Alberto Longoni (pittore)
Alberto Longoni (Milano, 24 agosto 1921 – Miazzina, 7 dicembre 1991) è stato un artista italiano.


Fu artista eclettico: scrisse ed illustrò libri, eseguì incisioni, graffiti, dipinti, illustrò riviste italiane e straniere, copertine di dischi, realizzò multipli, ceramiche, sculture e collaborò all'architettura di giardini.[1][2]
Biografia
modificaInizia a lavorare nel 1946 ed a disegnare e dipingere come autodidatta dopo il fallimento dell'impresa del padre e la morte di entrambi i genitori.
Arruolato in marina nel 1940, viene inviato a Creta dove tre anni più tardi viene fatto prigioniero dei tedeschi e portato in un campo di concentramento di Buchenwald Germania, dove incontrerà la moglie polacca Lidia Josepyszyn, con la quale tornerà a Milano alla fine della guerra, nel 1945.[3]
Dal suo rientro in patria, per alcuni anni lavora di giorno in una impresa edile, dipingendo la sera. Dal 1953 diventerà questa sua seconda attività il centro della sua vita.
I riconoscimenti iniziano nel 1953 con il premio Trieste per la caricatura[4], poi il primo premio Manifesto gran premio dell'autodromo di Monza e altri. Pochi anni dopo, nel 1956 illustra Il giuoco delle perle di vetro di Hermann Hesse.[5]
Diventa illustratore attraverso la carta stampata (riviste: Via dell'Automobil Club, Pirelli, Quattroruote, Imago, Humor Graphic, Playboy, Per la sposa, Europa Domani, Abitare, Le arti, Rivista IBM, Dramma). Successivamente illustra libri per adulti e per bambini e diventa lui stesso autore.[6]
Realizza negli anni sessanta cento disegni che illustrano le novelle del Decameron di Boccaccio, e tutte le sovracoperte della collana Classici della letteratura italiana contemporanea, editi dalla Arnoldo Mondadori Editore.[7]
Nel 1960 pubblica Chronik einer Basstrompete, parole e disegni di Longoni, con la casa editrice Buchergilde di Zurigo.[8][9] Nel 1963 Le avventure di Pinocchio edito da Vallardi,[10] di dimensioni fuori dal comune (50X 70) in bianco e nero, e da quel momento si dedica alle illustrazioni di libri per ragazzi fra i quali The curse of the dragon's gold di J. Hope-Simpson,[11] Il paese dei maghi di Pinin Carpi,[12] The story of Giovanni Fideli di Jessica Kirkland.[13]
Nel 1967 viene stampato da Bassoli su un unico grande foglio piegato La storia di un soldato, testo e illustrazioni di Longoni. Sempre nel 1967 illustra Bacco in Toscana di Francesco Redi.[14] Nel 1968 crea Beppe il pescatore, favola ambientata nei dintorni di Crodo e interamente narrata attraverso immagini con una poesia nella pagina finale del libro.[15]
Nel 1971 inizia la collaborazione come illustratore con Emme Edizioni per libri per l'infanzia e pubblica Il tagliapietra,[16] Parole come carte di Carlo Castellaneta,[17] Il polipo e i pirati di Mario Soldati.[18]
Nel 1974 crea cinque acqueforti accompagnate da un testo dell'autore, De Caliga.[19]
Nel 1986 illustra Janiattini, Raccolta di poesie dialettali siciliane di Antonino Uccello.[20] Sempre nel 1986 si trasferisce a Emo di Crodo e lascia Milano per ragioni di salute.
Il suo ultimo lavoro è nel 1991 nel quale termina la sua attività con l'allegra filastrocca Nasone gran dormiglione edito dalla casa editrice Le Marasche. Muore il 7 dicembre 1991 a Miazzina, a causa di un'influenza maligna.[21]
Nel 2001 Mostra nel Museo del Paesaggio a Verbania[22] con la pubblicazione di un catalogo delle opere esposte. Nel 2008 viene pubblicata a cura del comune di Verbania, in occasione di una mostra di Longoni a Villa Giulia, la favola Il cavaliere che non sapeva di essere cavaliere di Elisa Longoni con le illustrazioni in bianco e nero del padre Alberto.[23]
Nel 2017 riedizione delle Avventure di Pinocchio a cura di Electa Mondadori edizioni.[24]
Note
modifica- ^ La biografia sul sito del Premio Suzzara, su premiosuzzara.it.
- ^ La biografia sul sito del Comune di Merano, su comune.merano.bz.it.
- ^ La biografia sul sito Novecento.org, su novecento.org.
- ^ Pinocchio illustrato da Longoni in edizione a tiratura limitata per Electa, su Cosa bolle in pentola. URL consultato il 21 marzo 2022 (archiviato il 21 marzo 2022).
- ^ Il libro di Hesse sul sito della libreria "Bel Riguardo", su libreriabelriguardo.it.
- ^ Citazione nella biografia sul quotidiano "il Torinese", su iltorinese.it.
- ^ Citazione nella biografia sul sito Casa della Memoria, su casadellamemoria.it.
- ^ Sul sito della Buch Freund, su buchfreund.de.
- ^ (DE) Chronik einer Basstrompete. Zeichnungen von Alberto Longoni, su IBS.it, 1960. URL consultato il 21 marzo 2022 (archiviato il 21 marzo 2022).
- ^ Sul sito della Feltrinelli, su lafeltrinelli.it.
- ^ Sul sito della Good Reads, su goodreads.com.
- ^ Sul sito Books Google, su books.google.it.
- ^ Sul sito della Libreria Marini, su libreriamarini.it.
- ^ Sul sito della IBS Libri, su ibs.it.
- ^ Sul sito dello Studio Bibliografico Orsini, su orsinibiblio.com.
- ^ Sul sito di Anobii, su anobii.com.
- ^ Sul sito di Di mano in mano, su dimanoinmano.it.
- ^ Sul sito di Oxfam, su onlineshop.oxfam.org.uk.
- ^ Sul sito di Mutual Art, su mutualart.com.
- ^ Sul sito di Rete Italiana Cultura Popolare, su reteitalianaculturapopolare.org.
- ^ Sul sito del Sistema bibliotecario del cividalese, su opac.sbcividalese.it.
- ^ Sul sito del Museo del Paesaggio, su museodelpaesaggio.it.
- ^ La mostra su Exibart, su exibart.com.
- ^ Il libro sul sito della Electa, su electa.it.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Alberto Longoni
Collegamenti esterni
modifica- Il sito della Fondazione Fossoli, su fondazionefossoli.org.
- Il sito dei Beni Culturali della Lombardia, su lombardiabeniculturali.it.
| Controllo di autorità | VIAF (EN) 302291993 · ISNI (EN) 0000 0004 0903 7010 · ULAN (EN) 500381811 · LCCN (EN) no2013057082 · GND (DE) 1155944402 |
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