Panorama (rivista)
Panorama è una rivista italiana settimanale di attualità, politica, società ed economia diretta da Raffaele Leone. È pubblicato da Mondadori Editore.
Panorama | |
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Stato | ![]() |
Lingua | italiano |
Periodicità | settimanale |
Genere | stampa nazionale |
Fondazione | 1962 |
Sede | via privata Mondadori, 1 - Segrate (MI) |
Editore | Arnoldo Mondadori Editore |
Diffusione cartacea | 166.187 (Dati ADS, febbraio 2018) |
Direttore | Raffaele Leone |
Vicedirettore | Roberto Bettoni, Emanuele Farneti, Walter Mariotti, Luciano Santilli |
ISSN | 0553-1098 |
Sito web | www.panorama.it |
Storia
- 1968: 116.000
- 1972: 126.000
- 1974: 250.000
- 1975: 375.000
Fonte: Silvia Pizzetti, I rotocalchi e la storia (1982).
«Panorama» fu fondato per iniziativa di Arnoldo Mondadori come periodico culturale per un segmento medio-alto[1]. Mondadori chiamò alla direzione un promettente giornalista-scrittore: Nantas Salvalaggio (proveniente da Epoca e Corriere della Sera). Diffuso inizialmente a cadenza mensile, il primo numero di Panorama uscì nell'ottobre del 1962. La rivista trattava perlopiù temi di carattere internazionale e argomenti di varietà. Nel 1964 la formula fu rivista, ma i risultati ottenuti furono inferiori alle attese.
Nel 1965 Mondadori chiamò alla direzione Lamberto Sechi, che due anni dopo trasformò Panorama in settimanale[2] (18 maggio 1967), sulla scia del successo delle testate Der Spiegel in Germania, L'Express in Francia e Time negli USA. Fu abbandonato il formato lenzuolo, per un più moderno tabloid.
Il nuovo programma della rivista era sintetizzato nello slogan I fatti separati dalle opinioni[3]: la frase fu inserita vicino alla testata. Il lavoro di redazione era improntato a uno stile asciutto ed impersonale; gli articoli non erano firmati (era bandito il protagonismo delle "grandi firme"). Le sezioni del settimanale erano: Affari italiani, Affari esteri, Vita moderna, Scienza, Spettacoli, Cultura e Economia. In pochi anni, Sechi fece di «Panorama» il primo settimanale d'informazione italiano.
Alla fine degli anni settanta Lamberto Sechi entrò in conflitto con la redazione. A causa dei dissensi con i colleghi, lasciò la direzione nel 1979. Ma la sua formula fu continuata dai successori anche negli anni ottanta: «Panorama» rimase molto attento sia ai fenomeni sociali che ai retroscena politici (come il concorrente «L'espresso»). Negli anni ottanta gli unici cambiamenti riguardarono la veste grafica e la concessione della firma ai redattori. Alla fine del decennio il settimanale raggiunse i suoi più lusinghieri risultati di vendita[4].
Nel 1994, con l'acquisizione della Mondadori da parte di Silvio Berlusconi, si assisté ad un riposizionamento politico del settimanale, che divenne espressione del centro-destra. La risposta dei lettori fu positiva: «Panorama» mantenne il proprio primato nel settore[5]. Nel 1996 Monti lascia la direzione della rivista, che passa a Giuliano Ferrara con il quale il periodico si avvicina alle opinioni politiche di destra, lasciando le posizioni iniziali orientate a centrosinistra[6].
Dalla primavera 1996 la rivista ha un suo sito Internet (prima "mondadori.com/panorama", in seguito "panorama.it") che lancia insieme a un "restyling" (nella testata un piccolo globo sostituisce la "o"). Nell'ottobre 1998 viene lanciato il supplemento mensile Panorama Web; nel novembre 1999 nasce Next. Nel 2007 (direttore Pietro Calabrese) il settimanale ha cambiato logo ed ha rinnovato veste grafica e formula editoriale. Nel 2012 (direttore Giorgio Mulé) è avvenuto un nuovo cambio, che ha coinvolto l'ideazione grafica e l'impaginazione delle sezioni. Inoltre, dal 1995, Panorama edita anche uno dei calendari di maggiore successo a livello nazionale, che vede spesso come protagoniste celebri showgirl della televisione italiana o attrici.
