Badr-1
Badr-1 (Urdu: بدر-۱, ovvero "Luna Piena-1"[1]) è stato il primo satellite artificiale pakistano. Si trattava, com'era già da anni diventato comune, di un satellite per le telecomunicazioni e non di uno esclusivo per la ricerca, nonostante abbia consentito agli scienziato pakistani di studiare la distribuzione del segnale radio nella ionosfera[1]. Ciò nasceva in gran parte dall'esigenza di modernizzare le comunicazioni all'interno di un Paese già in grande trasformazione, ma ancora profondamente rurale.
| Badr-1 | |||||
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| Dati della missione | |||||
| Operatore | |||||
| NSSDC ID | 1990-059A | ||||
| SCN | 20685 | ||||
| Satellite di | Terra | ||||
| Esito | Successo | ||||
| Vettore | Lunga Marcia 2E | ||||
| Lancio | 16 luglio 1990 | ||||
| Luogo lancio | Centro spaziale di Xichang | ||||
| Rientro | 20 agosto 1990 | ||||
| Parametri orbitali | |||||
| Orbita | Orbita terrestre bassa | ||||
| Missioni correlate | |||||
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Lanciato nel 1990, ha fatto del Pakistan la 24ª Nazione ad avere un satellite in orbita e la settima in Asia[2]. Progettato dalla SUPARCO (Space and Upper Atmosphere Research Commission) e di fabbricazione nazionale[3], si è avvalso dell'aiuto della Cina per la messa in orbita, la quale ha messo a disposizione il proprio razzo Lunga Marcia 2E e il Centro spaziale di Xichang per il lancio[1][4].
Il progetto fu concepito dopo il successo del satellite indiano Aryabhata (1975): Munir Ahmad Khan prima (1979) e Salim Mehmud poi (1981) si rivolsero direttamente al Presidente Muhammad Zia-ul-Haq, il quale infine lo approvò. Il personale si formò presso l'Università del Surrey, nel Regno Unito, dove si stava progettando il satellite UoSAT-2 (lanciato nel 1984), e rientrò in Pakistan nel 1986. Lavorò nel più totale anonimato nazionale - così come sarebbe avvenuto anche il lancio - poiché la propaganda temeva un eventuale insuccesso.
Badr-2 sarà poi lanciato solo nel 2001.
Caratteristiche tecniche
modificaÈ stato fabbricato dagli Instrumentation Laboratories. Aveva 26 facet e lo scudo termico era in alluminio-magnesio-titanio. Pesava 52 kg ed era alimentato a 12,5 W da pannelli solari.
Aveva un canale radio per la ritrasmissione tipo store and forward. Badr-1 emetteva segnali tra i 145 (transponder downlink) e i 435 MHz (transponder uplink), gestiti dalla Pakistan Amateur Radio Society.
I dati provenienti dai 32 canali telemetrici venivano memorizzati in 8k e trasmessi a 1.200, 600, 300 e 150 baud.
Note
modifica- ^ a b c BADR-1 Pakistan's First Experimental Satellite July 26, 1990
- ^ Dopo il Giappone, la Cina, l'India, l'Indonesia, l'Arabia Saudita e Israele
- ^ Solo Giappone, Cina, India e Israele avevano precedentemente fabbricato i propri satelliti in Asia
- ^ Pochi mesi prima, da lì era stato lanciato AsiaSat 1 per conto di un'azienda di Hong Kong