Matrimonio tra persone dello stesso sesso in Europa
Il matrimonio tra persone dello stesso sesso in Europa viene riconosciuto - a tutto marzo del 2018 - legalmente e realizzato in 15 nazioni ovvero: Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Irlanda, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi[1], Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito[2]. In Austria saranno legali ed entreranno in vigore ufficialmente a partire dal 1º gennaio del 2019[3].

Matrimonio
Unione civile
Registro di coabitazione.
Riconoscimento del matrimonio omosessuale realizzato in altri paesi/o stati all'interno della nazione
Senza unione civile
Matrimonio proibito costituzionalmente
Restrizioni alla libertà di espressione e associazione
Penalizzata de iure, ma non applicata de facto.
Pena del carcere
Ergastolo
Pena di morte
A questi si aggiungono altri 11 paesi i quali riconoscono una qualche forma di unione civile, vale a dire Andorra, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Grecia, Ungheria, Italia, Liechtenstein, Slovenia e Svizzera.
San Marino consente l'immigrazione e la convivenza del partner di un suo cittadino, mentre la Polonia consente la coabitazione seppur con effetti molto limitati. Armenia ed Estonia riconoscono i matrimoni omosessuali celebrati all'estero in qualsiasi giurisdizione ove questi siano consentiti; la Slovacchia riconosce i matrimoni tra persone dello stesso sesso svolti all'interno dell'Unione europea e comprendenti almeno un cittadino UE.
Tra i paesi che riconoscono ed eseguono i matrimoni omosessuali alcuni di essi continuano a consentire alle coppie anche la possibilità di entrare in un'unione civile, ad esempio i paesi del Benelux, la Francia e il Regno Unito[4]; considerando che la Germania, l'Irlanda e i paesi nordici hanno chiuso la loro legislazione sull'unione civile pre-matrimoniale pur facendo in modo che le unioni già esistenti possano rimanere valide a tutti gli effetti, ma non essendone possibili di nuove.
Diversi paesi europei infine non riconoscono ancora alcuna forma di unione tra coppie di persone dello stesso sesso. Il matrimonio viene definito in forma esclusiva come un'unione tra uomo e donna nella carte costituzionali di Armenia, Bielorussia, Bulgaria, Croazia, Georgia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Moldavia, Montenegro, Polonia, Serbia, Slovacchia e Ucraina.
Tra questi ultimi tuttavia l'Armenia riconosce i matrimoni omosessuali svoltisi all'estero[5], mentre la Croazia e l'Ungheria riconoscono le "partenership" tra persone dello stesso sesso.
Il dibattito sorto sulle proposte di legalizzare il matrimonio omosessuale e le unioni civili tra persone dello stesso sesso prosegue in tutto il continente europeo. Alla metà del 2018 29 delle 50 nazioni e 8 dei 9 territori dipendenti[6] riconoscono una qualche forma di unione omosessuale, tra cui a maggior parte dei membri dell'UE (in 23 su 28).
Situazione corrente
A livello internazionale
Giurisprudenza della Corte europea dei diritti umani
Matrimonio.
Unione civile.
Unione civile con diritti limitati.
Registro di coabitazione.
Senza alcun riconocimento.
Nel corso degli anni la Corte europea dei diritti dell'uomo ha gestito una numerosa serie di casi che hanno finito col mettere in discussione la mancanza di un qualche riconoscimento legale alle coppie composte da persone dello stesso sesso in alcuni degli Stati membri.
La Corte ha pertanto dichiarato che la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali impone a tutti gli appartenenti all'Unione europea di fornire un riconoscimento legale, pur non spingendosi fino a chiedere che l'istituto del matrimonio venga aperto anche alle coppie omosessuali.
Nella sentenza riguardante il caso Schalk e Kopf contro l'Austria (24 giugno 2010) la Corte ha deciso che la Convezione non obbliga gli Stati membri a legiferare per poter rendere legali i matrimoni omosessuali; tuttavia, per la prima volta, ha accolto il riconoscimento delle relazioni tra persone dello stesso sesso nella loro qualità di "forma di vita familiare".
