrono | santa Maria Assunta |
Giorno festivo | 15 agosto |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Geografia fisica
Il territorio comunale di Castelvecchio di Rocca Barbena si sviluppa nella media del torrente Neva, alle pendici meridionali della Rocca Barbena (1.142 m).
I due valichi del Scravaion (820 m s.l.m.) e di San Bernardo (957 m s.l.m.), quest'ultimo ai confini amministrativi con Erli e Garessio (CN), permettono la comunicazione della valle del torrente Neva, rispettivamente, con la val Bormida e con l'alta val Tanaro.
Storia
Le origini del territorio castelvecchiese risalirebbero ad un periodo intorno al I secolo[5] così come testimonierebbero i ritrovamenti d'epoca romana della cosiddetta "necropoli di Erli"[5], rinvenuti nella località di Cascina d'Aglio.
Il borgo fu anticamente un importante feudo dei marchesi di Clavesana[5], fondato e sviluppato da essi tra il XII e il XIII secolo[5]. Interessato nel 1287[5] da un assedio imposto dal marchese di Ceva Giorgio, il territorio fu ereditato per via matrimoniale dai marchesi Del Carretto nel corso del 1326[5] che qui vi trasferirono la loro residenza marchionale. A partire dal XIV secolo[5] perse una sostanziosa importanza feudale a causa della fondazione del vicino feudo di Zuccarello che, eretto a sede di marchesato, inglobò tra i suoi territori pure il borgo di Castelvecchio.
Tra il 1623 e il 1624[5] venne acquistato da Casa Savoia che lo assoggettarono nel ducato omonimo fino al 1672[5] quando, dopo un lungo assedio perpetrato dalle truppe genovesi nel paese e presso il locale castello, lo stato piemontese fu costretto a cedere questa parte di territorio della val Neva alla Repubblica di Genova. Le dipendenze del feudo castelvecchiese furono così nuovamente legate alla giurisdizione della vicina Zuccarello[5].
Seguì pertanto le vicissitudini storiche del territorio zuccarellese e, tra gli eventi bellici di rilievo, è documentato nel corso del 1746[5] un assedio delle truppe austro-piemontesi, correlato ai fatti della guerra di successione austriaca, nell'intento di risollevare la popolazione contro la vigente dominazione repubblicana genovese. Quasi cinquant'anni dopo, nel novembre del 1795[5], pure il territorio castelvecchiese fu interessato dai fatti d'armi tra l'esercito francese e ancora le truppe austro-sarde nella battaglia di Loano.
Con la dominazione francese il territorio di Castelvecchio rientrò dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Letimbro, con capoluogo Savona, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 fece parte del III cantone, capoluogo Zuccarello, della Giurisdizione di Centa e dal 1803 centro principale del V cantone delle Arene Candide nella Giurisdizione di Colombo. Nel 1804 aggrega la soppressa municipalità di Vecersio, quest'ultima istituita nel 1797. Annesso al Primo Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento di Montenotte.
Nel 1815 Castelvecchio fu inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel I mandamento di Albenga del circondario di Albenga facente parte della provincia di Genova; nel 1927 con la soppressione del circondario ingauno passò, per pochi mesi, nel circondario di Savona e, infine, sotto la neo costituita provincia di Savona. Nel 1863[6] assume la denominazione di Castelvecchio di Rocca Barbena.
Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità montana Ingauna e, con le nuove disposizioni della Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008[7], fino al 2011 della Comunità montana Ponente Savonese.
Simboli
Lo stemma ufficiale è stato approvato con l'apposito decreto del Presidente della Repubblica datato al 21 settembre 2004[8].
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
- Chiesa parrocchiale di Nostra Signora Assunta. L'edificio si trova poco fuori dal borgo, nella parte bassa del paese, e il primo impianto risalirebbe al XV secolo così come dalla datazione dell'attiguo campanile e della lunetta affrescata sopra l'ingresso principale. A partire dal XVII secolo la chiesa fu oggetto di un rifacimento in stile barocco.
