Orune

comune italiano in Sardegna
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Orune (Orùne o Urùne in sardo) è un comune italiano di 2 320 abitanti della provincia di Nuoro in Sardegna.

Orune
comune
(IT) Orùne
(SC) Orùne, Urùne
Orune – Stemma
Orune – Bandiera
Orune – Veduta
Orune – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Sardegna
Provincia Nuoro
Amministrazione
SindacoPietro Deiana (lista civica) dall'11-6-2017
Territorio
Coordinate40°24′24.12″N 9°22′09.4″E
Altitudine745 m s.l.m.
Superficie128,45 km²
Abitanti2 320[1] (31-12-2017)
Densità18,06 ab./km²
Comuni confinantiBenetutti (SS), Bitti, Dorgali, Lula, Nule (SS), Nuoro
Altre informazioni
Cod. postale08020
Prefisso0784
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT091067
Cod. catastaleG147
TargaNU
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitanti(IT) orunesi
(SC) orunesos
PatronoSan Biagio
Giorno festivo3 Febbraio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Orune
Orune
Orune – Mappa
Orune – Mappa
Posizione del comune di Orune all'interno della provincia di Nuoro
Sito istituzionale

Geografia fisica

Territorio

Situato sulla cima di un monte, a 745 m s.l.m.: da qui si domina un vastissimo panorama che va dal mare della Baronia, alla Barbagia, al Logudoro, alla Gallura.

Nel suo vasto territorio (128 km quadrati, dei quali 64 di proprietà del comune ed i restanti di proprietà di privati) vi sono splendidi boschi di quercia da sughero, leccio e roverella. Dal punto di vista altimetrico, il territorio comunale è compreso tra i 99 metri s.l.m. della valle di Isàlle ed i 914 metri s.l.m. di Cùccuru 'e su piràstru.

Storia

L'area fu abitata già in epoca prenuragica e nuragica, per la presenza sul territorio di alcune domus de janas, tombe dei giganti, nuraghi e pozzi sacri, siti ricchi di numerosi reperti archeologici.

In epoca medievale appartenne al Giudicato di Torres e fece parte della curatoria del Goceano ed alla diocesi di Castro. Alla caduta del giudicato (1259) entrò a far parte del giudicato di Arborea sotto il quale dal 1339 fece parte della contea del Goceano, e all'estinzione del casato giudicale passò al Marchesato di Oristano. Alla definitiva sconfitta del marchesato (1478) tutta la contea del Goceano passò sotto il dominio aragonese, ove divenne un feudo regio. Fu riscattato agli ultimi feudatari nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.

Monumenti e luoghi d'interesse

La chiesa parrocchiale è dedicata a Santa Maria della Neve con tempere murali opera di Giovanni Caboni. Delle altre chiese, soltanto quella dedicata a Santa Caterina, nella parte più antica del paese, e quella della Consolata, a qualche chilometro dal centro abitato, sono aperte al culto.

In prossimità del paese sono presenti importanti siti di epoca nuragica (tra i quali la meravigliosa fonte sacra nota come Su Tempiesu, in località Sa costa 'e sa binza) e di epoca romana imperiale (tra cui il "Vicus", in località Sant'Efis, dove sono stati rinvenuti monete, utensili ed un preziosissimo calice di vetro lavorato, raffigurante gli Apostoli e Gesù che consegna il rotolo delle leggi a San Paolo).

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[3]

Lingue e dialetti

La parlata orunese è una tra le più conservative della lingua sarda: la si può catalogare come variante arcaica del sardo logudorese (Nuorese).

Cultura

Musica

È uno dei centri in cui è più viva la tradizione del "Canto a tenore" o "Cuncordu", forma canora dichiarata Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO.

Famosi in tutta l'isola sono il "Tenore Santa Lulla" (non più attivo) ed il "Tenore Folk Studio" (non più attivo), noto come "Su tenore 'e Vittorièdda". In quest'ultimo cantava come "contra" Vittorio Montesu, da molti appassionati considerato "sa menzus contra 'e su munnu" (la miglior "contra" della Sardegna, e, quindi, del mondo).

Di più recente formazione ma ugualmente impeccabili nell'esecuzione canora sono il "Tenore S'Arborìnu", il "Tenore Nunnale" ed il "Tenore Santu Sidore".

Festività

Le feste più sentite sono:

  • Nostra Sennòra 'e su Cràminu (Beata Vergine del Monte Carmelo), festeggiata l'ultima domenica di agosto;
  • Nostra Sennòra 'e su Cossòlu (Beata Vergine della Consolazione), festeggiata il primo lunedì di agosto;
  • Santu Biàssu Duttòre (San Biagio), festeggiata il 3 di febbraio;
  • Santu Juvànne (San Giovanni), festeggiata il 24 giugno;
  • Santu Sidore Agricola (San Isidoro Agricola) festeggiata il 10 maggio;
  • Su Segnore (Corpus Domini), festeggiata il 22 giugno;
  • Sant'Antoni 'e su Ocu (Sant'Antonio abate), festeggiata la notte del 16 gennaio;

Economia

Ha un'economia prevalentemente pastorale e una tradizione artigianale, che si distingue soprattutto per la produzione di tappeti.[4]

Amministrazione

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 16 novembre 1997 Bachisio Goddi lista civica di centro-sinistra Sindaco [5]
16 novembre 1997 26 maggio 2002 Francesco Berria sinistra Sindaco [6]
26 maggio 2002 27 maggio 2007 Francesco Berria lista civica di centro-sinistra Sindaco [7]
27 maggio 2007 10 giugno 2012 Francesca Zidda lista civica Sindaco [8]
10 giugno 2012 11 giugno 2017 Michele Mario Desedda lista civica "Libertà è Partecipazione" Sindaco [9]
11 giugno 2017 - Pietro Deiana lista civica "Orune: Insieme per Ripartire" Sindaco [10]

Sport

Calcio

La principale squadra di calcio della città è la Polisportiva Orunese che milita nel girone E sardo di 2ª Categoria.

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2017.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Dati tratti da:
  4. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 3, Roma, A.C.I., 1985, p. 20.
  5. ^ Comunali 23/04/1995, su elezionistorico.interno.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  6. ^ Comunali 16/11/1997, su elezionistorico.interno.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  7. ^ Comunali 26/05/2002, su elezionistorico.interno.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  8. ^ Comunali 27/05/2007, su elezionistorico.interno.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  9. ^ Comunali 10/06/2012, su elezionistorico.interno.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  10. ^ Comunali 11/06/201, su elezionistorico.interno.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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