Aloeo
Aloeo (in greco antico: Ἀλωεύς?, Alōeús) è un personaggio della mitologia greca. Fu un re d'Asopia.
Aloeo | |
---|---|
Nome orig. | Ἀλωεύς |
Caratteristiche immaginarie | |
Specie | Umana |
Sesso | Maschio |
Professione | Re d'Asopia |
Genealogia
modificaFiglio di Poseidone e di Canace,[1] sposò Ifimedia, già madre di due figli, Efialte ed Oto, avuti da Poseidone.
Aloeo ebbe da Ifimedia anche la figlia Pancrati e probabilmente fu anche il padre di Elate e Platano, due femmine anche definite le sorelle degli Aloadi.[2]
Dopo la morte della moglie si risposò con Eribea.[3]
Mitologia
modificaEreditò il trono d'Asopia in Beozia dal padre ed essendo di origine divina i suoi due figli adottivi (chiamati Aloidi) crescevano ogni anno di un cubito in larghezza e uno stadio in altezza. A nove anni sconfissero il dio Ares in Tracia rinchiudendolo in un'urna di bronzo e da cui dopo tredici mesi fu liberato da Ermes.
La moglie Eribea riferì del rapimento agli dei ed Aloeo la fece scorticare viva[4].
Secondo una versione del mito riportata da Diodoro Siculo, prima della morte della prima moglie (Ifimedia), Aloeo avrebbe chiesto ai figli di salvarla dai Traci che l'avevano fatta prigioniera portandola sull'isola di Nasso assieme alla sorella Pancrati.
Note
modifica- ^ (EN) Pseudo-Apollodoro, Biblioteca libro I.7.4 su theoi.com
- ^ Nicephorus Basilakes, Progymnasmata 6
- ^ Omero, Odissea, XI, 305.
- ^ Omero, Odissea, XI, 305.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Aloeo