Nuh ibn Nasr
Nuh ibn Nars, o Nuh I (906-954) è stato un emiro persiano della dinastia dei Samanidi a Bukhara.

Era figlio dell'emiro Nasr II. Salì al potere dopo aver sventato nel 943 una congiura contro suo padre da parte degli ufficiali dell'esercito, che disapprovavano il supporto dato dall'emiro ai missionari ismailiti: venuto a conoscenza del complotto, Nuh partecipò al banchetto nel quale si doveva organizzare l'assassinio, dove si alzò e uccise il capo della cospirazione. Per porre fine al malcontento promise tuttavia di mettere fine alle attività degli ismaeliti e convinse il padre ad abdicare in suo favore[1]
Poco tempo dopo la sua ascesa al trono, dovette reprimere una rivolta nella Corasmia. Nel 945 rimosse dalla sua carica di governatore del Khorasan, che deteneva dal 930, Abu 'Ali Chaghani, dinasta del Chaghaniyan, uno stato vassallo dei Samanidi. Era intenzione di Nuh sostituirlo con Ibrahim ibn Simjur della famiglia turca dei Simjuridi. Abu 'Ali, appoggiato dal governatore di Tus, il dehqan Abu Mansur Muhammad, unì le forze con lo zio di Nuh, Ibrahim ibn Ahmad e si ribellò[2].
Nel 947 Ibrahim ottenne il controllo della capitale Bukhara e si incoronò come emiro dello stato samanide, obbligando Nuh a rifugiarsi a Samarcanda. Era però impopolare nella capitale e Nuh riuscì a catturarlo e accecarlo insieme a due suoi fratelli. La capitale di Abu 'Ali fu saccheggiata e nel 948 fu stipulata la pace, che permetteva ad Abu 'Ali di mantenere il possesso del Chaghaniya[2]. Alla morte nel 952 del governatore del Khurasan succeduto a Ibrahim, Mansu ibn Qara-Tegin,, Abu 'Ali riottenne anche questa carica e combattè al confine orientale contro i Buwayhidi[3], che nel 945 avevano preso l'effettivo potere a Baghdad, pur mantenendo sul trono il califfo abbasside al-Muti.
Vushmgir, della dinastia degli Ziyaridi che reggeva il Tabaristan come vassallo dei Samanidi, era in lotta contro i Buwayidi e si era irritato per la pace che Abu 'Ali aveva concluso con i Buwayhidi di Ray e lo accusò di cospirare con i nemici. Nuh dunque lo rimosse nuovamente dalla sua carica di governatore e Abu 'Ali si rifugiò presso i Buwayhidi e il califfo al-Muti gli conferì il governo del Khurasan[3].
Nuh morì nel 954 senza aver risolto il problema e gli successe il figlio, 'Abd al-Malik I. Abu 'Ali morì l'anno seguente[2] e il controllo samanide sul Khurasan fu ristabilito.
Note
Bibliografia
- (EN) Richard N. Frye, "Samanides", in Richard N. Frye, (a cura di), The Period from the Arab Invasion to the Saljuqs (The Cambridge History of Iran, 4), Cambridge University Press, Cambridge 1975 ISBN 0-521-20093-8, pp.136-161.