In Vallianatos e altri contro Grecia (7 novembre 2013)[7] la Corte ha sentenziato che l'esclusione delle coppie dello stesso sesso dalla registrazione di un'unione civile - una forma di partenariato accessibile alle coppie di sesso opposto - viola la Convenzione. La Grecia aveva fatto emanare una legge nel 2008 la quale stabiliva le unioni civili solamente per le coppie eterosessuali; la successiva legislazione del 2015 ha quindi esteso i diritti di partenariato anche alle coppie dello stesso sesso.
In Oliari e altri contro Italia (21 luglio 2015)[8] si è proceduti oltre stabilendo un obbligo positivo per gli Stati membri di fornire un riconoscimento legale alle coppie omosessuali. L'Italia ha quindi violato la Convenzione e alla fine ha dovuto implementare le unioni civili nel 2016.
Quest'ultima decisione ha creato un precedente per potenziali casi futuri riguardanti i 23 Stati membri, alcuni territori britannici, danesi e olandesi e gli Stati con riconoscimento limitato (escluso il Kosovo) i quali attualmente non riconoscono per le coppie omosessuali il "diritto alla vita familiare".
La sentenza Chapin e Charpentier contro Francia (9 giugno 2016) ha ampiamente confermato il precedente austriaco, affermando che negare ad una coppia omosessuale l'accesso al matrimonio "non" viola la Convenzione. Proprio in quel momento si è permesso il matrimonio tra persone dello stesso sesso in Francia, tuttavia il caso aveva avuto la sua origine nel 2004 quando solamente il "pacte civil de solidarité" (PACS) risultava essere disponibile per le coppie omosessuali.
Mutuo riconoscimento nell'Unione europea
All'interno del sistema governativo dell'Unione europea si è discusso sulle modalità da imporre agli Stati membri perché si potesse addivenire al riconoscimento dei matrimoni omosessuali nelle diverse legislazioni nazionali, nonché delle unioni civili o della registrazione di partnership per i cittadini europei, facendo in tal maniera garantire il diritto alla libera circolazione dei cittadini stessi in quanto "membri di una famiglia"[9].
Nel 2010 l'attivista rumeno Adrian Coman e il suo partner americano Robert Claibourn Hamilton si sono sposati in Belgio e successivamente hanno tentato di trasferirsi in Romania; le autorità nazionali hanno però rifiutato di riconoscere il loro matrimonio e il caso è quindi passato alla Corte di giustizia dell'Unione europea[10].
L'11 gennaio del 2018 l'avvocato generale della Corte Melchior Wathelet (1949) ha emesso un parere legale ufficiale in base al quale un paese membro dell'UE non può rifiutare i diritti di residenza (diritto) al coniuge omosessuale di un cittadino europeo solo per il fatto che non riconosce nella propria legislazione il matrimonio omosessuale[11].
Il 5 giugno seguente la Corte si è pronunciata a favore di Coman dichiarando che il termine "coniuge" è neutro rispetto al genere (scienze sociali) e che quindi - gli Stati membri sono obbligati a riconoscere i diritti di residenza dell'UE anche per i partner dei cittadini europei. La Corte ha tuttavia confermato che spetterà comunque ai singoli Stati membri autorizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso[12][13].
