Ammonio Sacca
Ammonio Sacca (latino: Ammonius Saccas; Alessandria d'Egitto, 175 – Alessandria d'Egitto, 242) è stato filosofo alessandrino, fondatore del Neoplatonismo e maestro sia di Plotino che di Origene, da non confondere con l'Origene cristiano, e di Cassio Longino.
Biografia
modificaDi umili origini, ci fu chi, come il vescovo Teodoreto di Cirro, basandosi su una presunta derivazione del soprannome Saccas dal greco σακκοφόρος, arrivò ad ipotizzare che Ammonio si guadagnasse da vivere come facchino[1]. Alcuni autori moderni, invece, sulla scorta di ipotesi etimologiche, ne hanno ipotizzato una origine indiana[2].
I dettagli sulla sua vita sono perlopiù sconosciuti. Egli fu probabilmente un autodidatta (a volte soprannominato Teodidatta), ma si sa per certo che aprì una scuola di filosofia ad Alessandria d'Egitto, dove ebbe tra i suoi discepoli Origene il Cristiano, Origene il Pagano, Cassio Longino, Erennio Modestino e Plotino, del quale si dice che, avendone ascoltato una lezione, abbia affermato: «questo è l'uomo che andavo cercando!» (Vita Plotini, 3).
Pensiero
modificaAmmonio non ha lasciato alcuno scritto e, alla moda dei Pitagorici, ha tenuto segrete le sue idee: quasi tutto quello che si suppone della sua filosofia è dedotto dagli scritti di Plotino. Questo ovviamente implica che il discepolo potrebbe avere in qualche modo modificato gli insegnamenti del maestro e che questi potessero essere in qualche modo più aderenti a quelli di Platone di quanto non lo furono le dottrine neoplatoniche.
Nel V secolo Ierocle di Alessandria scrisse che Ammonio riteneva che l'universo fosse diviso in tre piani, quello inferiore abitato dagli esseri umani e da tutti gli animali, quello medio dai demoni (intesi in senso platonico come gli intermediari tra gli Dei e gli esseri umani), e quello superiore dagli Dei.
In generale si ritiene che con buona approssimazione il carattere principale dell'opera di Ammonio Sacca fosse il tentativo di riconciliare il pensiero aristotelico con quello platonico, superando la secolare divisione fra le due correnti filosofiche.
Il vescovo cristiano Eusebio di Cesarea affermò che Ammonio Sacca fosse cristiano, nonché l'autore dell'Armonia di Mosè e di Gesù[3], citando a tal proposito Porfirio, a sua volta discepolo di Plotino.
La circostanza che Ammonio Sacca fondatore del Neoplatonismo fosse nato ed educato presso dei cristiani è riportata sempre da Eusebio di Cesarea nella Historia Ecclesiastica, il quale la derivò dal testo di Porfirio Contro i cristiani:
Sempre secondo Eusebio di Cesarea, Porfirio inoltre ci informa che Ammonio, raggiunta l'età adulta, si comportò «secondo le leggi», ossia uniformandosi ai costumi pagani. Ilaria Ramelli evidenzia a tal proposito che:
Così anche il padre della Chiesa cristiana Girolamo, nel De viris illustribus, seguendo e concordando con Eusebio, annovera Ammonio fra i sapienti cristiani, rigettando le considerazioni di Porfirio:
«Ammonius, vir disertus et valde eruditus in philosophia, eodem tempore Alexandriæ clarus habitus est: qui inter multa ingenii sui et præclara monumenta etiam de consonantia Moysi et Jesu elegans opus composuit, et evangelicos canones excogitavit, quos postea secutus est Eusebius Cæsariensis. Hunc falso accusat Porphyrius, quod ex Christiano Ethnicus fuerit, cum constet eum usque ad extremam vitam Christianum perseverasse.»
«Ammonio, uomo di talento e di grande erudizione filosofica, si distinse in Alessandria nello stesso tempo [di Origene]: fra i molti e ragguardevoli monumenti del suo genio compose anche un'opera sull'armonia di Mosè e di Gesù, e mise a punto i canoni evangelici, seguito poi da Eusebio di Cesarea. Porfirio falsamente lo accusa di essere da cristiano divenuto pagano, mentre è certo che egli rimase cristiano fino alla morte»
Tuttavia secondo Giovanni Reale:
Eric Robertson Dodds così riporta il rapporto di Ammonio Sacca con il Cristianesimo secondo Porfirio:
Note
modifica- ^ Teodoreto di Cirro, Græcarum affectionum curatio, VI. 96.
- ^ Da "Sakka-muni" ovvero Śākyamuni, cfr. ad esempio: E. Seeberg, Ammonius Sakkas in Zeitschrift für Kirchengeschichte, 1941, n. 61, pp. 136-170.
- ^ «For the doctrine of Christ was taught to Origen by his parents, as we have shown above. And Ammonius held the divine philosophy unshaken and unadulterated to the end of his life.
His works yet extant show this, as he is celebrated among many for the writings which he has left. For example, the work entitled The Harmony of Moses and Jesus, and such others as are in the possession of the learned.»
Bibliografia
modifica- I frammenti su Ammonio Sacca sono stati raccolti, in latino, da Gerardo Bruni in due articoliː
- "Ammonio il Sacca e i suoi frammenti", in: Aquinas vol. 1, 1958, p. 339-378.
- "Ammonio il Sacca e i suoi frammenti", in: Aquinas vol. 2, 1959, p. 26-59.
- Frederic M. Schroeder, Ammonius Saccas, in: Aufstieg und Niedergang der römischen Welt,Serie II, Vol. 36.1, Berlino, Walter de Gruyter, 1987, pp. 493–526.
- Hans-Rudolf Schwyzer, Ammonios Sakkas, der Lehrer Plotins, Opladen, Westdeutscher Verlag. 1983 (contiene i 23 testi, in greco e latino, che costituiscono i Testimonia del pensiero di Ammonio Sacca, pp.10-14).
Altri progetti
modifica- Wikisource contiene una pagina dedicata a Ammonio Sacca
Collegamenti esterni
modifica- Ammònio Sacca, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Aurelio Covotti, AMMONIO SACCA, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1929.
- Ammonio Sacca, in Dizionario di filosofia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2009.
- (EN) Ammonius Saccas, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Francesco Lamendola, Frammenti di Ammonio Sacca (PDF), su accademianuovaitalia.it. URL consultato il 10 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2020).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 803013 · ISNI (EN) 0000 0001 2117 5967 · BAV 495/43803 · CERL cnp00394058 · LCCN (EN) n84114347 · GND (DE) 11850259X · BNE (ES) XX1257705 (data) · BNF (FR) cb13614267m (data) |
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