Nel 2010 la rivista si rinnova e si caratterizza della nuova grafica firmata da Roberto Bettoni[7].
Nel 2012 Panorama compie cinquant'anni e rinnova nuovamente la grafica e la formula editoriale, ulteriormente modificata nel 2014 con il passaggio da newsmagazine a newsbranding, ovvero la creazione di un vero e proprio brand intorno alla rivista che viene declinato su diverse piattaforme: rivista cartacea e digitale, sito web, social network e bimestrali come Icon e Flair[8].
A novembre 2014 è stato lanciato Panorama Academy, un programma di formazione a distanza in collaborazione con l'università telematica UniPegaso[9].
Dal 2014 Panorama lancia il tour "Panorama d'Italia", un viaggio itinerante nelle città italiane con lo scopo di fidelizzare i lettori e trovare nuovi inserzionisti. Il progetto propone incontri e dibattiti con protagonisti e politici locali, visite culturali e interviste a personaggi dello spettacolo. Nel 2016 e 2017 il tour ha raggiunto Milano con 100 eventi e oltre 50mila iscritti[10].
Firme storiche
Opinionisti
Fotografi
Linea politico-editoriale
Agli esordi Panorama si era collocato nell'area di centrosinistra. Negli anni '90 ha però radicalmente cambiato linea editoriale, passando dall'area di centrosinistra a quella di centrodestra.
La conversione ha una premessa con l'insediamento di Silvio Berlusconi alla presidenza della Mondadori il 25 gennaio 1990. In netto dissenso col nuovo editore, a febbraio lasciano il settimanale il direttore Claudio Rinaldi, Giampaolo Pansa e Altan. Rinaldi viene sostituito da Andrea Monti, proveniente da Fortune Italia[11][12]. Nell'ambito del braccio di ferro fra proprietà e direzione, nell'ottobre 1991 vengono bocciati due vicedirettori su quattro proposti: Pasquale Chessa e Carlo Rossella; mentre vengono graditi Maria Luisa Agnese e Luciano Santilli[13].
L'imminente entrata di Berlusconi in politica, preannunciata nel novembre 1993, rinnova le frizioni; Panorama sciopera sostenendo che «lo sciopero, che si sta svolgendo con una partecipazione altissima, è dettato dalla preoccupazione, che ci pare ormai chiara, dell'editore di scendere in campo come organizzatore di uno schieramento politico. Sono mesi che il comitato di redazione della Mondadori e quello di Panorama hanno posto l'incompatibilità tra la figura di editore e quella di leader politico. I giornalisti difendono davanti ai lettori, con tutte le armi in loro possesso, la tradizione di indipendenza e autonomia della loro testata, che è la ragione prima del successo di Panorama»[14]. Berlusconi replica per lettera alla redazione[15], la quale però non indietreggia[16]. Si accenderanno nuove polemiche quando la Mondadori progetta di allegare il programma elettorale della neonata Forza Italia al settimanale[17].
Durante il governo Berlusconi I, Panorama pubblicherà anche copertine anti-premier[18]. Dal marzo 1995 si fanno insistenti le voci per insediare alla direzione di Panorama al posto di Monti, Giuliano Ferrara, già ministro del governo Berlusconi[19], ma il vicepresidente e amministratore delegato della Mondadori, Franco Tatò, si dichiara contrario[20].
Richiesto di un parere sulla nuova linea politico-editoriale, il direttore Andrea Monti dichiara: «Abbiamo dovuto sopportare la possibile perdita dei lettori più radicali. La soluzione è semplice: il giornale non deve stare né da una parte né dall'altra, ma un passo più in su»[21]. A fine giugno Franco Tatò lascia la Mondadori per l'Enel.
