Astro Fighter

videogioco del 1979

Astro Fighter (アストロファイター?, Asutoro Faitā) è un videogioco arcade di genere sparatutto a schermata fissa, sviluppato e pubblicato da Data East 1979. In Nord America venne distribuito da SEGA/Gremlin nel 1980. È uno dei primi titoli videoludici in cui è presente un boss.

Astro Fighter
videogioco
Schermata di gioco con la seconda ondata di nemici
Titolo originaleアストロファイター?
PiattaformaArcade
Data di pubblicazioneGiappone ottobre 1979[1]
Mondo/non specificato giugno 1980[2]
GenereSparatutto a schermata fissa
TemaFantascienza
OrigineGiappone
SviluppoData East
PubblicazioneData East (Giappone), SEGA/Gremlin (Nord America)
Modalità di giocoGiocatore singolo, due giocatori alternati
Seguito daSuper Astro Fighter
Specifiche arcade
CPUM6502 a 662,187 kHz[3]
SchermoRaster verticale
Risoluzione240x240 pixel
Periferica di inputJoystick 2 direzioni, 1 pulsante

Ebbe un diretto sequel nel 1981 chiamato Super Astro Fighter.

Modalità di gioco

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Il gameplay di Astro Fighter è simile a quello di Space Invaders. Il giocatore prende il controllo di un'astronave che si muove orizzontalmente lungo la parte inferiore dello schermo e deve sparare a quattro ondate di nemici alieni in arrivo, che appaiono in alto per poi scendere piano piano, in modi diversi a seconda della tipologia. Durante queste fasi il giocatore, che deve evitare i proiettili dei nemici, incrocerà numerose comete, che possono essere schivate o anche colpite. Qualora uno o più alieni di un'ondata sfuggissero ai colpi del giocatore, entrerà una nuova formazione identica di nemici, il che si ripercuote sul consumo del carburante: ma non è tutto, perché la navicella del giocatore si ritroverà collocata leggermente più in alto, e dunque avrà meno tempo a disposizione per eliminare gli extraterrestri.

Dopo che sono state annientate tutte le ondate di alieni appare l'unico boss del gioco, l'astronave madre GS, che a differenza dei nemici comuni spara i suoi proiettili scorrendo orizzontalmente nella parte superiore dello schermo. Il giocatore deve sparare con precisione per distruggerla; se riesce in tale intento, potrà aggiungere nuovo carburante alla navicella, dopodiché il gioco ricomincia daccapo.

Si perde una vita (in tutto 3, 4 o 6, a seconda delle versioni) andando in collisione con gli alieni delle quattro ondate e con le comete, e facendosi colpire dai proiettili dei nemici. La partita finisce se il giocatore rimane senza vite o esaurisce il carburante.

Accoglienza

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In Nord America, è stato il quarto videogioco più redditizio nella classifica arcade della rivista Play Meter da settembre a ottobre 1980.[4] Play Meter in seguito lo classificò come il quarto titolo arcade con gli incassi più alti dell'anno negli Stati Uniti (sotto Asteroids, Galaxian e Space Invaders).[5]

Esistono numerose copie e varianti di Astro Fighter, realizzate nello stesso anno da altre aziende. Di seguito se ne dà l'elenco:

  • Asterion (Olympia)
  • Astro Battle (Sidam)
  • Astro Combat (Proel)
  • Astro Fire (René Pierre)
  • Astro Wars (Zaccaria)
  • Star Fighter (VGG)
  • Super Star Battle
  1. ^ (JA) Masumi Akagi, アーケードTVゲームリスト 国内•海外編 (1971-2005), Nishinomiya, Amusement Tsūshin-sha, 2006, p. 47, ISBN 9784990251215.
  2. ^ (JA) Masumi Akagi, アーケードTVゲームリスト 国内•海外編 (1971-2005), Nishinomiya, Amusement Tsūshin-sha, 2006, p. 114, ISBN 9784990251215.
  3. ^ (EN) Data East Astro Fighter Hardware (Data East), su system16.com. URL consultato il 19 gennaio 2025.
  4. ^ (EN) Play Meter Equipment Poll, in Play Meter, vol. 6, n. 19, 15 ottobre 1980, p. 24.
  5. ^ (EN) The Winners of '80, in Play Meter, vol. 6, n. 21, 15 novembre 1980, p. 30.

Bibliografia

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  • (EN) Astro Fighter(s) (JPG), in Play Meter, vol. 6, n. 13, 15 luglio 1980, p. 89.

Collegamenti esterni

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