Tschermakite
La tschermakite (simbolo IMA: Tsr[8]) è un raro minerale del supergruppo dell'anfibolo, all'interno del quale viene collocato nel "gruppo degli anfiboli con W(OH,F,Cl)-dominante" e da lì al sottogruppo degli anfiboli di calcio dove occupa un posto nel "gruppo contenente la radice tschermakite nel nome"; essendo un anfibolo, appartiene agli inosilicati e pertanto alla famiglia minerale dei "silicati", e possiede composizione chimica ☐Ca2(Mg3Al2)(Si6Al2)O22(OH)2.[2]
Tschermakite | |
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Classificazione Strunz | 9.DE.10[1] |
Formula chimica | ☐Ca2(Mg3Al2)(Si6Al2)O22(OH)2[2] |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | trimetrico[3] |
Sistema cristallino | monoclino[4] |
Classe di simmetria | prismatica[5] |
Parametri di cella | a = 9,762(6) Å, b = 17,994(12) Å, c = 5,325(6) Å, β = 105,10(8)°, V = 903,08 ų, Z = 2[6] |
Gruppo puntuale | 2/m[4] |
Gruppo spaziale | C2/m (nº 12)[3] |
Proprietà fisiche | |
Densità misurata | 3,15[7] g/cm³ |
Densità calcolata | 3,25[7] g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 5 - 6[5] |
Sfaldatura | perfetta secondo {110}[7] |
Colore | da verde a verde scuro fino a nero, raramente marrone[6] |
Lucentezza | vitrea[5] |
Opacità | trasparente[6] |
Striscio | grigio-verde chiaro[6] |
Diffusione | rara |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
Etimologia e storia
modificaIl nome tschermakite è stato proposto nel 1945 da A. N. Winchell in onore del mineralogista austriaco Gustav Tschermak von Seysenegg (1836 - 1927), mineralogista austriaco dell'Università di Vienna che fu uno dei primi a classificare gli anfiboli in relazione ai pirosseni.[9]
A causa delle ridefinizioni del supergruppo degli anfiboli occorse negli anni, il nome tschermakite è stato dato a minerali che oggi sono chiamati in modo differente.
La tschermakite è definita come un membro del gruppo omonimo con Mg>Fe2+ e Al>Fe3+ in posizione C. La tschermakite è stata ridefinita nella pubblicazione del 2012 e bisogna ricordare che:[6]
- la formula è cambiata da ☐(Ca2)(Mg3AlFe3+)(Al2Si6O22)(OH)2 a ☐(Ca2)(Mg3Al2)(Al2Si6O22)(OH)2. Di conseguenza, tutti i riferimenti bibliografici precedenti al 2012 sulla tschermakite dovrebbero essere controllati per verificare che la condizione Al>Fe3+ sia effettivamente verificata in posizione C. Se Fe3+>Al in posizione C il materiale sarà ferri-tschermakite.
- nella nomenclatura del 2012 il gruppo degli tschermakiti è definito con C(Al+3++2Ti)> 1,5 apfu (atomi per unità formula), mentre la definizione precedente al 2012 era definita con 5,5 < Si < 6,5 apfu. Questa ridefinizione non cambia la formula, ma molti anfiboli che si qualificano come tschermakite prima del 2012 saranno ora ferro-orneblenda o ferro-ferri-orneblenda.
Va anche notato che prima del 1978 la tschermakite era definita con A+B(Na+K+Ca)<2.5. Poiché la tschermakite contiene spesso meno di 2 apfu di calcio, la letteratura più datata può descrivere gli anfiboli con A(Na+K)>0,5 come tschermakiti; questi sono ora considerati delle pargasiti.[6]
Classificazione
modificaNella classica nona edizione della sistematica dei minerali di Strunz, aggiornata dall'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA) fino al 2009,[10] la tschermakite è elencata col nome aluminotschermakite ed è collocata nella classe "9. Silicati (germanati)" e da lì nella sottoclasse "9.D Inosilicati"; questa viene ulteriormente suddivisa in base alla struttura cristallina del minerale, in modo tale che la ferro-tschermakite possa essere trovata nella sezione "9.DE Inosilicati con catene doppie di periodo 2, Si4O11; clinoanfiboli" dove forma il sistema nº 9.DE.10.[10]
Tale classificazione resta invariata anche nell'edizione successiva, proseguita dal database "mindat.org" e chiamata Classificazione Strunz-mindat.[1]
Nella Sistematica dei lapis (Lapis-Systematik) di Stefan Weiß la tschermakite si trova nella classe dei "silicati" e nella sottoclasse degli "inosilicati"; qui si trova nella sezione riservata ai minerali con struttura "[Si4O11] a due bande 6-; gruppo degli anfiboli; Ca2-anfiboli" dove forma il sistema nº VIII/F.10.[11]
Anche la classificazione dei minerali secondo Dana, usata principalmente nel mondo anglosassone, elenca la tschermakite nella famiglia dei "silicati"; qui è nella classe degli "inosilicati: catene doppie non ramificate, W=2" e nella sottoclasse degli "inosilicati: catene doppie non ramificate, configurazione anfibolo W=2" dove forma il "gruppo 2, Anfiboli di calcio" con il sistema nº 66.01.03a.[12]
Abito cristallino