La nuova Mondadori post-Tatò lancia nuove strategie aziendali che portano Monti il 31 ottobre alle dimissioni da direttore di Panorama[22]. L'11 novembre è nominato nuovo direttore Giuliano Ferrara, il quale già dirige Il Foglio da lui fondato[23]. Ferrara dichiarerà subito ai redattori che «i fatti non sono nudi e crudi e richiedono una loro interpretazione, sinceramente politica» e che dunque «farà battaglia» avendo «ben presente che l'azionista di riferimento della Mondadori è Silvio Berlusconi, impegnato in politica». Il settimanale sterza dunque verso il centrodestra e ciò provoca una nuova ondata di polemiche. Enzo Biagi lascia subito il giornale[24]. Nella votazione sulla fiducia, Ferrara ottiene 30 "no" contro 28 "sì" e 14 astenuti. Il condirettore Pierluigi Battista ottiene invece 30 "sì", 28 "no" e 14 astenuti, il vicedirettore esecutivo Massimo Donelli 14 "sì'" , 46 "no" e 12 astenuti. Dei quattro vicedirettori sono bocciati Pino Buongiorno, Pasquale Chessa ed Enrico Cisnetto e solo Luciano Santilli è promosso[25]. Il mese dopo Adriano Sofri diviene una firma abituale del settimanale[26].
Nel marzo 1997 si acuisce la tensione fra direttore e redazione, con quest'ultima che lamenta «l'uso di collaboratori esterni che ha raggiunto un livello tale da rischiare di essere interpretato come un'implicita valutazione negativa della professionalità della redazione»[27]. Sei mesi dopo Ferrara si dimette, ufficialmente per dedicarsi solo a Il Foglio[28]. Altrettanto farà Battista[29]. Al loro posto vengono chiamati rispettivamente Roberto (detto Nini) Briglia e Massimo Donelli. Briglia confermerà di voler proseguire la linea tracciata da Ferrara[30].
Diffusione sui nuovi media
La rivista è consultabile su Internet e su iPad.
Panorama è la prima rivista italiana ad ospitare sulle sue pagine i codici QR[31]: il crittogramma appare in margine all'articolo. Il servizio, avviato l'11 dicembre 2009, permette di ottenere video, testi e pagine internet sul proprio cellulare, per approfondire l'argomento a cui l'articolo è connesso.
I direttori
- Nantas Salvalaggio (ottobre 1962 - marzo 1964)
- Leo Lionni (aprile 1964 - giugno 1965)
- Lamberto Sechi (luglio 1965 - 27 febbraio 1979) Dal 18 maggio 1967 «Panorama» esce come settimanale
- Carlo Rognoni (6 marzo 1979 - 31 marzo 1985)
- Claudio Rinaldi (7 aprile 1985 - 25 febbraio 1990)
- Andrea Monti (4 marzo 1990 - 21 novembre 1996)
- Giuliano Ferrara (28 novembre 1996 - 25 settembre 1997)
- Roberto Briglia (2 ottobre 1997 - 12 ottobre 2000)
- Carlo Rossella (19 ottobre 2000 - 2 dicembre 2004)
- Pietro Calabrese (9 dicembre 2004 - 18 ottobre 2007)
- Maurizio Belpietro (25 ottobre 2007 - 20 agosto 2009)
- Giorgio Mulé (1º settembre 2009 - 31 gennaio 2018)
- Raffaele Leone (dal 1º febbraio 2018)
Organigramma attuale
Direttore responsabile: Raffaele Leone
Vicedirettori: Roberto Bettoni, Emanuela Fiorentino, Maurizio Tortorella
Gli editorialisti sono: Pino Buongiorno, Luca Antonini, Oscar Giannino, Giuliano Ferrara, Luca Ricolfi, Bruno Vespa.