A livello nazionale
Stati parzialmente riconosciuti o meno
Status | Paese | A partire dal | Popolazione totale (Ultime stime conteggiate) |
---|---|---|---|
Senza alcun riconoscimento (5 Stati) |
Abcasia | — | 243.564 |
Kosovo | — | 1.907.592 | |
Cipro del Nord | — | 313.626 | |
Ossezia del Sud | — | 51.547 | |
Transnistria | — | 475.665 | |
Totale parziale | — | — | 2.991.994 |
Divieto costituzionale del matrimonio omosessuale (1 Stato) |
Artsakh | 2006[68] | 150.932 |
Totale parziale | — | — | 150.932 |
Totale | — | — | 3.142.926 |
A livello sub-nazionale
Status | Paese | Giurisdizione | A partire dal | Popolazione totale (Ultimo Censimento ufficiale) |
---|---|---|---|---|
Matrimonio (6 giurisdizioni) |
Danimarca | Fær Øer | 2017[69][70] | 49.198 |
Regno Unito | Akrotiri e Dhekelia | 2014[71] | 15.700 | |
Alderney | 2018[72] | 2.020 | ||
Gibilterra | 2016[73][74] | 32.194 | ||
Guernsey | 2017[75][76] | 62.948 | ||
Isola di Man | 2016[77] | 84,497 | ||
Baliato di Jersey | 2018[78] | 100.080 | ||
Totale | — | — | — | 342.637 (0.04% della popolazione europea) |
Altri tipi di unione civile (1 giurisdizione) |
Regno Unito | Irlanda del Nord | 2005[79] | 1.864.000 |
Totale | — | — | — | 1.964.080 (0.22% della popolazione europea) |
Senza alcun riconoscimento (1 giurisdizione) |
Regno Unito | Sark | — | 600 |
Totale | — | — | — | 600 (0.001% della popolazione europea) |
Legislazioni in via di definizione
Matrimonio
Proposte governative o di maggioranza parlamentare
Il 13 giugno del 2018 46 deputati di ANO 2011, Partito Pirata Ceco, Partito Social Democratico Ceco, Partito Comunista di Boemia e Moravia, TOP 09 e "Sindaci e indipendenti" (Starostové a nezávislí) hanno presentato un disegno di legge per legalizzare il matrimonio tra persone dello sesso sesso. Il Partito Democratico Civico (Repubblica Ceca), "Libertà e democrazia diretta - Tomio Okamura" e l'Unione Cristiana e Democratica - Partito Popolare Cecoslovacco si sono dichiarati contrari[80].
Il giorno 22 giugno seguente il progetto legislativo ha ottenuto il sostegno ufficiale del governo ceco[81].
Il 5 dicembre del 2013 il Partito Verde Liberale della Svizzera ha presentato un'iniziativa parlamentare al Consiglio Nazionale proponendo un emendamento costituzionale il quale avrebbe consentito alle coppie omosessuali di contrarre il matrimonio o un'unione civile indipendentemente dal sesso (biologia) o dall'orientamento sessuale. Il 20 febbraio del 2015 il Comitato di giustizia della Camera bassa (il Consiglio nazionale (Svizzera) ha raccomandato l'approvazione della proposta[82].
Il 1º settembre seguente essa è stata anche approvata dal Comitato di giustizia della Camera alta (il Consiglio degli Stati), aprendo in tal maniera la strada ad un referendum sull'emendamento costituzionale[83].
Il 16 giugno del 2017 l'Assemblea federale (Svizzera) ha votato, con 118 suffragi contro 71, a favore di una proposta del "Partito Verde" di costituire un gruppo parlamentare di ricerca per esaminare la prospettiva d'introduzione del matrimonio tra persone dello stesso sesso nella legislazione nazionale.
Il 6 luglio del 2018 la commissione giuridica ha votato per procedere attraverso l'iniziativa legislativa piuttosto che con il metodo dell'emendamento costituzionale e il referendum. La commissione prevede di poter giungere a presentare un'adeguata proposta di legge entro il febbraio del 2019, con conseguente entrata in vigore del matrimonio omosessuale a partire dal 1º gennaio del 2021[84].
Proposte di opposizione o senza la maggioranza parlamentare
Nel febbraio del 2018 il Segretario di Stato per l'Irlanda del Nord Karen Bradley ha dichiarato che il matrimonio tra persone dello stesso sesso potrebbe venire legiferato per l'Irlanda del Nord direttamente dal Parlamento del Regno Unito e che il secondo governo May a maggioranza conservatrice con tutta probabilità consentirebbe un voto lasciando libertà di coscienza ai propri parlamentari se e quando una tale legislazione fosse introdotta[85].
Un disegno di legge è stato presentato alla Camera dei lord da un pari conservatore il 27 di marzo seguente[86]. Il giorno successivo è stata presentata una proposta proveniente da un membro privato con sostegno interpartitico alla Camera dei comuni (Regno Unito)[87]. La seconda lettura è iniziata l'11 di maggio ai Comuni[88] e sarà poi programmata per il dibattito che ne seguirà a partire dal 26 di ottobre[89].
Partnership non coniugale
Proposte governative di maggioranza parlamentare
Il 30 maggio del 2017 il Parlamento lituano ha approvato una proposta di modifica del codice civile per riconoscere gli accordi di coabitazione i quali concederebbero a due o più conviventi determinati diritti di proprietà (diritto) pur senza l'intenzione di creare relazioni familiari. Con 46 voti favorevoli, 6 contrari e 17 astenuti il progetto di proposta è stato approvato per ulteriori considerazioni legislative[90].