modificaLa tschermakite cristallizza nel sistema monoclino nel gruppo spaziale C2/m (gruppo nº 12) con i parametri reticolari a = 9,762(6) Å, b = 17,994(12) Å, c = 5,325(6) Å e β = 105,10(8)°, oltre ad avere 2 unità di formula per cella unitaria.[6]
Origine e giacitura
modificaLa tschermakite si trova nell'eclogite e altre rocce ultramafiche, nelle anfiboliti o altre rocce metamorfiche di grado da medio ad alto.[7]
La tschermakite è piuttosto rara e trovata solo in una manciata di siti sparsi per il mondo.[13] Non è nota la località tipo del minerale.[2]
Forma in cui si presenta in natura
modificaLa tschermakite si trova sotto forma di cristalli prismatici o sul bordo di altri minerali.[6] Il minerale è trasparente con lucentezza vitrea; il colore va dal verde al verde scuro, da verde-nero a nero, ma raramente può essere anche marrone, mentre il colore del suo striscio è grigio-verde chiaro.[6]
Minerali correlati
modificaUn minerale con composizione simile alla tschermakite è la ferri-tschermakite, un anfibolo non ancora riconosciuto dall'IMA con formula ☐{Ca2}{Mg3Fe3+2}(Al2Si6O22)(OH)2, in cui il ferro trivalente prende il posto dell'alluminio in posizione C.[14] Anch'esso, come la tschermakite, cristallizza nel sistema monoclino ed è catalogato nella decima edizione della classificazione Strunz nel sistema nº 9.DE.10.[1]
Note
modifica- ^ a b c (EN) Strunz-Mindat (2025) Classification - Inosilicates with 2-periodic double chains, Si4O11; Clinoamphiboles, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 7 giugno 2025.
- ^ a b c (EN) Malcolm Back et al, The New IMA List of Minerals – A Work in Progress – Updated: January 2025 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, Marco Pasero, marzo 2025. URL consultato l'8 giugno 2025 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2025).
- ^ a b Abdu, p. 918
- ^ a b (DE) Tschermakite, su mineralienatlas.de. URL consultato l'8 giugno 2025.
- ^ a b c (EN) Tschermakite Mineral Data, su webmineral.com, David Barthelmy. URL consultato il 7 giugno 2025.
- ^ a b c d e f g h i (EN) Tschermakite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 7 giugno 2025.
- ^ a b c d (EN) Tschermakite (PDF), su handbookofmineralogy.org, Mineralogical Society of America. URL consultato il 7 giugno 2025.
- ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291-320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato l'8 giugno 2025 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2025).
- ^ Winchell, p. 29
- ^ a b (EN) Ernest Henry Nickel e Monte C. Nichols, IMA/CNMNC List of Minerals 2009 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, gennaio 2009. URL consultato l'8 giugno 2025 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2024).
- ^ (DE) Lapis Classification - VIII SILIKATE - VIII/F Ketten- und Bandsilikate, su mineralienatlas.de. URL consultato l'8 giugno 2025.
- ^ (EN) Dana Inosilicate Classification - Double-Width Unbranched Chains, W=2, su webmineral.com, David Barthelmy. URL consultato l'8 giugno 2025.
- ^ (DE) Tschermakite (Vorkommen), su mineralienatlas.de. URL consultato l'8 giugno 2025.
- ^ (EN) Ferri-tschermakite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato l'8 giugno 2025.
Bibliografia
modifica- (EN) Frank C. Hawthorne et al., Nomenclature of the amphibole supergroup (PDF), in American Mineralogist, vol. 97, 2012, pp. 2031-2048, DOI:10.2138/am.2012.4276. URL consultato l'8 giugno 2025 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
- (EN) Bernard E. Leake et al., Nomenclature of amphiboles: report of the Subcommittee on Amphiboles of the International Mineralogical Association, Commission on New Minerals and Mineral Names (PDF), in The Canadian Mineralogist, vol. 35, 1997, pp. 219-246. URL consultato l'8 giugno 2025.
- (EN) A. N. Winchell, Variations in composition and properties of the calciferous amphiboles (PDF), in American Mineralogist, vol. 30, 1945, pp. 27-50. URL consultato l'8 giugno 2025.
- (EN) Y. A. Abdu e F. C. Hawthorne, Crystal structure and Mössbauer spectroscopy of tschermakite from the ruby locality at Fiskenaesset, Greenland (PDF), in The Canadian Mineralogist, vol. 47, 2009, pp. 917-926. URL consultato l'8 giugno 2025.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla tschermakite
Collegamenti esterni
modifica- (EN) tschermakite, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Tschermakite Mineral Data, su webmineral.com, David Barthelmy. URL consultato il 7 giugno 2025.
- (EN) Tschermakite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 7 giugno 2025.