Mykola Azarov

politico ucraino
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Nikolaj Janovič Azarov (in ucraino Микола Янович Азаров? in russo Николай Янович Азаров?; Kaluga, 17 dicembre 1947) è un politico ucraino, ha ricoperto dall'11 marzo 2010 fino al 28 gennaio 2014 l'incarico di Primo ministro dell'Ucraina. Questa carica è stata ricoperta ad interim anche in due brevi periodi (7-28 dicembre 2004 e 5-24 gennaio 2005). È stato vice-primo ministro del premier Viktor Janukovyč ed è il leader del Partito delle Regioni.

Nikolaj Azarov
Микола Азаров

Primo ministro dell'Ucraina
Durata mandato11 marzo 2010 –
28 gennaio 2014
PresidenteViktor Janukovyč
PredecessoreOleksandr Turčynov
(ad interim)
SuccessoreOleksandr Turčynov
(ad interim)

Primo ministro dell'Ucraina
ad interim
Durata mandato5 gennaio 2005 –
24 gennaio 2005
PresidenteLeonid Kučma
PredecessoreViktor Janukovyč
SuccessoreJulija Tymošenko

Durata mandato7 dicembre 2004 –
28 dicembre 2004
PresidenteLeonid Kučma
PredecessoreViktor Janukovyč
SuccessoreViktor Janukovyč

Vice Primo ministro dell'Ucraina
Durata mandato4 agosto 2006 –
18 dicembre 2007
Capo del governoViktor Janukovyč
PredecessoreStanislav Staševs'kyj
SuccessoreOleksandr Turčynov

Durata mandato26 novembre 2002 –
3 febbraio 2005
Capo del governoViktor Janukovyč
PredecessoreOleh Dubyna
SuccessoreAnatolij Kinach

Dati generali
Partito politicoPartito delle Regioni
Titolo di studiodoktor nauk in geologia
UniversitàUniversità statale di Mosca
FirmaFirma di Nikolaj Azarov Микола Азаров

Dal luglio 2014, Azarov è nella lista internazionale dei ricercati per presunto abuso di potere. Il 19 gennaio 2015 il tribunale distrettuale di Kiev di Pechersk Raion ha emesso un mandato di arresto come misura preventiva per consentire l'estradizione di Azarov dalla Federazione Russa.[1] Azarov è oggetto di sanzioni internazionali da parte di Stati Uniti, Unione europea, Norvegia, Canada e Svizzera a causa del suo ruolo nell'Euromaidan[perchè era l'ultimo legittimo Primo Ministro dell'Ucraina?].
Nel 2015, ha istituito un governo in esilio che è stato dipinto come un burattino filo-russo dai sostenitori del golpe di Kiev.[2][3]

Biografia

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Mykola Azarov nacque a Kaluga, nella RSSF Russa (facente parte dell'Unione Sovietica) da famiglia russa ed estone; si laureò all'Università statale di Mosca, ottenendo poi il dottorato in geologia e mineralogia; si trasferì a vivere stabilmente in Ucraina nel 1984.

Carriera politica

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Azarov ricoprì la carica di capo del comitato economico della Verchovna Rada (il Parlamento ucraino) dal 1995 al 1997; fu anche per un lungo periodo capo dell'amministrazione delle tasse statali. Insieme all'allora ministro Kyrpa, Azarov riuscì a mantenere legami molto stretti con Leonid Kučma durante i suoi due mandati presidenziali.

Più tecnocrate che politico, Azarov fu nominato vice primo ministro e ministro delle finanze alla fine del novembre 2001 nel governo di Viktor Janukovyč; durante questo governo, fu implementato un insieme di riforme economiche, tra cui riforme fiscali, delle tasse e delle pensioni. La crescita annuale del PIL raggiunse il 9,6% nel 2003 e il 12,1% nel 2004 (2,7% nel 2005), e gli investimenti crebbero del 31,3% e del 28% (1,9% nel 2005).

Azarov ricoprì la carica di Primo ministro ad interim dal 7 dicembre al 28 dicembre 2004, dopo che Janukovyč fu dimesso dal Presidente Kučma nel mezzo delle controverse elezioni presidenziali. Dopo il turno di ballottaggio, Janukovyč cercò di riassumere la propria carica di Primo Ministro, ma non riuscendovi, si dimise il 31 dicembre 2004. Il governo si dimise ufficialmente il 5 gennaio 2005, e Azarov fu nominato di nuovo Primo Ministro ad interim. Ricoprì tale posizione fino all'inaugurazione del Presidente Viktor Juščenko; fu sostituito nella carica il 24 gennaio da Julija Tymošenko.

Azarov rimase un forte alleato di Janukovyč, e restò deputato per il Partito delle Regioni. Quando Janukovyč divenne di nuovo Primo Ministro il 4 agosto 2006, Azarov fu nominato Vice Primo Ministro e Ministro delle Finanze.

