Attilio Benfatto

ciclista su strada e pistard italiano

Attilio Benfatto (Caselle de' Ruffi, 11 marzo 1943Mirano, 5 aprile 2017[1]) è stato un ciclista su strada e pistard italiano. Professionista dal 1966 al 1977, conta due vittorie di tappa al Giro d'Italia.

Attilio Benfatto
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Ciclismo
SpecialitàStrada, pista
Termine carriera1977
Carriera
Squadre di club
1963-1966S.C. Padovani
1966-1967Salamini-Luxor TV
1968Kelvinator
1969-1973Scic
1974Filcas
1975G.B.C.
1976Soldati
1977Bianchi
Nazionale
1964Italia (bandiera) Italia Dilettantipista
1966Italia (bandiera) Italia Dilettantistrada
1973-1976Italia (bandiera) Italiapista
Palmarès
 Mondiali su strada
BronzoNürburgring 1966Cronosq.
 Mondiali su pista
ArgentoParigi 1964Ins. a sq.
BronzoMontréal 1974Mezzofondo

Carriera

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Benfatto esordì dedicandosi sia alla strada che alla pista con i colori della Società Ciclisti Padovani:[1][2] ottenne buoni risultati a livello nazionale, diventando anche campione italiano nell'inseguimento a squadre. Ottenne più convocazioni a livello dilettantistico, ma nel settembre 1966 riuscì ad avere un contratto professionistico dalla squadra Salamini-Luxor TV, nell'attesa dell'arrivo di Vittorio Adorni.

Il 1967 fu un anno di apprendistato, al quale seguì un 1968 ricco di risultati, soprattutto al Giro d'Italia; le sue qualità lo fecero notare allo stesso Adorni, che lo inserì nella Scic. In quel Giro si attestò al venticinquesimo posto, dopo essersi piazzato secondo a Brescia, terzo a San Pellegrino e primo nella tappa finale di Milano.

Il 1970 lo vide partecipare anche al Tour de France, dove si piazzò sessantesimo, oltre che al Giro d'Italia (cinquantasettesimo). Nel 1971 decise di ritornare al ciclismo su pista, per dedicarsi al mezzofondo; nel 1972 ritornò alla vittoria al Giro d'Italia, aggiudicandosi la tappa di Reggio Calabria. Nel mezzofondo ottenne grandi risultati sia a livello nazionale sia mondiale: nel 1974 vinse la medaglia di bronzo iridata a Montréal.

Lasciato il ciclismo su strada, continuò a correre su pista, senza ottenere tuttavia buoni risultati; oltre a ciò, rimediò un infortunio che lo convinse ad abbandonare la carriera di ciclista. È quindi stato un tecnico e dirigente a livello giovanile per l'Unione Ciclistica Mirano.[1]

Palmarès

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Coppa Regole Spinale e Manez
5ª tappa Giro del Piemonte dilettanti (Asti > Canale, cronometro)
4ª tappa Tour de l'Avenir
23ª tappa Giro d'Italia (Folgarida > Milano)
8ª tappa Giro d'Italia (Catanzaro > Reggio Calabria)
Campionati italiani, Mezzofondo
Campionati italiani, Mezzofondo
Campionati italiani, Mezzofondo
Campionati italiani, Mezzofondo

Piazzamenti

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Grandi Giri

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1967: ritirato
1968: 38º
1969: 25º
1970: 57º
1971: 63º
1972: 55º
1973: ritirato (19ª tappa)
1974: 90º
1970: 60º
1971: fuori tempo (11ª tappa)

Classiche

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1967: 60º
1968: 55º
1969: 103º
1970: 92º
1971: 41º
1972: 28º
1973: 62º
1974: 123º

Competizioni mondiali

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  1. ^ a b c Lutto nel ciclismo, morto Benfatto Più volte campione italiano su pista Corriere.it
  2. ^ Paolo Mannini (a cura di), Attilio Benfatto, su Museodelciclismo.it.

Collegamenti esterni

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