Il disegno di legge nega esplicitamente il riconoscimento da parte dei partner delle relazioni familiari.
Il 27 ottobre del 2016 il Consiglio nazionale (Monaco) ha fatto approvare all'unanimità una proposta per consentire le unioni civili (pacte de vie commun)[91]. Il 27 aprile dell'anno seguente il governo del principato (diritto) ha risposto positivamente alla proposta[92], introducendo la propria legislazione sull'unione civile il 16 aprile del 2018: prima di poter entrare in vigore a tutti gli effetti dev'essere approvata dal Consiglio.
Il progetto proposto dal governo non riconosce esplicitamente i contraenti di un'unione civile in qualità di membri di una famiglia e non consente inoltre l'adozione da parte di coppie dello stesso sesso né di creare legami adottivi come l'adozione del configlio[93].
Nel marzo del 2016 due gruppi di opposizione, LabDem e Sinistra Unita (San Marino), insieme alla principale forza governativa costituita dal Partito Democratico Cristiano Sammarinese hanno annunciato le proprie proposte per estendere i diritti di tutte le coppie conviventi non sposate attraverso una nuova legge di partenariato. Il partner di coalizione, il Partito dei Socialisti e dei Democratici, ha anch'esso annunciato l'intenzione di presentare una propria quarta autonoma proposta di legge[94].
Dopo che la Sinistra Unita ha vinto le Elezioni politiche a San Marino del 2016 il giorno 20 di novembre si è impegnata ufficialmente per far introdurre nell'ordinamento le unioni civili per le coppie dello stesso sesso; ciò durante la sua conferenza pubblica sugli obiettivi da raggiungere svoltasi tra il 17 e il 18 novembre del 2017[95].
Una prima legge sull'unione civile è stata così introdotta a partire dal 9 marzo del 2018[96].
Proposte di opposizione o senza la maggioranza parlamentare
Il "ministero per i diritti umani e le minoranze" ha elaborato una legge sull'unione civile registrata, in base alla quale le coppie dello stesso sesso saranno riconosciute come unioni legali ma non avranno comunque gli stessi diritti delle coppie sposate di sesso opposto[97].
Una legge sulla partnership civile è attualmente all'esame della Camera dei deputati (Romania). Sebbene sia stata respinta dal Senato (Romania) il 24 ottobre del 2016, il dibattito è proseguito in diverse commissioni dell'Aula della Camera per tutto il 2017[98].
Il 12 febbraio del 2018 il Partito Moderno d'ispirazione liberale ha presentato una nuova proposta legislativa sulle registrazione delle unioni civili[99][100][101].
L'11 dicembre del 2017, a seguito di un incontro con i rappresentanti di "Iniciatíva Inakosť", il presidente della Slovacchia Andrej Kiska ha chiesto una discussione sui diritti delle coppie dello stesso sesso[102]; il "partito SaS" Libertà e Solidarietà ha ribadito la sua intenzione di introdurre il disegno di legge sulla registrazione delle unioni civili nel corso di quella stessa giornata[103]. SaS ha introdotto il progetto sul partenariato registrato nel luglio del 2018.
Secondo la proposta le partnership sarebbero aperte alle coppie dello stesso sesso e garantirebbero così diversi diritti e benefici di cui godono le coppie legalmente sposate, in particolare nell'area dell'eredità e dell'assistenza sanitaria, tra le altre cose[104]. Il Consiglio nazionale della Repubblica slovacca dovrebbe iniziare a discuterla a partire da settembre.
Proibizione del matrimonio tra persone dello stesso sesso
Proposte governative o di maggioranza parlamentare
Nell'autunno del 2017 il governo in carica ha annunciato l'intenzione di indire un referendum per modificare l'articolo 48 della Costituzione della Romania per proporre una diversa definizione di famiglia, da "unione dei coniugi" (senza indicare genere e numero degli stessi) a "unione di un uomo e una donna", al fine di vietare esplicitamente in futuro il matrimonio tra persone dello stesso sesso e la poligamia; questo in seguito all'iniziativa avanzata dai cittadini appartenenti ad un gruppo contrario al matrimonio omosessuale denominato "Coalizione per la famiglia (Coaliția pentru Familie)"[105].