- Oratorio di Santa Maria Maddalena. Di probabile origine tardo medievale, l'edificio è un tutt'uno con gli altri della piazza in cui prospetta, differendo solo per il piccolo campanile a vela, d'aspetto barocco, e la lunetta trilobata sovrastante l'ingresso, su cui è dipinta l'immagine della Santa titolare. Di non grandi dimensioni, l'interno si presenta sobrio e curato, rifatto a partire dal XVII secolo nelle forme tipiche del barocco ligure; conserva alcune tele di scuola locale ed è ancora oggi sede di un'attiva confraternita.
- Santuario di Nostra Signora delle Grazie. Situato lungo la strada per il locale cimitero, anticamente la chiesetta era intitolata a san Bernardo (XVI secolo) e oggi si presenta con una struttura a forma di cuore preceduta da un piccolo portico.
- Chiesa parrocchiale di Nostra Signora della Neve, nella frazione di Vecersio.
Architetture militari
- Castello dei Clavesana. Eretto su un poggio sovrastante il borgo medievale di Castelvecchio, la primaria struttura quadrangolare con torri fu edificata dai marchesi di Clavesana nel corso dell'XI secolo[5]. Sede marchionale dei Del Carretto dal XIV secolo[5], venne duramente danneggiato dall'assedio dei soldati della Repubblica di Genova nel 1672[5]. Nel 1844[5] la proprietà sul castello passò alla famiglia Del Carretto del ramo di Balestrino, poi ai Malco nel 1879[5] e ai Del Conte dal 1997[5] che ne hanno curato un nuovo restauro. Dal maniero è particolarmente suggestiva la visuale sul borgo e sull'intera vallata.
Aree naturali
Tra i territori comunali di Castelvecchio di Rocca Barbena, Bardineto, Bormida, Boissano, Calizzano, Giustenice, Loano, Magliolo, Osiglia, Pietra Ligure, Rialto e Toirano è presente e preservato un sito di interesse comunitario, proposto dalla rete Natura 2000 della Liguria, per il suo particolare interesse naturale, faunistico e geologico. Il sito è collocato nell'area boschiva tra il monte Carmo di Loano e il monte Settepani in cui insistono foreste, praterie, versanti rupestri, cavità di interesse speleologico e formazioni carsiche; nella stessa area è presente la Foresta regionale della Borbottina. Oltre alle zone boschive comprensivi di faggi, pini silvestri e abeti bianchi, sono segnalate le presenze del rododendro, del ginepro nano del Bric dell'Agnellino, la campanula di Savona (Campanula sabatia), la genziana ligure (Gentiana ligustica), le orchidee, la primula marginata (Primula marginata), lo zafferano ligure (Crocus ligusticus) e l'arnica montana (Arnica montana). Tra le specie animali il pesce sanguinerola (Phoxinus phoxinus) e il gambero di fiume (Austropotamobius pallipes); tra i mammiferi il gatto selvatico (Felis silvestris) e alcuni rinolofi della specie dei chirotteri (Rhinolophus ferrumequinum, Rhinolophus euryale, Rhinolophus hipposideros)[9].
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[10]

Etnie e minoranze straniere
Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2014, i cittadini stranieri residenti a Castelvecchio di Rocca Barbena sono 10[11], pari al 6,49% della popolazione totale.
Qualità della vita
Il comune fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia[12] e insignito nel 2007 della Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano[13].
Cultura
Letteratura
L'antico borgo è protagonista del romanzo Miracolo a Castelvecchio di Rocca Barbena di Ippolito Edmondo Ferrario[14] ed è presente e citato più volte nel romanzo giallo dello scrittore Maurizio Pupi Bracali La seconda vita che ha inoltre in copertina un acquarello di Giannina Caffa riproducente l'immagine di Maria Maddalena dipinta sulla facciata dell'oratorio dei disciplinanti a lei dedicato. Il paese è citato inoltre nella noir Le albicocche di Aglaia di Cristina Rava.
