Angelo Jannone (Andria, 26 gennaio 1962) è un carabiniere e dirigente d'azienda italiano.

Angelo Jannone
NascitaAndria, Puglia, Italia, 26 gennaio 1962
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera) Italia
Forza armataForze armate italiane
ArmaArma dei Carabinieri
RepartoRaggruppamento operativo speciale
Anni di servizio1983 - 2003
GradoTenente colonnello
voci di militari presenti su Wikipedia

È noto soprattutto per essere stato uno dei primi infiltrati all'interno delle famiglie mafiose e dei narcotrafficanti, e per essere stato uno stretto collaboratore del giudice Giovanni Falcone.[1] Ha agito sotto copertura in organizzazioni di narcotrafficanti colombiani legate a camorristi e 'ndrine. Terminata la carriera militare è entrato a far parte del Gruppo Telecom Italia in qualità di dirigente. Venne indagato nel processo Telecom del 2004 per attività illegali di controspionaggio, accusato da un indagato che venne in seguito condannato. Nel corso del processo si dimise dall'incarico di dirigente per potersi difendere nel processo, da cui venne poi assolto.[2][3]

Carriera

modifica

Ha frequentato la Scuola Militare Nunziatella e l'Accademia Militare di Modena.

Servizio nell'Arma dei Carabinieri

modifica

Angelo Jannone fu comandante della compagnia dei Carabinieri di Corleone dal 1989 al 1991 e autore, assieme a Giovanni Falcone, delle inchieste sul patrimonio di Totò Riina[4][5] e sul ragioniere Pino Mandalari.[6][7][8] Venne trasferito da Corleone per motivi di sicurezza, essendo entrato nel mirino del gruppo mafioso dei Corleonesi[9] dopo aver avviato le indagini per l'arresto del boss Salvatore Riina con un piano di sorveglianza sulle case dei Bagarella.[10] Le indicazioni fornite a Sergio De Caprio, meglio conosciuto come Capitano Ultimo, diedero impulso all'arresto del Capo dei Capi.[11] Dopo Corleone, a Catania, comandò il Nucleo Investigativo e fu al centro di una sanguinosa sparatoria il 18 giugno 1992, nella quale catturò un intero gruppo del clan Cursoti.[12] Dopo Catania, in Calabria, comandò la compagnia di Roccella Ionica, e fu protagonista di alcune importanti operazioni contro le famiglie mafiose della Locride e dei Piromalli.[13] Venne trasferito dalla Calabria dopo essere stato avvisato di un piano per aggredirlo, essendo ricercato dalle 'Ndrine della Locride.[14] Successivamente ha comandato per tre anni la Sezione Investigativa di Venezia, dove si è distinto per le indagini contro la corruzione. Nell'estate del 2000 venne trasferito al ROS di Roma dove, in qualità di comandante del Dipartimento Analisi, ha avuto l'incarico di redigere il primo rapporto su Economia, Criminalità e Finanza in Italia, con il capitolo "Indicatori di infiltrazione nel settore degli appalti pubblici", redatto insieme al Procuratore Nazionale Antimafia, Franco Roberti. Nel corso degli anni trascorsi nel Corpo, ha ricevuto numerosi premi per i suoi meriti di servizio.[15] Abbandona il Corpo dei Carabinieri nel dicembre 2003, con il grado di tenente colonnello.

Nello stesso periodo, Jannone era sotto copertura da due anni, infiltrato in un'organizzazione di narcotraffico colombiana legata alla mafia italiana, consentendo il sequestro e la distruzione di 280 chilogrammi di cocaina e l'arresto di oltre 43 persone a Napoli, Milano, Roma, Amsterdam e in Venezuela.[15] La storia è raccontata nel libro di Giorgio Sturlese Tosi "Una vita da Infiltrato", pubblicato da Rizzoli nel 2010.[16]

Settore privato

modifica

Dal 2004, ricopre diversi incarichi dirigenziali in Telecom Italia, tra cui quello di Responsabile della Sicurezza delle Telecomunicazioni per l'America Latina. Si è dimesso nel marzo del 2007 a seguire dello scandalo Telecom-Sismi.[17] Attualmente è Direttore Internal Audit & Compliance di Italiaonline e coordinatore del Comitato Scientifico di Feder privacy, dopo essere stato CEO di una società di consulenza in ambito Audit & Compliance aziendale e partner di uno studio legale internazionale. Insegna presso l’Università La Sapienza di Roma e ha collaborato con l’Osservatorio criminalità dell’Eurispes.