Il referendum costituzionale del 2018 in Romania è stato convocato per il 7 ottobre 2018.
Opinione pubblica
Il sostegno pubblico al matrimonio tra persone dello stesso sesso negli Stati membri dell'Unione europea, misurato in un sondaggio del 2015, è più alto nei Paesi Bassi (91%), in Svezia (90%), Danimarca (87%), Spagna (84%), Irlanda (80% ), Belgio (77%), Lussemburgo (75%), Regno Unito (71%) e Francia (71%)[106]. Negli ultimi anni esso è anche aumentato in una misura significativa a Malta, passando dal 18% nel 2006 al 65% nel 2015 e in Irlanda, dal 41% nel 2006 all'80% nel 2015[107].
Dopo l'approvazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso in Portogallo avvenuto nel gennaio del 2010 il 52% della popolazione portoghese ha dichiarato di essere a favore della legislazione adottata[108]. Nel 2008 il 58% degli elettori norvegesi sosteneva la legge sul matrimonio, introdotta in quello stesso anno (vedi matrimonio tra persone dello stesso sesso in Norvegia), mentre il 31% rimaneva contrario[109].
Nel gennaio del 2013 il 54,1% degli intervistati italiani sosteneva il matrimonio omosessuale[110]; sempre a fine gennaio il 77,2% sosteneva invece almeno il riconoscimento delle unioni omosessuali[111].
In Grecia il sostegno è più che raddoppiato tra il 2006 e il 2015, anche se è ancora relativamente molto basso. Nel 2006 il 15% ha risposto di essere d'accordo con i matrimoni omosessuali autorizzati in tutta Europa, mentre nel 2015 il 33% era d'accordo con la dichiarazione assunta[107].
In Irlanda un'indagine condotta nel 2008 ha rivelato che l'84% delle persone sosteneva le unioni civili per le coppie omosessuali (e il 58% per i matrimoni omosessuali)[112], mentre un sondaggio del 2010 mostrava il 67% di favorevoli al matrimonio omosessuale[113]; ma entro il 2012 questa cifra era salita sino a raggiungere il 73% di supporto[114]. Il 22 maggio del 2015 il 62,1% degli elettori ha votato per sancire il matrimonio tra persone dello stesso sesso in Irlanda nella Carta costituzionale come equiparato al matrimonio eterosessuale.
Un'indagine di Taloustutkimus del marzo 2013 ha rilevato che il 58% dei finlandesi sosteneva il matrimonio tra persone dello stesso sesso[115].
In Croazia un sondaggio condotto nel novembre 2013 ha rivelato che il 59% dei croati ritiene che il matrimonio debba essere definito costituzionalmente come un'unione esclusivamente tra un uomo e una donna, mentre il 31% non si trova d'accordo con quest'idea[116].
In Polonia un sondaggio pubblico del 2013 ha rivelato che il 70% dei polacchi respinge l'idea delle unioni registrate[117]; un altro sondaggio svoltosi nel febbraio del 2013 ha constatato che il 55% era contrario, mentre il 38% dei polacchi sostiene l'idea di una partnership registrata per le coppie dello stesso sesso[118].
Nell'Unione europea il sostegno dato tende ad essere più basso in Bulgaria, Lettonia, Ungheria, Romania, Slovacchia e Lituania.
La percentuale media di supporto al matrimonio omosessuale nell'Unione europea a partire dal 2006, quando ancora constava di 25 membri, era del 44%, in discesa rispetto alla precedente percentuale del 53%. Il cambiamento è stato causato dall'adesione di più nazioni socialmente conservatrici all'UE[107]. Nel 2015, con 28 membri, il supporto medio era salito fino al 61%[106].
