Criseide

personaggio della mitologia greca, figlia di Crise
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Astinome (in greco antico: Ἀστυνόμη?, Astonómē), o Criseide (in greco antico: Χρυσηΐς?, Khrusēís) è un personaggio della mitologia greca, chiamata con il patronimico Criseide (figlia di Crise) da Omero nell'Iliade.[1][2]

Astinome
Astinome restituita al padre di Benjamin West (1771)
SagaCiclo troiano
Nome orig.Ἀστυνόμη
Caratteristiche immaginarie
EpitetoCriseide
Specieumana
Sessofemmina
Luogo di nascitaCrisa

Genealogia

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Figlia di Crise,[3][2] sposò Eezione.[2]

Secondo Igino, concepì un figlio con Apollo che fu chiamato Crise come il nonno materno.[4]

Mitologia

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Durante la guerra di Troia Astinome fu rapita da Achille e data ad Agamennone. Suo padre Crise (che era un sacerdote del tempio di Apollo Sminteo), si recò da Agamennone offrendo un riscatto per riaverla con sè, ma fu rifiutato ed allontanato. Nei giorni seguenti una pestilenza si abbattè sull'esercito Greco, fino a quando il veggente Calcante annunciò che era stata mandata da Apollo (offeso per come era stato trattato Crise[5]) ed Agamennone dopo vari giorni rese Astinome al Padre che, dopo aver visto che era stata trattata bene la riportò ai Greci.[2]

 
Crise che tenta di riavere sua figlia Criseide da Agamennone, raffigurato su un cratere pugliese

Secondo Igino, Astinome era incinta quando Agamennone la rese a Crise, ma, e nonostante lei avesse giurato di aver concepito con Apollo, una volta che il bambino fu cresciuto, lo stesso Crise gli disse che suo padre era Agamennone. Il bambino fu chiamato come il nonno (Crise).[4]

Il bambino Crise, divenuto adulto, aiuto Oreste ad uccidere Toante.[4]

Secondo Giovanni Tzetzes al monento del rapimento Astinome era ancora vergine.[6]

In letteratura

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Le vicende di Criseide vengono narrate in diverse opere:

  • Nell'Iliade di Omero si narra di Criseide schiava di Atride (Agamennone figlio di Atreo).
  • Nelle Fabulae, Igino riprende i temi dell'Iliade e in due di esse ("Crise" e "Il riscatto di Ettore") parla di Criseide.
  • Nel Crise di Pacuvio si narra di Crise, appunto, figlio di Criseide ed Agamennone e nipote di Crise il vecchio.
  • Nel Filostrato di Giovanni Boccaccio, dell'amore di Criseide e Troilo, l'ultimo figlio di Priamo, e della morte di quest'ultimo. Di quest'opera esiste anche una versione in prosa di Loys de Beauvau intitolata "Romanzo di Troilo".
  • Anche Geoffrey Chaucer dedica il poema Troilo e Criseide allo sfortunato amore.

Nella letteratura medievale, Criseide si sviluppa nel personaggio di Cressida, protagonista della celebre opera shakespeariana.

Nel poema settecentesco Inarime di Camillo Eucherio Quinzio (o de Quintiis) compare una Criseide, ma si tratta della ninfa che fonde l'oro nelle sorgenti d'acqua.

Nell'arte

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  • Luigi Ademollo, Ulisse riporta la figlia Criseide al sacerdote Crise, incisione su carta, XVII-XIX secolo.
  • Felice Giani, Crise che con doni prega Agamennone di rilasciargli la figlia Criseide, affresco, inizio del XIX secolo.
  • Partenza di Criseide, affresco.
  1. ^ Eustazio di Tessalonica, Commentari all'Iliade 1.123.9
  2. ^ a b c d (EN) Ditti Cretese, 'Ephemeris Belli Troiani', Libro 2.17 e seguenti, su theoi.com. URL consultato il 10 settembre 2025.
  3. ^ Omero, Iliade 1.10 ff.
  4. ^ a b c (EN) Igino, 'Fabulae', 121, su topostext.org. URL consultato il 6 settembre 2025.
  5. ^ Iliade, su liberliber.it. URL consultato il 6 agosto 2021.
  6. ^ John Tzetzes. Antehomerica, 353-355

Bibliografia

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Chiara Lombardi, Troilo e Criseide nella letteratura occidentale, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2005.

Voci correlate

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