Curiosità
A Castelvecchio, il famoso cantautore svedese Björn Afzelius si è ispirato scrivendo i versi di una canzone riportati in una targa ricordo in Piazza Cavour.
NOTTE IN LIGURIA
"Guarda che manto di stelle,
Senti, le carezze del vento!
è notte , è notte in Liguria!
Vieni, dormiamo all'aperto!
Il vecchio Castello di Rocca Barbena
è là ad aspettare il nostro risveglio.
nessuno saprà mai, le cose che ha visto
Il vecchio Castello di Rocca Barbena".
Il castello, attualmente di proprietà privata, non è visitabile se non nelle occasioni di manifestazioni culturali annuali, vi è però un sentiero ad anello che attraversa il borgo capoluogo e circumnaviga l'intero castello tra strapiombi e panorami mozzafiato, sentiero detto e segnalato come sentiero "du Castengneu".
Geografia antropica
Il territorio comunale, oltre al borgo medievale del capoluogo, comprende l'unica frazione di Vecersio (situata invece in un'altra valle secondaria) e le località minori di Giro di Loano, Cascina d'Aglio e Scravaion per una superficie territoriale di 16,14 km²[15].
Confina a nord con il comune di Bardineto, a sud con Zuccarello, ad ovest con Erli, ad est con Toirano e Balestrino.
Il suo territorio tra il Colle Scravaion e il colle di San Bernardo (detto anche San Bernardino) e' attraversato ininterrottamente dall'Alta Via dei monti Liguri.
Economia
Basa principalmente la sua attività economica sull'agricoltura e sul turismo. Nel territorio vengono coltivati olivi, vigneti ed ortaggi. Si pratica inoltre l'allevamento del bestiame e la produzione di legna da ardere.
Infrastrutture e trasporti
Strade
Il territorio di Castelvecchio di Rocca Barbena è attraversato dalla strada provinciale 44 per Balestrino e dalla strada statale 582 del Colle di San Bernardo nel tratto tra Erli e Zuccarello; un ulteriore collegamento viario è la SP 52 per Bardineto, raggiunto tramite il colle Scravaion.
A piedi dal Capoluogo attraverso la via centrale e' possibile raggiungere il castello di Zuccarello attraverso la passeggiata che secondo la tradizione percorreva tra i due castelli Ilaria del Carretto attraverso uliveti e boschi cedui.
Amministrazione
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1985 | 1990 | Ennio Ferrua | Partito Socialista Italiano | Sindaco | |
1990 | 2004 | Gianni Beffa | Lista civica | Sindaco | |
2004 | 2009 | Maria Balbo | Lista civica "Uniti per Castelvecchio" | Sindaco | |
2009 | in carica | Marino Milani | Lista civica "Uniti per Castelvecchio" | Sindaco |
Note
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 giugno 2017.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r Fonte dal libro di Enzo Bernardini, Borghi nel verde. Viaggio nell'entroterra della Riviera Ligure delle Palme, San Mauro (TO), Tipografia Stige, 2003.
- ^ Regio decreto 8 aprile 1863, n. 1234
- ^ Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008
- ^ a b c Fonte dal sito Araldica Civica.it, su araldicacivica.it. URL consultato il 6 novembre 2011.
- ^ Fonte dal sito Rete Natura 2000 in Liguria, su natura2000liguria.it. URL consultato il 16 novembre 2012.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Dato Istat al 31/12/2014
- ^ Fonte dal sito de I borghi più belli d'Italia
- ^ Fonte dal sito del Touring Club Italiano
- ^ Miracolo a Castelvecchio di Rocca Barbena, il romanzo di Ippolito Edmondo Ferrario, su savona.mentelocale.it, mentelocale.it, 17 giugno 2013. URL consultato il 2 luglio 2013.
- ^ Fonte dallo statuto comunale di Castelvecchio di Rocca Barbena, su comune.castelvecchio.sv.it. URL consultato l'11 febbraio 2014.
Voci correlate
Altri progetti
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