Sondaggi
Indica che il paese ha legalizzato il matrimonio omosessuale a livello nazionale
Indica che il matrimonio tra persone dello stesso sesso è legale in alcune parti del paese
Nazione | Sondaggista | Anno | Favorevoli | Contrari | Non sa. Non risponde | Fonti |
---|---|---|---|---|---|---|
Armenia | Pew Research Center | 2015 | 3% | 96% | 1% | [119][120] |
Austria | Pew Research Center | 2017 | 72% | 25% | 3% | [121] |
Bielorussia | Pew Research Center | 2015 | 16% | 81% | 3% | [119][120] |
Belgio | Pew Research Center | 2017 | 82% | 10% | 8% | [121] |
Bosnia ed Erzegovina | Pew Research Center | 2015–2016 | 13,5% | 84% | 3,5% | [119][120] |
Bulgaria | Pew Research Center | 2015 | 18% | 79% | 3% | [119][120] |
Croazia | Pew Research Center | 2016 | 31% | 64% | 5% | [119][120] |
Eurobarometer | 2015 | 37% | 56% | 7% | [122] | |
Rep. Ceca | CVVM | 2018 | 50% | 45% | 5% | [123] |
Danimarca | Pew Research Center | 2017 | 86% | 9% | 5% | [121] |
Estonia | Estonian Human Rights Center | 2017 | 39% | 52% | 9% | [124] |
Finlandia | Pew Research Center | 2017 | 64% | 26% | 10% | [121] |
Francia | Pew Research Center | 2017 | 73% | 23% | 4% | [121] |
Georgia | Pew Research Center | 2016 | 3% | 95% | 2% | [119][120] |
Germania | Pew Research Center | 2017 | 75% | 23% | 2% | [121] |
Grecia | DiaNeosis | 2017 | 50% | 47% | 3% | [125] |
Ungheria | Pew Research Center | 2015–2016 | 27% | 64% | 9% | [119][120] |
Islanda | Gallup | 2004 | 87% | - | - | [126] |
Irlanda | Pew Research Center | 2017 | 66% | 27% | 7% | [121] |
Italia | Pew Research Center | 2017 | 59% | 38% | 3% | [121] |
Lettonia | Pew Research Center | 2016 | 16% | 77% | 7% | [119][120] |
Lituania | Pew Research Center | 2015-16 | 11,5% | 84,5% | 4,5% | [119][120] |
Lussemburgo | Eurobarometer | 2015 | 75% | 20% | 5% | [122] |
Malta | Business Leaders Malta | 2016 | 61% | 25% | 14% | [127] |
Moldavia | Pew Research Center | 2015 | 5% | 92% | 3% | [119][120] |
Paesi Bassi | Pew Research Center | 2017 | 86% | 10% | 4% | [121] |
Norvegia | Pew Research Center | 2017 | 72% | 19% | 9% | [121] |
Polonia | CBOS | 2017 | 30% | 64% | 6% | [128] |
Portogallo | Pew Research Center | 2017 | 59% | 28% | 13% | [121] |
Romania | Pew Research Center | 2015 | 25,5% | 74% | 0,5% | [119][120] |
Russia | Pew Research Center | 2016 | 5% | 90% | 5% | [119][120] |
Serbia | Pew Research Center | 2015 | 12,5% | 83% | 4,5% | [119][120] |
Slovacchia | FOCUS | 2016 | 27,3% | 68,7% | 4% | [129] |
Slovenia | Ninamedia | 2015 | 38,3% | 49,5% | 12,2% | [130] |
Spagna | Pew Research Center | 2017 | 77% | 13% | 10% | [121] |
Svezia | Pew Research Center | 2017 | 88% | 7% | 5% | [121] |
Svizzera | Pew Research Center | 2017 | 75% | 24% | 1% | [121] |
Ucraina | Pew Research Center | 2016 | 9% | 85% | 6% | [119][120] |
Regno Unito | Ipsos | 2018 | 73% | 21%[131] | 6% | [132] |
Note
- ^ a b Esclusa Aruba, Curaçao e Sint Maarten.
- ^ a b Esclusa Anguilla (isola), le Isole Vergini britanniche, le isole Cayman, Montserrat (isola), l'Irlanda del Nord, Sark e le isole Turks e Caicos.
- ^ Scheda, su vfgh.gv.at.
- ^ Esclusa Guernsey e gli altri territori d'oltremare (con l'eccezione di Gibilterra).
- ^ a b Same-sex marriages registered abroad are valid in Armenia, su panarmenian.net.