Note
- ^ Il periodico riprendeva un'omonima pubblicazione che visse dal 1939 al 1940. Vedi Panorama (periodico 1939).
- ^ Grande libro della stampa italiana 2018, p. 186
- ^ Grande libro della stampa italiana 2018, p. 186
- ^ Andrea Aveto, OP-Osservatore Politico, in Giornalismo italiano 1968-2001, 1968-2001.
- ^ Andrea Aveto, op. cit.
- ^ Grande libro della stampa italiana 2018, p. 186
- ^ Grande libro della stampa italiana 2018, p. 186
- ^ Grande libro della stampa italiana 2018, pp. 186-187
- ^ Grande libro della stampa italiana 2018, p. 187
- ^ Grande libro della stampa italiana 2018, p. 187
- ^ DOPO L' ARRIVO DI BERLUSCONI RINALDI LASCIA 'PANORAMA' - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 9 settembre 2018.
- ^ ANCHE ALTAN LASCIA 'PANORAMA' - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 9 settembre 2018.
- ^ ' PANORAMA' , NO A DUE VICEDIRETTORI - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 9 settembre 2018.
- ^ BERLUSCONI PRONTO AL SECONDO ASSALTO - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 9 settembre 2018.
- ^ BERLUSCONI AI SUOI GIORNALISTI ' NON ACCETTERO' ALTRI PROCESSI' - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 9 settembre 2018.
- ^ ' PANORAMA' IN ASSEMBLEA PER DIFENDERE L' AUTONOMIA - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 9 settembre 2018.
- ^ PANORAMA REGALA FORZA ITALIA - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 9 settembre 2018.
- ^ ' LA BUFERA PASSERA' ' - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 9 settembre 2018.
- ^ CAMBIO A PANORAMA FERRARA DIRETTORE? - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 9 settembre 2018.
- ^ ' LA MIA MONDADORI? PROFITTI E AUTONOMIA' - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 9 settembre 2018.
- ^ ' PANORAMA' SI RINNOVA E SBARCA SU INTERNET - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 9 settembre 2018.
- ^ ' PANORAMA' MONTI DIVORZIA DA MONDADORI - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 9 settembre 2018.
- ^ FERRARA A ' PANORAMA' - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 9 settembre 2018.
- ^ Rinaldo Gianola, Panorama, entra Ferrara e Biagi va all'Espresso, in la Repubblica, Gruppo Editoriale L'Espresso Spa, 15 novembre 1996. URL consultato il 6 maggio 2016.
- ^ I redattori di Panorama negano la fiducia a Ferrara, in la Repubblica, Gruppo Editoriale L'Espresso Spa, 22 novembre 1996. URL consultato il 6 maggio 2016.
- ^ SOFRI COLLABORERA' CON ' PANORAMA' - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 9 settembre 2018.
- ^ PANORAMA, GUERRA A FERRARA - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 9 settembre 2018.
- ^ LITE SUL VIDEO - ARIOSTO, FERRARA LASCIA - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 9 settembre 2018.
- ^ 'PANORAMA' ANCHE BATTISTA SI DIMETTE - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 9 settembre 2018.
- ^ 'PANORAMA' BRIGLIA DIRETTORE - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 9 settembre 2018.
- ^ Grande libro della stampa italiana 2018, p. 186
Bibliografia
- Andrea Aveto, OP - Osservatore politico, in Giornalismo italiano 1968-2001, Mondadori.
- Grande libro dell'informazione: stampa e online, Supplemento di Prima Comunicazione, Genesis, 2018, pp. 186-187.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Panorama
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su panorama.it.
- Sito ufficiale, su mondadori.com.
- Panorama (canale), su YouTube.
- (EN) Panorama, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Panorama Facebook, su facebook.com. URL consultato il 09/09/18.
- Panorama Twitter, su twitter.com. URL consultato il 09/09/18.
- Panorama Youtube, su youtube.com. URL consultato il 09/09/18.
- Panorama Google+, su plus.google.com. URL consultato il 09/09/18.