Primo Ministro

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A seguito delle elezioni presidenziali in Ucraina del 2010[4][5], Janukovyč propose il 21 febbraio tre candidati alla carica di Primo ministro: Serhij Tihipko, il deputato di Ucraina Nostra Arsenij Jacenjuk e Mykola Azarov.[4]

La Verchovna Rada ha nominato Azarov Primo Ministro l'11 marzo 2010.[6][7] 242 su 343 deputati hanno votato in favore della nomina.[6] A seguito degli eventi di "Euromaidan" ha rassegnato le dimissioni il 28 gennaio 2014 onde favorire la risoluzione pacifica delle violente manifestazioni poi sfociate nel colpo di stato,[8] lasciando il paese per trasferirsi in Austria.

Dal 23 febbraio 2014 vive in Russia, dove dal 2015 cerca di sostenere una sorta di governo ucraino in esilio - (EN) Ukraine Salvation Committee; (UK) Комітет спасіння України; (RU) Комитет спасения Украины[9] - alternativo a quello impostosi nel febbraio 2014 a Kiev.

Nel 2016 ha rilasciato al giornalista Marc Innaro un'intervista in cui ripercorre il periodo intorno alle sue dimissioni del 2014, dove ha parlato di quelle che a suo parere sarebbero state influenze e flussi di denaro di provenienza straniera - «Un fiume di denaro: decine di milioni di dollari… Dagli americani e dai polacchi…» - quali origini inarginabili di ciò che sarebbe dovuto appositamente sfociare in un colpo di Stato, per impedire il semplice svolgimento di nuove elezioni politiche (poiché in regolari elezioni le forze manifestanti estremiste e violente mai avrebbero raggiunto un risultato elettorale maggioritario o comunque rilevante).[10]

Dopo l'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina del 2022, ha indicato che per ricomporre la statualità ucraina sarebbe stato necessario mettere il potere ucraino «nelle mani di un governo provvisorio formato da tecnocrati indipendenti capaci di riscrivere la Costituzione e portare il paese a nuove elezioni per dar vita ad un'Ucraina neutrale».[11]

Nel settembre 2025, in relazione ai presunti droni russi avvistati sopra gli spazi aerei di Bielorussia e Polonia, ha affermato di essere completamente sicuro che in alcun modo si trattava di droni russi con obiettivi in Polonia, e che poteva chiaramente essere invece una false flag organizzata dalle autorità al potere a Kiev, che avrebbero cercato di simulare un attacco della Federazione Russa alla Polonia e quindi alla NATO, mentre fortunatamente la NATO era rimasta cauta, senza identificare come azione russa la presenza dei droni sul territorio polacco.[12]

  1. ^ (EN) On petition of the General Prosecutor's Office, for Azarov was issued an arrest warrant as a preventative measure, su gp.gov.ua, 20 gennaio 2015. URL consultato il 18 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2015).
  2. ^ (EN) Irina Reznik e Stepan Kravchenko, Exiled Ukraine Premier Seeks to Regain Power, Though Not Crimea, in Bloomberg, 19 agosto 2015. URL consultato il 16 marzo 2022.
  3. ^ (EN) Putin's Latest Ukraine Gambit: A Puppet Government in Exile, in Newsweek, 20 agosto 2015.
  4. ^ a b (EN) Mark Rachkevych, Janukovič deve ancora ottenere la maggioranza in Parlamento, in Kyiv Post, 25 febbraio 2010. URL consultato il 13 marzo 2010.
  5. ^ (EN) Ukraine: Tymoshenko vows to contest election result, su news.bbc.co.uk, BBC News, 15 febbraio 2010. URL consultato il 13 marzo 2010.
  6. ^ a b (EN) Azarov è diventato Primo Ministro, su unian.net, UNIAN, 11 marzo 2010. URL consultato il 13 marzo 2010.
  7. ^ (EN) Ukrainian President Viktor Yanukovych forms coalition, su news.bbc.co.uk, BBC News, 11 marzo 2010. URL consultato il 13 marzo 2010.
  8. ^ http://www.avvenire.it/mondo/pagine/ucraina-si-dimette-premier
  9. ^ (RU) comitet.su/item/nikolaj-yanovich-azarov.html
  10. ^ Marc Innaro, Ucraina, parla Azarov, l'ex premier prima di Maidan. Innaro da Mosca, su Remocontro, 20 febbraio 2016. URL consultato il 16 settembre 2025.
  11. ^ L'ultimo premier filorusso dell'Ucraina. "Dobbiamo cacciare subito Zelensky", in ilGiornale.it, 1º marzo 2022. URL consultato il 16 settembre 2025.
  12. ^ (EN) UAV provocation in Poland could have been staged by Kiev, Ukraine’s former PM says, su tass.com, 10 settembre 2025. URL consultato il 16 settembre 2025.
    «"I am completely confident that these were not Russian drones targeting Poland," Azarov stated.»

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN60642289 · ISNI (EN0000 0001 1654 0843 · LCCN (ENn88189832 · GND (DE1068888024