- ^ Inclusa l'Armenia, ma esclusa la Groenlandia.
- ^ CASE OF VALLIANATOS AND OTHERS v. GREECE, European Court of Human Rights
- ^ CASE OF OLIARI AND OTHERS v. ITALY, European Court of Human Rights
- ^ REPORT on the proposal for a directive of the European Parliament and of the Council on measures facilitating the exercise of rights conferred on workers in the context of freedom of movement for workers - A7-0386/2013, su europarl.europa.eu. URL consultato il 29 giugno 2015.
- ^ ECJ plans to rule on same-sex marriage in Romania, su euractiv.com.
- ^ PRESS RELEASE No 02/18 (PDF), su Court of Justice of the European Union. URL consultato l'11 gennaio 2018.
- ^ Kit Gillet, Same-sex marriages are backed in E.U. immigration ruling, in The New York Times, 5 giugno 2018. URL consultato il 7 giugno 2018.
- ^ Same-sex spouses have EU residence rights, top court rules, in BBC News, 5 giugno 2018. URL consultato il 7 giugno 2018.
- ^ (DE) https://www.vfgh.gv.at/medien/Ehe_fuer_gleichgeschlechtliche_Paare.de.php
- ^ (NL) Wet tot openstelling van het huwelijk voor personen van hetzelfde geslacht en tot wijziging van een aantal bepalingen van het Burgerlijk Wetboek
- ^ (DA) Lov om ændring af lov om ægteskabs indgåelse og opløsning, lov om ægteskabets retsvirkninger og retsplejeloven og om ophævelse af lov om registreret partnerskab
- ^ (FI) Laki avioliittolain muuttamisesta
- ^ (SV) Lag om ändring av äktenskapslagen
- ^ (FR) LOI n° 2013-404 du 17 mai 2013 ouvrant le mariage aux couples de personnes de même sexe
- ^ (DE) Gesetz zur Einführung des Rechts auf Eheschließung für Personen gleichen Geschlechts (PDF), su bgbl.de, Bundesgesetzblatt, 28 luglio 2017. URL consultato il 28 luglio 2017.
- ^ Template:Is icon Lög um breytingar á hjúskaparlögum og fleiri lögum og um brottfall laga um staðfesta samvist (ein hjúskaparlög)
- ^ Marriage Bill 2015 (Number 78 of 2015), su oireachtas.ie, House of the Oireachtas. URL consultato il 30 ottobre 2015.
- ^ (FR) Mémorial A n° 125 de 2014
- ^ Act no. XXIII of 2017 – Marriage Act and other Laws (Amendment) Act, 2017, Ministry for Justice, Culture and Local Government of Malta. URL consultato il 1º agosto 2017.
- ^ (NL) Wet openstelling huwelijk
- ^ (NL) ECLI:NL:HR:2007:AZ6095
- ^ Template:No icon Lov om endringer i ekteskapsloven, barnelova, adopsjonsloven, bioteknologiloven mv. (felles ekteskapslov for heterofile og homofile par)
- ^ (PT) Lei n.º 9/2010 de 31 de Maio
- ^ (ES) Ley 13/2005, de 1 de julio, por la que se modifica el Código Civil en materia de derecho a contraer matrimonio
- ^ (SV) Lag (2009:253) om ändring i äktenskapsbalken
- ^ Marriage (Same-sex couples) Act 2013
- ^ Marriage and Civil Partnership (Scotland) Act 2014
- ^ Somma della popolazione di Inghilterra, Galles e Scozia.
- ^ PanARMENIAN.Net - Mobile, su panarmenian.net. URL consultato il 5 luglio 2017.
- ^ (ET) Kooseluseadus, Riigikogu, 9 ottobre 2014.
- ^ Template:Ca icon Llei 34/2014, del 27 de novembre, qualificada de les unions civils i de modificació de la Llei qualificada del matrimoni, de 30 de juny de 1995
- ^ (HR) Zakon o životnom partnerstvu osoba istog spola
- ^ Template:Cs icon 115/2006 Sb. o registrovaném partnerství a o změně některých souvisejících zákonů
- ^ Esclusa la zona di Cipro del Nord sottoposta a contenzioso con la Turchia.
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- ^ Inclusa la regione del Nord sottoposta a contenzioso.
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