Anteo (Agatone)
Anteo (in greco antico: Άνθεύς?, Anthèus) è una tragedia del drammaturgo greco antico Agatone, oggi perduta.
Anteo | |
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Tragedia di cui restano frammenti | |
Autore | Agatone |
Titolo originale | ΆνΘεύς |
Lingua originale | Greco antico |
Prima assoluta | prima del 405 a.C. Teatro di Dioniso, Atene |
Trama
modificaAristotele, parlando nella Poetica delle trame tragiche, solitamente attinte dal mito, cita un’opera dal titolo Antheus (meno probabilmente Anthos) di Agatone come esempio di tragedia in cui fatti e nomi sono inventati[1]. Il passo aristotelico lascia intendere, comunque, che Agatone non fu l’unico a comporre una tragedia con una trama inventata dal poeta stesso, ma evidentemente per Aristotele fu lui a offrire l’esemplare più riuscito di questa tipologia, che, come risulta dallo stesso passo, riscosse successo.
Il problema è dato dal fatto che i codici greci della Poetica trasmettono ἄνθει, al dativo, sicché il titolo potrebbe essere Antheus (nome proprio), o anche Anthos (Il fiore).
L'ipotesi "metamorfica"
modificaIn questo secondo caso, Ἄνθος riconduce, secondo alcuni, alla denominazione di un uccello, forse da identificare con la cutrettola[2]. L’ipotesi[3] si fonderebbe sulla testimonianza del mitografo Antonino Liberale, che nel settimo capitolo della sua Mεταμορφωσέων συναγωγή, intitolato appunto Ἄνθος, narra la storia di Anthos, divorato dalle cavalle di uno dei suoi fratelli; la morte del ragazzo muove a pietà gli dèi Zeus e Apollo, che sottraggono la famiglia al dolore mutandone i membri in diversi uccelli:
L'ipotesi "eroica"
modificaGli studiosi[4] che rimandano a un nome proprio riconducono al cap. 14 degli Ἐρωτικὰ παθήματα di Partenio di Nicea, dove si narra:
Entrambe le ricostruzioni, tuttavia, mancano di argomenti decisivi, soprattutto perché Aristotele definisce la tragedia in questione come una composizione del tutto originale, sia nella trama che nei personaggi e, in secondo luogo, perché mancano assolutamente citazioni sicure dalla tragedia.
Note
modifica- ^ Poetica, 9, 1451b 19–23: "ci sono anche alcune tragedie in cui ci sono solo uno o due nomi ben noti, il resto è fittizio. In altri, nessuno è ben noto, come nell'Anteo di Agatone, dove eventi e nomi simili sono fittizi, eppure danno nondimeno piacere. Non dobbiamo, quindi, attenerci a tutti i costi alle leggende tramandate, che sono i soliti soggetti della Tragedia".
- ^ Aristotele, Historia Animalium, 592b 25. 609b 14; Eliano, De Natura Animalium, V 48.
- ^ Di S. M. Pitcher, The Anthus of Agathon, in «AJPh», 60.2 (1939), pp. 145–169.
- ^ Come C. Corbato, L’Anteo di Agatone, in «Dioniso», 11 (1948), pp. 163–172.
Bibliografia
modifica- S. M. Pitcher, The Anthus of Agathon, in «AJPh», 60.2 (1939), pp. 145–169.
- C. Corbato, L’Anteo di Agatone, in «Dioniso», 11 (1948), pp. 163–172.