Angela Voglia, nota anche con lo pseudonimo di La Giorgina (fl. XVII-XVIII secolo), è stata un soprano e cortigiana italiana.[1][2]

Biografia

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Nel 1671 Cristina di Svezia fondò il Teatro Tordinona, primo teatro pubblico a Roma, e, nonostante il divieto per le donne di esibirsi sul palcoscenico nella città di Roma, ingaggiò diverse artiste teatrali, tra cui Angela Voglia,[3][4] che si esibì anche nei concerti organizzati da Cristina nella propria corte privata.[5]

Voglia fu coinvolta in numerosi scandali riguardanti le proprie relazioni amorose ed ebbe la fama di essere una cortigiana, ma fu a riparo delle autorità papali grazie alla protezione reale di Cristina. Nel 1686 il Papa rafforzò il divieto per le donne di esibirsi in teatro a causa dello scandalo della relazione amorosa tra il duca di Mantova Ferdinando Carlo di Gonzaga-Nevers e Angela Voglia.[6]

Dopo la morte di Cristina, avvenuta nel 1689, Voglia continuò a svolgere l'attività di cantante concertista, esibendosi nelle case private delle famiglie nobili di Roma, dove non vigeva il divieto per le donne di esibirsi. Divenne l'amante e la cantante dell'ambasciatore spagnolo, Luis Francisco de la Cerda y Aragón.[6] Quando quest'ultimo fu nominato viceré di Napoli nel 1696, lei lo accompagnò nella città partenopea,[7] dove si esibì nei concerti della corte vicereale, ma la sua posizione di amante del viceré suscitò scandalo: veniva chiamata "la seconda illustrissima viceregina" e accusata di avere una cattiva influenza sugli affari di stato. Nel 1701 accompagnò il viceré in Spagna.

Fu imprigionata nel 1711 ma rilasciata nel 1714.

  1. ^ (SV) Anna Zilli, Drottning Kristinas sångerskor: En omvälvande kraft i Roms musikliv 1655–1689, Nordic Academic Press, 21 febbraio 2019, ISBN 978-91-88661-75-3. URL consultato il 25 giugno 2025.
  2. ^ Luca Della Libera, I Concerti sacri di Alessandro Scarlatti Osservazioni sullo stile e nuovi documenti sulla cronologia, in Recercare, vol. 18, 2006, pp. 5–31. URL consultato il 25 giugno 2025.
  3. ^ (EN) Valeria De Lucca, Strategies of women patrons of music and theatre in Rome: Maria Mancini Colonna, Queen Christina of Sweden, and women of their circles, in Renaissance Studies, vol. 25, n. 3, 2011, pp. 374–392, DOI:10.1111/j.1477-4658.2010.00676.x. URL consultato il 25 giugno 2025.
  4. ^ Arnaldo Morelli, Bernardo Pasquini and His Portraits: From Their Origins to the Present Day, in Music in Art, vol. 39, n. 1-2, 2014, pp. 201–214. URL consultato il 25 giugno 2025.
  5. ^ Arnaldo Morelli, Mecenatismo musicale nella Roma barocca: il caso di Cristina di Svezia, in Quaderni storici, n. 2/1997, 1997, DOI:10.1408/10188. URL consultato il 25 giugno 2025.
  6. ^ a b (EN) Martino Capucci, RECENSIONI: Studi secenteschi, in Forum Italicum, vol. 12, n. 1, 1º marzo 1978, pp. 124–129, DOI:10.1177/001458587801200115. URL consultato il 25 giugno 2025.
  7. ^ (EN) Kurt Sven Markstrom, The Operas of Leonardo Vinci, Napoletano, Pendragon Press, 2007, ISBN 978-1-57647-094-7. URL consultato il 25 giugno 2025.