Ministrante

figura laica della Chiesa cattolica
Versione del 7 ago 2005 alle 03:23 di Fredericks (discussione | contributi) (ci sono anche gli adulti! ;))

Il ministrante è colui che serve all'altare durante le celebrazioni liturgiche della chiesa cattolica.

Annotazioni storiche

Prima del Concilio Vaticano II si usava il termine chierichetto, diminutivo di "chierico", derivato dal latino clerum, a sua volta ripreso dal greco kleros, con il significato di "parte scelta". L'influsso della riforma liturgica ha portato a sostituire "chierichetto" con "ministrante", che viene dal latino ministrans, "colui che serve".

Aspetto canonico

A livello giuridico, il servizio del ministrante è legato a quello del ministro istituito detto accolito. La Chiesa Cattolica prevede che oltre all'accolito istituito si possa dare anche un ministero di accolito de facto: altri fedeli possono svolgere temporaneamente alcune funzioni dell'accolito, e questo è quello che avviene con la funzione svolta dai ministranti.

Servizio

Durante la funzione liturgica prestano assistenza al celebrante con le ampolline, il messale, il campanello e altri oggetti liturgici.

Possono inoltre essere utilizzati per la raccolta delle offerte e per portare il segno della pace ai fedeli. Possono inoltre leggere brani minori delle letture o animare le risposte dei fedeli o il canto.

Pastorale dei ministranti

I ministranti sono organizzati in gruppi liturgici parrocchiali con assistenti per la formazione e responsabili per l'organizzazione. Si entra a far parte del gruppo dopo un periodo di prova e di formazione, ricevendone il mandato durante una celebrazione e impegnandosi a svolgere al meglio il servizio.

L'abito dei ministranti si chiama "tunica" o "tarcisiana". Il loro patrono è San Tarcisio.

Collegamenti esterni