Nel 2012 ha pubblicato Eroi Silenziosi, un libro autobiografico, con la prefazione del Generale Luigi Federici, ex Comandante Generale dei Carabinieri.

Nel 2015 gli è stato assegnato a Catania il Premio Livatino-Saetta 2015 per la lotta alla mafia, dedicato ai giudici Rosario Livatino e Antonino Saetta, uccisi da Cosa Nostra.

  1. ^ I misteri di Totò Riina (video), su Rai News, 5 maggio 2014. URL consultato il 31 maggio 2025.
  2. ^ Presentazione del libro: “Eroi silenziosi” del dott. Angelo Jannone, su Palazzo San Giorgio, 24 agosto 2012. URL consultato il 31 maggio 2025 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2019).
  3. ^ È già in libreria il volume “Eroi silenziosi” del colonnello dei carabinieri Angelo Jannone, ex comandante a Corleone, su Vai Taormina, 25 settembre 2012. URL consultato il 31 maggio 2025 (archiviato il 7 dicembre 2019).
  4. ^ Pino Buongiorno, Totò Rina, la sua storia, Pino Buongiorno, Mondadori, 1993, 1993, ISBN 9788817842891.
  5. ^ Italiaonline punta su Angelo Jannone, su Business People, 4 luglio 2016. URL consultato il 31 maggio 2025 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2016).
  6. ^ Presentazione del libro: “Eroi silenziosi” del dott. Angelo Jannone, su Palazzo San Giorgio, 24 agosto 2012. URL consultato il 31 maggio 2025 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2019).
  7. ^ E’ già in libreria il volume “Eroi silenziosi” del colonnello dei carabinieri Angelo Jannone, ex comandante a Corleone, su Vai Taormina, 25 settembre 2012. URL consultato il 31 maggio 2025 (archiviato il 7 dicembre 2019).
  8. ^ Claudia Benassai, La lectio Magistralis di Angelo Jannone, su ilcarrettinonews, 23 agosto 2013. URL consultato il 31 maggio 2025 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2019).
  9. ^ Giacomo Amadori, Angelo Jannone (Ros): "La verità sulla trattativa Stato-Mafia", su Panorama, 17 agosto 2012. URL consultato il 31 maggio 2025 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2019).
  10. ^ (EN) The reason I don’t believe in Roberto Saviano – author of Gomorra, su Living in Sicily, 24 giugno 2018. URL consultato il 31 maggio 2025 (archiviato il 9 dicembre 2019).
  11. ^ Andrea Cinquegrani, Mori e Ultimo erano a capo della sicurezza con Alemanno. Quali i risultati?, su Voce delle Voci, 31 agosto 2015. URL consultato il 31 maggio 2025 (archiviato il 19 luglio 2024).
  12. ^ Il Caso Genchi: il tribunale di Milano rigetta il ricorso di Angelo Jannone, su www.19luglio1992. URL consultato il 31 maggio 2025 (archiviato il 9 dicembre 2019).
  13. ^ 'Per la Ghidini accordo stato - boss', su la Repubblica, 12 novembre 1993. URL consultato il 31 maggio 2025 (archiviato il 14 gennaio 2025).
  14. ^ Eroi silenziosi: da Falcone ai Serenissimi, su il Quotidiano di Salerno, 16 gennaio 2013. URL consultato il 1º giugno 2025 (archiviato il 19 marzo 2025).
  15. ^ a b Il 1º infiltrato nella 'ndrangheta: "Vita dura, colpa di leggi e pm", su Affaritaliani.it, 13 febbraio 2014. URL consultato il 31 maggio 2025 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2014).
  16. ^ Una vita da infiltrato, Giorgio Sturlese Tosi, ed.Rizzoli, 2010, BUR, 2012.
  17. ^ Chiara Rizzo, Telecom, Jannone: «La corte d’assise mi ha assolto dall’associazione a delinquere», su TEMPI, 14 febbraio 2013. URL consultato il 1º giugno 2025 (archiviato il 27 dicembre 2024).
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie